31 maggio 2010
E' fatta per il trasferimento dei giovani Lussardi e Colombi all'Inter
28 maggio 2010
Intervista a Simone Canovi
Qual è al momento la situazione di Portanova?
“Per Daniele questo è stato il sesto campionato nella massima serie e sono state tutte stagioni a livelli sopra la media. Lui ha ancora un contratto lungo con il Bologna, per i prossimi quattro anni. Però tutto può succedere. Con il campionato che ha fatto lui, che ha dato continuità alle sue prestazioni da così tanto tempo, potrebbe essere che qualche squadra importante possa essere interessata a lui. Ovvio che bisognerà vedere cosa vuole fare il Bologna, ma al momento è difficile parlare con chiunque. E’ un momento in cui a Bologna c’è confusione”.
Forestieri invece ha passato questa stagione in prestito al Malaga, ma è in compartecipazione tra Genoa e Udinese…
“Bisognerà vedere che cosa decideranno le società, ma una cosa è certa: quest’anno Fernando deve giocare. Ha abbastanza maturità e abbastanza minuti nelle gambe per poter permettersi di andare a giocare ovunque, secondo me. Il Genoa e l’Udinese dovranno però decidere se farlo giocare con loro o se farlo partire, ma lui vuole giocare in una squadra dall’inizio della stagione”.
Ci sarà bisogno di ricorrere alle buste per risolvere la comproprietà tra i due club?
“Non lo so, perchè fino a un paio di giorni fa non si erano ancora sentiti. Quindi bisogna aspettare che si parlino”.
Per un altro suo assistito, l’attaccante del Levadiakos Napoleoni, ci sono novità?
“E’ richiesto in Francia, Germania, Spagna e Cipro, ma lui vuole fortemente l’Italia. Speriamo in qualche neo promossa, comunque sulle sue tracce c’è già qualche società del nord Italia. Tante chiacchiere per lui, ma al momento nulla di decisivo. Chi lo prende però fa un vero affare a costi limitati. Mi auguro di vederlo presto nel campionato in Italia perchè se lo merita, altrimenti continuerà a fare bene all’estero, tanto ormai ci è abituato”.
Forse le società italiane sono diffidenti poichè ha giocato solo in Grecia tra i professionisti?
“Senza dubbio, ma se un ragazzo dell’1986 segna dodici reti con una squadra retrocessa, vuol dire che è fuori dalla media. Oltretutto per il secondo anno consecutivo si è classificato fra i primi tre giocatori del campionato greco con la votazione degli stessi calciatori”.
Lei è stato uno degli intermediari che ha portato Keirrison alla Fiorentina, qual è il suo giudizio su quanto fatto vedere in questi pochi mesi con la maglia viola?
“Credo che, come ci si aspettava, ci vuole un po’ di tempo per ambientarsi, ma è naturale per un ventunenne che viene da un altro campionato. Comunque non ha fatto male perchè un paio di reti le ha segnate”.
Attualmente è in prestito fino al 2011, crede che la Fiorentina se lo lascerà sfuggire?
“Non penso, la Fiorentina era già a conoscenza del fatto che sarebbe servito del tempo per l’ambientamento e i primi sei mesi sono serviti soprattutto a questo. L’anno prossimo sarà quello decisivo”.
C’è un giocatore che si sente di consigliare alle società italiane?
“Yuto Nagatomo, terzino sinistro della nazionale giapponese. E’ un giocatore molto interessante che potrebbe arrivare. E’ stato già fatto visionare da Lazio e Bologna”.
27 maggio 2010
Nessun contatto Napoli-Cavani
Intervista a Marco Giampaolo
26 maggio 2010
Intervista a Sergio Pellissier
Di Carlo nuovo allenatore della Samp…
“Dispiace tanto perchè avevamo instaurato un bel rapporto e avevamo ottenuto dei risultati importanti con lui. Lui e la società però hanno fatto delle scelte che vanno rispettate”.
Cosa ha portato nel suo biennio a Verona?
“Al Chievo in questi due anni ha dato sicuramente tanto: salvarsi due anni di seguito come abbiamo fatto noi, non è da poco. Ha lavorato tanto con noi e abbiamo avuto un tipo di atteggiamento in campo molto positivo. Sicuramente buona parte del merito va a lui”.
