La Samp non vince da sette giornate,
a cosa bisogna attribuire questo periodo no?
«Dall'esterno non mi sono potuto
fare un'idea precisa, ma probabilmente tutto questo è dovuto ad un
calo fisico. Dopo un certo tipo di preparazione con Ferrara la
squadra era partita fortissimo, poi c'è stato il cambio di
allenatore. Con l'arrivo di Rossi c'è stato un altro sprint, un
grandissimo momento di forma e adesso, forse, si stanno facendo
sentire gli effetti del cambio di preparazione».
Domenica è in programma la
trasferta a Udine, cosa attende la Sampdoria?
«Sarà molto difficile soprattutto
perché a Udine c'è grande entusiasmo, vedono l'obiettivo Europa
League più alla portata rispetto a qualche tempo fa. Per questo
motivo sarà ancora più dura».
Difesa da inventare per Rossi, che
dovrà fare a meno di Gastaldello e Palombo.
«Sono indubbiamente assenze
pesanti. Gastaldello purtroppo dovrà scontare la squalifica
rimediata con l'espulsione di domenica scorsa, peccato anche per
Angelo che in questo ruolo nuovo sta facendo bene. In ogni caso
saranno sostituiti da gente che ha giocato spesso, come Costa. Da
parte di chi scenderà in campo potrebbe esserci anche la voglia di
mettersi in mostra nella parte finale del campionato».
Mentre su quale coppia d'attacco
punteresti avendo tutti a disposizione?
«Maxi Lopez è tornato titolare dal
primo minuto dopo tanto tempo e, da quello che ho visto domenica
contro la Fiorentina, sembra avere bisogno di giocare più spezzoni
di partita. Quindi in questo momento confermerei il duo Eder-Icardi,
ma non bisogna dimenticarsi dell'incognita Sansone, che quando è
entrato in campo ha sempre fatto bene».
Quest'anno hai iniziato la tua
carriera da allenatore, ti piacerebbe tornare a Bogliasco in questa
nuova veste?
«Come no, molto volentieri. Di
Genova ho soltanto bei ricordi e ho ancora grandi amici lì».
Come ricordi la tua unica stagione
in blucerchiato?
«Ho dei ricordi stupendi. Conservo
grandi emozioni di quella annata, soprattutto quando, nonostante la
sconfitta casalinga con l'Inter nella penultima giornata, la
gradinata Sud e tutto il pubblico si dimostrarono meravigliosi con
noi. Quindi posso conservare solo bei ricordi, peccato però che per
un punto non riuscimmo a centrare un grande obiettivo (la
qualificazione ai preliminari di Champions, ndr). E' stata una
bella stagione, eravamo un gruppo straordinario fatto di uomini che,
se giocavano o non giocavano, andavano sempre d'accordo».
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