31 luglio 2011
Leandro Damião proposto alla Roma: si parte da 15 milioni
30 luglio 2011
Problemi in Belgio per l’ex Palermo Gattuso: giocherà in Italia
29 luglio 2011
Intervista a Luciano Moggi
Signor Moggi, finora quali sono stati i gli acquisti più azzeccati da parte delle società italiane?
“L’Inter ha senza dubbio messo a segno degli ottimi colpi acquistando Jonathan e Alvarez, ma ha bisogno di altri giocatori e li prenderà. Il Napoli, invece, è andata a cercare dei giocatori che fino ad ora mancavano come Inler e Britos, rinforzandosi notevolmente sia in difesa che a centrocampo. Quella azzurra era già una squadra forte e può competere per il terzo posto. Il primo e il secondo saranno occupati rispettivamente da Milan e Inter”.
Si aspetta altri colpi di mercato dalle italiane?
“Penso che da qui alla fine del mercato ci saranno arrivi dall’estero. Leggo i nomi di Casemiro e di Lucas: si tratta indubbiamente di buoni giocatori, ma bisogna valutare se vale la pena acquistarli per quelle cifre”.
Parliamo della Juve. Per la difesa il nome più quotato sembra essere quello di Lugano…
“Si tratta di un giocatore che può dare sicuramente un contributo importante perchè ha molta esperienza, anche se non si tratterebbe di un acquisto eccezionale. E’ un buon rinforzo per questa Juve ed entrerà in competizione con Bonucci e Barzagli per il ruolo di centrale difensivo in coppia con Chiellini”.
Con Pirlo e Vidal il centrocampo bianconero è in buone mani?
“Sì, bisogna però che il cileno si adatti al gioco di Pirlo. Nessuno dei due è un incontrista, ma hanno entrambi i piedi buoni. Questo è già un miglioramento, considerando che nella stagione passata a centrocampo giocava Felipe Melo e la Juventus si trovava in difficoltà quando doveva impostare la partita. Questo accadeva specialmente in casa, tant’è vero che quando si sbilanciava subiva gol. Adesso la squadra è più compatta ed è anche importante il fatto che abbia acquistato dalla Lazio Lichtsteiner che è un buon elemento”.
Giuseppe Rossi o Vucinic: chi prenderebbe per l’attacco della Juventus?
“Sono d’accordo sull’eventuale acquisto di Rossi. Bisogna però tenere conto che non è fisicamente dotato e che non è adatto al gioco sulle fasce di Conte. Rimane comunque un buon attaccante nei sedici metri. Vucinic, invece, si adatterebbe sicuramente di più”.
Tralasciando il mercato, cosa ne pensa dell’ultima sfuriata di De Laurentiis?
“Quello che ha fatto il presidente del Napoli mercoledì sera l’ha fatto sostanzialmente perchè non si fida del computer che genera i calendari. Gli azzurri sono stati sfortunati e De Laurentiis ci sarà rimasto male per il fatto che la sua squadra sarà impegnata in partite difficili prima e dopo le gare di Champions. Questo chiaramente non è un vantaggio, ma non si può dire che è stato fatto volutamente”.
28 luglio 2011
L'ag. Fifa Quadri sulle nuove frontiere del mercato extraeuropeo
Intervista a Mirko Taccola
27 luglio 2011
Intervista a Marco Capparella
Marco, un tuo giudizio sulla campagna acquisti del Napoli?
“Come l’anno scorso il presidente De Laurentiis è stato bravo a migliorare la rosa. E’ normale che metterà a segno determinati colpi importanti, come ha già fatto con Inler e con gli altri giocatori che sono arrivati. Quello di De Laurentiis è stato un progetto serio e importante fin dagli anni della Serie C e gradualmente il Napoli ha raggiunto obiettivi importanti come quello della qualificazione in Champions League”.
Ti aspetti altri acquisti?
“Non lo so, penso che la dirigenza saprà cosa fare e valuterà se prendere altri giocatori. Dall’esterno posso dire che gli azzurri hanno un ottimo organico e l’arrivo di nuovi innesti dipenderà dalla volontà del presidente e di Mazzarri. Auguro al Napoli di fare altri grandi acquisti, ma la rosa credo sia già competitiva così”.
Arriverà un vice Cavani?
“Non so fino a che punto manchi un altro attaccante, non credo ce ne sia bisogno. Cavani ha disputato a una stagione fantastica, con Lavezzi e Hamsik non fa mancare niente a questo Napoli”.