E’ pronto, secondo te, ad un palcoscenico importante come quello della Champions League?
“Questo è già diverso. La Champions non è una competizione semplice e non è semplice soprattutto con una squadra che non vi prende parte da tanto tempo. E’ complicata, però lui ha il carattere e la voglia di migliorarsi sempre. Può fare sicuramente bene e può farcela tranquillamente”.
Mentre il tuo futuro sarà ancora a tinte gialloblu?
“Di sicuro nel calcio non c’è quasi niente. Comunque penso di sì, dato che ho un contratto di ancora due anni con il club, la società non mi ha mai voluto cedere e non credo che lo faccia adesso. Quindi penso di sì”.
La Fiorentina annuncia Mihajlovic la prossima settimana
25 maggio 2010
Intervista a Stefano Pioli
Mister, come ci si sente dopo aver ottenuto il pass per i playoff?
“Era il nostro obiettivo primario, ma è chiaro che non finisce qua. Nel senso che l’obiettivo era quello di giocarci i playoff e giocarci i playoff significa poterci giocare le nostre carte con la volontà di provarci fino alla fine. I valori della squadra ci sono e l’ha dimostrato disputando un campionato di vertice e quindi non siamo senz’altro appagati. Siamo soddisfatti per avere centrato un obiettivo, ma non siamo di certo appagati. Ci vogliamo giocare le nostre carte, soprattutto nella prima semifinale: sarebbe molto importante poter disputare la finale dei playoff”.
Oltre la sua squadra, il Cittadella e il Torino ci sarà una quarta formazione a disputare gli spareggi per la promozione: quale sarà secondo lei?
“Sinceramente non lo so. Il Brescia ha la grande opportunità di ottenere la promozione diretta quindi in questo momento, avendo un punto in più rispetto al Cesena, è favorito. Domenica avrà una partita difficile, perchè il Padova si gioca la salvezza e quindi per il Brescia non sarà una gara semplice. Il Cesena avrà invece un impegno più agevole perchè andrà ad affrontare un Piacenza già salvo. Penso comunque che, qualunque squadra arrivi al terzo posto, ai playoff ci saranno degli scontri aperti a tutti i risultati”.
Lasciando Piacenza lo scorso anno, aveva dichiarato di essere alla ricerca di un progetto ambizioso: pensa di averlo trovato a Sassuolo?
“Sicuramente sì. Sapevo che il Sassuolo era una società seria che programmava bene il futuro e che aveva delle ambizioni, quindi sono contento. Ho trovato le situazioni che mi aspettavo cioè la possibilità di lavorare al meglio delle mie possibilità in una società molto competente. Sono soddisfattissimo di quello che stiamo facendo e di quello che abbiamo fatto finora, ma è chiaro che abbiamo fatto solamente una parte di quello che abbiamo in mente”.
Il suo nome è stato accostato a diverse panchine di Serie A, c’è qualcosa di vero?
“In questo momento preferisco non parlarne”.
24 maggio 2010
Lazio, Nani possibile ds per il dopo Tare
20 maggio 2010
Intervista a Francesco Moriero
Mister, quali saranno le squadre che dalla cadetteria raggiungeranno la Serie A secondo lei?
“Credo sia ancora tutto aperto: Lecce, Brescia e Cesena se la stanno giocando. La formazione salentina ha avuto la possibilità di chiudere il campionato, ma ha fatto un passo falso contro il Cesena. Sarà anche difficile andare a fare risultato a Vicenza domenica, ma i giallorossi hanno l’organico adatto per salire nella massima serie. Per il secondo posto vedo invece favorito il Brescia”.
La sua ex squadra è ancora coinvolta nella lotta per non retrocedere, a suo parere ci riuscirà direttamente o avrà bisogno dei playout?
“Credo che ci siano i presupposti per far bene, ma questo ormai si sapeva. E’ una squadra che era nata per salvarsi, avevamo comunque avuto la possibilità di salvarci un po’ prima, solo che alcuni eventi hanno comportato il fatto che si soffrisse un po’ di più. Io penso che abbiano la possibilità di ottenere la salvezza diretta, senza passare dai playout”.
