Che Torino sta nascendo per la nuova stagione?
“Sta nascendo una bella squadra, abbiamo grandi motivazioni”.
Il ds Petrachi si sta dando molto da fare, cosa ti colpisce nel suo modo di operare?
“Petrachi è una grande persona, prima di prendere il giocatore prende l’uomo. Troppo onesto per questo sport”.
Quale è il segreto per ottenere il posto da titolare al Torino in pochi mesi?
“Il vero segreto sta nel fatto che essendo allora disoccupato, avevo tanta voglia di tornare in campo. Mi ha preso il Torino ed ero contentissimo di vestire questa maglia così prestigiosa, perciò quando sono stato chiamato in causa avevo tanta adrenalina e quella rabbia che portavo nei mesi da disoccupato la trasmettevo in campo”.
C’è una caratteristica che ti distingue dai tuoi colleghi?
“La mia dote naturale sta nei piedi. Mi piace giocare molto con i piedi, cosa atipica per un portiere”.
Cosa consigli ai giovani che, pur avendo ottime qualità, non trovano l’occasione che può lanciarli definitivamente?
“Dico solo che alla fine il lavoro paga. A questo ci aggiungiamo anche le qualità umane ed un pizzico di fortuna che non basta mai”.
E tu credevi di poter arrivare a giocare a certi livelli?
“Diciamo che ho sempre creduto nelle mie potenzialità”.
Il portiere del futuro della nazionale italiana?
“Federico Marchetti”.
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