E' proprio vero che le sorprese non
finiscono mai, almeno per quanto concerne la nostra Serie A. Il 2013
sembra aver portato con sé parecchie novità e, con l'avvento del nuovo
anno, questo sta diventando uno dei campionato più imprevedibili degli
ultimi anni. Ma se prima questa descrizione poteva riguardare soltanto
la corsa alla zona Europa e la bagarre per salvarsi dalla retrocessione
in Serie B, adesso calza a pennello anche per il discorso scudetto. Ciò
che sembrava impossibile fino allo scorso mese, ora è diventato realtà:
il campionato si è riaperto e la posizione di chi era al comando non è
più così salda.
Il primo turno del girone di ritorno (ventesima giornata della stagione) si è aperta con un Bologna
e soprattutto un Gilardino in grande spolvero. I rossoblu, grazie a un
gol di Kone, uno di Gabbiadini e una doppietta dell'attaccante di
Biella, hanno annientato un Chievo mai parso in partita. Nell'anticipo serale, torna al successo l'Inter,
che nelle ultime tre giornate aveva ottenuto appena un punticino. Al
Meazza è Palacio show. L'argentino prima va in gol e poi serve a Guarin
l'assist del 2-0, che fa capitolare il Pescara reduce da due vittorie
consecutive.
Il lunch match di questa giornata se lo aggiudica invece il Torino. Tre punti conquistati con fatica contro il Siena,
sconfitto di misura per 3-2 (se non fosse per Rosina, che al
novantesimo ha fallito un calcio di rigore). E' arrivata però una
conferma, in negativo, dal week end calcistico: la Juventus
non è più quella del 2012. Nonostante il momentaneo vantaggio firmato
da Pirlo, che deve ringraziare Biabiany per la deviazione sul calcio di
punizione, il Parma riesce a pareggiare i conti con
Sansone, l'ammazza-grandi. Le inseguitrici non imitano i bianconeri e si
avvicinano al primo posto in graduatoria. In primis la Lazio, vittoriosa contro l'Atalanta con il risultato di 2-0; e poi il Napoli, che cala il tris al San Paolo e mette nei guai il Palermo.
I biancocelesti si ritrovano ora a -3 dalla Juve, lo stesso distacco
che avrebbero i partenopei (attualmente a -5) se non fosse per la
penalizzazione. Continua il periodo no della Fiorentina, che subisce la seconda sconfitta di fila. I viola pagano dazio al Friuli e si arrendono all'Udinese sotto i colpi del solito Di Natale e di Muriel. Fanno festa ai piedi dell'Etna i tifosi del Catania. La compagine rossazzura trova tre punti importanti contro la Roma, messa ko da un pallonetto vincente del Papu Gomez. Si rialza il Cagliari, che nelle ultime nove giornate aveva raccolto soltanto due punti. I sardi guidati da Lopez battono in rimonta il Genoa e lo scavalcano in classifica.
Nel posticipo di ieri sera si conclude con un pareggio a reti inviolate, quello tra la Sampdoria e il Milan.
Delio Rossi si conferma la bestia nera dei rossoneri, ben imbrigliati
al Ferraris, e mette in campo una squadra che forse meritava qualcosa in
più rispetto ai più quotati avversari. In una settimana quattro punti
contro due big per i blucerchiati, chi l'avrebbe mai detto?
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