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17 novembre 2011
Reggina, Morga: "Giocare in amaranto sarebbe un sogno che si realizza"
Sette reti messe a segno nelle quindici apparizioni collezionate finora. Un bottino niente male per Francesco Morga, centravanti attualmente in forza al Giulianova. Morga, che nella sua carriera ha vestito le maglie di Genoa e Juve Stabia, si è dimostrato uno dei bomber più prolifici della Seconda Divisione di Lega Pro. Sette gol, tanto è bastato perchè il nome di Morga fosse accostato alla Reggina. Per saperne di più, lo abbiamo raggiunto in esclusiva.
Francesco, come reagisci alle indiscrezioni che vorrebbero la Reggina sulle tue tracce?
"So che ultimamente stanno circolando alcune voci al riguardo, da parte mia spero che ci possa essere un'interesse reale nei miei confronti. Io non ho parlato con nessuno della società amaranto, ma so che Giulianova e Reggina lavorano molto insieme. Io sono sempre tranquillo, ovviamente però non può che farmi piacere il fatto che ci sia questo interessamento".
Dalla tua hai l'esperienza di aver già vissuto piazze importanti come quella di Genova e di Castellammare...
"E' vero, ho vestito sia la maglia del Genoa che quella della Juve Stabia in C1. Nonostante io abbia giocato poco, sono state comunque esperienze che mi hanno fatto crescere tanto. Sono due squadre molto importanti con obiettivi altrettanto importanti. Tornare in una piazza del genere sarebbe per me come salire nuovamente su quel treno da cui sono sono sceso troppo presto quando ero più giovane. Con entrambe ho avuto la sfortuna di giocato poco, ma sono rimasto in buoni rapporti con i miei ex compagni e dirigenti".
A proposito, alcuni tuoi ex compagni del Genoa ora giocano proprio in B: ti piacerebbe raggiungerli?
"E' vero, gente come Borghese e Forestieri che ora sono al Bari con Torrente, oppure Botta del Vicenza. Spero di riuscire a raggiungerli un giorno nel palcoscenico della Serie B e ci proverò con la fame di gol che ho".
Qual è il tuo bilancio sulla tua stagione e su quella del Giulianova?
"Finora abbiamo fatto abbastanza bene. Siamo una squadra molto giovane con l'obiettivo della salvezza e, occupando una posizione in classifica vicina alla zona playoff, stiamo andando oltre le aspettative iniziali. Io sono molto contento perchè sto facendo bene e, soprattutto, sto dando un bel contributo alla squadra. Spero di continuare così e segnare ancora. Per il momento punto ad arrivare in la doppia cifra, ma spero di raggiungere quota 15 gol: so che è dura ma per me sarebbe molto importante".
Luca Iannone per TuttoB.com
16 novembre 2011
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15 novembre 2011
Sampdoria, i tifosi in coro: "Giusto esonerare Atzori, ma gli errori sono stati commessi in estate"
Con l'esonero di Gianluca Atzori e il conseguente arrivo in panchina di Giuseppe Iachini, ci sono tutti i presupposti affinchè la stagione della Sampdoria subisca un'inversione di tendenza. O almeno questo è quello che si augurano sicuramente i tifosi blucerchiati. Abbiamo voluto testare l'umore di alcuni di loro, che hanno espresso la propria opinione circa il cambio alla guida della squadra e il periodo che sta attraversando la compagine doriana.
Matteo: "Sicuramente Iachini è un allenatore esperto di promozioni, ma il suo curriculum non è proprio il massimo, ed inoltre non ha il grande appeal sulla piazza che poteva avere uno come Delneri. Vediamo se riuscirà a rigenerare i giocatori. Comunque in fase di mercato estivo penso che si sarebbe potuto e dovuto fare di più anche in termini economici, per dare oltretutto anche l'impressione di volerci credere alla promozione ".
Erminio: "L'esonero di Atzori me lo aspettavo già da un po' di tempo, ma non condivido la scelta della società di puntare su un tecnico come Iachini. Come si suol dire siamo passati ''dal marcio alla muffa', secondo me Iachini farà la stessa fine che ha fatto lo scorso Cavasin".
Davide: "In un momento così difficile, perlomeno è arrivato Iachini che dà garanzie per questa categoria. Ma è indecente che la società abbia voluto scommettere su Atzori, che ha dimostrato di valere poco come allenatore. Inoltre la scorsa estate non la dirigenza non è riuscita a liberarsi degli ingaggi di elementi come Maccarone, Padalino, Semioli e Volta: tutti giocatori da rottamare".
Michael: "Io non conosco bene Iachini, ma per rimpiazzare Atzori sarebbe andato bene chiunque. Sensibile è un ostinato, ha impiegato troppo tempo a prendere una decisione inevitabile. Credo che la Sampdoria abbia bisogno di una nuova figura dirigenziale che stia al di sopra del ds blucerchiato, perché è evidente che Edoardo Garrone non è all'altezza del proprio compito e che Sensibile non è capace di agire da solo".
