30 dicembre 2011
Sampdoria, che fine ha fatto Icardi? Scenari passati, presenti e futuri
Proprio nello scorso gennaio il centravanti di Rosario (dove è nato anche un certo Messi a cui è stato paragonato più volte) è sbarcato in Italia, alla Sampdoria. Gli osservatori della società doriana lo seguivano fin da giugno 2010. La formula del trasferimento è stata quella del prestito con diritto di riscatto fissato a circa 400 mila euro, cifra pagata dalla Samp la scorsa estate per rendere l'argentino un giocatore blucerchiato a tutti gli effetti.
Mentre prendeva corpo la clamorosa discesa verso la Serie B, Icardi confermava le aspettative iniziali con la maglia della Primavera (13 gol in 19 presenze). Il giovane attende invano la convocazione in prima squadra, ma a luglio arriva l'importante chiamata di Atzori: in ritiro con la prima squadra. La fiducia è tanta, ecco che sembra prospettarsi un campionato diverso per l'attaccante classe '93. Ma le sensazioni restano tali. Ancora con la Primavera e solo convocazioni in prima squadra. Si potrebbe sintetizzare così la stagione di Icardi fino a questo momento. Eppure l'attacco doriano non sembra essere esente da colpe, ma chissà perché non gli è stata concessa nemmeno una chance né da Atzori né da Iachini.
Ora, secondo quanto appreso in esclusiva, potrebbero aprirsi nuovi scenari per il suo futuro. Lo scorso 3 dicembre a Collecchio, dove la Primavera di Felice Tufano ha battuto i pari età del Parma per 4-1 (anche Icardi tra i marcatori), c'erano anche emissari di Atletico Madrid e Siviglia per osservarlo da vicino. La sessione invernale di calciomercato è ormai alle porte e un suo addio non è assolutamente da escludere. In questo caso sarà Icardi a rimpiangere la Samp o viceversa? Staremo a vedere...
Luca Iannone per TuttoB.com
Abelairas verso la Francia ma ci sono anche tre di B su di lui
Luca Iannone per CalcioNews24.com
29 dicembre 2011
Claudinho fa gola in Italia e oltremanica: ecco la situazione
Luca Iannone per CalcioNews24.com
L'ex capitano della Primavera del Bari Bruno al Campobasso
Luca Iannone per CalcioNews24.com
28 dicembre 2011
L'ex Toro Franchino alla Vigor Lamezia
Luca Iannone per CalcioNews24.com
27 dicembre 2011
Un figlio d’arte al Campobasso
Luca Iannone per CalcioNews24.com
21 dicembre 2011
Il ritorno del numero 32 rossonero
Luca Iannone per MilanNews.it
20 dicembre 2011
Lo scambio Cazzola-Burrai si farà
Luca Iannone per CalcioNews24.com
Nuovo contatto Chievo-Fernandes
19 dicembre 2011
Il ds del Genoa Capozucca a colloquio con la squadra
17 dicembre 2011
Padova-Ogliari ci siamo: ecco tutti i dettagli dell'affare
14 dicembre 2011
Stavola (USM Italy): "Nicolao è uno dei più forti classe '94 d'Italia nel suo ruolo"
Danilo Stavola, napoletano classe '88 di Sant'Anastasia e laureando in Giurisprudenza, è entrato a far parte da qualche mese della GGXX-USM Italy, una delle più prestigiose realtà del mondo in materia di procure sportive. Il gruppo può vantare assistiti importanti nei principali campionati europei, come Bacary Sagna e Kolo Tourè in Inghilterra, Frederic Kanoutè e Carlos Marchena in Spagna, Mario Yepes e Riccardo Pasi in Italia, Cedric Mongongou e Nenè in Francia, Bruno Alves in Russia. Stavola, in attesa dell'abilitazione di agente FIFA, ne è diventato il nuovo responsabile scouting per il Sud Italia. Lo abbiamo contattato in esclusiva per una lunga chiacchierata.
Danilo, come e quando hai iniziato la tua carriera di agente?
"Ho iniziato quest'attività all'incirca un anno fa, dopo aver osservato per un periodo come funzionasse questo affascinante settore. Devo dire di essermi appassionato ben presto. Per questo motivo ho deciso di intraprendere questa strada, che considero il naturale percorso per chi come me vive di calcio 24 ore su 24 e vuole fare del calcio il suo futuro professionale".
In che modo è stato possibile entrare nella GGXX-USM Italy?
"Entrare a far parte della GGXX-USM Italy è stato per me un importantissimo traguardo professionale e di questo devo ringraziare il presidente Edoardo Giusti, agente FIFA, che ha ravvisato in me qualità umane e professionali importanti tanto da affidarmi un prestigioso incarico all'interno dell'agenzia. Ho parlato con Giusti prima telefonicamente un po' di volte durante il periodo estivo. Abbiamo avuto occasione di confrontarci sul modus operandi dell'agenzia e su come io intendessi fare calcio ed esercitare questo mestiere. Dopo aver constatato una sostanziale unità d'intenti, mi sono recato a Bologna per rendere il tutto ufficiale".
Puoi spiegarci di cosa vi occupate esattamente?
"Siamo un'agenzia di Global Management, ciò significa che non ci limitiamo ad offrire assistenza al calciatore con l'obiettivo di aiutarlo nella negoziazione del miglior contratto sportivo, ma grazie ad esperti del settore offriamo numerosi servizi ai nostri assistiti in modo che ognuno possa sentirsi a tutti gli effetti un numero uno. Ad esempio ci avvaliamo della collaborazione di StudioKiro per individuare nuove forme di pubblicità per l'atleta, come la pubblicazione del sito internet personale e altro ancora. Lavoriamo con degli specialisti del settore private banking del Gruppo Fideuram per elaborare strategie tese a garantire un futuro professionale al nostro assistito e aiutarlo ad investire in maniera seria quanto guadagnerà dalla sua carriera di sportivo. Offriamo, grazie al nostro ufficio legale guidato dall'avv. Michelangelo Gelsi, assistenza per proteggere la carriera e la privacy del calciatore. Infine, in virtù degli ottimi rapporti con aziende come Umbro, Lotto, Diadora, Adidas e Reusch, aiutiamo il nostro assistito ad ottenere sponsorizzazioni tecniche e commerciali. Insomma, non tralasciamo nessun aspetto nella gestione dei nostri ragazzi".
