Pari e patta fra Parma e Milan nel
primo anticipo di questa sesta giornata di Serie A. Un pareggio che sta
stretto ad entrambe le contendenti, che volevano i tre punti a tutti i
costi. Per analizzare il match di ieri, ho ascoltato in esclusiva il parere del doppio ex Giuseppe Cardone, difensore che in carriera ha vestito sia la maglia rossonera sia quella dei ducali.
Un pareggio giusto quello di ieri al Tardini?
"Alla
luce di quello che ho visto, direi di sì. Nel primo quarto d'ora del
secondo tempo, il Milan ha avuto l'occasione di chiudere la partita e
non l'ha fatto. Quando succede così, la squadra avversaria puntualmente
pareggia. Il Parma è una squadra molto solida che concede poco agli
avversari che, se sanno sfruttare le opportunità, possono vincere. Il
pari è comunque un risultato giusto per le occasioni create".
E' stata però una partita dai due volti: sei d'accordo?
"Dopo
un primo tempo ad armi pari, nel secondo tempo il Milan poteva chiudere
i conti ma forse non era giornata. Probabilmente gli allenatori sono
stati più contenti della prima frazione di gara perché le squadre erano
molto equilibrate, forse troppo, ed è stato penalizzato lo spettacolo.
Nella ripresa, invece, le due squadre hanno risposto colpo su colpo. Il
Parma me lo aspettavo così, sta cercando di incarnare lo spirito del suo
allenatore: una persona seria con pochi fronzoli. La formazione
gialloblu è lo specchio di Donadoni. Ho visto anche un Milan in
crescita, non so se per il modulo o per gli uomini o per la condizione
che sta migliorando. I rossoneri hanno fatto molto possesso palla, ma
non so quanto per merito loro o per scelta dei ducali di ripartire in
contropiede".
In occasione del vantaggio rossonero, la difesa ducale si è fatta trovare impreparata...
"Credo
sia stata un'azione perfetta, hanno fatto tutti molto bene nel
frangente e poi El Shaarawy ha realizzato un bel gol. Però ci può stare,
è stata una delle poche sbavature da parte di un Parma molto solido. E'
stato l'unico errore grosso nell'arco dei novanta minuti. I difensori
gialloblu non sono dei velocisti e in contropiede possono soffrire,
mentre è difficile sorprenderli a difesa schierata".
Sul gol di Galloppa, invece, c'è stata la complicità della barriera.
"Secondo
me l'errore è stato commesso prima: Montolivo ha commesso un fallo
assolutamente evitabile, soprattutto su un campo così dove il pallone
schizza velocemente. Nel momento però in cui crei i presupposti, poi può
succedere che la barriera si apra e il portiere non può farci nulla".
20' del primo tempo, Lucarelli cade in area avversaria dopo un intervento di Zapata: era rigore?
"Diciamo
che nella storia del calcio ne sono stati fischiati di meno netti. C'è
stato un leggero tocco da parte del difensore colombiano, ma la caduta
di Lucarelli mi è sembrata veniale e accentuata".
Luca Iannone per CalcioNews24.com
30 settembre 2012
29 settembre 2012
Jesus Garcia Tena: "Inizio positivo al Livingston, ma quante differenze tra Italia e Scozia. Juve? Ci penso solo perché..."
Dalla Spagna all'Italia, anzi al Piemonte, e poi in Scozia. Il tutto nel giro di due anni. Il protagonista è Jesus Garcia Tena, centrale difensivo spagnolo classe '90. La Juventus
lo aveva portato in Italia prelevandolo dal Terrassa nell'estate 2010
per poi impiegarlo nelle giovanili; a distanza di un anno lo stopper è
passato in Lega Pro al Cuneo, che nella scorsa stagione ha conquistato la Prima Divisione. Così arriviamo allo scorso agosto, quando Jesus si è accasato al Livingston,
club che milita nella seconda divisione del campionato scozzese.
Esattamente due settimane fa il ventiduenne ha esordito nella Scottish
First Division con la sua nuova squadra, alla quale è legato da un
contratto annuale. Per saperne di più riguardo la sua avventura in
Scozia e non solo, lo ho intervistato in esclusiva.
Jesus, come sta andando al Livingston?
