30 aprile 2010

Intervista a Pierpaolo Triulzi

Cavani ha rinnovato in settimana, immagino che sia molto soddisfatto…
“Sì, lui è molto contento, altrimenti non avrebbe deciso di rinnovare. E’ un segno di continuità con la società e soprattutto di grande affetto verso i tifosi. Ha rinnovato quindi non solo per il club, ma anche, in particolare, per il pubblico di Palermo”.

Qual è la sua nuova situazione contrattuale?
“Ha un contratto con il Palermo fino al 2014, cinque anni di contratto compresa la stagione in corso. Per ora la situazione è questa, non c’è altro da segnalare”.

Nel contratto è presente anche una clausola rescissoria di 25 milioni di euro…
“Sì, è vero. E’ una cifra alta: alta per l’attuale mercato nel quale girano pochi soldi, però è una somma adeguata al valore del calciatore. Il Palermo si è voluto cautelare con una clausola di rescissione e, se un’altra società fosse interessata a lui, sotto i 25 milioni non se ne parlerebbe. Comunque è difficilissimo che qualcuno possa presentare un’offerta tale, quasi impossibile”.

Se quest’estate venisse presentata questa offerta, Cavani potrebbe cambiare maglia?
“Sì, però sono ipotesi. Fino a che questo non succede, il giocatore resta a Palermo ed è felice di rimanere. Se invece ciò accadrà, valuteremo insieme alla società, ma per il momento Cavani non si muove da Palermo”.

Ultimamente Rossi gli ha preferito Hernandez, ma questo non ha inciso sulla volontà del giocatore?
“E’ normale, lui ha già collezionato circa trenta presenze in questa stagione. Si tratta di un normale avvicendamento. Siamo a fine campionato, i giocatori sono stanchi, non c’è nessun problema. Inoltre una squadra come il Palermo punta al quarto posto, non è una squadretta. Quindi è giusto che giochi chi il mister vede più in forma, è lui che decide”.

A proposito di quarto posto, quale squadra vedi favorita per questo piazzamento?
“Il Palermo, sicuramente uscirà vincitore dalla lotta con la Samp”.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

Intervista a Daniele Prato

Secondo alcune indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, il Catania avrebbe puntato i fari sul promettente centrocampista del Monza Daniele Prato, classe '91. Il gioiellino dei brianzoli, che ha già collezionato undici presenze e una rete in questa prima stagione in Prima Divisione, potrebbe trasferirsi alla società etnea a fine campionato. Il giovane Prato ha commentato così tali voci: "Ho letto la notizia, ma ne so quanto tutti, nè più nè meno. Non saprei dirvi se il Catania mi stia seguendo veramente, forse ne sapete più voi di me".
Luca Iannone per ItaSportPress.it

24 aprile 2010

Intervista a Matteo Melara

Domani c'è Livorno-Catania, che gara ti aspetti?

"Partita da ultimissima spiaggia, purtroppo, per il Livorno con un Catania che cerca la matematica tranquillità. Una partita difficile da decifrare, ma naturalmente spero che vinca il Livorno".

Quali potrebbero essere i giocatori determinanti?

"Non saprei, sarà una partita molto dura. Punterei sugli attaccanti comunque".

Tu hai vestito la maglia amaranto dal 2001 al 2006 e nel 2008, che esperienze sono state?


"La prima è stata meravigliosa. Siamo partiti dalla Serie C1 e siamo arrivati fino in Coppa Uefa, un'esperienza veramente irripetibile. La seconda, invece, è stata una parentesi di soli cinque mesi in cui ho giocato solamente le ultime quattro gare di campionato, una stagione negativa. Però per me indossare quella maglia è sempre stato un onore in entrambi i momenti".

A Livorno hai giocato anche con Gennaro Ruotolo, l'attuale tecnico della formazione labronica...


"Esatto, abbiamo giocato per quattro anni insieme. Un ragazzo esemplare, un grande professionista e soprattutto un amico.".

Cosa ne pensi del suo avvicendamento con Cosmi alla guida degli amaranto?


"Non conosco bene la situazione, ma si sa che quando i risultati non arrivano, chi paga è l'allenatore".

A Catania invece l'arrivo di Mihajlovic in panchina ha dato i frutti sperati...

"Sì, il Catania sta facendo un campionato strepitoso, grazie al lavoro di Mihajlovic e ad un gruppo di ottimi giocatori, soprattutto nel reparto offensivo".

Se dovessi fare un nome su tutti?

"Più che uno, ne farei due: Martinez e Maxi lopez.. Senza dimenticare Mascara naturalmente".

Da ex Torino, un giudizio sulla stagione dei granata?

"Se riuscirà a ottenere la promozione in Serie A avrà fatto il suo dovere, vista la qualità della rosa e lo sforzo economico fatto dalla società. In caso contrario sarà stata un'annata fallimentare, ovviamente. Per ora è stata una stagione al di sotto delle aspettative iniziali, ma la classifica è corta e i conti si fanno alla fine".

