Domenica sugli spalti del Meazza a
seguire la sfida tra Inter e Sampdoria ci sarà anche
Jorge Juary, ex attaccante nerazzurro degli anni '80 e fino a
marzo allenatore del Sestri Levante. Ho raggiunto in esclusiva l'ex calciatore brasiliano per avere il suo
punto di vista su quella che sarà la prima trasferta di Sinisa
Mihajlovic da tecnico blucerchiato.
Juary, da Sestri Levante a
Gallarate: ha nostalgia della nostra regione?
«Onestamente, più ancora della
Liguria, mi manca l'atmosfera del campo perché ho tanta voglia di
allenare e questa è la cosa che mi manca più di tutte. Mi auguro di
tornare un giorno in Liguria, lì ho lasciato tanti amici».
Però poteva tornare in estate per
sedersi sulla panchina del Bogliasco...
«E' vero, c'è stata questa
possibilità ma non siamo riusciti a trovare un accordo. Alla fine è
il presidente che decide e lui ha scelto un altro allenatore».
Spostiamoci su Inter-Samp. I
blucerchiati possono dare filo da torcere ai nerazzurri?
«Mi aspetto una gara difficile come
tutte le altre per l'Inter, che comunque considero favorita. Senza
dubbio la Samp può dare filo da torcere agli avversari perché è
motivata dopo il cambio di allenatore. Questo può essere un fattore
importante, perché l'avvento di un nuovo tecnico porta sempre un
entusiasmo in più».
Che idea si è fatto dell'avvio di
campionato della Sampdoria?
«Sinceramente mi aspettavo un altro
inizio di stagione da parte della formazione blucerchiata, che invece
è partita così così. Non mi aspettavo nemmeno l'esonero di Delio
Rossi, ma purtroppo sono cose che succedono nel calcio. In ogni caso,
ripeto, domenica non sarà una partita facile per l'Inter».
Quella di affidare la squadra a
Mihajlovic è stata una scelta azzeccata secondo lei?
«Col tempo Mihajlovic potrà fare
sicuramente bene. Lui ha giocato per diversi anni a Genova e quindi
conosce bene la piazza, poi si è dimostrato anche un bravo
allenatore».
In ottica mercato, c'è un
calciatore brasiliano che si sente di consigliare alla Samp?
«Bisogna capire in che ruolo la
Sampdoria cerca dei rinforzi. Senza dubbio in Brasile ci sono dei
giocatori giovani che si potevano e si potranno portare in Italia
come scommesse da vincere».
Nessun commento:
Posta un commento