Per ricordare la scomparsa di Gianni
Agnelli, la cui morte giunge oggi al suo decimo anniversario,
questa mattina si è celebrata a Torino la messa per ricordare
l'Avvocato. Fra i tantissimi presenti, c'era anche Francesco
Morini, ex difensore ed ex dirigente della Juventus. Lo ho raggiunto in esclusiva:
“Ricordare l'Avvocato è sempre importante. Era una persona
molto stimata in Piemonte, in tutta Italia e direi in tutto il Mondo,
sia come imprenditore che come presidente della Juventus. Era un
grande appassionato di calcio, ma soprattutto delle belle giocate e
dei campioni che lo facevano sognare. Apprezzava anche i difensori,
ma si innamorava soltanto di quei giocatori che riuscivano a fare
qualcosa di speciale”. Morini ha poi proseguito: “In
occasione di un ritiro estivo in Svizzera, quando facevo il
dirigente, rimanemmo in macchina da soli per quasi quaranta minuti.
Era molto curioso, un grandissimo appassionato di calcio e della
Juventus. E come industriale è stato forse l'unico padrone ben
voluto dagli operai, anche loro lo amavano. In questo momento, con la
carenza che c'è nel nostro paese, l'Italia avrebbe bisogno di
personaggi importanti come lui, con carisma e personalità”. Ma
l'attuale presidente bianconero Andrea Agnelli può emulare lo zio?
“Prima di tutto porta il suo stesso cognome ed è importante per
i tifosi avere un Agnelli come presidente. Andrea è una persona
perbene che sta imparando e sta seguendo le orme dello zio”, ha
risposto in conclusione il grande ex Juve.
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