Tra giovedì e oggi Sinisa
Mihajlovic ha diretto le sue prime sedute di allenamento da
mister della Sampdoria. Nel poco tempo a loro disposizione, il
neo allenatore blucerchiato e il suo staff stanno cercando di
preparare al meglio il prossimo impegno della truppa blucerchiata,
che domenica alle 15 riceverà la Lazio. Del cambio tecnico e
del match in programma al Ferraris, ne ho parlato in esclusiva con il doppio ex di Samp e biancocelesti
Fabrizio Casazza, che con Mihajlovic ha condiviso la stagione
2003/04 proprio nella capitale.
Via Rossi, dentro Mihajlovic: qual è
la sua lettura a proposito?
«Probabilmente si era arrivati ad
una situazione in cui c'era la necessità di fare qualcosa. E
bisognerà ancora fare qualcosa, perché non sarà sufficiente un
cambio di allenatore che nelle ultime settimane sembrava essere
sempre più vicino. Si era arrivati ad un bivio e poi il presidente
Garrone ha preso questa decisione. C'è da augurarsi che Sinisa e
tutto il suo staff invertano la rotta che si è presa in questo
inizio di stagione e penso che le premesse possano esserci tutte,
magari con l'aiuto di qualche rinforzo che sembra indispensabile per
un gruppo che fino ad oggi ha avuto qualche difficoltà».
In conferenza stampa il nuovo
tecnico blucerchiato si è lasciato andare a dichiarazioni molto
forti.
«Credo sia anche giusto perché
quando si verifica il cambio di allenatore rappresenta sempre una
sconfitta di tutti. Sinisa ha fatto bene a mettere in chiaro che lui
cercherà di capire chi sono quelli che hanno la fame giusta per
scendere in campo e, sotto questo punto di vista, non credo abbia
sbagliato ad alzare i toni nei confronti della squadra. In questo
momento ci deve essere un solo ed unico pensiero: riuscire a salvare
una situazione che, domenica dopo domenica, si è fatta complicata.
E' giusto che metta tutti sullo stesso piano e che voglia vedere
gente pronta a mettersi mostra in settimana per avere un posto in
squadra».
Il Mihajlovic allenatore rispecchia
quello che era il Mihajlovic giocatore?
«Da giocatore è stato un
grandissimo e tutti lo conosciamo; ha una forza notevole a livello di
personalità e credo che cerchi di trasmettere questa sua forza
interiore alla squadra. E' normale, quando si è calciatori,
ragionare più per sé stessi, ma da allenatore devi ragionare in
funzione di un gruppo e e del bene comune. Sinisa ha avuto esperienze
calcistiche che gli consentono di gestire una squadra, conoscendone
tutte le sfumature possibili. Senza dubbio è una persona e un
allenatore che può fare bene. D'altra parte, guardando alle sue
esperienze passate in in Italia, a Catania ha fatto bene e anche a
Firenze non ha fatto poi così male. Questo gruppo di ragazzi può
fare bene con l'innesto di qualche nuovo giocatore a gennaio e con un
tecnico più stimolato di Rossi, che ultimamente sembrava non avere
più fame o quantomeno non la trasmetteva. Sinisa invece ha tanta
voglia e per la Samp ha lasciato la sua nazionale, anche per
dimostrare di essere un ottimo allenatore».
Insieme a lui è tornato a Genova
anche un altro tuo ex compagno, Nenad Sakic.
«Ho giocato con Nenad alla Samp per
tre anni e posso dire che è un ragazzo eccezionale, mi fa molto
piacere che sia tornato. Mi auguro che insieme riescano nell'intento
di raddrizzare l'andamento di questa squadra che nelle ultime
settimane non dava molto speranze. Inoltre ho sempre avuto un ottimo
rapporto con lui e ho sempre detto che avevamo i serbi più bravi del
mondo. Lui, Zivkovic e Jovicic sono tutti ragazzi speciali».
L'esordio di Mihajlovic sarà contro
un'altra sua ex squadra, la Lazio...
«Mi aspetto una partita come tutte
quelle che la Samp ha disputato contro squadre che lasciano un po'
più spazio agli avversari e vengono a giocarsi la partita senza
tanta pre-tattica. Con le squadre che si chiudono e ripartono, i
blucerchiati hanno più difficoltà. Non sarà una gara facile perché
Lazio ha un ottimo organico e in questo periodo hanno potuto
riassestarsi. Anche loro hanno un ottimo tecnico che è stata la
sorpresa dello scorso anno, quando Petkovic ha sorpreso tutti,
soprattutto quelli che non lo conoscevano. In questo campionato di
Serie A non ci sono partite facili - ce lo ha dimostrato il Sassuolo
- e neanche la prossima lo sarà».
Domenica si affronteranno due
squadre che, in questo avvio, hanno deluso le aspettative.
«Se andiamo a vedere, forse la
squadra che ha deluso di più è proprio la compagine biancoceleste.
La Lazio come potenziale poteva giocarsi il campionato ed è una
piazza molto esigente dove i giocatori sono tutti i giorni sotto
pressione; infatti, dopo un inizio di campionato non bellissimo, si
parlava di un Petkovic in bilico. Dall'altra parte qualcuno aveva
messo in preventivo una Samp con qualche difficoltà, ma non così
tante. Sicuramente ci si aspettava di più da certi giocatori
presenti in rosa e proprio quelli da cui si avevano già dei
riscontri positivi sono mancati di più. Ma sono due delusioni molto
diverse».
I blucerchiati hanno le carte in
regola per tornare ad esultare davanti al proprio pubblico?
«Bisogna cercare di fare una buona
gara, se poi arriva il risultato meglio ancora. Secondo me, al
Ferraris la Samp ha sempre la possibilità di fare la partita.
Dipenderà anche da come Sinisa deciderà di affrontarla e dovrà
valutare se giocare in una certa maniera o in un'altra. La sua idea
di modulo può contare molto, ma devono contare molto anche gli
undici da schierare titolari. E poi questi cambi di allenatore
portano spesso a risultati imprevisti nelle prime partite...».
Prima parlava di nuovi innesti a
gennaio. Cosa si aspetta dal mercato invernale?
«Sicuramente ci sono zone del campo
dove la Sampdoria sta facendo più fatica, ma spetterà alla società
decidere. Sarà importante anche quello che Sinisa vedrà in queste
settimane, poi prima arrivano i rinforzi e meglio è. So che è
facile dirlo ma non facile farlo, però bisognerà cercare di non
sbagliare acquisti. Servono giocatori di qualità che non hai preso
in estate e ora devi obbligatoriamente andare a cercare».
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