Quali sono i vostri obiettivi e quali i punti fondamentali?
"L'obiettivo della GGXX-USM Italy è quello di crescere adottando il modus operandi di cui vi ho parlato portando in Italia un nuovo modo di fare calcio basato su una gestione globale dell'atleta, con uno sguardo sempre più rivolto all'estero. La nostra agenzia può vantare numerosi contatti con società inglesi, francesi, svizzere, turche e scandinave anche in virtù dell'ultimo proficuo Scouting Forum di Milano dove il presidente Giusti ha potuto allargare il nostro raggio d'azione, portando il marchio GGXX-USM Italy a conoscenza di numerosi club esteri. Inoltre, potendoci avvalere del prestigioso marchio USM, che con USM France è la quarta agenzia di procure sportive al mondo come fatturato, puntiamo a far convergere sotto la nostra scuderia i migliori giovani prospetti per elaborare progetti a medio-lungo termine su di essi. Speriamo che loro possano portarci un giorno a poterci vantare di averli scelti, proprio come oggi siamo orgogliosi di fare con calciatori di primissima fascia".
Tutti si chiedono perché il Napoli investa poco nei giovani, sai spiegarci il perché?
"Purtroppo, nonostante il presidente De Laurentiis parli spesso di scugnizzeria, manca un reale progetto teso a creare una vera cantera napoletana in grado di sfornare i campioni del futuro. Per puntare realmente sui giovani c'è bisogno di ingenti investimenti in strutture e organizzazione delle squadre, ma soprattutto c'è bisogno di avere il coraggio di lanciarli, seppur gradualmente, nel calcio che conta. Basta vedere l'esempio fornito dall'Arsenal, che sforna talenti continuamente ma ogni anno investe milioni e milioni di euro sul proprio settore giovanile In tal senso mi compiaccio del percorso che sta facendo il talentuoso Lorenzo Insigne che, presumo, possa diventare uno dei punti fermi del Napoli nel prossimo futuro".
Eppure la materia prima non mancherebbe sul territorio napoletano e campano...
"Assolutamente no. Tra l'altro, nel mio primo colloquio a Bologna di cui vi ho parlato, Napoli e la Campania mi vennero dipinti da alcuni addetti ai lavori come il Sud America d'Italia. Credo che sia la metafora più idonea a mettere in risalto la grande qualità che abbiamo su questo territorio che, del resto, è sempre stato storicamente patria del calcio, avendo dato alla Nazionale ed alla Serie A numerosi campioni negli anni. Peccato, però, che troppo spesso i nostri talenti emigrino al Nord. Bisognerebbe migliorare anche la rete scouting delle nostre società".
Quali sono le società italiane che curano maggiormente il proprio settore giovanile?
"Sicuramente l'Atalanta, il Brescia e, ovviamente, anche l'Empoli. Queste sono società che offrono ai ragazzi le condizioni migliori per poter crescere tranquillamente ed emergere, non limitandosi ad assicurargli il semplice vitto ed alloggio, ma offrendo ai giovani anche programmi di crescita umana e culturale elevati tramite la scuola oltre che numerosi progetti ad hoc".
Infine, c'è qualche giovane che ti sentiresti di segnalare?
"Ce ne sarebbero tanti da elogiare e non solo nella realtà napoletana, ma se dicessi i loro nomi rischio di agevolare la spietata concorrenza (sorride, ndr). Mi limiterò a tessere le lodi di due ragazzi della Primavera azzurra che mi colpiscono sempre più partita dopo partita. Mi riferisco a Fornito, talentuosa mezzapunta classe '94 che ha ampi margini di miglioramento, e soprattutto a Giuseppe Nicolao (nella foto con Mascara), terzino mancino tutto corsa e polmoni che è stata la vera grande scoperta di questa prima parte di campionato per quanto mi riguarda. Reputo Nicolao uno fra i migliori d'Italia nel suo ruolo per quanto riguarda i nati nel 1994".
"Lady B" con... Manuela Puglisi
Il suo amore per il calcio è nato semplicemente in famiglia, come spesso accade per milioni e milioni di appassionati. Ma dalla semplice passione è sbocciato poi il desiderio di intraprendere la strada del giornalismo sportivo. Lei è da sempre una grandissima tifosa del Catania, la squadra della sua città, che oggi segue anche nelle vesti di cronista. E’ Manuela Puglisi “Lady B” di questa settimana.
Quando è iniziata la tua passione per questo sport?
"Non so se devo darne merito o colpa ai miei fratelli e a mio padre. Sin da piccola a casa mia si mangiava pane e calcio, in televisione solo campi verdi e uomini che correvano dietro ad un pallone. Tutto è nato così, una passione lievitata pian piano. Ogni qual volta c'era una partita di calcio in tv non esistevo per nessuno. Quante volte mi hanno odiato le mie amiche... Televisione, divano, coperta e papà accanto non chiedevo nulla di più".
La tua prima volta allo stadio?
Ovviamente a vedere il mio amato Catania. Era l'anno 2000, il patron era Luciano Gaucci e il presidente suo figlio Riccardo. Grazie ad un mio vecchio amico andai per la mia prima volta allo stadio. Curva Nord, era una partita di Coppa Italia. Il calore del pubblico e tanti cuori che battono tutti per la stessa passione e amore per quella maglia. E' tutta un'altra storia vedere una partita allo stadio rispetto che vederla in televisione.
