Partiamo dall'Inter, nuovamente in testa alla classifica. Dopo la sconfitta in casa della Sampdoria è riuscita a vincere contro l'Udinese anche se con qualche difficoltà. Credi che i nerazzurri potranno iniziare ad avere continuità in campionato?
L'Inter è una squadra di giocatori che hanno in mente un unico obiettivo importante e condiviso: vincere. Aver perso una gara contro un'ottima squadra come la Sampdoria non sposta l'obiettivo, anzi in alcuni casi lo rafforza. Per avere continuità in campionato però non è sufficiente solo la condizione mentale, ci vogliono ovviamente anche altre componenti, come quella fisica e quella tecnico-tattica.
L'Inter però continua a trovare difficoltà in Champions League, dove ha conquistato finora solo due punti in due gare. Come ti spieghi questa carenza di risultati in ambito europeo?
La Champions League per l'Inter è un capitolo a parte. Per tutti, società, dirigenti, giocatori e per gli stessi tifosi, quando si parla di Champions League i ricordi che vengono alla mente non sono certamente positivi. Questo può creare un condizionamento mentale, un "blocco" una "convinzione depotenziante" che rende difficile fare risultati positivi. Certamente sono cose che si possono correggere, ma questo dipenderà molto dal mister.
Nel posticipo di ieri sera abbiamo assistito a un brutto tonfo della Juventus, sconfitta 2-0 a Palermo. Bianconeri a tratti irriconoscibili e poco attenti in difesa. Quali sono stati i problemi alla base di questo inatteso tonfo?
Come al solito non entro in questioni di natura tattica. Ieri sera si sono incontrate due squadre con obiettivi differenti. La Juve voleva "misurarsi" e verificare, dopo il pareggio contro il Bologna, se fosse realmente l'antagonista dell'Inter per la corsa allo scudetto. Il Palermo si giocava il futuro. Credo semplicemente che la "spinta" mentale del Palermo fosse decisamente più forte di quella della Juventus. Credo che i giocatori bianconeri dicano pubblicamente di lottare per lo scudetto, ma inconsciamente non ne sono del tutto convinti e così quando si trovano ad un passo dal salto di qualità, non riescono a portarlo a termine.
Continua la bufera in casa Napoli. Dopo aver ufficializzato il divorzio con Marino, De Laurentiis è pronto a sostituire Donadoni con un nuovo allenatore. Come potrebbero rispondere i giocatori a questo cambio di panchina?
I cambiamenti sono sempre un esercizio difficile per la mente, perchè anche in situazioni complesse la nostra mente si abitua ad una certa situazione. Con il cambiamento bisogna "riprogrammare" tutto. E il Napoli ne è un esempio. Lo scorso anno cambiarono allenatore in corsa perchè la dirigenza non era soddisfatta dei risultati. Il cambiamento ha però portato risultati positivi? Sicuramente l'allenatore avrà il suo lavoro da fare anche sull'aspetto mentale.
Un occhio anche alla Serie B. Nella serie cadetta stiamo assistendo ad un inaspettato dominio del Frosinone. La formazione allenata da Moriero ha conquistato 17 punti nelle prime otto gare, contro ogni pronostico e aspettativa. Credi che i ciociari saranno capaci di restare nelle zone nobili della classifica fino alla fine del campionato?
Quando una squadra si trova inaspettatamente ai vertici della classifica, la sua permanenza in quella posizione dipende molto dalla capacità che hanno i giocatori di adattarsi a nuovi obiettivi e a nuove sfide fino a quel momento inaspettate. Ovviamente serve anche una continuità di gioca e di forma fisica, ma viste le dichiarazione di Moriero ad inizio campionato, sono certo che il Frosinone lotterà con tutte le sue forze per non vanificare i risultati ottenuti finora.
Luca Iannone per Golmania.it