Il suo esonero è arrivato per problemi con la dirigenza?
“No, assolutamente. Credo che il nostro sia un mestiere molto particolare, dove i risultati fanno la differenza. La squadra ha comunque dimostrato di seguirmi fino ad un certo punto. Siamo stati per qualche mese primi in classifica e abbiamo giocato sempre un ottimo calcio. Anche quando abbiamo perso, la sconfitta è arrivata soprattutto per episodi individuali. Reputo comunque che la mia esperienza a Frosinone sia stata importante ed esco da questa esperienza più forte”.
Grazie a questa esperienza, si sentirebbe pronto per sedere su una panchina della massima serie?
“Sinceramente non lo so, in questo momento si sentono tante voci. Io ho ancora un contratto di due anni con il Frosinone e quello che sarà non lo so. Sicuramente mi piacerebbe ricominciare con una nuova avventura, facendo tesoro dell’esperienza maturata sulla panchina gialloblu”.
Il ds del Cagliari Marroccu ha fatto anche il suo nome tra quelli papabili per la panchina…
“Questo sicuramente mi fa piacere. Questo però è un momento nel quale i nomi girano, ma essere accostato a certe società fa indubbiamente piacere”.
Ha avuto dei contatti con qualche club?
“Per ora no. Ripeto, io ho un contratto con il Frosinone per i prossimi due anni, quindi devo rispettarlo. Sono un dipendente del Frosinone e non posso parlare con nessun’altra società”.
19 maggio 2010
Intervista a Sandro Mazzola
17 maggio 2010
Intervista a Alessandro Bassoli
Alessandro, ieri il tuo esordio nella massima serie…
“Che dire, era un anno intero che aspettavo questo momento e, continuandomi ad allenare bene e facendomi sempre trovare pronto, sono stato ripagato. Ho realizzato un mio sogno, ma spero che questo sia solo l’inizo di una lunga carriera”.
Quali sono state le emozioni che hai provato al tuo ingresso in campo?
“E’ stata una grandissima emozione. Quando c’è stato il triplice fischio dell’arbitro e tutti i miei compagni sono venuti a complimentarsi con me per l’esordio, mi sono davvero commosso. E’ stato in quel momento che ho realizzato veramente quello che avevo fatto”.
Ti aspettavi comunque di avere la possibilità di esordire ieri?
“Onestamente sì. Mi è stato sempre detto che in questa stagione avrei potuto collezionare almeno una presenza. Ieri era l’ultima partita del campionato, eravamo gia salvi e quindi me l’aspettavo”.
Al momento della sostituzione, cosa ti ha detto Adailton?
“Mi ha consigliato di stare tranquillo, che è poi quello che è stato detto da tutti i miei compagni di squadra”.
C’è qualcuno in particolare che vorresti ringraziare?
“Ovviamente mister Colomba che mi ha permesso di vivere questa emozione. Poi ci sono altre persone che quest’anno mi hanno aiutato a raggiungere il mio obiettivo, come il mister della Primavera rossoblu Paolo Magnani che mi è sempre stato vicino, il preparatore atletico Paolo Aiello per i suoi preziosi consigli e soprattutto il mental coach Roberto Civitarese che mi ha seguito quest’anno dandomi continuo appoggio morale”.
Qual è esattamente il tuo ruolo in campo?
“Io sono un centrale difensivo mancino, anche se ieri Colomba mi ha fatto giocare da ala sinistra”.
Per quanto riguarda il tuo futuro, la tua intenzione è quella di restare a Bologna o andare a fare esperienza altrove?
“Mi piacerebbe molto rimanere qui a Bologna perchè è la mia città, dove sono nato e cresciuto. Però vorrei giocare con continuità, quindi mi andrebbe bene anche andare a fare esperienza altrove”.
Intervista a Roberto Civitarese
"Sono d'accordissimo, perchè altrimenti è come andare in mare senza una bussola. Bisogna fare chiarezza e sapere cosa si vuole, prima di mettersi all'opera. Anche il calcio è fatto di progetti, non solo di nomi e numeri".
...cancellando un'annata sfortunata
"Non si può cancellare, rimane scritta. Però si può farne tesoro e partire da lì per andare verso la realizzazione di un progetto ambizioso".