Dopo gli addii di Iezzo e Gianello è rimasto solo Grava della rosa che venne allestita in C1…
“Sono scelte della società, scelte tante volte obbligate. E’ normale, il calcio è così. Penso che la piazza partenopea ringrazierà sempre questi due portieri e come faranno loro verso Napoli. Iezzo ha dato tanto a questa squadra e ha sempre fatto bene. Ha sposato questo progetto in Serie C e ha raggiunto la Champions, mi dispiace che non gli sia stato rinnovato il contratto in questo momento così bello e importante. Invece sono contento per Gianluca (Grava, ndr). E’ un ragazzo sempre disponibile e merita di assaporare questo grande palcoscenico”.
Un’ultima domanda: che ricordo porti delle tue tre stagioni e mezza trascorse con la maglia azzurra?
“Può essere solo un gran bel ricordo. Una cavalcata che ci ha portato dalla Serie C alla coppa Uefa: non si poteva chiedere di meglio. E’ stata un’esperienza bellissima che mi ha fatto crescere molto. Ricorderò sempre con piacere gli anni trascorsi a Napoli e seguirò con passione questa squadra”.
26 luglio 2011
Intervista a Alberto Giuliatto
Hai già ricevuto qualche offerta?
“Per il momento non mi è ancora stata recapitata alcuna proposta ufficiale. Ho letto e sentito di un interessamento nei miei confronti da parte di Cesena e Novara, ma non c’è stato assolutamente nulla di concreto”.
Cosa è successo con il Lecce?
“Non conosco il motivo reale del mancato rinnovo, forse è legato alle mie condizioni fisiche. A gennaio ho dovuto affrontare un’operazione alla caviglia, ma poi ho dimostrato di stare bene fisicamente ed ero anche riuscito a rientrare per le ultime giornate di campionato. C’è un po’ di rammarico perchè io, come Chevanton e Fabiano, ero disposto a restare. Anche il cambiamento a livello societario potrebbe aver inciso, però mi aspettavo di ricevere almeno una telefonata dal Lecce, invece non mi ha chiamato nessuno e quindi sono rimasto deluso”.
Se arrivasse una chiamata da un club della cadetteria, accetteresti di scendere di categoria?
“Per me tornare a giocare in Serie B non sarebbe un problema vista anche la situazione attuale del mercato, che è piuttosto fermo soprattutto per quanto riguarda gli svincolati”.
Il rosanero Nappello verso Sorrento
23 luglio 2011
Intervista a Tommaso Ghinassi
Sfiorata la promozione dalla Lega Pro alla Serie B nella scorsa stagione con il terzo posto nel girone A della Prima Divisione e la successiva eliminazione ai playoff, l’Alessandria è pronta a ripartire con un nuovo assetto societario ed un nuovo tecnico sulla panchina. Per parlare della prossima stagione dei grigi intervistato in esclusiva Tommaso Ghinassi, difensore della compagine piemontese.
Partiamo dalla scorsa stagione e dalla sconfitta casalinga nella semifinale per i playoff contro la Salernitana. Brucia essere stati eliminati così?
“Sì, soprattutto per come è arrivata l’eliminazione dopo il pareggio maturato a Salerno. Credevamo di poter raggiungere la fine e quindi ci siamo rimasti male. Sicuramente ci meritavamo qualcosa in più, ma sono cose che possono succedere. Ora bisogna pensare al prossimo campionato”.
Da cosa riparte l’Alessandria?
“Gli obiettivi ancora non li conosco, ma si riparte da quel gruppo di giocatori che costituisce una base solida già dall’anno scorso. Una squadra che ha sempre dimostrato di avere una mentalità vincente e gran voglia di lavorare”.
Intanto qualche giorno fa è stato annunciato il nuovo tecnico: Alessio De Petrillo.
“Personalmente non lo conosco, però sono fiducioso. Non l’ho ancora sentito, ma in occasione dell’inizio del ritiro che inizia lunedì lo incontrerò e nel corso della preparazione estiva avremo modo di conoscerci meglio. Comunque sia ripongo la massima fiducia nel nuovo allenatore e nei compagni che sono rimasti”.
Cosa ne pensi delle novità a livello societario?
“Conoscevo già l’avvocato Rossini (nuovo proprietario del club, ndr) e qualche dirigente che è rimasto. So che sono persone serie e che vogliono fare le cose per bene. Magari ripetere quanto fatto nella stagione passata non sarà facile, ma non abbiamo niente da invidiare alle altre squadre del campionato. Se poi ci sarà qualche altro acquisto ben venga”.
Per quanto ti riguarda, il tuo futuro è in Piemonte?
“Credo che quasi sicuramente vestirò ancora questa maglia, anzi ho gran voglia di ricominciare il prima possibile e spero di disputare prestazioni migliori di quelle della scorsa annata. Attualmente il mio cartellino è in comproprietà tra l’Alessandria e il Cittadella e sono contento che mi è stato dimostrato di avere fiducia in me”.