Quando e come hai cominciato a svolgere questo lavoro?
"Per curiosità e soprattutto per la passione che mi lega alla mia squadra del cuore: il Catania. Ho iniziato a collaborare con una redazione che si occupava principalmente della squadra rossazzurra, sia in radio con un programma pomeridiano e in contemporanea anche in televisione, dove mi occupavo di una rubrica che riguardava i tifosi rossazzurri. Finita questa esperienza, mi sono fermata per un periodo non portando avanti ciò che avevo acquisito fino a quel momento. Quando un bel giorno un mio attuale collega, che ringrazio, mi propose di scrivere qualche pezzo per la redazione di cui faceva parte lui. I miei pezzi piacquero al mio attuale direttore e così entrai a far parte della famiglia di Itasportpress.it, occupandomi principalmente proprio del Catania".
Il giorno che non dimenticherai della tua carriera?
"Dal punto di vista professionale ti dico il 6 novembre 2011, Milan-Catania. Che emozione sedere in tribuna stampa in uno stadio prestigioso come quello di San Siro. Anche se poi ne sono uscita dispiaciuta visto la sconfitta sonora per 4-0. E poi ti segnalo anche quello non professionale ma che porto nel cuore, quella partita che ogni catanese porta dentro di sè. Era il 28 Maggio 2006, Catania-Albinoleffe vinta per 2-1, risultato che permise alla squadra etnea di ritornare in Serie A dopo 23 anni. Una gioia immensa che da ben sei anni consecuitivi continua e se riesco a vivere certe emozioni, varcare certi campi, incontrare squadre e giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano, è solo grazie al mio Catania".
L'aspetto più bello di questa professione?
"Ho la fortuna, come dicevo, di seguire la mia squadra del cuore, non c'è cosa più bella del stare a contatto con coloro che la domenica sanno regalare a tutti, e non solo alla sottoscritta, emozioni incredibili. Tante volte ci fanno soffrire e stare col fiato sospeso fino all'ultimo secondo. Ma è bello anche questo".
Il tuo giocatore preferito?
"Del Catania ti nomino il capitano Marco Biagianti ed anche "El Papu" Alejandro Gomez. Se poi mi chiedi il giocatore che reputo il più forte e che preferisco al momento, non ho dubbi: Claudio Marchisio".
Chi sogni di intervistare?
"Il calcio, Leo Messi".
Secondo te, quali squadre di questa serie Bwin potranno contendersi la promozione?
"Tutti forse si aspettavano una Sampdoria che lottasse per i primi posti, ma l'impatto con la serie cadetta non è stato dei migliori nonostante un gruppo da Serie A. Al momento le cose migliore le stanno facendo vedere Torino, Hellas Verona e Pescara. Il campionato è ancora lungo e la classifica corta, possono giocarsela tutte".
Su quali talenti di questo campionato punteresti?
"Il Pescara insieme ai suoi pupilli, Immobile e Insigne, regala spettacolo ai proprio tifosi ogni domenica. Entrambi sicuramente sono due giocatori pieni di talento e di prospettiva. E poi ti dico un nome di parte, prima di tutto perchè è un amico, poi perchè è siciliano e ha talento. Un classe '90 alla prima esperienza in Serie B, che si è presentato alla serie cadetta già con sei reti all'attivo: Antonino Ragusa della Reggina. Ha tutte le carte in regola per seguire le orme del suo ex compagno al Genoa El Sharaawy".
Donne e calcio, un binomio troppo spesso figlio dei luoghi comuni?
"Indubbiamente agli occhi di tutti una ragazza di bell'aspetto potrebbe sembrare agevolata, spesso non è così, ma purtroppo si è solamente condizionati da stupidi pregiudizi. Sono d'accordo con chi sostiene che molte donne invece che al calcio cercano di avvicinarsi ai calciatori, ma si deve capire che ce ne sono molte altre veramente competenti, desiderose di crescere in questo settore e che cercano di trasformare una passione in professione".
Sogno nel cassetto per la tua carriera?
"Condurre una trasmissione sportiva. Magari prenderò il posto di Ilaria D'Amico quando andrà in pensione!".
Luca Iannone per TuttoB.com
Inter, Poli: "Contento per me e per la squadra. Samp? Risalirà"
Genoa, Constant: "Peccato per questa sconfitta. Rinuncio alla nazionale perchè..."
12 dicembre 2011
Montecalvo (ag. Cortês): "Napoli? Si può fare, ma per giugno"
Fabio Montecalvo, può descriverci il giocatore?
"Proviene dal Nova Iguaçu, che è il terzo miglior settore giovanile di tutto il Brasile. Si tratta di un esterno basso, ha un passo e una corsa alla Eto'o e possiede caratteristiche atletiche importanti. E' un terzino con propensione offensiva e dotato di una grande rapidità oltre che di un ottimo sinistro, bravo negli inserimenti e nel dialogare con i compagni".
Il vice presidente del Botafogo ha escluso una cessione di Cortês a Gennaio...
"E' chiaro che la loro intenzione ora sia questa. Cortês ha avuto un exploit calcistico, professionale e mediatico che gli ha cambiato la vita in soli sei mesi. Fin dal primo momento in cui è andato al Botafogo ha avuto questo exploit che è stato consequenziale alle sue prestazioni, il tutto culminato nella convocazione e nella prima apparizione con la Seleção. Tutto ciò ha cambiato ovviamente le valutazioni economiche del giocatore: dall'essere valutato circa mezzo milione di euro, oggi il suo valore si aggira intorno agli 8-10 milioni. Ecco perché dal club brasiliano mandano questi segnali. Per loro Cortês è una risorsa economica che deve essere utilizzata bene e non posso che dargli ragione".
Ma un suo arrivo in Italia a Gennaio è ipotizzabile oppure no?