Sarebbe utile per la Juventus la presenza di un mental coach?
"La presenza di un mental coach è utile per chiunque vogllia migliorare le proprie prestazioni sportive. L'ex presidente Cobolli Gigli ha detto chiaramente che quest'anno l'aspetto determinante è stato quello psicologico. Le squadre curano molto l'aspetto tecnico e tattico, quello fisico e atletico, ma spesso trascurano quello mentale e comportamentale".
E' anche il caso della Juve?
"E' il caso di quasi tutte le squadre del nostro campionato. L'Inter ha in panchina un allenatore che lavora anche sull'aspetto mentale e comportamentale, la Roma ha preso Montali, grande esperto in questo ambito e il Milan ha un mental coach nella Primavera, ma le altre squadre?".
Cosa potrebbe dare un mental coach ai bianconeri?
"Può lavorare sull'aspetto che dicevo prima. Per un professionista ci sono momenti difficili da gestire, che cambiano il rendimento e il mental coach aiuta a gestire questi momenti a livello emozionale. Può dare consapevolezza dei propri mezzi e focalizzazione su obiettivi precisi e condivisi. Questo è quello che può fare il mental coach".
Quest'anno i giocatori juventini hanno subito molti infortuni, anche gravi. Ci può essere una relazione con lo stato mentale?
"Diciamo che in alcuni casi la mente può aiutare il recupero da un infortunio e in altri casi lo potrebbe anche prevenire. Alla Juve però sono talmente tanti che credo le motivazioni possano essere altre".
Da tifoso bianconero, cosa ne pensi di questa annata?
"Da tifoso sono amareggiato. Da quando è stato esonerato Ranieri e modificato i ruoli chiave, sono state fatte scelte sbagliate, come ad esempio l'esonero di Ferrara e l'ingaggio di Zaccheroni".
Cosa ti aspetti in vista della prossima stagione?
"Con l'arrivo del nuovo direttore generale mi aspetto sicuramente un progetto ambizioso. Magari non si arriverà subito alla vittoria di un trofeo, ma mi aspetto l'inizio della costruzione di una squadra competitiva per i prossimi anni".
Delneri è l'allenatore giusto per questa squadra?
"Io lo vedrei bene alla guida dei bianconeri, perchè è un tecnico che ha sempre ottenuto il massimo dai giocatori che ha avuto a disposizione. Lui la sua parte la sa fare benissimo, ma spetterà alla società mettergli a disposizione un organico competitivo".
12 maggio 2010
Intervista a Diego Fabbrini
Secondo te, è ancora la zona playoff è ancora raggiungibile per voi?
“Raggiungere i playoff adesso è molto difficile, anche se nel calcio non c’è niente di scontato. Vedremo cosa succederà da ora alla fine del camponato”.
Due anni fa a Viareggio ti sei messo in mostra nel ruolo di esterno destro, mentre oggi giochi da trequartista…
“Io mi sento un trequartista, che però all’evenienza può anche giocare da attaccante esterno”.
C’è un giocatore in particolare al quale ti ispiri?
“Il calciatore al quale mi ispiro è il brasiliano Kakà. E’ un grande campione sia dentro che fuori dal campo, un giocatore da prendere come esempio”.
Si è parlato di un interesse di grandi società nei tuoi confronti, qual è la tua reazione a questi interessamenti?
“Gli interessamenti mostrati da parte delle grandi società nei miei confronti non fanno altro che rendermi molto orgoglioso e mi spingono a migliorare sempre di più”.
Ti piacerebbe restare ancora un anno ad Empoli per fare esperienza o trasferirti in uno di questi grandi club?
“Credo che questo discorso verrà affrontato a fine stagione con la società. Io nel frattempo penso solo a fare del mio meglio con la maglia dell’Empoli”.
11 maggio 2010
Intervista a Fulvio Marrucco
Motivo di soddisfazione la presenza di Bocchetti tra i 30 preconvocati di Lippi?
“Ovviamente c’è grande soddisfazione, dopo la convocazione della scorsa settimana per lo stage premondiale ce lo aspettavamo. Con la mancata convocazione di Legrottaglie, potrebbero essere aumentate le probabilità di vederlo figurare anche nella lista dei 30 convocati per il Mondiale. La speranza è l’ultima a morire”.
