Danilo Stavola, napoletano classe '88 di Sant'Anastasia e laureando in Giurisprudenza, è entrato a far parte da qualche mese della GGXX-USM Italy, una delle più prestigiose realtà del mondo in materia di procure sportive. Il gruppo può vantare assistiti importanti nei principali campionati europei, come Bacary Sagna e Kolo Tourè in Inghilterra, Frederic Kanoutè e Carlos Marchena in Spagna, Mario Yepes e Riccardo Pasi in Italia, Cedric Mongongou e Nenè in Francia, Bruno Alves in Russia. Stavola, in attesa dell'abilitazione di agente FIFA, ne è diventato il nuovo responsabile scouting per il Sud Italia. Lo abbiamo contattato in esclusiva per una lunga chiacchierata.
Danilo, come e quando hai iniziato la tua carriera di agente?
"Ho iniziato quest'attività all'incirca un anno fa, dopo aver osservato per un periodo come funzionasse questo affascinante settore. Devo dire di essermi appassionato ben presto. Per questo motivo ho deciso di intraprendere questa strada, che considero il naturale percorso per chi come me vive di calcio 24 ore su 24 e vuole fare del calcio il suo futuro professionale".
In che modo è stato possibile entrare nella GGXX-USM Italy?
"Entrare a far parte della GGXX-USM Italy è stato per me un importantissimo traguardo professionale e di questo devo ringraziare il presidente Edoardo Giusti, agente FIFA, che ha ravvisato in me qualità umane e professionali importanti tanto da affidarmi un prestigioso incarico all'interno dell'agenzia. Ho parlato con Giusti prima telefonicamente un po' di volte durante il periodo estivo. Abbiamo avuto occasione di confrontarci sul modus operandi dell'agenzia e su come io intendessi fare calcio ed esercitare questo mestiere. Dopo aver constatato una sostanziale unità d'intenti, mi sono recato a Bologna per rendere il tutto ufficiale".
Puoi spiegarci di cosa vi occupate esattamente?
"Siamo un'agenzia di Global Management, ciò significa che non ci limitiamo ad offrire assistenza al calciatore con l'obiettivo di aiutarlo nella negoziazione del miglior contratto sportivo, ma grazie ad esperti del settore offriamo numerosi servizi ai nostri assistiti in modo che ognuno possa sentirsi a tutti gli effetti un numero uno. Ad esempio ci avvaliamo della collaborazione di StudioKiro per individuare nuove forme di pubblicità per l'atleta, come la pubblicazione del sito internet personale e altro ancora. Lavoriamo con degli specialisti del settore private banking del Gruppo Fideuram per elaborare strategie tese a garantire un futuro professionale al nostro assistito e aiutarlo ad investire in maniera seria quanto guadagnerà dalla sua carriera di sportivo. Offriamo, grazie al nostro ufficio legale guidato dall'avv. Michelangelo Gelsi, assistenza per proteggere la carriera e la privacy del calciatore. Infine, in virtù degli ottimi rapporti con aziende come Umbro, Lotto, Diadora, Adidas e Reusch, aiutiamo il nostro assistito ad ottenere sponsorizzazioni tecniche e commerciali. Insomma, non tralasciamo nessun aspetto nella gestione dei nostri ragazzi".
Quali sono i vostri obiettivi e quali i punti fondamentali?
"L'obiettivo della GGXX-USM Italy è quello di crescere adottando il modus operandi di cui vi ho parlato portando in Italia un nuovo modo di fare calcio basato su una gestione globale dell'atleta, con uno sguardo sempre più rivolto all'estero. La nostra agenzia può vantare numerosi contatti con società inglesi, francesi, svizzere, turche e scandinave anche in virtù dell'ultimo proficuo Scouting Forum di Milano dove il presidente Giusti ha potuto allargare il nostro raggio d'azione, portando il marchio GGXX-USM Italy a conoscenza di numerosi club esteri. Inoltre, potendoci avvalere del prestigioso marchio USM, che con USM France è la quarta agenzia di procure sportive al mondo come fatturato, puntiamo a far convergere sotto la nostra scuderia i migliori giovani prospetti per elaborare progetti a medio-lungo termine su di essi. Speriamo che loro possano portarci un giorno a poterci vantare di averli scelti, proprio come oggi siamo orgogliosi di fare con calciatori di primissima fascia".
Tutti si chiedono perché il Napoli investa poco nei giovani, sai spiegarci il perché?
"Purtroppo, nonostante il presidente De Laurentiis parli spesso di scugnizzeria, manca un reale progetto teso a creare una vera cantera napoletana in grado di sfornare i campioni del futuro. Per puntare realmente sui giovani c'è bisogno di ingenti investimenti in strutture e organizzazione delle squadre, ma soprattutto c'è bisogno di avere il coraggio di lanciarli, seppur gradualmente, nel calcio che conta. Basta vedere l'esempio fornito dall'Arsenal, che sforna talenti continuamente ma ogni anno investe milioni e milioni di euro sul proprio settore giovanile In tal senso mi compiaccio del percorso che sta facendo il talentuoso Lorenzo Insigne che, presumo, possa diventare uno dei punti fermi del Napoli nel prossimo futuro".
Eppure la materia prima non mancherebbe sul territorio napoletano e campano...
"Assolutamente no. Tra l'altro, nel mio primo colloquio a Bologna di cui vi ho parlato, Napoli e la Campania mi vennero dipinti da alcuni addetti ai lavori come il Sud America d'Italia. Credo che sia la metafora più idonea a mettere in risalto la grande qualità che abbiamo su questo territorio che, del resto, è sempre stato storicamente patria del calcio, avendo dato alla Nazionale ed alla Serie A numerosi campioni negli anni. Peccato, però, che troppo spesso i nostri talenti emigrino al Nord. Bisognerebbe migliorare anche la rete scouting delle nostre società".
Quali sono le società italiane che curano maggiormente il proprio settore giovanile?
"Sicuramente l'Atalanta, il Brescia e, ovviamente, anche l'Empoli. Queste sono società che offrono ai ragazzi le condizioni migliori per poter crescere tranquillamente ed emergere, non limitandosi ad assicurargli il semplice vitto ed alloggio, ma offrendo ai giovani anche programmi di crescita umana e culturale elevati tramite la scuola oltre che numerosi progetti ad hoc".
Infine, c'è qualche giovane che ti sentiresti di segnalare?
"Ce ne sarebbero tanti da elogiare e non solo nella realtà napoletana, ma se dicessi i loro nomi rischio di agevolare la spietata concorrenza (sorride, ndr). Mi limiterò a tessere le lodi di due ragazzi della Primavera azzurra che mi colpiscono sempre più partita dopo partita. Mi riferisco a Fornito, talentuosa mezzapunta classe '94 che ha ampi margini di miglioramento, e soprattutto a Giuseppe Nicolao (nella foto con Mascara), terzino mancino tutto corsa e polmoni che è stata la vera grande scoperta di questa prima parte di campionato per quanto mi riguarda. Reputo Nicolao uno fra i migliori d'Italia nel suo ruolo per quanto riguarda i nati nel 1994".
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