Andrea, partiamo dal
campionato col Portograruo. Ti aspettavi una stagione così dura fino
all'ultima giornata?
«Sinceramente
no. Visto come eravamo partiti ad inizio campionato, mi aspettavo una
salvezza più tranquilla. Sia la società che la squadra hanno
attraversato dei momenti difficili, adesso ce la giocheremo fino
all'ultimo minuto».
Domenica siete
costretti a vincere a Pavia sperando che Como e Cuneo non facciano
altrettanto...
«Il
nostro destino non dipende da noi, è così. Noi dobbiamo vincere a
tutti i costi sperando che sia il Como sia il Cuneo non vadano oltre
il pareggio».
Tu però hai risposto
sempre presente, affermandoti come uno dei migliori portieri del
torneo.
«Sono
molto contento di questa avventura perché mi è servita molto per
crescere sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. E' stata
una bella esperienza che ricorderò senza dubbio come positiva».
Quanto è stato
importante avere la totale fiducia del tecnico Madonna?
«E'
stato un fattore determinante. Senza la sua fiducia avrei dovuto
faticare un po' di più per conquistarmi il posto da titolare, mentre
il mister mi ha messo subito in campo fin dal primo minuto. Ho un
ottimo rapporto anche con Francesco Rossi, il preparatore dei
portieri. Lui fino all'anno scorso giocava ancora, quindi sa
adeguarsi a determinate situazioni, si immedesima perfettamente in
noi e sa darti i consigli giusti».
Passiamo al tuo futuro:
c'è una comproprietà da risolvere.
«Adesso
come adesso non sto pensando al futuro ma unicamente alla salvezza
del Portogruaro. Quando finirà il campionato parlerò col mio
procuratore e valuteremo insieme il da farsi».
Ma se potessi essere
padrone del tuo destino, sceglieresti la Sampdoria o l'Hellas?
«E'
una domanda molto difficile. Ho fatto tutta la trafila nel settore
giovanile gialloblu e ho lasciato pezzo di cuore a Verona, però i
due anni a Genova sono stati splendidi belli e mi piacerebbe molto
tornare».
Meglio un anno da
numero 12 in blucerchiato o un'esperienza in prestito in Serie B?
«Credo
che un'esperienza nella serie cadetta sarebbe molto più utile,
perché ti darebbe l'opportunità di giocare con maggiore continuità.
Anche se fare un'esperienza come secondo non sarebbe male,
soprattutto nel caso in cui vieni chiamato a sostituire il portiere
titolare...».
Dopo il debutto con
l'Under 19 due anni fa, sei stato convocato per due volte in Under 20
senza mai esordire. Ora sogni l'Under 21?
«Il
prossimo anno spero di rientrare nei piani del commissario tecnico.
La maglia azzurra rappresenta sempre un traguardo prestigioso e
riuscire ad indossarla di nuovo, grazie a quanto riuscirò a fare con
la mia futura squadra, sarebbe davvero una bella soddisfazione».
Cambiando argomento, si
sta parlando di un possibile divorzio tra la Samp e Romero...
«Per
Sergio posso spendere soltanto delle belle parole. Ho avuto sempre un
bel rapporto con lui, è un grandissimo portiere e non a caso è il
numero uno della nazionale argentina. Sarebbe un peccato se dovesse
lasciare la Sampdoria».
Ieri l'argentino è
stato sostituito da Da Costa. Sappiamo che hai un rapporto speciale
con lui, è vero?
«Con
Angelo ci sentiamo spesso ed ogni qual volta torno a Genova è sempre
il primo ad ospitarmi. Recentemente mi ha scritto un messaggio di
complimenti per la mia prestazione contro la Cremonese, mi ha fatto
molto piacere. Anche lui è un ottimo portiere e lo ha dimostrato
l'anno scorso durante le sfide play-off».
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