De Laurentiis ha detto che il Napoli è alla ricerca di un difensore mancino, potrebbe essere lui?
“Se usiamo il condizionale potrebbe esserlo, sicuramente. Allo stato attuale, comunque, non mi risulta che ci sia qualcosa di veramente concreto”.
E’ stato convocato anche un altro suo assistito, Cossu…
“Un’altra grandissima soddisfazione, quella di Cossu è stata una stagione straordinaria”.
Per quanto riguarda il rinnovo del contratto tra Hamsik e il Napoli non dovrebbero esserci problemi come ha detto il giocatore?
“In qualità di referente per l’Italia del suo procuratore, non mi occupo di queste cose. Dalle dichiarazioni rilasciate da Marek sembra però che siano molto vicini a raggiungere un accordo”.
Intervista a Claudio De Nicola
Inter, confermato l’interesse per due giovani del Piacenza
8 maggio 2010
Intervista a Barend Krausz
Di quanti rinforzi necessita la rosa della Fiorentina?
“La Fiorentina ha bisogno di uno o due centrali e un attaccante, dato che Mutu sicuramente andrà via”.
Verranno davvero ceduti pezzi pregiati della squadra, come si è detto negli ultimi giorni?
“Credo di sì, perchè non essendo stato raggiunto un obiettivo che possa produrre un introito da investire, i conti qui a Firenze si fanno presto. Siccome ci sono giocatori con richieste importanti è stato dimostrato che quando c’è un’offerta sostanziosa è bene vendere, vedi il Milan con Kakà e l’Inter con Ibrahimovic. Se ti offrono venticinque milioni di euro per Vargas, ti offrono più di quello che vale realmente il giocatore e quindi è un’offerta da prendere giustamente in considerazione. La Fiorentina, una volta incassati i soldi ricavati dalle cessioni di Vargas e Frey, potrà pensare agli acquisti. E’ vero che Frey è stato un idolo a Firenze, però buoni portieri se ne trovano. Stanno emergendo portieri di valore anche dal Brasile e dall’Argentina, cosa che prima non succedeva e quindi non è tanto difficile trovarne al giorno d’oggi”.
A proposito, c’è un portiere che si sente di segnalare?
“L’estremo difensore classe ‘85 Adrian Gabbarini, che ha disputato una stagione straordinaria con la maglia dell’Independiente, club con una lunga tradizione di grandi portieri”.
7 maggio 2010
Intervista a Eugenio Corini
Che partita sarà domenica fra Palermo e Sampdoria?
“Una partita aperta a qualsiasi risultato perchè è come se fosse una finale. La Samp ha a disposizione due risultati su tre, anche se all’ultima giornata di campionato avrà un impegno più difficile dei rosanero perchè giocherà con il Napoli, che si sta giocando il sesto posto. Mentre il Palermo potrebbe andare a Bergamo per incontrare un Atalanta già retrocessa, a meno che non faccia un miracolo domenica contro il Napoli. Quindi questa gara diventa indubbiamente fondamentale e dunque sarà un bellissimo match”.
Quale delle due squadre vedi favorita?
“Difficile dirlo, perchè se si guarda il curriculum del Palermo, negli ultimi quattordici mesi ha avuto un rendimento casalingo incredibile, da grandissima squadra, oltre che una sicurezza nel gioco straordinaria. Invece la Sampdoria nell’ultimo scorcio di stagione ha fatto dei risultati incredibili fuori casa: nessuno avrebbe pensato che sarebbe andata via dall’Olimpico con i tre punti, dopo aver battuto una Roma che era costretta a vincere. Con questo ha dimostrato grande personalità e grande conoscenza del gioco. Comunque è una squadra molto compatta, che riparte velocemente. Ha ritrovato un Cassano in grandissima forma e soprattutto i suoi gol. E’ una squadra che può ottenere qualsiasi tipo di risultato anche al Barbera”.