"Come ho da sempre sostenuto, essendo un extracomunitario la valutazione di una qualsiasi società di Serie A deve essere proporzionale ad una scelta inerente al giocatore stesso, che deve essere giocoforza di grande valore e quindi costare anche tanto. Qualsiasi big italiana per fare un intervento del genere ha bisogno di fare una pianificazione logica e ponderata. I club sono quindi portati a condurre una trattativa del genere solo in vista di giugno, quando l'affare può essere gestito nel corso di un tempo più lungo. Dopo una serie di valutazioni, si tira fuori la soluzione migliore per tutte le parti. Dirigenti come Luciano Moggi, che poteva fare grandi operazioni anche in 24 ore, non ce ne sono più".
"Non so se questo è il momento migliore per un mio trasferimento" firmato Bruno Cortês.
"Questa frase è la conferma di quello che ho detto prima. lui stesso ha così ammesso che gennaio potrebbe non essere il momento migliore. lui è una stella del Botafogo e un calciatore importante dell'intero panorama calcistico brasiliano. Sono una serie di valutazioni che fa anche lui. ma non perchè non sia pronto ma perchè Giugno sarebbe l'ideale, lo stesso Cortes avrebbe più importanza se l'operazione fosse condotta a gennaio".
Diverse big italiane (Inter, Juve e Milan) hanno mandato degli osservatori per visionare Cortês: ce lo può confermare?
"E' normale, lo si fa adesso perché è il momento in cui tutti i grandi club si recano in Brasile per osservare da vicino i possibili obiettivi di mercato. Da questo periodo ogni club predispone un interesse verso il giocatore per il quale c'è un occhio di attenzione. Quello brasiliano è il più grande panorama calcistico del mondo".
In quale posizione potrebbe esprimersi al meglio?
"Nella difesa a 3 non lo vedrei bene, mentre potrebbe rendere al meglio nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo. Sarebbe un'ottima alternativa a Dossena. Lui si potrebbe identificare nel ruolo di 'fluidificante', come si diceva una volta. Ha struttura fisica tale da permettergli di essere abile sia in fase difensiva e di copertura che in quella offensiva".
Ma quindi al Napoli interessa realmente Cortês?
"La dirigenza della società partenopea conosce il giocatore, da parte mia sto preparando la migliore strategia di mercato per quanto riguarda la nostra richiesta affinché il mio assistito vesta la casacca azzurra nel prossimo futuro".
Cortês a parte, sappiamo che lei opera molto sul territorio brasiliano...
"Sì, proprio il 27 dicembre tornerò in Brasile per fare un punto della situazione approfondito su varie questioni. Sto seguendo vari giocatori che presto potrebbero sbarcare in Europa".
Scanziani: "Genoa-Inter gara aperta. I giovani nerazzurri? Serve pazienza"
8 dicembre 2011
Ci sono due spagnole, due inglesi, una portoghese e una cipriota...
APOEL Nicosia. "Avversario agli ottavi? Sarebbe meglio incontrare l'APOEL ma non temiamo nessuno". Viva la sincerità del Pocho Lavezzi, interpellato sull'argomento dopo il successo contro il Villareal. Quella cipriota è la squadra che è riuscita a piazzarsi al primo posto del proprio girone con il minor numero di punti (9 a pari con lo Zenit che però ha una peggior differenza reti). Vera e propria sorpresa di questa edizione della Champions, ma tutti i tifosi partenopei si auspicano di incontrarla a febbraio.
Arsenal. I Gunners non sono più quelli degli anni passati e lo si è visto già ad agosto quando si trovò di fronte un Udinese capace di mettere in discussione il passaggio alla fase a gironi. Il pass per il turno successivo era stato ottenuto con una giornata di anticipo e martedì sera sul campo dell'Olympiacos è arrivata la prima sconfitta in Champions League. Facendo attenzione ai suoi uomini più pericolosi, van Persie in primis, battere questo Arsenal non sembra essere un'impresa ardua.
Barcellona. Da Puyol a Xavi, da Iniesta a Messi, poi parlano i numeri. Una squadra che non ha bisogno di presentazione, è l'undici più forte degli ultimi dieci anni. Il Napoli ha avuto modo di saggiarne la forza lo scorso 22 agosto in occasione del trofeo Gamper: al Camp Nou finì 5-0 per i blaugrana. Dal 2006 ad oggi si sono aggiudicati ben tre edizioni della Champions su sei e vorranno riconfermarsi campioni anche in questa stagione. "Speriamo di incontrarli in finale!", avrà pensato qualcuno.
Benfica. Corsi e ricorsi storici. Bisogna tornare indietro fino al 2008 quando i partenopei, dopo aver superato il secondo turno di Intertoto, incontrano il Benfica nel primo turno dell'allora Coppa UEFA. Tra gara di andata e di ritorno termina 4-3 in favore dei lusitani. Un boccone amaro per la squadra allora guidata da Reja. Ora però in panchina c'è Mazzarri, ma alcuni dei giocatori di quel Napoli indossano ancora la stessa maglia. Affrontare il team portoghese significherebbe avere l'occasione di "vendicarsi". E, se vogliamo dirla tutta, l'avversario non è di quelli imbattibili.
Chelsea. Il tecnico portoghese Villas-Boas ha tradito le attese di tifosi e addetti ai lavori, almeno fino a questo momento. Se in campionato i Blues stanno comunque dicendo la loro e si trovano fra le prime quattro in classifica, lo stesso non si può dire per quanto fatto in Champions. Il Chelsea, infatti, è riuscita a qualificarsi agli ottavi soltanto all'ultima giornata rischiando fino all'ultimo di doversi accontentare del secondo posto nel gruppo E. In ogni caso quella londinese rimane una formazione di primissimo livello, ma il Napoli ha fin qui dimostrato di potersela giocatore anche con squadre ben più blasonate.
