Eppur si muove. Nel campionato di Serie A
più equilibrato e statico degli ultimi anni, qualcosa comunque cambia a
livello di classifica. Non per la corsa scudetto, ovviamente, piuttosto
per quanto riguarda le inseguitrici della Juve e le zone meno nobili
della classifica. Ma andiamo con ordine.
La prima sorpresa di questa diciottesima giornata, ce l'ha regalata il Pescara, al suo secondo successo consecutivo tra le mura amiche dell'Adriatico. La squadra di Cristiano Bergodi ha superato 2-1 il Catania,
grazie ad una rete su calcio di punizione del brasiliano Togni, in gol
al 94'. I biancazzurri sono così momentaneamente fuori dalla zona
retrocessione. L'altra sorpresa degli anticipi del venerdì, ma forse non
dovrebbe più esserlo, è il cuore della Juventus di Antonio Conte. Sul campo del Tardini di Parma, i bianconeri erano sotto 1-0 alla fine del primo tempo e il Cagliari
forse nemmeno ci credeva. Si apre la ripresa e Vidal sbaglia (ebbene
sì) un rigore; ci pensa l'ex di turno Matri, nel finale di gara, a
firmare una rimonta resa più netta dal 3-1 di Vucinic.
Le sorprese non finiscono qui. Nel lunch match disputatosi ieri alle 12.30, un Genoa in caduta libera atterra sul prato del Meazza e ferma l'Inter.
Apre Immobile al 76', chiude Cambiasso nove minuti più tardi. I
nerazzurri potrebbero anche spuntarla al novantesimo, ma Livaja manda
sul palo il più facile dei palloni. L'errore del giovane attaccante
croato costerà caro visti i risultati delle altre; un punto invece utile
al morale più che alla classifica per il Grifone. Si comincia a
intravedere la mano di Gigi Delneri.
Il pomeriggio di Serie A si apre invece
con un botta e risposta tra Muriel e Denis (su rigore); i due
sudamericani mettono la propria firma sul pareggio tra Atalanta e Udinese. Il derby emiliano se lo aggiudica invece il Parma, capace di ribaltare il risultato grazie a Valdes e Sansone; ad andare in vantaggio erano stati però i padroni di casa del Bologna con Sorensen. Continua a confermarsi, invece, la Fiorentina
di Vincenzo Montella, attualmente al terzo posto a pari punti con
l'Inter dell'amico Stramaccioni. Con una tripletta di Jovetic (due reti
dal dischetto), i viola espugnano il Renzo Barbera e lasciano il Palermo al terzultimo posto in graduatoria. Vittoria di misura per la Lazio, impegnata in casa della Sampdoria
dell'ex Delio Rossi; in una partita che non ha regalato grandi
emozioni, Hernanes sigla il gol che decide il match e permette ai
biancocelesti di portarsi al secondo posto. Possono tornare a sorridere i
tifosi del Napoli, reduce da quattro sconfitte di fila
tra campionato e coppe; gli azzurri sbancano nel finale l'Artemio
Franchi con Maggio e Cavani su rigore, facendo rammaricare il neo
tecnico del Siena Beppe Iachini. Infine, dopo cinque giornate senza vittoria, ritrova i tre punti il Torino, che con un autugol di Thereau e una rete di Gazzi archivia la pratica Chievo.
Nel posticipo di ieri sera, la Roma
dimostra di essersi immediatamente lasciata alle spalle il ko di
Verona. La formazione allenata da Zdenek Zeman stende letteralmente il Milan,
che al 61' perdeva già 4-0 sotto i colpi di Burdisso, Osvaldo e di
Lamela (doppietta e grande prova dell'argentino). I rossoneri si
svegliano troppo tardi, quando Pazzini dal dischetto e poi Bojan rendono
meno amaro il risultato finale. All'Olimpico finisce 4-2.
Adesso le venti della massima serie
staccano la spina e tra circa una settimana tutte torneranno al lavoro
in vista del 6 gennaio, quando riprenderà il campionato. Nel frattempo,
più che i giocatori, saranno i dirigenti a darsi da fare. La sessione
invernale di calciomercato è alle porte e, chi più chi meno, correrà ai
ripari.
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