Christian: "L'esonero di Atzori era inevitabile, Iachini è un allenatore che conosce bene il campionato cadetto. Conoscendo il personaggio di Sensibile, è una scelta fatta secondo alcuni criteri. Non resta che fare al nostro nuovo tecnico un grosso in bocca al lupo per il suo incarico. Certamente il cambio allenatore darà una scossa allo spogliatoio, anche perchè Iachini è un tecnico che lavora anche all'interno dello stesso e non solo sul campo".
Andrea: "Andando avanti di questo passo saremo condannati a restare ancora un anno nel purgatorio della B. Iachini comunque mi piace, è un ottimo motivatore e me lo ricordo per i suoi trascorsi al Piacenza. Ma non mi sarebbe dispiaciuto nemmeno Donadoni, tranquillo e pacato ma sicuramente efficace".
Luca: "Iachini non è sicuramente una prima scelta, però fanno ben sperare la sua grinta, la sua voglia di fare e il fatto che abbia già portato in Serie A due squadre in passato. Anche se di certo tutti speravano nel ritorno di Delneri, probabilmente quella pista non era nemmeno più di tanto percorribile. Sicuramente una scelta più accurata del mister ad inizio campionato sarebbe stata la cosa migliore".
Luca Iannone per TuttoB.com
14 novembre 2011
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Luca Iannone per TuttoB.com
8 novembre 2011
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4 novembre 2011
Ascoli, Felicetti: "Dispiace per Castori ma Silva è il tecnico giusto. Salvezza possibile"
Con il cambio in panchina Castori-Silva, l'Ascoli prova a invertire il trend negativo e a ritornare in corsa per la salvezza. Per fare il punto della situazione in casa marchigiana, raggiunto in esclusiva Daniele Felicetti, giornalista e speaker di Radio Studio 99 Network, radio ufficiale del club bianconero nella passata stagione.
Partiamo dall'esonero di Castori, te lo aspettavi?
"Nel calcio si vive di risultati e gli appena due punti ottenuti nelle ultime nove gare, con la vittoria che all'Ascoli manca da due mesi, hanno causato questa decisione del presidente Benigni. In particolare il Del Duca, fortino inespugnabile in tante stagioni fortunate, finora è stato terreno di conquista. La società bianconera, nel comunicato che ha annunciato tale decisione, ha espresso tutto il rammarico per l'esonero, ma era ormai inevitabile. Dispiace perchè Fabrizio Castori lo scorso anno aveva raggiunto una salvezza eccezionale, con ben sei punti di penalizzazione e tutti gli sfavori del pronostico. Quest'anno però troppi fattori non hanno girato nel verso giusto".
Non solo la squadra, ma tutto l'ambiente bianconero ha però dimostrato la propria riconoscenza verso di lui...
"Con l'impresa della scorsa stagione Castori è entrato nella storia calcistica ultracentenaria dell'Ascoli. E' un allenatore competente che si è fatto apprezzare anche sotto le cento torri, ed essendo un marchigiano tifoso bianconero, ci ha messo particolare dedizione. Tutto questo lo ha fatto entrare nel cuore dei tifosi. Per quanto riguarda la squadra, mi risulta che alcuni giocatori abbiano pianto alla notizia del suo esonero, a dimostrazione dell'attaccamento dei ragazzi verso il trainer tolentinate".
Ed ecco il ritorno di Massimo Silva in panchina, come lo valuti?
"Lo reputo molto positivo. Silva è un allenatore che conosce benissimo l'ambiente e la società, è un tecnico competente che non ha avuto possibilità di mettersi in luce negli ultimi tempi nonostante gli ottimi risultati conseguiti. Ha fatto grandi cose con le sue prodezze in campo negli anni '70, ora nelle Marche si spera che possa proseguire anche come primo allenatore, dopo la straordinaria stagione in Serie A disputata insieme a Marco Giampaolo nel 2005-2006, culminata con un inatteso decimo posto".
Domani c'è Ascoli-Cittadella, una buona occasione per ritornare al successo?
"Il cambio di allenatore potrebbe dare una scossa, è quello che ad Ascoli ci si aspetta. Il Cittadella è un avversario ostico e un temibile concorrente diretto, ma indubbiamente i bianconeri dovranno fare la partita della vita. Sono tanti i punti di distacco dalla zona salvezza, l'Ascoli deve correre sin da domani. Una grande prestazione probabilmente coinvolgerebbe tutto l'ambiente bianconero a crederci di più".
Nonostante gli undici punti dalla penultima ci sono ancora tante gare da giocare, credi nella salvezza?
"Sì, le gare da giocare sono ancora tantissime. L'Ascoli inizia un nuovo campionato, con le motivazioni giuste e una ritrova serenità con tanti risultati positivi, può rilanciarsi. Negli anni passati c'è riuscita, i tifosi ascolani sperano di farcela anche stavolta, è giusto crederci e provarci. Lo sport è bello e imprevedibile anche per questo, non si può mollare a novembre".