Real Madrid. Nella scorsa stagione Josè Mourinho e i suoi dovettero accontentarsi di uscire di scena dopo la semifinale con il Barça. Quest'anno, però, la musica sembra essere cambiata in casa Real Madrid. Non solo la difesa si è dimostrata finora la migliore di tutta la Champions League (appena due reti subite), ma i Blancos sono stati gli unici capaci di vincere in tutte le giornate della fase a gironi. Inutile dire che si tratta di una squadra piena zeppa di campioni dalla difesa all'attacco. Se l'accoppiamento fosse Napoli-Real, in quanti scommetterebbero sulla qualificazione degli azzurri?
6 dicembre 2011
Settimana decisiva per Bruninho: duello Napoli-Palermo
2 dicembre 2011
Chi è l’agente di Bruninho? Dal Lajeadense fanno chiarezza
30 novembre 2011
L’argentino Amione a gennaio in Italia?
29 novembre 2011
Atalanta e club di B sul baby attaccante Catalano
28 novembre 2011
Un centrocampista sudamericano potrebbe (ri)sbarcare in Italia: ecco chi è
21 novembre 2011
Due nomi per il Barletta se salta Cari
19 novembre 2011
Ribas via dal Genoa a gennaio: ecco a quali cifre
18 novembre 2011
Osservatori italiani domani in Brasile per Bruninho
17 novembre 2011
Reggina, Morga: "Giocare in amaranto sarebbe un sogno che si realizza"
Sette reti messe a segno nelle quindici apparizioni collezionate finora. Un bottino niente male per Francesco Morga, centravanti attualmente in forza al Giulianova. Morga, che nella sua carriera ha vestito le maglie di Genoa e Juve Stabia, si è dimostrato uno dei bomber più prolifici della Seconda Divisione di Lega Pro. Sette gol, tanto è bastato perchè il nome di Morga fosse accostato alla Reggina. Per saperne di più, lo abbiamo raggiunto in esclusiva.
Francesco, come reagisci alle indiscrezioni che vorrebbero la Reggina sulle tue tracce?
"So che ultimamente stanno circolando alcune voci al riguardo, da parte mia spero che ci possa essere un'interesse reale nei miei confronti. Io non ho parlato con nessuno della società amaranto, ma so che Giulianova e Reggina lavorano molto insieme. Io sono sempre tranquillo, ovviamente però non può che farmi piacere il fatto che ci sia questo interessamento".
Dalla tua hai l'esperienza di aver già vissuto piazze importanti come quella di Genova e di Castellammare...
"E' vero, ho vestito sia la maglia del Genoa che quella della Juve Stabia in C1. Nonostante io abbia giocato poco, sono state comunque esperienze che mi hanno fatto crescere tanto. Sono due squadre molto importanti con obiettivi altrettanto importanti. Tornare in una piazza del genere sarebbe per me come salire nuovamente su quel treno da cui sono sono sceso troppo presto quando ero più giovane. Con entrambe ho avuto la sfortuna di giocato poco, ma sono rimasto in buoni rapporti con i miei ex compagni e dirigenti".
A proposito, alcuni tuoi ex compagni del Genoa ora giocano proprio in B: ti piacerebbe raggiungerli?
"E' vero, gente come Borghese e Forestieri che ora sono al Bari con Torrente, oppure Botta del Vicenza. Spero di riuscire a raggiungerli un giorno nel palcoscenico della Serie B e ci proverò con la fame di gol che ho".
Qual è il tuo bilancio sulla tua stagione e su quella del Giulianova?
"Finora abbiamo fatto abbastanza bene. Siamo una squadra molto giovane con l'obiettivo della salvezza e, occupando una posizione in classifica vicina alla zona playoff, stiamo andando oltre le aspettative iniziali. Io sono molto contento perchè sto facendo bene e, soprattutto, sto dando un bel contributo alla squadra. Spero di continuare così e segnare ancora. Per il momento punto ad arrivare in la doppia cifra, ma spero di raggiungere quota 15 gol: so che è dura ma per me sarebbe molto importante".
Luca Iannone per TuttoB.com
16 novembre 2011
Zoom su Bruno Cortês, il terzino verdeoro che fa gola a tanti: parla l'agente Montecalvo
15 novembre 2011
Sampdoria, i tifosi in coro: "Giusto esonerare Atzori, ma gli errori sono stati commessi in estate"
Con l'esonero di Gianluca Atzori e il conseguente arrivo in panchina di Giuseppe Iachini, ci sono tutti i presupposti affinchè la stagione della Sampdoria subisca un'inversione di tendenza. O almeno questo è quello che si augurano sicuramente i tifosi blucerchiati. Abbiamo voluto testare l'umore di alcuni di loro, che hanno espresso la propria opinione circa il cambio alla guida della squadra e il periodo che sta attraversando la compagine doriana.
Matteo: "Sicuramente Iachini è un allenatore esperto di promozioni, ma il suo curriculum non è proprio il massimo, ed inoltre non ha il grande appeal sulla piazza che poteva avere uno come Delneri. Vediamo se riuscirà a rigenerare i giocatori. Comunque in fase di mercato estivo penso che si sarebbe potuto e dovuto fare di più anche in termini economici, per dare oltretutto anche l'impressione di volerci credere alla promozione ".
Erminio: "L'esonero di Atzori me lo aspettavo già da un po' di tempo, ma non condivido la scelta della società di puntare su un tecnico come Iachini. Come si suol dire siamo passati ''dal marcio alla muffa', secondo me Iachini farà la stessa fine che ha fatto lo scorso Cavasin".
Davide: "In un momento così difficile, perlomeno è arrivato Iachini che dà garanzie per questa categoria. Ma è indecente che la società abbia voluto scommettere su Atzori, che ha dimostrato di valere poco come allenatore. Inoltre la scorsa estate non la dirigenza non è riuscita a liberarsi degli ingaggi di elementi come Maccarone, Padalino, Semioli e Volta: tutti giocatori da rottamare".