Questo match mette a confronto anche i due grandi esclusi di Lippi, Fabrizio Miccoli e Antonio Cassano…
“A prescindere dalle convocazioni del ct, perchè è giusto che un allenatore faccia le sue scelte e convochi i giocatori più adatti a costruire il suo progetto di gioco e di squadra, Miccoli e Cassano sono due talenti straordinari. Negli ultimi due anni l’attaccante rosanero, da quando ha vestito anche i gradi di capitano, è cresciuto tantissimo sotto il profilo della continuità di rendimento e lo dimostrano le diciotto reti che ha segnato quest’anno. Il centravanti blucerchiato invece, dopo quel mese e mezzo nel quale ha incontrato qualche difficoltà, è ritornato ad essere un bomber facendo vincere tante partite alla Samp e questo ha fatto la differenza. Sono due calciatori dalle qualità tecniche incredibili, possono fare la differenza quando stanno bene fisicamente”.
Se dovessi fare un pronostico per questa attesissima partita?
“E’ difficile fare un pronostico, quello che mi sento di escludere è un pareggio, perchè il Palermo deve vincere e farà di tutto per riuscirci, di conseguenza potrà anche scoprirsi e la Samp in contropiede è letale. Ai siciliani comunque un punto andrebbe stretto quindi credo che sarà una partita che vedrà vincitore una delle due compagini. In questo momento se devo fare un pronostico escluderei il pari, ma non saprei dire quale squadra uscirà vittoriosa. I rosanero in casa sono stati straordinari nell’ultimo anno, ma negli ultimi mesi i blucerchiati sono stati altrettanto straordinari lontani da Marassi”.
6 maggio 2010
Intervista a Francesco Caliandro
Luca Iannone per ItaSportPress.it
5 maggio 2010
Intervista a Barend Krausz
Che partita si aspetta stasera fra Inter e Roma?
“I nerazzurri vorranno vincere assolutamente per spegnere così le polemiche, dimostrando di essere più forte della Roma e che avrebbe comunque vinto domenica sera all’Olimpico. Sicuramente Mourinho, Branca e Moratti l’avranno capito e avranno perciò caricato la squadra. Quindi io mi aspetto un Inter particolarmente aggressiva e vogliosa. Nello stesso tempo la Roma deve vincere per dimostrare che è comunque alla pari dei meneghini e che se l’Inter non avesse avuto questo favore dalla Lazio probabilmente il campionato l’avrebbero vinto i giallorossi. Credo sia una gara veramente importante per entrambe le squadre che hanno motivazioni importanti per giocare fino alla morte questo match. Speriamo che tra i tifosi non ci siano incidenti, perchè ai giocatori trasmettono effettivamente un nervosismo supplementare. Spero che sia davvero una bella partita, le premesse ci sono tutte: sono due buone squadre, se non le migliori in Italia in questo momento”.
Inter senza Lucio e Sneijder, mentre l’organico della Roma sarà al completo…
“I giocatori saranno praticamente tutti in forma e la Roma recupera due giocatori importanti. L’Inter a parte quelle due defezioni, ha un organico quasi al completo. Quella di Lucio non è un’assenza importante per l’Inter, dato che può contare su dei sostituti validi come Cordoba e Materazzi. Hanno due organici mostruosi, se non è la finale auspicata da tutti…”.
In che modo le due rose potranno essere migliorate ulteriormente in vista della prossima stagione?
“Partendo dal presupposto che si può sempre migliorare, l'Inter è completa e non ha punti deboli, ha un organico importantissimo e ben costruito. Se va via Balotelli, bisognerà trovare un attaccante ovviamente. Considerando l'età di Materazzi, può darsi che vada a cercare anche un difensore centrale, sperando di recuperare un giocatore come Santon. Credo quindi che proverà ad acquistare un centrale difensivo e un attaccante. Penso che cercherà anche un giovane centrocampista, se Mariga non avesse convinto del tutto. Comunque sia non ha grandi necessità. La Roma è più o meno nelle stesse condizioni dei nerazzurri. Se andrà via Burdisso dovrà trovare un altro centrale e forse un esterno sinistro, sempre che non vengano ceduti altri giocatori. Probabilmente la prossima sarà l'ultima stagione per Totti e quindi dovrà trovare un altro attaccante, se non verrà confermato Toni, non sono sicurissimo che lo possa acquistare a titolo definitivo”.
Secondo lei, Mourinho rimarrà alla guida della compagine nerazzurra anche il prossimo anno?
