La Sampdoria attende una risposta. Quella di Sinisa Mihajlovic, che nelle ultime ore è diventato il principale candidato a prendere il posto di Delio Rossi. Il tecnico serbo fu vicino ad assumere la guida della formazione blucerchiata nel 2010, quando pensò a lui la dirigenza di allora capitanata da Sergio Gasparin. Ne ho parlato in esclusiva proprio con l'ex direttore generale della Samp.
Gasparin, partiamo con l'esonero di Rossi ufficializzato lunedì sera.
«E' chiaro che in questo momento la Samp sta vivendo momento molto delicato e, valutando dal di dentro, si è deciso di interrompere un rapporto che sembrava, sin dall'inizio, destinato a durare a lungo. Con un contratto a scadenza a giugno 2015, è evidente che questa interruzione ha un insieme di risvolti sotto l'aspetto economico estremamente impegnativi. Se la società ha deciso di intervenire avrà comunque valutato la situazione optando per un intervento immediato».
Che idea si è fatto della squadra vista in campo fino a questo momento?
«Non siamo ancora ad un terzo del campionato e c'è tutto il tempo per recuperare per portare in salvo la navicella blucerchiata. Però, dopo le gare giocate, la classifica diventa eloquente e veritiera rispetto a quelli che sono i valori portati sul terreno di gioco fino a questa fase del campionato. Il risultato è insufficiente sul piano numerico, del risultato pratico e di una classifica che è assolutamente preoccupante».
La verità è che, probabilmente, nessuno si aspettava una Samp con nove punti dopo dodici giornate...
«Questo è indiscutibile, anche se c'è tutto il tempo per rimediare. Non siamo alla seconda o alla terza giornata di Serie A, sono trascorsi tre mesi e la graduatoria del campionato assume un modus sicuramente veritiero dei valori in campo. Sul piano dei pronostici nessuno candidava la Sampdoria a questa posizione, ma in questo momento i dati sono incontestabili».
In pole per sostituire Rossi c'è Sinisa Mihajlovic, a cui già voi avevate pensato nel 2010.
«E' vero, ci furono dei colloqui e successivamente le situazioni portarono a scelte diverse perché furono fatte valutazioni che tenevano conto di altre cose. Avendo lavorato molto bene a Catania lui aveva altre alternative e, infatti poi, approdò a Firenze. Sinisa è un allenatore di grande personalità, di grande carisma e ha lasciato un ricordo importantissimo nella tifoseria».
Come dice lei, i tifosi lo riaccoglierebbero a braccia aperte...
«La tifoseria lo ricorda come atleta perché ha indossato maglia blucerchiata da calciatore. Sinisa ha lasciato senza dubbio un ricordo importante, ma nelle scelte societarie ci sono altre valutazioni prioritarie come l'aspetto tattico, la gestione di situazioni difficili e il carattere: sono queste le componenti che pesano. In ogni caso ritengo sia importante, in considerazione della sosta per le nazionali, che venga scelto il prima possibile il nuovo tecnico».
Quindi Mihajlovic può essere la persona giusta?
«Il momento della Sampdoria è sicuramente delicato. Credo che la società valuterà con grande attenzione e meticolosità i pro e contro dell'esonero di Rossi da un lato, dall'altro farà altrettanto nella scelta del nuovo allenatore, che deve essere fatta in maniera oculata come l'attuale classifica richiede».
Luca Iannone per SampNews24.com
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