“La verità è che mi sto trovando
molto bene. Questa è una squadra giovane che vuole giocare la palla e
poi qui ci sono tante belle persone. Dall'allenatore ai miei compagni,
tutti mi hanno aiutato tantissimo in questo mio primo mese”.
Quali differenze hai trovato tra il campionato italiano e quello scozzese?
“Il campionato italiano è più fisico e
più tattico, mentre qui in Scozia è tutto più veloce e il gioco è
velocissimo. Dopo un mese trascorso qua, questa è la principale
differenza che ho notato. Il pressing e il ritmo della partita è più
alto rispetto a quanto accade in Italia o in Spagna, i giocatori vanno a
mille all'ora”.
E per quanto concerne l'ambiente? Stai facendo fatica ad adattarti?
“Non è difficile adattarsi quando ci
sono delle persone che ti danno una grossa mano. Ho trovato tre persone
che mi hanno aiutato tantissimo in tutto; sono Stefano, ex giocatore
della Fiorentina, e una coppia scozzese, Ted e Dot, che mi aiutano con
qualsiasi problema che ho. Ma anche lo staff tecnico e i giocatori. E'
tutto più facile quando si è aiutati”.
Facciamo un passo indietro: come è venuta fuori l'occasione di trasferirsi in Scozia?
“Questa opportunità è nata in un modo
un po' strano. Era circa il 10 agosto ed ero in Italia senza squadra,
per uno straniero non è facile trovare squadra con le società in crisi
economica. Quella stessa settimana ho conosciuto gli agenti Matteo
Mossini e Alessandro Orlandi. Ho parlato con loro della mia situazione e
mi hanno proposto di andare in Scozia per un periodo di prova con una
formazione di serie B. Io non ci ho pensato su due volte ed ho
immediatamente accettato. Credo che questa sia una grandissima
opportunità e devo ringraziare loro, così come il loro mediatore in
Scozia Salvatori, per il lavoro che hanno svolto”.
Hai già giocato in Spagna e in Italia, il tuo desiderio è quello di tornarci?
“Adesso non penso a tornare in Spagna
o in Italia, il mio unico desiderio è quello di giocare a calcio,
giocare al Livingston e poter dimostrare quello che so fare. In futuro
potrei ritornare a giocare nel campionato spagnolo o in quello italiano,
ma il mio principale desiderio è quello diarrivare il più in alto
possibile. Poi il resto si vedrà; come si dice in Spagna 'el tiempo pone
a cada uno en su lugar' (il tempo mette ognuno al suo posto)”.
Alla Juventus continui a pensarci?
“In questo momento non sto pensando
alla Juventus né a nessun altro club, solo al Livingston. Penso al club
bianconero solo per mio fratello Pol (difensore della Primavera bianconera, ndr). Credo
sia difficile per lui restare lì ed allenarsi, andare a scuola e
abitare lontano della famiglia. Ecco, solo per lui penso alla Juve,
perché io so che lui può fare tantissimo e si soffre a vedere il proprio
fratello lontano da te e da casa”.
28 settembre 2012
Ag. Icardi: "Felice per l'esordio e per il pari a Roma. Samp, mi piaci. Sul futuro di Mauro..."
A distanza di circa un anno e otto mesi dal suo sbarco in Italia, Mauro Icardi ha fatto il suo esordio in Serie A mercoledì sera. L'attaccante della Sampdoria,
al 49' della partita esterna con la Roma, è stato mandato in campo da
Ferrara al posto di Estigarribia. E il classe '93 nativo di Rosario si è
subito messo in mostra con qualche ottimo spunto, impensierendo la
difesa giallorossa in più di un'occasione. Per commentare il debutto in
Serie A del giovane argentino, ho intervistato in esclusiva il suo procuratore Abian Morano.
Ha parlato con Mauro dopo l'esordio?
“Sì, certo; ci sentiamo dopo ogni
partita, anzi in realtà ogni giorno. E' contento per il suo debutto e
per il punto ottenuto dalla Sampdoria in un campo difficile come quello
di Roma”.
Peccato per il gol mancato perché ha avuto un paio di opportunità...
“E' vero, avrebbe anche potuto
segnare ma non è riuscito a capitalizzare le occasioni avute. Non gliene
si può fare una colpa dato che debuttava all'Olimpico a soli 19 anni. I
gol arriveranno, per Mauro e per la Samp”.
