Anche Fabio Montecalvo ha voluto ricordare Gianni Agnelli nel decimo anniversario della sua scomparsa. Ai miei microfoni, il presidente di FM Communications ha descritto così l'ex presidente della Juventus: “Uno
di quegli uomini che se non fosse nato come essere umano, di carne ed
ossa, ma per assurdo, e non a caso, fosse nato come un'automobile,
sarebbe stato una di quelle auto ammiraglie, prodotta in esemplare unico
e non riproducibile. Ecco, questo è il ricordo, o meglio l'identità che
rimane indelebile nella mia mente, da juventino doc, nei confronti di
un uomo il cui charme, la cui cultura ed eleganza e le cui relazioni
internazionali ne hanno contraddistinto l'immagine in tutto il mondo.
Gianni Agnelli parlava francese con i francesi, inglese con gli inglesi,
era concavo con i convessi e convesso con i concavi. Semplicemente
unico”. Il noto imprenditore pugliese ha poi raccontato di quando ha incontrato l'Avvocato: “Ho
avuto la fortuna di conoscerlo in una circostanza, nel 1999. Mi trovavo
a Torino per incontrare un altro top manager del gruppo Fiat, che in
quel momento era anche amministratore delegato presso una importante
azienda pugliese. Lui me lo fece incontrare, gli strinsi la mano e mi
disse che le 'orecchiette della città vecchia di Bari avevano un non so
che di onirico...'. Non dimenticherò mai quei pochi e preziosi minuti,
avevo 26 anni”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
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