Attualmente sei svincolato, ma hai avuto qualche contatto negli ultimi tempi?

"Sì, molti. Poi però, un po' per colpa mia e un po' per altri motivi anche familiari, non si è concretizzato nulla".

Ci puoi dire con club di quale categoria?

"Con un paio di società di Serie B e diverse militanti in Lega Pro".
Luca Iannone per ItaSportPress.it

9 aprile 2010

Intervista a Luca Bucci

Che partita ti aspetti fra Napoli e Parma?
“Sicuramente una bella partita, nel senso che il Parma è in una posizione di classifica ideale per giocare questa partita a viso aperto, ha ancora qualche chance di andare in Europa League. Credo che gli emiliani siano nelle condizioni migliori per poter fare la propria partita e giocare bene cercando di vincere la gara. Dall’altra parte ci sarà un Napoli che comunque può centrare un obiettivo importantissimo, cioè quello della Champions League. Allo stesso tempo però non era previsto in questo anno un traguardo così importante. E’ una partita secondo me che potrà essere giocata a viso aperto da ambedue le squadre e potrebbe uscirne un match affascinante. Se dovessi dare delle percentuali di vittoria direi un 60% per il Napoli e 40% per il Parma”.

Il Napoli può puntare al quarto posto?
“La squadra azzurra ha delle possibilità concrete di centrare il quarto posto, anche se secondo me ci sono anche altre squadre in lotta per questo obiettivo compresa la Juventus che ora è molto in difficoltà. La compagine partenopea è ormai una squadra collaudata poichè i calciatori giocano da diversi anni insieme. Non sarà semplice conseguire questo obiettivo però il Napoli ha dei giocatori e un pubblico che lo può trascinare verso la Champions. Ci sono tante condizioni positive per centrare un risultato molto importante”.

I ducali invece hanno, secondo te, ancora possibilità di arrivare in zona Europa League?
“A inizio anno era un obiettivo impensabile, però visto che si trovano lì a qualche punto dal sesto posto penso che cercheranno di arrivarci. Se poi non ci riusciranno sarà comunque stato un ottimo campionato quello disputato dal Parma in questa stagione”.

Cosa manca a questo Parma per raggiungere i livelli di quella squadra vincente di cui tu hai fatto parte nel periodo tra il 1993 e il 1997?
“Penso che, per quello che posso intuire io in questo momento, la società stta costruendo delle basi solide. Quindi ci vorrano ancora forse uno o due anni dove i campionato dovranno essere di assestamento. Dopodichè si potrà pensare ad obiettivi più importanti. Il Parma sta lavorando molto bene, i dirigenti gialloblu sanno benissimo quello che devono fare e sicuramente non hanno bisogno dei miei consigli. Credo che per il Parma faccia bene a fare investimenti importanti nel settore giovanile per cercare di arrivare, fra qualche anno, ad avere molti giocatori provenienti dal settore giovanile che possano essere utili alla causa della squadra”.

Quest’anno in Serie A abbiamo potuto ammirare dei giovani portieri promettenti, chi ti ha colpito maggiormente?
“Ci sono stati portieri bravi che hanno esordito per la prima volta nella massima serie tipo Viviano o Sirigu, ma ci sono anche state delle conferme come quella di Marchetti. La cosa più difficile secondo me è confermarsi dopo un campionato di buon livello, quella è la cosa più complicata. Al primo anno che ti affacci al palcoscenico della Serie A anche la critica ti perdona qualche sbavatura, mentre dopo non ti viene perdonato più niente e il lavoro del portiere diventa un po’ ingrato. Comunque ci sono parecchi portieri giovani che in questo momento stanno giocando e avranno modo di maturare. Non credo sia giusto fare un nome in particolare e non me la sento”.

Quante speranze ha l’Italia di ripetersi al Mondiale?
“Credo che sia più difficile ripetersi. Le grandi motivazioni di quel Mondiale vinto, al di là del fatto che è stato vinto ai rigori e vincere ai rigori a volte significa essere stati fortunati anche se mentalmente nel 2006 l’Italia ha vinto meritatamente la Coppa del Mondo però in maniera un po’ fortunosa. Le vincende legate a Calciopoli aveva creato un motivo di aggregazione nella squadra facendola rendere al massimo. Quando in Italia succedono questi avvenimenti riusciamo a trovare grandi stimoli e grande motivazioni. Quest’anno forse ce ne sono meno e io sono un po’ più dubbioso. Spero comunque di sbagliarmi, ma secondo me sarà difficile ripetersi però mi auguro che non sia così e che l’Italia possa riconfermarsi campione del Mondo”.

Convocheresti uno tra Cassano e Balotelli in Nazionale?
“Penso che Lippi faccia bene a mantenere la linea che sta tutt’ora tenendo perchè crede in un gruppo che gli ha dato tante soddisfazioni. Credo che sia una scelta assolutamente rispettabile e se lui ha deciso di non convocarli ha ragione a portare avanti questa scelta”.

Luca Iannone per CalcioNews24.com