Com'è il rapporto con il nuovo tecnico Ferrara e con i compagni?
“Mauro è speciale ed affascinante.
Alla Samp il rapporto è eccezionale con tutti, soprattutto con gli altri
argentini e il loro asado (ride, ndr)”.
Che idea si è fatto di questa Sampdoria?
“E' un grande gruppo che sta facendo
molto bene sia sotto l'aspetto tattico che sotto quello fisico.
Sensibile ha organizzato una squadra molto competitiva mescolando il
lavoro con la qualità e l'esperienza. Mi piace”.
Infine una domanda sul futuro del suo assistito: resterà a Genova almeno fino a giugno?
“Rispondo sempre allo stesso modo.
Mauro ha un contratto con la Sampdoria e andiamo avanti giorno per
giorno. In questo momento sta pensando solamente al prossimo impegno di
campionato contro il Napoli. Poi quello che deve accadere, accadrà”.
26 settembre 2012
Amerini: "Fiorentina superiore alla Juve, il pari sta stretto. Pizarro il migliore"
Se ieri la Juventus non è
riuscita a centrare la sua quinta vittoria consecutiva, lo si deve
soprattutto ad una grande Fiorentina. Gli uomini di Montella
hanno messo sotto gli avversari per gran parte della partita, dando
filo da torcere alla difesa bianconera. Per analizzare il match del
Franchi, ho contattato in
esclusiva Daniele Amerini, ex centrocampista della squadra
gigliata: “Due punti persi piuttosto che uno guadagnato?
Sicuramente sì. Bisogna fare i complimenti a Montella e ai giocatori
perché hanno fatto veramente una grande partita sotto il punto di
vista fisico, tecnico e della determinazione. La Fiorentina si è
dimostrata superiore alla Juventus di ieri, che però rimane la più
forte di questo campionato. Per quanto visto ieri sera, però, la
Fiorentina avrebbe assolutamente meritato di vincere e non c'è stata
differenza con la Juve”. Decisamente esaltante la prova fornita
dal centrocampo di Montella: “Per me, sinceramente, il migliore
in campo è stato Pizarro, ma tutta la squadra ha preparato la
partita alla perfezione. Al Franchi c'era una grande cornice di
pubblico, segno di un entusiasmo ritrovato che dà una carica
maggiore. E' dall'inizio del campionato che Montella ha intrapreso
una certa strada cercando di imporre il suo gioco e fino a questo
momento direi che ci è riuscito”. Peccato che le tante
occasioni sotto porta non siano state concretizzate dagli attaccanti
viola: “C'è la mancanza di un grande attaccante, è un fattore
numerico in attesa di Toni che ritrovi la miglior condizione
possibile. Ieri è mancato un grande centravanti, ma chi era in campo
ha fatto bene. Jovetic ha colpito una traversa e Ljajic si è creato
una grande occasione nel primo tempo, anche se non ha le
caratteristica del bomber”, ha concluso Amerini.
Fratello Schelotto: "Ezequiel ha lasciato un bel ricordo a Catania. L'Atalanta può fare bene"
Appuntamento questa sera alle 20.45 per i tifosi di Catania ed Atalanta; la formazione etnea ospiterà gli orobici per la quinta giornata di campionato. Un tuffo nel passato per Ezequiel Schelotto
che, prima di vestire la casacca nerazzurra, ha militato per mezza
stagione nella squadra siciliana. Questa sera, a seguire el Galgo e
compagni dagli spalti, ci sarà anche Ariel Schelotto che ho raggiunto in esclusiva.
Tuo fratello torna da ex al Massimino, quali sono le sue sensazioni?
“Io penso che sia molto contento di
quello che ha fatto con la maglia rossazzurra. A Catania ha lasciato
tante persone che gli vogliono bene ed è rimasto in contatto con loro,
che spesso lo chiamano”.
Dopo tre risultati utili consecutivi, come hai visto la squadra di Colantuono?
“Pian piano l'Atalanta sta venendo
fuori come una buona squadra. In un campionato difficile come questo,
tutte stanno incontrando delle difficoltà; anche le prime sono
preparate, ma stanno ancora cercando di raggiungere il top della forma”.
