E' stato titolare inamovibile nel
Lumezzane in Prima Divisione di Lega Pro, ha messo a segno il
suo primo gol tra i professionisti e ha ben figurato anche con la
Nazionale Under 20 di Lega Pro. Così Mattia Monticone ha
confermato le qualità messe in mostra nel settore giovanile della
Sampdoria, che in estate lo ha ceduto in comproprietà, ma
anche nel Pavia un anno fa e nelle nazionali giovanili in passato. Ho raggiunto in esclusiva il
centrale difensivo classe '94 per commentare la stagione appena
conclusa e parlare anche di futuro.
Mattia, un'altra annata da
protagonista per te...
«Personalmente è stata una
stagione molto soddisfacente. In campionato ho collezionato 25
presenze di cui 23 da titolare, sono contento. Purtroppo ho avuto
ancora una volta quel periodo di calo fisiologico tra dicembre e
gennaio, durante il quale non riesco a dare il meglio di me. Per il
resto sono soddisfatto, ho fatto delle buone prestazioni nonostante
il campionato non sia andato benissimo. Ma, ovviamente, c'è sempre
da migliorare».
Il Lumezzane, però, non è riuscito
ad andare oltre il terzultimo posto: è stata una sorpresa?
«Devo essere sincero, ad inizio
anno pensavo che potessimo lottare per traguardi importanti. Eravamo
una delle squadre più giovani del girone, ma la qualità della
squadra c'era tutta. Per un motivo o per l'altro, però, non siamo
riusciti a rendere al massimo delle nostre potenzialità. Ce
l'abbiamo messa tutta, ma la nostra giovane età ha fatto la
differenza più di quanto pensassi. Abbiamo ottenuto ottimi risultati
anche contro squadre più forti, ma in tante partite non avevamo quel
pizzico di malizia in più e magari non curavamo i piccoli
particolari. In generale ci è mancata un po' di esperienza».
A luglio ci avevi detto che il tuo
obiettivo per quest'anno sarebbe stato quello di maturare e
migliorare, ritieni di averlo centrato?
«Credo di sì, sotto certi aspetti
mi sento migliorato. Ho avuto la fortuna di avere a fianco dei
giocatori del calibro di Mandelli, Italiano e Belotti che ti
insegnano qualcosa giorno dopo giorno in allenamento. Però, ripeto,
devo ancora migliorare tanto».
Le tue caratteristiche si sposano
bene con la difesa a tre: quanto ti ha aiutato il fatto di aver
giocato quasi sempre in questo tipo di schieramento?
«Giocare a tre o a quattro non
cambia niente, quello che fa la differenza è essere in campo con la
testa e allenarsi al meglio delle proprie possibilità. Nelle ultime
partite abbiamo giocato con la difesa a quattro e ho fatto bene
comunque. Eventualmente è la testa il problema, non il modulo».
Sul campo dell'Entella hai anche
segnato la prima rete nei campionati professionistici.
«E' stata un'emozione fantastica,
spero di viverne tante altre così. Ed è stato bello fare gol
proprio contro l'Entella che poi ha vinto il campionato. La mia
famiglia abita vicino Chiavari e quindi è stato come segnare a casa
mia, una soddisfazione in più».
Eri in astinenza da gol da due anni:
pur non essendo una priorità per un difensore, ti mancava andare a
segno?
«E' vero che non è una priorità
per me, ma mi mancava. Fare gol è bellissimo, si gioca a calcio
soprattutto per quello. E' una grandissima gioia».
Il tuo cartellino è a metà fra
Lumezzane e Sampdoria, ti aspetti che i blucerchiati ti riscattino?
«Non lo so, io lo spero perché
vorrebbe dire che in questa stagione ho fatto bene. Aspettiamo, poi
quello che succederà succederà».
Tu dove ti vedi nel prossimo futuro?
«E' una domanda complicata. Il
prossimo campionato di Lega Pro sarà bellissimo e difficile allo
stesso tempo, ma il mio obiettivo è quello di salire di categoria
anche se so che non è semplice. Io e il mio agente decideremo di
comune accordo con la Sampdoria, faremo la scelta migliore per la mia
crescita. Vedremo cosa accadrà. Se sono riuscito a convincere
qualcuno in Serie B ben venga...».
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