20 luglio 2011
Mancato accordo tra Musacco e il Petrolul Ploieşti
19 luglio 2011
Intervista a Fabio Montecalvo
Fabio Montecalvo, presidente della FM Communications, azienda che si occupa di comunicazione, di marketing internazionale e di consulenza verso altre società come ad esempio Mediaset e Real Madrid, è anche colui che alla fine della scorsa stagione calcistica ha rappresentato un gruppo imprenditoriale arabo nella trattativa per il possibile cambio di proprietà del Bari. Ma Montecalvo non si occupa solo di questo per quanto riguarda il mondo del calcio, come ha rivelato raggiunto in esclusiva da Dimaro dove ha presenziato ieri sera alla presentazione del Napoli 2011/2012.
Sig. Montecalvo, come procede la trattativa con il Bari?
“Ultimamente sono stato a Londra per incontrare i miei advisor, ma siamo in una fase di standby. Noi ci siamo procurati una serie di bilanci e situazioni contabili, ovviamente però a questo punto del mercato la valutazione diventa complessa e articolata. C’è inoltre una situazione di battaglia con il comune di Bari che prosegue da tempo. Ci sono solo buoni propositi, ma non c’è una situazione ben chiara”.
Al momento qual è la vostra posizione e quali sono i tempi?
“E’ sempre forte il nostro interesse a fare dei grossi investimenti in Puglia e a dare un contributo efficace e importante anche per quanto riguarda il turismo, partendo però dal calcio. Crediamo però che quest’intervento debba essere fatto in tempi maturi e non a mercato in corso. I tifosi devono avere pazienza, tra un anno secondo me potremmo chiudere questa trattativa in senso positivo. Credo ci potrebbero essere i giusti presupposti al termine della prossima stagione calcistica”.
Nell’ambito del marketing sportivo, FM Communications si occupa anche di consulenza per calciatori. Cosa ci può dire al riguardo?
“Sì, oltre ad avere ampliato la nostra rete di consulenza con Napoli e Arsenal, ho ricevuto la chiamata di alcuni procuratori sudamericani. Sono stato contattato per prendere la procura di due diciassettenni brasiliani molto talentuosi. Il primo è un forte centrocampista centrale, capace di giocare anche da esterno di centrocampo in un 4-4-2. L’avevo già notato nel corso del torneo delle favelas di Rio de Janeiro. Per il giocatore, opzionato dal Vasco da Gama, sto conducendo delle trattative con un top club inglese insieme all’agente Fifa Diego Tavano della Pressing Group. Il secondo invece ricopre il classico ruolo di mezzapunta, è un gran rifinitore. Il ragazzo è al momento svincolato e vogliamo cercare di portarlo in Italia. Ha comunque ancora bisogno di crescere fisicamente e tatticamente per avvicinarsi agli standard del calcio europeo”.
Ma la sua attenzione non è focalizzata solo sul mercato brasiliano…
“E’ vero, sto anche cercando una sistemazione per Giuliano Kulli. Si tratta di una seconda punta di circa vent’anni. Ha effettuato la trafila nelle nazionali giovanili dell’Albania e ora vogliamo rilanciarlo nel calcio che conta dopo un anno sabbatico. Questo è anche un invito a contattarci per avere informazioni sul giocatore per chi legge”.
C’è altro che vorrebbe porre all’attenzione dei lettori?
“Dal 27 giugno al 3 luglio a Poltu Quatu in Sardegna abbiamo dato vita all’evento ‘Calciomercato on the beach’ organizzato da FM Communications e Pressing Group in collaborazione con Sky. Si è svolto nella stupenda cornice della Costa Smeralda e sono intervenuti numerosi calciatori ed ex come Antognoni, Comotto, Conte, Mancini, Marcolin e Taddei per citarli in ordine alfabetico. Colgo l’occasione per ringraziare anche Francesco Pulcini, proprietario dell’hotel dove si è svolto il tutto. Adesso ci stiamo dedicando al lancio di eventi sportivi e sicuramente il prossimo anno ripeteremo questo evento, che si potrà arricchire di altri personaggi del mondo del calcio e dello spettacolo. E’ una vetrina internazionale utile per il calciomercato”.
18 luglio 2011
Janda vicino al Chievo
17 luglio 2011
In due dalla Primavera del Torino al Melfi
15 luglio 2011
Intervista a Nunzio Marchione
Come reagite alla convocazione di Icardi per il ritiro?