Cosa ne pensi invece del Catania argentino di Maran?
“E' una squadra che è sempre piaciuta in Argentina. Ci sono tanti miei connazionali che in questi anni stanno facendo bene”.
Manca ancora il primo gol stagionale di Ezequiel: può essere il giorno giusto?
“Non lo so, quello bisogna chiederlo a lui (ride, ndr). Fare gol è sempre bellissimo, ma dovreste chiederlo a Ezequiel”.
25 settembre 2012
Conti: "Tante chiamate ma ancora senza squadra. Regole sui giovani penalizzanti"
In forza al Como da gennaio 2010 a giugno 2011 e poi per altri sei
mesi fino alla conclusione dello scorso campionato, lo svincolato Christian Conti
è ancora in cerca di una nuova sistemazione. Il nome del difensore
classe '87 è stato accostato a diverse società durante il periodo
estivo, ma nulla si è concretizzato per l'ex Pescara e Hellas Verona. Lo ho intervistato in esclusiva.
Christian, qual è la situazione allo stato attuale delle cose?
“Al momento tutto tace, speriamo che presto si sblocchi qualche situazione. In estate mi hanno chiamato tante società, che devo ringraziare per la stima nei mie confronti: dal Campobasso al Mantova fino al Teramo, senza dimenticare il Matera. Mi hanno contattato un po' di squadre, però poi niente fatti concreti; alla fine non si è concluso niente, un po' per me e un po' per i club. Ad esempio, per quanto riguarda il Matera, ero titubante perché sarei dovuto scendere in Serie D, anche se mi avrebbero assicurato uno stipendio adeguato”.
Come mai non sei rimasto al Como?
“Mi ero trasferito in prestito dal Bari per provare a giocarmi le mie carte. Speravo che mi confermasse, ma alcune promesse non sono state mantenute. Ho comunque un ricordo positivo di Como e del Como, che però ha preferito puntare su una linea giovani”.
A proposito di giovani, i nuovi regolamenti non sembrano agevolare i giocatori più esperti...
“Sì, è una situazione penalizzante rispetto al passato: 5-6 anni fa un giovane andava in campo perché meritava di giocare. A Lanciano, per esempio, avevo davanti difensori esperti come Bolic e Molinari. Se un giovane è bravo emergerà, ma non si può obbligare allenatori e presidenti a fare determinate scelte. Si tratta di scelte obbligate per cui i club vanno sui giovani, ma ci sono altri mille giocatori di 25-26 anni con famiglia che restano a casa”.
E adesso cosa ti aspetti?
“Come si suol dire, la speranza è l'ultima a morire. Continuo a sperare che qualche club attinga al mercato degli svincolati e che qualche dirigente si accorga di aver sbagliato a puntare su qualcuno che non riesce a fare bene”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Christian, qual è la situazione allo stato attuale delle cose?
“Al momento tutto tace, speriamo che presto si sblocchi qualche situazione. In estate mi hanno chiamato tante società, che devo ringraziare per la stima nei mie confronti: dal Campobasso al Mantova fino al Teramo, senza dimenticare il Matera. Mi hanno contattato un po' di squadre, però poi niente fatti concreti; alla fine non si è concluso niente, un po' per me e un po' per i club. Ad esempio, per quanto riguarda il Matera, ero titubante perché sarei dovuto scendere in Serie D, anche se mi avrebbero assicurato uno stipendio adeguato”.
Come mai non sei rimasto al Como?
“Mi ero trasferito in prestito dal Bari per provare a giocarmi le mie carte. Speravo che mi confermasse, ma alcune promesse non sono state mantenute. Ho comunque un ricordo positivo di Como e del Como, che però ha preferito puntare su una linea giovani”.
A proposito di giovani, i nuovi regolamenti non sembrano agevolare i giocatori più esperti...
“Sì, è una situazione penalizzante rispetto al passato: 5-6 anni fa un giovane andava in campo perché meritava di giocare. A Lanciano, per esempio, avevo davanti difensori esperti come Bolic e Molinari. Se un giovane è bravo emergerà, ma non si può obbligare allenatori e presidenti a fare determinate scelte. Si tratta di scelte obbligate per cui i club vanno sui giovani, ma ci sono altri mille giocatori di 25-26 anni con famiglia che restano a casa”.