“Suppongo di sì, dipenderà molto anche dai titoli che vincerà. Credo comunque che alla fine resterà, inoltre ha un contratto con la società nerazzurra e quindi avrà libertà di decidere, ma fino ad un certo punto”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
3 maggio 2010
Intervista a Pietro Lo Monaco
Luca Iannone per ItaSportPress.it
Intervista a Pietro Lo Monaco
Ieri contro la Juve è arrivato il punto decisivo per la salvezza…
“Sì, poteva arrivare anche prima, domenica scorsa a Livorno o in casa con il Siena però meglio tardi che mai. Abbiamo ottenuto questo risultato contro una grande squadra che ha sancito la nostra permanenza nella massima serie e l’anno prossimo saremo in Serie A per il quinto anno consecutivo. Questo è motivo di grande gioia e soddisfazione per noi”.
Con l’arrivo di Mihajlovic in panchina sono arrivati anche i risultati, come si spiega questo?
“Anche ad inizio stagione con Atzori, la squadra si è sempre espressa a buoni livelli di gioco però non riuscivamo a concretizzare quanto di buono facevamo vedere in campo. Con l’avvento di Mihajlovic siamo migliorati e ottenuto i punti necessari per raggiungere una salvezza prima del previsto. Quindi grande lavoro del tecnico, dei giocatori e dell’allenatore precedente”.
In questo campionato avete ottenuto tanti punti ottenuti contro le grandi, qual è il segreto per riuscirci?
“Umiltà e concentrazione”.
Arrivare in Europa League la prossima stagione è un’utopia?
“Bisogna essere maturi per raggiungere certi traguardi. La sconfitta di Livorno pesa come un macigno, noi venivamo da un periodo positivo e purtroppo lì abbiamo avuto un calo di tensione. Ritengo che una squadra che vuole ambire a certi obiettivi non può e non deve permettersi questo. Certamente non è facile, ma dobbiamo crescere. Siamo sulla buona strada, abbiamo un organico giovane di buona prospettiva e possiamo sicuramente crescere”.
Circa tre mesi fa ai nostri microfoni aveva rivelato l’esistenza di colloqui con un club inglese per Jorge Martinez, qual è la situazione al momento?
“I colloqui proseguono, a fine campionato vedremo se si può concretizzare quello di cui abbiamo parlato in questi ultimi mesi”.
Stamattina ha annunciato di aver chiuso per l’arrivo di un brasiliano classe ‘89, può dirci qualcosa di più in merito?
“Non c’è molto da dire. E’ una di quelle operazioni che noi usiamo fare, speriamo bene”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Intervista a Paolo Fabbri
Acquafresca ha recentemente dichiarato di voler valorizzarsi a Genova, lo vedremo quindi in rossoblu anche il prossimo anno?
“Per quanto ci riguarda sì, bisogna che siano d’accordo tutti naturalmente. Se il Genoa è d’accordo, noi siamo pronti a continuare il rapporto coi liguri. In tre mesi è stato disponibile soltanto ogni tre partite, quindi risulta difficile fare un consuntivo reale della situazione. Bisogna tenere conto di tutto quello che è successo. Penso comunque che ripartiranno da lui, però non sono io che devo dirlo”.
Con la retrocessione del Siena invece, quale sarà il futuro di Maccarone?
“Lui in questo momento mi ha chiesto espressamente di non parlare di mercato, perchè vuole arrivare a quota 14 gol e non vuole quindi essere distratto da voci di mercato. So che il Siena vuole trattenerlo a tutti i costi. Lui mi ha chiesto di aspettare la conclusione del campionato, dopo di che ci siederemo attorno ad un tavolo e vedremo il da farsi”.
Per quanto riguarda Makinwa ci sono stati dei contatti ultimamente?
“Sì, c’è un interessamento dall’estero, però per scaramanzia preferisco non parlarne. Ora stiamo a vedere se questo interesse verbale possa proseguire su delle basi più solide”.
Qual è invece la situazione di Merino?
“Posso dire che ci sono società di Serie A e B che hanno mostrato interesse nei suoi confronti. Penso che sia un giocatore che avrà mercato, però la fase attuale è una fase di sondaggi. Interessamento da parte di club spagnoli? Sinceramente non ne so niente”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com