Sconfitto lo Stoccarda e archiviata (o quasi) la qualificazione ai quarti di Europa League, per la Lazio è tempo di concentrarsi nuovamente sul campionato. L'impegno non è dei più agevoli, perché all'Olimpico arriva la Fiorentina di Vincenzo Montella. Per commentare il match in programma domani sera, ho intervistato in esclusiva l'ex attaccante ed oggi allenatore Paolo Monelli, che nel 1987 lasciò proprio Firenze per approdare in biancoceleste.
Ultimamente la Lazio ha ottenuto risultati altalenanti in campionato: se lo aspettava dopo un'ottima prima parte di stagione?
“Diciamo
che è anche fisiologico dopo aver fatto molto bene nel girone di
andata, è normale che ci sia un periodo in cui può non andare tutto per
il verso giusto. Però io ritengo che la Lazio stia facendo molto bene e
stia raggiungendo risultati incredibili, al di là delle più rosee
aspettative. Giovedì ha disputato un'ottima partita contro lo Stoccarda e
ha una rosa molto attrezzata che può lottare in tutte le competizioni”.
Tali risultati, però, hanno compromesso l'obiettivo terzo posto...
“Il
problema è che adesso la Lazio non può più sbagliare. Fino a qualche
mese davamo per spacciato il Milan che invece ha inanellato una serie
incredibile di risultati positivi e oggi è un avversario in più per la
corsa alla qualificazione in Champions. Ma, come dicevo prima, i
biancocelesti hanno tutte carte in regola per fare bene, pur essendo
obbligati a non sbagliare più neanche una partita perché le altre stanno
andando forte”.
Domani la Lazio ospiterà la Fiorentina, che nel girone di ritorno ha sempre perso fuori casa.
“Statisticamente
è un dato positivo, ma credo sia frutto dell'impronta di gioco che
Montella ha dato alla sua squadra. Anche in trasferta la Fiorentina
cerca di giocare sempre la palla senza buttarla mai via e i difensori
escono palla al piede, talvolta perdendola. Questo ha portato a far sì
che non arrivassero risultati e che fossero buttati via punti
importanti. A volte bisognerebbe essere meno belli e più concreti”.
Quanto potrà pesare il confronto di Europa League sulle gambe dei biancocelesti?
“La
Lazio un po' ne risentirà, ma on credo che che sia determinante ai fini
del risultato perché molti titolari erano a riposo. E poi, quando
vinci, c'è uno slancio positivo sia fisicamente sia mentalmente che ti
fa lasciar da parte i postumi di coppa”.
Una domanda a bruciapelo: Floccari o Kozak per l'attacco anti Fiorentina?
“Io
punterei su Floccari, più esperto e più completo rispetto al compagno
di reparto. Da quando ha preso il posto di Klose, sta facendo molto bene
fornendo buone prestazioni oltre a segnare molto. Gioca a tutto campo e
non sta mai fermo in area, mentre Kozak deve ancora dimostrare
qualcosa, anche se in Europa League ha sempre fatto bene e ha fatto
anche gol. E' ancora presto per giudicarlo, prima di farlo dovremmo
vederlo giocare con continuità perché non ha mai avuto questa
opportunità”.
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