Tra meno di dieci ore il Milan
farà il suo debutto stagionale in Champions League. Nel match valido
per la prima giornata del gruppo H, la squadra di Massimiliano
Allegri ospiterà il Celtic. Per analizzare l'incontro in
programma questa sera a San Siro, ho intervistato in esclusiva l'ex centrocampista della Primavera
rossonera Luca Santonocito, tutt'oggi di proprietà della
società milanese (ma in prestito al Monza) e con un passato nella
compagine di Glasgow.
Luca, quali sono le principali
differenze tra il calcio scozzese e quello italiano?
«In Scozia il modo di giocare è
molto diverso, è più fisico, con più grinta e ritmo superiore
rispetto al nostro che è più tattico e tecnico. Anche in
allenamento le partitelle sono incentrate soprattutto sul possesso
palla, mentre qui c'è molta più tecnica e tattica».
Dunque la qualità tecnica di
giocatori come Balotelli e Robinho potrebbe fare la differenza?
«Penso di sì, soprattutto in
trasferta il Celtic diventa una squadra più abbordabile. Al Celtic
Park, invece, i padroni possono contare sullo spirito del pubblico
che è davvero incredibile. Penso quindi che il Milan possa disputare
una buona partita e sfruttare la propria velocità contro giocatori
molto fisici».
Che tipo di atteggiamento ti aspetti da
parte degli ospiti?
«Credo che imposteranno una partita
di rimessa, chiusi in difesa e pronti a ripartire. Solitamente in
Champions League giocano sempre così in trasferta oppure tra le mura
amiche contro grandi squadre come con il Barcellona lo scorso anno.
E' anche vero che da quando sono andato via io molti giocatori sono
cambiati, ma il loro atteggiamento dovrebbe essere questo».
Per il Celtic è comunque una gara
importante, vista la presenza di Ajax e Barcellona nel girone.
«Certamente, perché sarà molto
difficile riuscire a qualificarsi per gli ottavi di finale. Stasera
può approfittare di un Milan con molti infortunati e in una
situazione di emergenza. Gli scozzesi saranno molto carichi».
A proposito, tra gli altri Allegri
dovrà rinunciare al tuo ex compagno De Sciglio.
«Si tratta di una perdita
importante, a mio modo di vedere. Nella passata stagione ha
dimostrato di poter giocare da titolare fisso e si è guadagnato la
Nazionale, è un ottimo giocatore. E poi sulla fascia manca una vera
alternativa a De Sciglio, dato che Emanuelson e Constant sono
adattati in quel ruolo».
Non sarà della partita anche un
altro tuo compagno del passato, James Forrest.
«Lui è un'ala molto forte e
veloce, un giocatore brevilineo che fa della rapidità il suo
principale punto di forza. La sua assenza può sicuramente giocare a
favore del Milan».
Cosa ci dici invece del capitano
degli scozzesi Scott Brown?
«E' un nazionale scozzese, un
centrocampista tuttofare molto grintoso. Ogni tanto lascia partire
una scheggia dai suoi piedi, come si è visto a febbraio nel match
contro la Juventus. E' uno che non tira mai indietro la gamba e non
risparmia interventi duri sugli avversari».
Concludiamo questa breve panoramica
con Giorgos Samaras, il terminale offensivo del Celtic.
«Senz'altro è molto cresciuto
ultimamente. Ricordo che nelle prime stagioni, quando anche io ero a
Glasgow, non aveva fatto benissimo, mentre adesso è diventato un
giocatore importante. I rossoneri devono prestare attenzione a lui
perché, oltre ad essere forte fisicamente, è un attaccante molto
bravo dal punto di vista tecnico».
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