E adesso cosa ti aspetti?
“Come si suol dire, la speranza è l'ultima a morire. Continuo a sperare che qualche club attinga al mercato degli svincolati e che qualche dirigente si accorga di aver sbagliato a puntare su qualcuno che non riesce a fare bene”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
24 settembre 2012
Milan e Chievo sul classe '94 Jonathan ma attenzione alle inglesi
Di recente il Gremio ha voluto blindarlo con un contratto che scadrà nel 2017, ma nel prossimo futuro Jonathan Lisboa Schmidt
potrebbe fare le valigie per sbarcare in Europa. Titolare nel Brasile
Under 17 lo scorso anno ai Mondiali di categoria in Messico, Jonathan fa
attualmente la spola tra l'Under 18 e l'Under 20. Si tratta di un
esterno basso dotato di grande velocità che, nonostante il suo piede
naturale sia il sinistro, può giocare sia sulla fascia destra che su
quella mancina. Al momento il terzino classe '94, che ha compiuto diciotto anni
lo scorso luglio, ha grande mercato. Stando ad accreditate indiscrezioni
raccolte in esclusiva e provenienti da fonti molto vicine al giocatore, Jonathan è molto richiesto in Premier League ma due club italiani si sarebbero accorti delle sue qualità: sono il Chievo e, soprattutto, il Milan.
La società rossonera sarebbe fortemente interessata al ragazzo, ma per
assicurarsi le sue prestazioni dovrà convincere il Gremio e battere la
concorrenza britannica.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
11 settembre 2012
Ag. Zaza: "Felice per il primo centro in B, peccato per la doppietta sfiorata"
Prima rete in Serie B per Simone Zaza. Alla terza giornata del campionato cadetto, l'attaccante classe '91, attualmente in prestito all'Ascoli dalla Sampdoria, si è sbloccato segnando il gol del definitivo 1-1 contro il Lanciano. Ho sentito in esclusiva il suo procuratore Christian Maifredi: “Domenica
ero all'Adriatico a vedere la partita e siamo stati insieme per qualche
minuto, poi è tornato ad Ascoli con la squadra. E' molto felice, ma
nello stesso momento anche dispiaciuto per non essere riuscito a fare il
secondo gol; ha avuto un paio di altre occasioni, ma ha dovuto fare i
conti con due grandi parate di Leali. Avrebbe voluto tanto segnarne un
altro il secondo, è rammaricato per questo motivo. Il primo gol in B è
arrivato alla sua seconda presenza e quindi siamo sinceramente molto
contenti. Ha una gran voglia di fare e di fare tanti altri gol,
soprattutto per la squadra. Tiene molto alle sorti della squadra e dei
suoi compagni”. L'Ascoli sembra puntare molto sul giovane Zaza: “La
società lo tiene in grande considerazione e lo ha dimostrato anche in
fase di mercato estivo, con l'allenatore e il direttore sportivo che
hanno chiamato più volte sia me sia Simone. I bianconeri puntano molto
anche sul fatto che si tratta di un giocatore che deve ancora esplodere
definitivamente. Negli ultimi anni ha avuto poche possibilità di giocare
con continuità, quello di adesso è il Simone più in forma da quando
aveva 16 anni. Spero che riesca a ripagare la fiducia che l'Ascoli gli
ha dato quest'estate quando ha deciso di puntare su di lui”, ha concluso Maifredi.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Possibile futuro in Italia per il brasiliano Leonardo: ma non è Leo del PSG
Nel prossimo futuro Leonardo Nascimento potrebbe sbarcare nel nostro
paese. No, non stiamo parlando di Leonardo Nascimento de Araújo,
direttore sportivo del Paris Saint-Germain, ma di Leonardo Nascimento Laurino. Più semplicemente conosciuto come Léo Nascimento, si tratta del classico volante. Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e
provenienti da fonti molto vicine al calciatore, il classe '89 sarebbe
finito nel mirino di alcune società di Serie A e B. Attualmente in forza
all'Esporte Clube Noroeste, il suo contratto scadrà il
prossimo dicembre e difficilmente verrà rinnovato; il brasiliano
potrebbe quindi essere prelevato a parametro zero già durante la
sessione invernale di calciomercato. E c'è anche un'altra buona notizia
per le italiane: il centrocampista è dotato di passaporto comunitario.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
7 settembre 2012
Petrassi: "Vita dura per gli svincolati con queste regole. Sul Padova e Foschi..."