Michael: "Io non conosco bene Iachini, ma per rimpiazzare Atzori sarebbe andato bene chiunque. Sensibile è un ostinato, ha impiegato troppo tempo a prendere una decisione inevitabile. Credo che la Sampdoria abbia bisogno di una nuova figura dirigenziale che stia al di sopra del ds blucerchiato, perché è evidente che Edoardo Garrone non è all'altezza del proprio compito e che Sensibile non è capace di agire da solo".
Christian: "L'esonero di Atzori era inevitabile, Iachini è un allenatore che conosce bene il campionato cadetto. Conoscendo il personaggio di Sensibile, è una scelta fatta secondo alcuni criteri. Non resta che fare al nostro nuovo tecnico un grosso in bocca al lupo per il suo incarico. Certamente il cambio allenatore darà una scossa allo spogliatoio, anche perchè Iachini è un tecnico che lavora anche all'interno dello stesso e non solo sul campo".
Andrea: "Andando avanti di questo passo saremo condannati a restare ancora un anno nel purgatorio della B. Iachini comunque mi piace, è un ottimo motivatore e me lo ricordo per i suoi trascorsi al Piacenza. Ma non mi sarebbe dispiaciuto nemmeno Donadoni, tranquillo e pacato ma sicuramente efficace".
Luca: "Iachini non è sicuramente una prima scelta, però fanno ben sperare la sua grinta, la sua voglia di fare e il fatto che abbia già portato in Serie A due squadre in passato. Anche se di certo tutti speravano nel ritorno di Delneri, probabilmente quella pista non era nemmeno più di tanto percorribile. Sicuramente una scelta più accurata del mister ad inizio campionato sarebbe stata la cosa migliore".
Luca Iannone per TuttoB.com
14 novembre 2011
A breve lo sbarco in B di un giovane brasiliano, lo manda Pato: parola all'agente
Luca Iannone per TuttoB.com
8 novembre 2011
Ecco chi ha lanciato Bruninho: conosciamo meglio il Lajeadense
4 novembre 2011
Ascoli, Felicetti: "Dispiace per Castori ma Silva è il tecnico giusto. Salvezza possibile"
Con il cambio in panchina Castori-Silva, l'Ascoli prova a invertire il trend negativo e a ritornare in corsa per la salvezza. Per fare il punto della situazione in casa marchigiana, raggiunto in esclusiva Daniele Felicetti, giornalista e speaker di Radio Studio 99 Network, radio ufficiale del club bianconero nella passata stagione.
Partiamo dall'esonero di Castori, te lo aspettavi?
"Nel calcio si vive di risultati e gli appena due punti ottenuti nelle ultime nove gare, con la vittoria che all'Ascoli manca da due mesi, hanno causato questa decisione del presidente Benigni. In particolare il Del Duca, fortino inespugnabile in tante stagioni fortunate, finora è stato terreno di conquista. La società bianconera, nel comunicato che ha annunciato tale decisione, ha espresso tutto il rammarico per l'esonero, ma era ormai inevitabile. Dispiace perchè Fabrizio Castori lo scorso anno aveva raggiunto una salvezza eccezionale, con ben sei punti di penalizzazione e tutti gli sfavori del pronostico. Quest'anno però troppi fattori non hanno girato nel verso giusto".
Non solo la squadra, ma tutto l'ambiente bianconero ha però dimostrato la propria riconoscenza verso di lui...
"Con l'impresa della scorsa stagione Castori è entrato nella storia calcistica ultracentenaria dell'Ascoli. E' un allenatore competente che si è fatto apprezzare anche sotto le cento torri, ed essendo un marchigiano tifoso bianconero, ci ha messo particolare dedizione. Tutto questo lo ha fatto entrare nel cuore dei tifosi. Per quanto riguarda la squadra, mi risulta che alcuni giocatori abbiano pianto alla notizia del suo esonero, a dimostrazione dell'attaccamento dei ragazzi verso il trainer tolentinate".
Ed ecco il ritorno di Massimo Silva in panchina, come lo valuti?
"Lo reputo molto positivo. Silva è un allenatore che conosce benissimo l'ambiente e la società, è un tecnico competente che non ha avuto possibilità di mettersi in luce negli ultimi tempi nonostante gli ottimi risultati conseguiti. Ha fatto grandi cose con le sue prodezze in campo negli anni '70, ora nelle Marche si spera che possa proseguire anche come primo allenatore, dopo la straordinaria stagione in Serie A disputata insieme a Marco Giampaolo nel 2005-2006, culminata con un inatteso decimo posto".
Domani c'è Ascoli-Cittadella, una buona occasione per ritornare al successo?
"Il cambio di allenatore potrebbe dare una scossa, è quello che ad Ascoli ci si aspetta. Il Cittadella è un avversario ostico e un temibile concorrente diretto, ma indubbiamente i bianconeri dovranno fare la partita della vita. Sono tanti i punti di distacco dalla zona salvezza, l'Ascoli deve correre sin da domani. Una grande prestazione probabilmente coinvolgerebbe tutto l'ambiente bianconero a crederci di più".
Nonostante gli undici punti dalla penultima ci sono ancora tante gare da giocare, credi nella salvezza?
"Sì, le gare da giocare sono ancora tantissime. L'Ascoli inizia un nuovo campionato, con le motivazioni giuste e una ritrova serenità con tanti risultati positivi, può rilanciarsi. Negli anni passati c'è riuscita, i tifosi ascolani sperano di farcela anche stavolta, è giusto crederci e provarci. Lo sport è bello e imprevedibile anche per questo, non si può mollare a novembre".
