Non sembrava il Napoli degli
ultimi tempi quello visto ieri sera all'Emirates Stadium, ma solo una
brutta copia dell'undici di Rafa Benitez che ha stupito tutti in
Italia. Il discorso è diverso in Europa e l'Arsenal lo ha
dimostrato, mandando ko i partenopei senza battere ciglio. Ne ho parlato con Arturo
Lupoli, ex attaccante dei Gunners e oggi al Varese, contattato in
esclusiva.
Lupoli, Arsene Wenger batte Rafa
Benitez 2-0.
«E' stata una gran bella partita.
La differenza l'hanno fatta i primi venti minuti nei quali si è
visto un ritmo molto alto da parte dell'Arsenal e c'è stata una
notevole differenza di ritmo fra le due squadre. In questi primi
minuti i Gunners hanno trovato due bei gol grazie anche alla serata
quasi perfetta di Ozil che è andato a segno per primo e poi ha
fornito l'assist a Giroud. E' senza dubbio un giocatore tra i più
forti d'Europa».
E' soprattutto merito del tecnico
francese se l'Arsenal ha avuto la meglio?
«Ieri si è visto quello che il
motto della compagine londinese: giocare palla a terra in velocità e
verticalizzare appena possibile. E' quello che chiede sempre Wenger
ai suoi giocatori. Ieri sera, soprattutto nel primo tempo, penso ci
sia stato un approccio migliore da parte dei Gunners che hanno
interpretato alla perfezione le direttive del proprio tecnico».
Dall'altra parte quali sono stati, a
suo parere, i principali errori del Napoli?
«Andare in un campo come quello
dell'Emirates e subire così tanto l'avversario nei primi minuti di
gioco, più che un errore, credo sia una conseguenza di quello che è
il calcio inglese. In Inghilterra si cerca sempre di attaccare subito
ad inizio partita, mentre in Italia si pensa a studiare l'avversario
e c'è più tatticismo. Magari il Napoli ha pagato anche questo,
perché a livello di individualità penso che le due squadre si
equivalgano».
A questo punto per i Gunners la
strada in Champions si mette in discesa...
«Se non sbaglio, l'Arsenal ha
sempre superato la fase a gironi di Champions League negli ultimi
dieci anni e quindi non penso sia una novità. Stiamo parlando di una
grande squadra, che in questo momento gioca forse il miglior calcio e
non a caso è prima anche in Premier League. Bisogna fare attenzione
a questa squadra che può contare su tanti giovani con esperienza,
oltre che su elementi come Ozil, Walcott e Giroud che ha trovato la
via del gol con più frequenza. L'Arsenal è tra le favorite per la
Champions».
Citando Wenger, l'11 dicembre al San
Paolo sarà battaglia.
«Tutte le partite del Napoli in
casa sono battaglie, ma adesso tanto dipenderà da quanti punti
riuscirà a fare contro il Marsiglia. Qualora vincesse in trasferta,
le partite casalinghe con Marsiglia e Arsenal faranno da spartiacque;
se il Napoli vincerà queste due gare, avrà ottime chance di passare
turno. Giocare al San Paolo non è mai facile per nessuno, lo abbiamo
visto con il Borussia Dortmund».
E l'Arsenal avrà una freccia in più
nel proprio arco: il suo ex compagno Walcott.
«A mio parere è il giocatore che
incarna proprio lo spirito dell'Arsenal: è forte tecnicamente e ha
una velocità pazzesca, è uno dei più veloci della Premier League.
Walcott è una pedina fondamentale per il gioco di Wenger. Nella
sfida di ritorno gli azzurri avranno da pensare anche a lui, oltre
che ai giocatori visti in campo ieri, ma sicuramente sapranno cosa
fare perché il Napoli è una grande squadra».
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