A settembre la finestra estiva di calciomercato è ormai acqua
passata, ma c'è il mercato degli svincolati a tenere banco; sono ancora
tanti infatti i calciatori senza contratto ed in cerca di squadra. Fra
questi c'è anche Marco Petrassi, il cui contratto con il Padova è scaduto lo scorso giugno. Il terzino destro si è raccontato in esclusiva.
Marco, qual è attualmente la tua situazione?
“Al momento sono ancora fermo e mi sto allenando da solo. Sto cercando una nuova sistemazione, abbiamo atteso che finisse il mercato estivo. Non è semplice trovare squadra adesso perché nessuno vuole correre il rischio di puntare su giocatori non under; quella sugli under è una regola che non favorisce i giovani che poi vengono puntualmente delusi, a meno che non siano davvero bravi. E' una situazione difficile, ma sono fiducioso. Quest'estate ho partecipato al ritiro di Veronello con l'Assocalciatori e ora sono in attesa”.
E' vero che il Mantova ti ha cercato?
“Con la dirigenza del Mantova c'è stata una chiacchierata, ma in questo momento nessuno è determinato nel prenderti e ti dice chiaramente che ti vuole. Si da la priorità ai giovani, soprattutto in un ruolo come il mio. Così diventa davvero dura, però bisogna essere fiduciosi”.
A Padova non è stato un anno facile per te...
“Ho passato un anno intero fuori rosa senza giocare. Purtroppo ho dovuto trascorrere quest'anno intero così dato che il direttore Foschi non ne voleva sapere di reintegrarmi in squadra. L'unica proposta concreta mi è arrivata la scorsa estate dal Südtirol, ma io chiedevo due anni di contratto mentre me ne offrivano soltanto uno”.
A gennaio si era parlato di offerte dall'estero: come mai non si è concretizzato nulla?
“Erano circolate delle indiscrezioni riguardanti proposte dalla Romania e dalla Svizzera, ma si trattava solo di voci di mercato. In realtà non c'è mai stato nulla di concreto”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Marco, qual è attualmente la tua situazione?
“Al momento sono ancora fermo e mi sto allenando da solo. Sto cercando una nuova sistemazione, abbiamo atteso che finisse il mercato estivo. Non è semplice trovare squadra adesso perché nessuno vuole correre il rischio di puntare su giocatori non under; quella sugli under è una regola che non favorisce i giovani che poi vengono puntualmente delusi, a meno che non siano davvero bravi. E' una situazione difficile, ma sono fiducioso. Quest'estate ho partecipato al ritiro di Veronello con l'Assocalciatori e ora sono in attesa”.
E' vero che il Mantova ti ha cercato?
“Con la dirigenza del Mantova c'è stata una chiacchierata, ma in questo momento nessuno è determinato nel prenderti e ti dice chiaramente che ti vuole. Si da la priorità ai giovani, soprattutto in un ruolo come il mio. Così diventa davvero dura, però bisogna essere fiduciosi”.
A Padova non è stato un anno facile per te...
“Ho passato un anno intero fuori rosa senza giocare. Purtroppo ho dovuto trascorrere quest'anno intero così dato che il direttore Foschi non ne voleva sapere di reintegrarmi in squadra. L'unica proposta concreta mi è arrivata la scorsa estate dal Südtirol, ma io chiedevo due anni di contratto mentre me ne offrivano soltanto uno”.
A gennaio si era parlato di offerte dall'estero: come mai non si è concretizzato nulla?
