Meno di un'ora fa Giampiero Ventura ha diramato la lista dei convocati del Torino in vista del confronto casalingo con il Siena. Nell'elenco dei giocatori a disposizione di Ventura figura anche il nome di Davide Cinaglia.
Il difensore classe '94, uno dei punti di forza della Primavera
granata, siederà in panchina domani all'Olimpico. Per commentare la
notizia di questa mattina e conoscere meglio questo giovane, ho raggiunto in esclusiva il suo procuratore, l'avvocato Lara Palmegiani.
Dopo l'allenamento agli ordini di Ventura, Cinaglia è stato convocato per la gara di domani.
“Ho un rapporto quotidiano con
Davide, l'ho sentito ieri sera e lo sentirò anche questa sera. È
ovviamente felicissimo perché questa convocazione arriva dopo anni di
duro lavoro, senza dimenticare un passato un po' burrascoso
rappresentato dallo svincolo dalla Roma e da alcune difficoltà
riscontrate con mister Asta (ex allenatore delle giovanili granata, ndr). La convocazione è arrivata in un momento importante della vita di Davide ed è per lui una grande gratificazione”.
E magari ci sarà anche l'occasione di scendere in campo e debuttare in Serie A...
“Chi non lo sognerebbe? Per un
giocatore, arrivato a quell'età, è normale sognare l'esordio con una
maglia così importante su cui ha puntato tanto”.
Un'altra soddisfazione dopo l'esordio con la Nazionale Under 19 contro la Repubblica Ceca.
“Anche quella in Nazionale è stata
una convocazione molto importante. Sinceramente, né io né il ragazzo ce
la aspettavamo perché cerchiamo sempre di volare basso. E' stato un vero
fulmine a ciel sereno, come tutto ciò che avviene inaspettatamente, ma
Davide ha saputo giocarsi le sue carte. E' subentrato a partita in corso
al posto del più blasonato Romagnoli (in forza alla Roma, ndr) e ha saputo tenere bene il colpo”.
Ci può raccontare che tipo di difensore è il suo assistito?
“E' un giocatore con ottimi piedi,
gli piace giocare a palla bassa e uscire dalla difesa palla al piede.
Questa è la descrizione più calzante per lui. Davide si definisce un
piccolo Lucio, o almeno gli piacerebbe emulare il centrale difensivo
brasiliano. Il suo piede naturale è il destro, ma gioca sulla sinistra.
Tutto il resto, poi, lo vedremo in campo”.
Capitolo giovani: quanto è utile, secondo lei, andare a fare esperienza nella serie inferiori?
“A questo proposito ci sono giudizi
discordanti. Lavoro molto con i giovani e li conosco bene, c'è chi pensa
che fargli fare un anno in Serie B o Lega Pro, però io non la penso
così. Se un giocatore, come ad esempio lo stesso Alessio Romagnoli che
conosco personalmente, viene aggregato alla prima squadra ma non gli si
concede la possibilità di giocare nemmeno per un minuto in partita, non
credo sia un bene per il giocatore. Le cose andrebbero diversamente se
un ragazzo venisse messo nella condizione di scendere in campo”.
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