“Siamo ovviamente molto contenti della decisione del nuovo allenatore che nel corso della sua carriera ha mostrato di puntare sui giovani, soprattutto quelli meritevoli. Sappiamo che Mauro avrà tanto da lavorare, però quello che ha fatto con la maglia della Primavera lascia intravedere la possibilità di diventare un giocatore importante. Riponiamo tanta fiducia nel nuovo staff dirigenziale, crediamo profondamente nel lavoro del ds Pasquale Sensibile e di Fabio Lupo”.
Avete ricevuto delle richieste per il giovane?
“Il suo agente Abian Morano è stato contattato da diversi club e per il giocatore ci sono stati dei sondaggi. Squadre importanti sia italiane che inglesi hanno cercato Icardi, ma nel momento in cui la società blucerchiata ci ha comunicato l’intenzione di portarlo in prima squadra abbiamo deciso di sposare il progetto della Samp. L’anno scorso le cose non erano andate come ci aspettavamo, ma i nuovo dirigenti ci hanno trasmesso fiducia”.
Quali obiettivi vi siete posti insieme a Icardi?
“Noi abbiamo l’obiettivo di ricevere la chiamata dell’Argentina Under 20 attraverso le prestazioni fornite con la Sampdoria. Mauro ha voglia di lavorare tanto per riuscire a riportare la compagine blucerchiata nella serie che compete al suo blasone e per ricambiare l’affetto che i tifosi doriani gli hanno trasmesso sin dal primo momento. Il ragazzo arriverà in ritiro domani e non vede l’ora di iniziare”.
Insieme al tuo socio Savini hai portato alla Samp Andjelko Savic, un altro giovane attaccante…
“Lo ritengo un giocatore di grandissima prospettiva, possiede grandi qualità atletiche. Ora però bisogna lasciare che si adatti in questo periodo, speriamo che si riveli un grande acquisto”.
Intervista a Luca Urbani
14 luglio 2011
Intervista a Michele Paolucci
Intervista Davide Bertocchi
13 luglio 2011
Intervista a Gianluigi Bianco
12 luglio 2011
Intervista a Saverio Bivona
5 luglio 2011
Intervista a Pierluigi Gollini
Pierluigi, sei già sbarcato oltremanica?
“No, attualmente sono ancora in Italia. Nel corso delle finali scudetto degli Allievi Nazionali ho rimediato una frattura composta della tibia. Attualmente sto recuperando da questo infortnio, poi nei primi giorni di agosto andrò a Manchester per iniziare il periodo di riabilitazione”.
Con quali aspettative ti trasferisci in Inghilterra?
“Vado a Manchester puntando ad arrivare in prima squadra, è sempre stato un mio sogno. In futuro vorrei giocare anche nel campionato italiano in Serie A, anche quello sarebbe importante. L’esperienza che vado ad affrontare trasferendomi così giovane a Manchester va oltre l’aspetto calcistico, è un’esperienza che ti forma a livello umano. Poi è ovvio che davanti alla possibilità di giocare per uno dei club più importanti del mondo e all’opportunità concreta di arrivare in prima squadra non mi sono tirato indietro. Inoltre in Inghilterra valorizzano molto i giovani e gli vengono date diverse opportunità”.
Sembra però che altri tuoi compagni abbiano respinto le sirene inglesi, è vero?
“Da quello che so io non è vero che alcuni hanno rifiutato l’offerta del club inglese. La Fiorentina ci ha proposto un contratto, ma io non l’ho firmato per trasferirmi allo United”.
Corvino non sembra averla presa proprio bene…
“E’ normale che Corvino si sia arrabbiato perchè va via un giocatore sul quale puntava, ma lo United darà alla Fiorentina i soldi che erano stati spesi per prelevarmi dalla Spal l’anno scorso, quando scelsi di trasferirmi a Firenze rifiutando le avanches di Milan, Juve e soprattutto dell’Inter. Mi dispiace andare via perchè comunque mi trovavo bene qui e questo per me è stato un anno fondamentale durante il quale sono cresciuto molto soprattutto con Emiliano Betti, alleantore dei portieri. Devo dire grazie alla società viola, ma davanti a certe opportunità è difficile rimanere indifferenti”.
Il ds viola sostiene che nessun giocatore italiano è riuscito ad affermarsi oltremanica, tu cosa ne pensi?
“Non è del tutto vero che la maggior parte dei calciatori che hanno lasciato l’Italia per l’Inghilterra non è riuscita ad emergere. Ci sono tanti esempi di giocatori che hanno fatto bene. Penso per esempio a Giuseppe Rossi e Federico Macheda”.
La tua dote migliore come portiere?
“Credo di essere bravo nelle uscite, sono un portiere che gioca molto alto, mi piace interagire con i miei compagni e giocare con i piedi”.