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Domenica Riccardo Romani ha esordito con la prima squadra, un importante riconoscimento per il ragazzo...
"Assolutamente si, direi è stato reso il giusto merito ad un giocatore dalle grandi prospettive oltre che un ragazzo straordinario".
Crede che gli venga concessa un'altra chance nelle ultime due giornate di campionato?
"Riccardo è come sempre a disposizione del tecnico Brevi e, qualora questo dovesse esserci questa possibilità, sarà sicuramente pronto come lo è stato domenica".
Può darci una descrizione delle sue caratteristiche?
"io scherzando lo chiamo Totti, ma più per il modo di correre e muoversi in campo. In realtà Riccardo, seppur giovane, è un giocatore già molto duttile che può giocare indifferentemente davanti alla difesa così come a supporto delle punte: bravo a in fase di interdizione quanto eccezionale nel fraseggio breve e nell'ultimo passaggio".
Qual è la sua situazione contrattuale?
"A luglio il giocatore firmerà il suo primo contratto da giocatore professionista con il Como".
Ci sono società che hanno mostrato interesse nei suoi confronti?
"Difficile non che non ce ne siano. Ovviamente ricevo molte telefonate per lui e da domenica sono, per quanto possibile, aumentate. Romani, però, è e vuole restare un giocatore del Como ed il suo obiettivo è quello di continuare con questa squadra che lo sta lanciando in un campionato difficile come quello di Prima Divisione di Lega Pro. La società ha un progetto ambizioso e un giovane con questo talento sono certo possa farne parte".
Lei è l'amministratore dello Studio Assist, puoi spiegarci esattamente di cosa vi occupate?
"Studio Assist è una società di consulenza sportiva, legale, finanziaria formata da agenti Fifa, procuratori e professionisti legati al mondo del calcio e dello sport. Oltre al sottoscritto ed ad i miei soci, l'avvocato Cesare Italo Rossini e Alessandro Orlandi, la nostra struttura è composta da associati che collaborano con noi operando sui mercati di tutto il mondo. Questo ci permette di rispondere al meglio a qualsiasi esigenza e necessità in modo rapido e professionale, sia per il professionista di alto e medio livello, sia per il giovane campione in erba. Abbiamo sede a Brescia, Alessandria e Novara, e con la fine dell'anno contiamo di aprire le prime due sedi estere a Londra e Madrid. Di lavoro, quindi, ce n'è molto".
Intervista a Riccardo Romani
"Indubbiamente ero molto emozionato: esordire in un campo difficile e in un ambiente caldo come quello di Salerno non è facile. Dal momento che sono entrato però ho pensato solo a giocare, come il mister mi aveva chiesto, lasciando le emozioni da parte cercando di fare il massimo per la squadra".
Ti aspettavi di avere la possibilità di esordire contro la Salernitana?
"Io ho cercato sempre di farmi trovare pronto. Mi sono sempre allenato bene ed e ero pronto a fare il mio esordio in qualsiasi momento, il fatto che poi sia successo all'Arechi ha reso il tutto ancora più emozionante".
C’è qualcuno in particolare che ti senti di ringraziare?
"Ovviamente la società nelle persone del presidente Di Bari, del vice presidente Rivetti, del mister Brevi e del tecnico della Berretti Rotolo: se ho avuto l'opportunità di esordire in Lega Pro il merito va condiviso anche con loro che hanno creduto in me. Infine ringrazio anche i miei compagni, soprattutto quelli più vecchi che mi hanno aiutato in questo esordio dandomi indicazioni e consigli utili: sono stati fantastici".
Parliamo un po' di te: quali sono le tue caratteristiche?
"Sono un centrocampista centrale, un regista. Mi piace toccare molti palloni, far girare la squadra e dettare i tempi del gioco".
C’è un giocatore al quale ti ispiri?
"Per il ruolo che ricopro mi piacciono molto giocatori come Pirlo e Montolivo".
Per quanto riguarda il tuo futuro, quali sono i tuoi progetti?
"Sono contentissimo di aver avuto l'opportunità di fare il mio esordio con la prima squadra e questo rappresenta per me un punto di partenza. Adesso voglio ripagare la fiducia che è stata riposta in me. Sono felice di stare qui, voglio rimanere in prima squadra anche l'anno prossimo e dare il massimo. Provengo dal settore giovanile lariano e il mio desiderio è quello di fare bene con questa maglia".
Pare che ci siano alcuni club di A e B sulle tue tracce, come reagisci a queste indiscrezioni?
"Di queste cose se ne occupa il mio agente Matteo Mossini e lo Studio Assist, io per ora non ci penso. E' normale che queste voci mi fanno piacere ma ho già realizzato un sogno vestendo questa importante maglia e per quanto mi riguarda va benissimo così".
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
"Il mio grande sogno fin da bambino è vestire la maglia della Nazionale, speriamo che un giorno si realizzerà".
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Puoi descrivere le tue caratteristiche per chi non ti conosce ancora?
“Io gioco da centrale difensivo mancino, ma sono stato impiegato anche come terzino sinistro. Sono dotato di un buon colpo di testa e sono forte fisicamente, unisco aggressività e qualità tecnica”.
C’è un giocatore al quale ti ispiri?
“No, non mi ispiro a nessuno in particolare, però mi hanno paragonato a Lizarazu perchè anche lui ha giocato nell’Athletic ed entrambi non siamo spagnoli”.
Inizia l’Europeo, quali sono gli obiettivi della Francia?
“Non abbiamo obiettivi specifici, dobbiamo solamente giocare come sappiamo fare e con molta serenità. Naturalmente però il nostro desiderio è quello di provare a vincere il torneo e di qualificarci al Mondiale in programma la prossima estate”.
Oggi alle 15 affronterete l’Inghilterra campione in carica nella partita d’esordio…
“Non sarà facile. Abbiamo visionato alcuni filmati di partite dei nostri avversari e sappiamo che sono molto forti, ma lo siamo anche noi. Mi aspetto una partita molto intensa nella quale si giocherà un buon calcio”.
Quali sono le migliori nazionali di questo Europeo?
“Oltre a noi, le migliori squadre di questa edizione sono sicuramente l’Inghilterra e la Germania”.
A febbraio hai siglato un contratto con l’Athletic…
“Sì, ho firmato un contratto con il club fino al 2014 e il prossimo anno inizierò ad allenarmi stabilmente con la prima squadra”.
Confermi le voci secondo le quali sulle tue tracce ci sono alcuni club europei?
“E’ vero che c’è qualche società interessata a me (Arsenal, Liverpool e PSG, ndr), però in questo momento voglio concentrarmi sul mio futuro e in questo momento il mio futuro è giocare nell’Athletic”.
Una parte della tua famiglia vive in Italia, ti piacerebbe raggiungerla e poter giocare in Serie A?
“Quasi tutta la mia famiglia vive in Italia e ho avuto l’opportunità di andare a giocare nella Juventus o nel Milan, ma ho deciso di rimanere a Bilbao. Questo però non significa niente, perchè un giorno potrei comunque venire a giocare in Italia”.
Un’ultima domanda: qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno è quello di poter giocare titolare in una squadra della Liga spagnola”.