Mancano ormai pochi giorni, poi la
finestra invernale di calciomercato aprirà ufficialmente i battenti.
Tanti sono i rumors di mercato che si sono susseguiti in questi mesi, ma
altrettanti sono i nodi da sciogliere. Per analizzare le situazioni più
scottanti riguardanti Juventus, Inter, Milan e Napoli, ho deciso di intervistare in esclusiva Fabio Montecalvo, presidente della FM Communications e della World Football Management.
Che tipo di operazioni e di movimenti dobbiamo aspettarci a gennaio?
“Come di solito ogni anni accade, ci
saranno operazioni di 'estremo rimedio' per quei club che, fino a questo
momento, hanno manifestato determinate sofferenze e lacune
tecnico-tattiche. Così come avremo, per le società più blasonate che
inseguono obiettivi di alta classifica, in Italia e in Europa, il
tentativo di finalizzare operazioni di mercato nel numero di uno-due
giocatori per club, potenzialmente idonei a rendere le squadre stesse
più competitive rispetto agli obiettivi pianificati a tavolino e sul
campo di allenamento. Poi, nella maggior parte delle situazioni,
prevarranno scambi e comproprietà”.
Chi è il top player su cui deve puntare la Juventus per rinforzare l'attacco?
“La Juventus, non a caso, è proprio
uno di quei club che andrà sul mercato per assestare il colpo di qualità
con un top player d'attacco di grande esperienza internazionale. Vedo
più semplice la strada che porta a Drogba. Non sottovaluterei il
brasiliano Leandro Damiao, per il quale credo sia arrivato il momento di
sbarcare in Europa e, come ho detto in una recente intervista, punterei
sul messicano Geovani Dos Santos, come trequartista da numero 10 sulla
maglia”.
Inter, Sneijder e il mobbing: tu da che parte stai? Quale sarà il destino dell'olandese?
“È una faccenda complicata. Di sicuro
Sneijder è stato sempre un calciatore molto determinante per l'Inter,
nonché un uomo serio e perbene. Tante volte si è detto che quando
Sneijder è in partita l'Inter assume una marcia in più. Ovviamente di
questi tempi è bene che anche i calciatori più blasonati debbano farsene
una ragione: se vogliono rimanere a giocare in Italia il 'cachet' deve
abbassarsi e l'ingaggio deve essere ridotto. Non ci sono più, al
momento, i margini di risultati operativi di bilancio tali da poter
contenere performance di costi di livello sproporzionato rispetto al
valore degli indici di investimento delle società. Se pensiamo
all'operazione del Milan nel mercato di uscita di agosto, la cessione di
Thiago e Ibra ha rappresentato un risparmio, in tre anni, di 180
milioni di euro, che avrebbero rappresentato, in riferimento ai due
campioni, la voce dei costi tra emolumenti e relative tasse e
contributi. Di contro, tornando sulla sponda nerazzura, credo che, dal
canto suo, anche l'Inter debba dare il giusto rispetto e la relativa
considerazione che un gran giocatore come Sneijder meriterebbe. Forse in
via Durini, fino a qualche anno fa, i calciatori erano stati abituati
troppo bene dalla proprietà in primis, che sottoscriveva ingaggi con un
senso economico-finanziario molto lontano, nella forma e nella sostanza,
da quello che, in economia si chiama 'principio edonistico', ovvero
ottenere il massimo con il minimo spreco. L'Inter, invece, per anni ha
speso tantissimo senza vincer mai nulla”.
Con le possibili cessioni di Pato e Robinho, quale potrebbe essere il nome giusto per l'attacco del Milan?
“Intanto io credo che il Milan,
sempre a parer mio, venderà uno tra i due, tra Pato e Robinho. La
società rossonera dovrà anche pensare a rinforzare centrocampo e difesa,
ma di certo l'attacco esige un nome pesante per tornare ai fasti di
qualche stagione fa. Io vedrei davvero molto bene un ritorno di Kakà in
rossonero, la cui valenza rimane di sicuro indiscutibile”.
Senza Cannavaro la difesa del Napoli non regge. Come si può ovviare all'assenza del capitano squalificato per sei mesi?
“Mi dispiace molto per il Napoli.
Questa penalizzazione e le relative squalifiche vedono il mio assenso
assolutamente lontano. In Italia le indagini andrebbero fatte con un
'modus operandi' investigativo più approfondito. Altro che
responsabilità oggettiva, ci vorrebbe un servizio di intelligence per
ogni società. Per quanto riguarda le omesse denunce, le procure
dovrebbero farsi un giro negli ambienti d'interesse per vagliare il
livello di 'compatibilità ambientale' in cui alcuni club e relativi
calciatori vivono. Troppo facile aprire il codice e leggere articoli e
comma. Dobbiamo impegnarci nel formulare un disegno di legge per radiare
i calciatori, a livello europeo, una volta accertato che gli stessi
siano stati colpevoli del reato d' interesse, ponendo particolare
attenzione ad applicare, di conseguenza, il sequestro preventivo dei
loro patrimoni. Questo significa cambiamento. Per la difesa è chiaro che
con l'assenza di Cannavaro per alcuni mesi, che vuol dire campionato
finito, andrebbe resettato il reparto difensivo. E con un Palmeiras
retrocesso nella serie B brasiliana, credo che questo possa suggerire
ottime soluzioni per le esigenze di mister Mazzarri...Buon Natale a
tutti!”.
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