Da anni Londra è una delle mete
preferite per i giovani italiani che vogliono emigrare per cercare
fortuna all'estero. Tra questi c'è anche Ivan Ambrosio, 22
anni, nativo di Ottaviano in provincia di Napoli. Appassionato di
calcio e in particolare di quello inglese, vive, come dicevamo, nella
capitale britannica. Fin qui, nulla di strano. Se non fosse che Ivan
si è messo in testa di viaggiare alla scoperta del football e di
visitare il maggior numero di stadi possibili oltremanica: "Il
progetto è nato pochi mesi fa. Si parlava di quanto potesse essere
bello racchiudere tutti questi viaggi in una pagina Facebook
e magari, più avanti, all'interno in un libro. Da anni però sognavo
di visitare tutto il Regno Unito e i suoi meravigliosi stadi".
In questa intervista esclusiva per Il Solito Calcio, il 22enne svela però di essere ancora lontano
dal suo primo obiettivo prima di passare allo step successivo: "Ho
visitato circa 100 stadi nel Regno Unito. Voglio raggiungere quota
minima di 300 per poi racchiudere in un libro tutti quelli più
importanti, ma anche quelli più sconosciuti e caratteristici".
Nel cassetto c'è il sogno di sedersi in panchina nelle vesti di
allenatore e, per questo motivo, si trova a visitare spesso anche i
centri di allenamento. Tornando agli stadi inglesi, invece, il suo
preferito è uno solo: "Amo il Craven Cottage, è
meraviglioso. A Fulham sembra di tornare indietro nel tempo!",
racconta.
Ad un italiano che conosce
profondamente il mondo degli stadi britannici, viene spontaneo
chiedere se il nostro paese ha qualcosa da imparare sugli stadi dal
punto di vista architettonico: "Per quanto riguarda
l'architettura nulla. Dopo aver visitato stadi in Inghilterra,
Italia, Spagna e Germania, posso dire che ogni nazione ha un proprio
stile architettonico", spiega Ivan. Di stampo opposto,
invece, è la risposta quando la domanda riguarda la gestione e i
servizi: "L'argomento stadio è estremamente differente, in
Italia non esiste proprio il concetto di 'stadio di proprietà'. Solo
la Juventus ha capito che è giusto allinearsi con il resto d'Europa,
perché all'estero, con gli stadi di proprietà, le società riescono
a fare ogni anno dei guadagni pazzeschi: si organizzano tour degli
stadi, con la sala trofei che attira turisti da ogni parte del mondo,
l'area ristorante, il bar, lo store per il merchandising della
squadra. In alcuni stadi si trovano addirittura palestre, centri
benessere e scuole!".
Spostando la lente dalla Gran Bretagna
all'Italia, per Ambrosio c'è un solo impianto che può competere con
i tanto decantati stadi inglesi: "Lo Juventus Stadium è
senza dubbio lo stadio italiano che si avvicina di più alla perfezione. Una
struttura meravigliosa, sempre in ottime condizioni, visuale
perfetta, qualsiasi settore coperto e soprattutto attaccato al campo
di gioco, in perfetto stile inglese! Poi, nei pressi dello Stadium,
troviamo l'Area 12: è un centro commerciale meraviglioso dove i
giovani e le famiglie, nei giorni delle partite e non, possono
recarsi e trascorrere il loro tempo libero. All'interno di questo
centro commerciale si trova ovviamente lo store della Juve,
supermercati e negozi d'abbigliamento". Per concludere non
resta che segnalare la pagina Facebook grazie
alla quale si può rimanere aggiornati sui movimenti e le nuove
avventure di Ivan Ambrosio. Al prossimo stadio!
Luca Iannone
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