2 novembre 2011
Ag. Ogliari: "Ecco chi è questo brasiliano che sbarcherà in Italia. Pato garantisce per lui"
1 novembre 2011
Santarelli piace in B e in Prima Divisione, ma è ancora svincolato
Il talento del rosanero Bollino fa gola anche oltremanica
31 ottobre 2011
Ecco chi è Bruninho: "Sarebbe la rivelazione della Serie A, è un craque"
26 ottobre 2011
Montecalvo (ag. Cortês): "Vi presento il nuovo astro nascente del Brasile. Italiane, affrettatevi"
11 ottobre 2011
Calori rifiuta la panchina del Carpi
6 ottobre 2011
Intervista a Jairzinho
Jairzinho, come si sta preparando il Brasile ai Mondiali del 2014?
“In questo momento il Brasile si sta preparando male, a mio avviso. I calciatori con età già avanzata non disputeranno mai il Mondiale in programma fra tre anni, quindi perché continuare a convocarli?“.
Cosa manca al campionato brasiliano per arrivare ai livelli di quelli europei?
“In Brasile il problema è che l’investimento per il calcio non fornisce il giusto sostentamento che il calcio stesso richiede“.
Tanti trofei nella sua bacheca, a quale è più legato?
“Sicuramente alla Coppa del Mondo del 1970. Ci laureammo campioni del mondo in finale contro l’Italia, una partita indimenticabile, finì 4-1 per noi e io misi a segno il terzo gol. Ma soprattutto sono orgoglioso di essere l’unico calciatore ad aver segnato in tutte le edizioni dei Mondiali a cui ho preso parte: nel 1966, nel 1970 e nel 1974“.
Lei ha avuto l’occasione di giocare con Pelè, mostro sacro del calcio al quale è stato paragonato Neymar…
“Pelè era, è e rimarrà unico, ma tutto il Brasile aspetta la consacrazione di Neymar“.
E’ partito il progetto di un osservatorio calcistico internazionale con World Football Management, cosa ne pensa e cosa l’ha spinta a prenderne parte?
“Sono contento di organizzare e lavorare al progetto Young World Football Player targato WFM con l’amico Fabio Montecalvo. Ho scelto di farne parte perché l’Italia e il Brasile sono i migliori paesi al mondo nei quali è possibile reclutare e promuovere giovani talenti“.
3 ottobre 2011
Vullo pronto a tornare in panchina?
29 settembre 2011
Intervista a Francesco Nicolato
Che gara dobbiamo aspettarci domani sera?
“Sarà un match interessante da vedere. Lo Sporting sta attraversando un buon momento ottenendo una serie di risultati utili. Per la Lazio sicuramente sarà una partita difficile da affrontare, quella portoghese è una formazione con giocatori molto interessanti che possiedono qualità importanti e garantiscono un alto livello di rendimento. I bianconcelesti non devono pensare di entrare in campo subendo il gioco della squadra avversaria, ma devono essere decisi fin dal primo minuto ad imporre la propria personalità. Dovranno essere abili nel bloccare le fonti di gioco della compagine lusitana e bravi a controllare i loro attaccanti“.
Da quali giocatori deve guardarsi la squadra di Reja?
“Si tratta di una squadra pericolosa in tutto il suo insieme, composta da giocatori che hanno già una buona esperienza e da elementi giovani di assoluto valore come van Wolfswinkel, Capel, Fernandez, Insua“.
Un pronostico per la partita?
“Non è facile pronosticare un risultato, a sorpresa potrebbe anche esserci un’importante vittoria esterna per la Lazio“.
Infine un commento sulla situazione del gruppo D.
“Sulla carta la Lazio può piazzarsi al secondo posto senza problemi, ma ormai le italiane ci hanno abituato a flop europei clamorosi. Lo Zurigo è una squadra tignosa da affrontare e ben equilibrata. Lo Sporting ha un organico formato da ottime individualità. Il Vaslui, invece, è l’outsider e la mina vagante del girone. Se, comunque, i biancocelesti giocheranno al meglio delle proprie possibilità non avranno difficoltà a qualificarsi alla fase successiva“.
25 settembre 2011
Emanuelson, l'olandese volante
22 settembre 2011
Intervista a Miguel Veloso e Emiliano Moretti
Intervista a Pablo Ledesma
Intervista a Marco Biagianti
Intervista a Maxi Lopez
21 settembre 2011
Intervista a Roberto Civitarese
Intervista a Ubaldo Coldagelli
Per fare il punto della situazione sulla stagione fin qui disputata dalla neo promossa Gubbio di Fabio Pecchia, raggiunto in esclusiva Ubaldo Coldagelli, telecronista di Tele Radio Gubbio.
Un solo punto in cinque partite, ti aspettavi qualcosa in più da questo Gubbio?
"Mi aspettavo che il Gubbio pagasse inizialmente lo scotto della categoria. La posizione nella quale si ritrova al momento il Gubbio è lo specchio di cinque partite delle quali si è giocata bene mezza gara con l'Ascoli e sessanta minuti su novanta contro la Reggina, oltre a quanto visto al Braglia sabato scorso. Certo, i quattro punti buttati via nelle prime due gare interne al Barbetti, se non adeguatamente recuperati nel corso della stagione, potrebbero avere un peso specifico non secondario nella lotta salvezza. Salvezza che per una squadra come il Gubbio è fondamentale costruire tra le mura amiche".
Gubbio-Varese, che gara ti aspetti?
"Una di quelle partite da vincere ad ogni costo, per smuovere la classifica in maniera più decisa e provare a togliersi, almeno per un sabato, dalla zona rossa. Il Varese attuale è una di quelle squadre che sono alla portata del Gubbio. Ovviamente c'è da fermare Neto Pereira, il quale sta dimostrando che, anche orfano del suo gemello Ebagua, sa essere un trascinatore là davanti".
Quella di sabato sarà una partita da dentro o fuori per mister Pecchia?
"La risposta sarebbe stata sì se anche a Modena non si fosse raccolto neanche un punto. Il pareggio conquistato al Braglia è uno di quei risultati che fa tanto morale. L'auspicio è che questa squadra si sia finalmente tolta di dosso la paura di giocare in un campionato così duro, lungo e complesso come quello di Serie B".
