Il suo amore per il calcio è nato semplicemente in famiglia, come spesso accade per milioni e milioni di appassionati. Ma dalla semplice passione è sbocciato poi il desiderio di intraprendere la strada del giornalismo sportivo. Lei è da sempre una grandissima tifosa del Catania, la squadra della sua città, che oggi segue anche nelle vesti di cronista. E’ Manuela Puglisi “Lady B” di questa settimana.
Quando è iniziata la tua passione per questo sport?
"Non so se devo darne merito o colpa ai miei fratelli e a mio padre. Sin da piccola a casa mia si mangiava pane e calcio, in televisione solo campi verdi e uomini che correvano dietro ad un pallone. Tutto è nato così, una passione lievitata pian piano. Ogni qual volta c'era una partita di calcio in tv non esistevo per nessuno. Quante volte mi hanno odiato le mie amiche... Televisione, divano, coperta e papà accanto non chiedevo nulla di più".
La tua prima volta allo stadio?
Ovviamente a vedere il mio amato Catania. Era l'anno 2000, il patron era Luciano Gaucci e il presidente suo figlio Riccardo. Grazie ad un mio vecchio amico andai per la mia prima volta allo stadio. Curva Nord, era una partita di Coppa Italia. Il calore del pubblico e tanti cuori che battono tutti per la stessa passione e amore per quella maglia. E' tutta un'altra storia vedere una partita allo stadio rispetto che vederla in televisione.
Quando e come hai cominciato a svolgere questo lavoro?
"Per curiosità e soprattutto per la passione che mi lega alla mia squadra del cuore: il Catania. Ho iniziato a collaborare con una redazione che si occupava principalmente della squadra rossazzurra, sia in radio con un programma pomeridiano e in contemporanea anche in televisione, dove mi occupavo di una rubrica che riguardava i tifosi rossazzurri. Finita questa esperienza, mi sono fermata per un periodo non portando avanti ciò che avevo acquisito fino a quel momento. Quando un bel giorno un mio attuale collega, che ringrazio, mi propose di scrivere qualche pezzo per la redazione di cui faceva parte lui. I miei pezzi piacquero al mio attuale direttore e così entrai a far parte della famiglia di Itasportpress.it, occupandomi principalmente proprio del Catania".
Il giorno che non dimenticherai della tua carriera?
"Dal punto di vista professionale ti dico il 6 novembre 2011, Milan-Catania. Che emozione sedere in tribuna stampa in uno stadio prestigioso come quello di San Siro. Anche se poi ne sono uscita dispiaciuta visto la sconfitta sonora per 4-0. E poi ti segnalo anche quello non professionale ma che porto nel cuore, quella partita che ogni catanese porta dentro di sè. Era il 28 Maggio 2006, Catania-Albinoleffe vinta per 2-1, risultato che permise alla squadra etnea di ritornare in Serie A dopo 23 anni. Una gioia immensa che da ben sei anni consecuitivi continua e se riesco a vivere certe emozioni, varcare certi campi, incontrare squadre e giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano, è solo grazie al mio Catania".
L'aspetto più bello di questa professione?
"Ho la fortuna, come dicevo, di seguire la mia squadra del cuore, non c'è cosa più bella del stare a contatto con coloro che la domenica sanno regalare a tutti, e non solo alla sottoscritta, emozioni incredibili. Tante volte ci fanno soffrire e stare col fiato sospeso fino all'ultimo secondo. Ma è bello anche questo".
Il tuo giocatore preferito?
"Del Catania ti nomino il capitano Marco Biagianti ed anche "El Papu" Alejandro Gomez. Se poi mi chiedi il giocatore che reputo il più forte e che preferisco al momento, non ho dubbi: Claudio Marchisio".
Chi sogni di intervistare?
"Il calcio, Leo Messi".
Secondo te, quali squadre di questa serie Bwin potranno contendersi la promozione?
"Tutti forse si aspettavano una Sampdoria che lottasse per i primi posti, ma l'impatto con la serie cadetta non è stato dei migliori nonostante un gruppo da Serie A. Al momento le cose migliore le stanno facendo vedere Torino, Hellas Verona e Pescara. Il campionato è ancora lungo e la classifica corta, possono giocarsela tutte".
Su quali talenti di questo campionato punteresti?
"Il Pescara insieme ai suoi pupilli, Immobile e Insigne, regala spettacolo ai proprio tifosi ogni domenica. Entrambi sicuramente sono due giocatori pieni di talento e di prospettiva. E poi ti dico un nome di parte, prima di tutto perchè è un amico, poi perchè è siciliano e ha talento. Un classe '90 alla prima esperienza in Serie B, che si è presentato alla serie cadetta già con sei reti all'attivo: Antonino Ragusa della Reggina. Ha tutte le carte in regola per seguire le orme del suo ex compagno al Genoa El Sharaawy".
Donne e calcio, un binomio troppo spesso figlio dei luoghi comuni?
"Indubbiamente agli occhi di tutti una ragazza di bell'aspetto potrebbe sembrare agevolata, spesso non è così, ma purtroppo si è solamente condizionati da stupidi pregiudizi. Sono d'accordo con chi sostiene che molte donne invece che al calcio cercano di avvicinarsi ai calciatori, ma si deve capire che ce ne sono molte altre veramente competenti, desiderose di crescere in questo settore e che cercano di trasformare una passione in professione".
Sogno nel cassetto per la tua carriera?
"Condurre una trasmissione sportiva. Magari prenderò il posto di Ilaria D'Amico quando andrà in pensione!".
Luca Iannone per TuttoB.com
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