5 ottobre 2010
Intervista a Roberto Civitarese
E’ di oggi la notizia che il commissario tecnico della Francia Laurent Blanc ha deciso di affidarsi ad un mental coach per uscire da uno dei periodi più bui di tutta la storia della nazionale transalpina. Per conoscere l’utilità di questa figura sconosciuta ai più, è stato contattato in esclusiva Roberto Civitarese, mental coach di molti calciatori professionisti: “Sono convinto che una squadra che ha avuto esperienze molto negative come la nazionale francese abbia la necessità di lavorare anche dal punto di vista mentale e motivazionale, oltre che dal punto di vista tecnico e atletico. Un mental coach può essere utile ad eliminare le esperienze e convinzioni negative. Poi potrà essere utile a creare una mentalità positiva, quella che di solito si dice ‘vincente’ e aiutare così la squadra a raggiungere più velocemente i risultati che desidera”. Anche Prandelli dovrebbe pensarci per la sua Italia? “Credo che avere una persona che si occupa specificatamente di quest’area di competenza, sia senz’altro positivo. In moltissimi casi gli allenatori si occupano di questo aspetto sostituendo il mental coach, semplicemente perchè il calcio ne ha fatto a meno per oltre un secolo. Credo che tra dieci anni sarà una figura riconsciuta e necessaria in ogni squadra, proprio come lo è oggi quella del preparatore atletico, anch’essa scnsciuta sino a venti anni fa”.
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