“Erano circolate delle indiscrezioni riguardanti proposte dalla Romania e dalla Svizzera, ma si trattava solo di voci di mercato. In realtà non c'è mai stato nulla di concreto”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
5 settembre 2012
Il baby Galeotafiore dall'Avellino alla Pro Patria
Colpo di mercato a livello giovanile per la Pro Patria, che si è assicurata le prestazioni dell'estremo difensore classe '96 Giuseppe Galeotafiore. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva
e provenienti da fonti molto vicine al giocatore, la società bustocca
avrebbe chiuso ieri la trattativa per prelevare il ragazzo. Nella scorsa
stagione Galeotafiore, segnalato dall'osservatore della Pro Patria
Stefano Paolino, ha militato nell'Avellino. Il giovane portiere è seguito dalla Roan FM di Pasquale De Rosa e Gianluca Anatriello.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Quattro di B sullo sloveno Jelar: parola all'agente
Nel corso della sessione estiva di calciomercato appena conclusa sono
stati tanti i colpi mancati, quelle trattative sfumate quando sembravano
poter andare a buon fine. E' quello che è accaduto anche allo sloveno Anze Jelar, attaccante attualmente in forza al Triglav. Il classe '91 sarebbe potuto sbarcare nella nostra Serie B, in virtù dei contatti fra il suo entourage e società quali Cittadella, Livorno, Ternana e Sassuolo. Il suo agente Lello Stancati, contattato in esclusiva, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Si
tratta di una punta duttile che può giocare sia da esterno che da
centravanti vero e proprio. E' un giocatore completo e bravo
tatticamente. E' un calciatore di grande prospettiva, vediamo nel
mercato di gennaio se sarà possibile portarlo in Italia; è pronto per la
Serie B, ma ha sicuramente prospettive maggiori. Prezzo del cartellino?
Meno di un milione di euro, una cifra non eccessiva", ha concluso Stancati.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
2 settembre 2012
Un mercato col botto per World Football Management ma non finisce qui: ci sono due brasiliani per la Premier
Gran lavoro per la World Football Management e il suo chairman Fabio Montecalvo
nell'ultima giornata utile per la sessione estiva di calciomercato. In
un primo momento avrebbe lavorato dietro le quinte come intermediario
nella trattativa che ha portato il brasiliano Maicosuel all'Udinese e in quella che ha permesso all'attaccante M'Baye Babacar Niang
di lasciare il Caen per vestire la maglia del Milan. Naturalizzato
francese, Niang è nato e cresciuto in Senegal, proprio dove, in quel di
Dakar, la WFM ha dato vita nel gennaio 2010 ad un progetto inerente la
realizzazione di un osservatorio calcistico internazionale, il "Black
College Football", facendo un grosso investimento insieme a dei partners
governativi senegalesi. E, secondo accreditate indiscrezioni raccolte
in esclusiva, quest'ultima mediazione sarebbe stata possibile grazie alla vicinanza di Montecalvo al presidente rossonero Silvio Berlusconi.
Ma non è finita qui. Sì perché venerdì sera, alla chiusura del mercato
italiano, Montecalvo si è recato a Londra con un volo privato. Lì si
sarebbe incontrato con i vertici dell'Arsenal per provare a piazzare un colpo last minute: Romarinho
ai Gunners. Mezza punta dai piedi vellutati, il suo cartellino è diviso
fra Corinthians (40%), l'impresario Carlos Leite (50%) e il Bragantino
(10%), ma lui attualmente gioca nel Timão. L'affare non è potuto andare
in porto a causa del poco tempo a disposizione, ma è solo rimandato;
l'interessamento del club londinese è concreto, se ne riparlerà a
gennaio o la prossima estate. Infine, sempre oltre manica, Montecalvo ha
parlato con la dirigenza dell'Hull City di un altro brasiliano: Daniel Gibi, esterno di centrocampo del Bragantino che vorrebbe cercar fortuna in Europa.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Luca Iannone per CalcioNews24.com
1 settembre 2012
Toni torna in viola: c'è anche lo zampino di WFM
A distanza di cinque anni, le strade di Luca Toni e della Fiorentina
si ricongiungono. Rimasto svincolato dopo l'esperienza con l'Al-Nasr di
Dubai, il centravanti emiliano ha siglato oggi un contratto annuale con
la società gigliata. Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, l'attaccante percepirà
uno stipendio annuale di circa 400mila euro. Ma c'è di più. Decisivo per
il buon esito della trattativa, è stato il lavoro di mediazione svolto
dalla World Football Management di Fabio Montecalvo.
Grazie anche all'operato di WFM Toni tornerà così ad indossare la
casacca viola, con la quale aveva collezionato 71 presenze mettendo a
segno 49 reti.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
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