Prosegue la marcia di avvicinamento
della Sampdoria a quella che sarà l'ultima partita di questo
campionato. Questa mattia è stato tempo di prove tecnico-tattiche
mentre ieri pomeriggio la truppa blucerchiata ha affrontato in un
test amichevole la Polisportiva Ciliverghe di Mazzano, fresca di
vittoria del campionato di Eccellenza bresciano e di promozione in
Serie D. A guidarla c'era un volto noto dalle parti del Poggio come
quello di Riccardo Maspero, fantasista della Samp nella
stagione 1994/95. Lo ho
raggiunto in esclusiva.
Prima di tutto, cosa ha provato nel
tornare a Bogliasco dopo diciannove anni?
«E' stata una grande emozione
vedere che la gente mi ha riconosciuto salutandomi con grande
passione e entusiasmo. Ho provato una bellissima sensazione nel
ritornare dove da giovane sono stato protagonista di una bella
stagione. Anche se la sconfitta in semifinale di Coppa delle Coppe ci
ha lasciato l'amaro in bocca sicuramente, è stata sicuramente
un'esperienza fantastica e positiva che mi ha permesso di avere a che
fare con dei campioni. Perché la Samp dell'epoca era una squadra di
campioni».
L'idea di organizzare questa
amichevole è nata parlando con mister Mihajlovic?
«Noi abbiamo vinto il campionato
ottenendo la promozione in Serie D e volevo fare regalo ai miei
ragazzi. Così ho chiamato Sinisa e gli ho chiesto se era disponibile
a fare un'amichevole e lui mi ha dato la sua disponibilità a
organizzarla non appena sarebbe stato possibile. Sinisa è stato
eccezionale, è difficile trovare una persona che si metta a
disposizione come ha fatto lui e per questo gli sono molto grato. Per
i miei ragazzi è stata una giornata indimenticabile».
Magari con Mihajlovic avete parlato
anche della sua situazione attuale...
«No, era sul pezzo stava già
pensando alla partita di domenica con l'Udinese. Abbiamo scambiato
giusto due parole, niente di più. Però mi ha detto di essere
soddisfatto e io gli ho fatto i complimenti per la fantastica
stagione. Se la società getterà le basi per proporre un'annata
importante, da parte sua ci sarà ancora quel grande entusiasmo che
ha dimostrato di avere fin dal primo giorno».
Come ha trovato questa Sampdoria
chiamata all'ultimo impegno della stagione?
«Direi bene. In campionato l'ho
vista poco quest'anno, però posso dire che nel primo tempo Eder,
Gabbiadini e Lopez hanno fatto vedere cose buone. Palombo in mezzo
una sicurezza, sono tutti giocatori importanti. E' una squadra che
offre delle garanzie e, se viene puntellata dove necessita, si può
pensare a fare qualcosa di importante. Questo è il suo pensiero».
Ieri tra le fila blucerchiate ha
giocato anche Mattia Lombardo, figlio di una tua vecchia
conoscenza...
«L'avevo sentito la sera prima. Ci
sentiamo spesso, Mattia è un amico così come Attilio che è stato
il mio testimone di nozze e mi ha sempre sponsorizzato alla Samp.
Anzi, per me è stato più di un amico e vedere in campo Mattia mi ha
fatto grande piacere. Lui tra l'altro è nato quando io ero a Genova
e si può dire che le prime passeggiate le faceva con me. Se adesso
si ritrova lì significa che se l'è meritato».
Per concludere, un suo giudizio sul
campionato disputato dai blucerchiati.
«La Sampdoria è stata brava a
rimediare in corsa con la persona giusta. Mi sembra che i giocatori
siano rimasti molto colpiti da Sinisa accettando la sua metodologia
di lavoro e il suo modo di essere. Tutti ne parlano bene e sono
soddisfatti di quanto fatto con lui».
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