Infiine, il tuo punto di vista sulla corsa alla promozione in Serie A e su quella per la permanenza in B.
"Direi che il Padova ha tutte le carte in regola per fare il salto in A, poi metto un gradino sotto le nobili decadute ovvero il Torino e la Sampdoria. Qualora dovesse trovare una buona continuità di risultati la Doria se la giocherà per la promozione, che sia diretta o tramite i playoff. In fondo prevedo una grandissima bagarre e non si escludono colpi di scena visto che la Serie B, in questa stagione molto più livellata verso l'alto rispetto a quanto accade nella massima serie, è stato il campionato delle grandi sorprese soprattutto negli ultimi anni".
Luca Iannone per TuttoB.com
20 settembre 2011
La WFM sbarca in Brasile: scouting, marketing e…Damiao!
17 settembre 2011
Intervista a José Altafini
15 settembre 2011
Intervista a Mario Donadoni
Mario, presentaci il Vaslui.
“Si tratta d un’ottima squadra, ha in rosa giocatori veramente forti per la serie A rumena. Non hanno nulla da invidiare alle squadre italiane, specialmente per quanto riguarda l’attacco dove bisogna fare attenzione al brasiliano Wesley. Qui in Romania il Vaslui è una spanna sopra alle altre“.
Cosa ne pensi invece della squadra allestita dai biancocelesti?
“Venerdì sera ho guardato in televisione la partita di campionato tra la Lazio e il Milan, devo dire che gli uomini di Reja mi hanno impressionato per la loro qualità. In estate sono arrivati dei grandi campioni“.
Che gara ti aspetti questa sera all’Olimpico?
“Secondo me sarà una partita divertente, sono veramente curioso di vedere come si svilupperà questo match“.
Qual è il tuo pronostico?
“Da calciatore dico che stasera vincerà la Lazio, da italiano residente in Romania invece il Vaslui“.
11 settembre 2011
Intervista a Maxi Moralez
Intervista a Luca Antonelli
24 agosto 2011
La WFM pronta a portare due talenti sudamercani in Italia
23 agosto 2011
Montecalvo (WFM) sulla strada di Thiago Alcantara: si tratta con un club inglese
World Football Management: Aquilani sbarca a Milano ma...è pronto un aereo per Napoli?
13 agosto 2011
Chievo-Curci: c’è il placet di Di Carlo
Mezza Serie A su Edwin Cardona
Sorrentino potrebbe finire fuori rosa
11 agosto 2011
Intervista a Gabriele Chiono
Yannis Tafer – “Si tratta di un attaccante classe ‘91. Attualmente è impegnato con la Francia Under 20 nel Mondiale colombiano di categoria. Di lui ne ho già parlato con Napoli, Udinese e Bologna, ma per un suo eventuale trasferimento si attenderà la fine del torneo per valutare così le proposte che potrebbero arrivare“.
Paul Baysse – “E’ un difensore classe ‘88 di proprietà del Brest. Ha effettuato la trafila nelle nazionali giovanili della Francia ed è stato anche convocato da Blanc per uno stage. Ha disputato il torneo di Tolone l’anno scorso e ha fornito ottime prestazioni nell’ultima stagione. L’Udinese lo ha seguito, il valore del suo cartellino si aggira intorno ai 3 milioni di euro“.
Lynel Kitambala – “Ha giocato un buon inizio di campionato al Lorient e poi è stato il vice Gameiro nel resto della stagione. Kitambala è un attaccante classe’88 e ha messo a segno nove reti nell’ultima edizione della Ligue 1. Dopo la cessione di Gameiro al PSG, il Lorient punta molto su di lui e non ha intenzione di cederlo“.
Morgan Amalfitano – “L’ho seguito dopo il suo svincolo dal Lorient. In Italia era stato proposto a Napoli, Udinese e Genoa ma il giocatore ha preferito accasarsi al Marsiglia, squadra che nella scorsa stagione si è piazzata al secondo posto e disputerà la Champions League“.
9 agosto 2011
Intervista a Marco Osio
Marco, qual è la tua valutazione sulla campagna acquisti del Parma?
“Il mio giudizio è abbastanza positivo. Non sono state fatte cose straordinarie, ma mi aspetto il colpo da novanta: credo che negli ultimi giorni di mercato possa esserci il botto finale. Si è fatto poco finora, ma quello che c’era da fare è stato fatto. Mi riferisco al riscatto di Giovinco e alla conferma di Zaccardo che era sul piede di partenza“.
In che reparto ti aspetti un rinforzo?
“Credo ci sia assolutamente bisogno di una nuova pedina in attacco. Serve un valido attaccante che possa dar fiato al sempreverde Crespo. Hernan resta comunque un grandissimo giocatore e si è fatto sempre trovare pronto quando è stato chiamato in causa“.
Per questo motivo si è parlato di Floccari e Floro Flores, chi prenderesti?
“Floccari sarebbe sicuramente un giocatore all’altezza. E’ un grandissimo centravanti che vede molto bene la porta. Anche un attaccante come Floro Flores non mi dispiacerebbe. Sono entrambi calciatori importanti che sanno fare la differenza“.
Amauri: ritorno importante ma difficile…
“Sarebbe un acquisto importantissimo per quello che ha già dimostrato a Parma e per il giocatore che è. Si tratta di un giocatore importante, a Torino ha fallito ma nelle ultime due stagioni hanno fallito in tanti alla Juve. Il suo valore non si discute“.
Che campionato ti aspetti dalla compagine ducale?
“Se dividiamo la classifica in quattro sezioni, in questo momento il Parma è tra quelle squadre che dovranno accontentarsi del secondo o terzo gradino. Ma per questo obiettivo bisognerà giocare ad alti livelli sbagliando poco e i ducali ce la possono fare. La squadra gialloblu potrà lottare per la zona Europa League, ma dovrà fare attenzione a non essere risucchiata nei bassifondi della classifica“.