Manca poco ormai e poi, con Argentina-Cile, inizierà il campionato Sudamericano sub 20.
Il torneo, che partirà ufficialmente domani e chiuderà i battenti il 3
febbraio con la finalissima, è una delle vetrine principali di mercato
per i club europei, in ottica presente ma soprattutto futura. In
Argentina saranno dieci le squadre che proveranno a strappare al Brasile
il titolo conquistato due anni fa. Per provare a fare una previsione su
queli che potrebbero essere i giocatori rivelazioni di questa edizione
del torneo, ho raggiunto in esclusiva il giovane agente FIFA Federico Spada.
Spada, che il prossimo 31 gennaio volerà alla volta della Colombia per
visionare e trattare alcuni dei giovani più interessanti presenti nella Liga Postobón, è un grande ed esperto conoscitore di tutto il calcio sudamericano: “Da
tenere d'occhio i fenomeni della Selecao Adryan e Ademilson, entrambi
classe 1994 e con una carriera più che promettente davanti. Ma i veri
protagonisti del torneo saranno Iturbe e i 'Pibe' del Racing, Vietto e
Centurion. Penso che il tridente dell'Albiceste abbia le carte in regola
per riportare in patria questo trofeo che manca da ormai dieci anni.
Osservatori, direttori sportivi, amanti di calcio, fermatevi e prendete
appunti: da scrivere ce n'è eccome! Il modulo della mia formazione
ideale è il 4-2-3-1 e gli interpreti sarebbero i seguenti. Cubero;
Wallace, Luan, Magallan, Rodriguez; Perez, Cristoforo; Gonzalez,
Anderson, Polo; Castillo”.
Spada
ha poi descritto uno per uno gli undici giocatori inseriti nella sua
top 11. Ecco di seguito la sua analisi, tra giovani già conosciuti ed
affermati ed altri di cui potremmo presto sentir parlare, magari proprio
dopo il torneo in questione.
Mathias Cubero
1994 (Uruguay, Cerro). 'El Gordo' di Montevideo, quando iniziò a tirare
i primi calci al pallone, era molto piantato per terra. Così chiese al
suo primo allenatore di andare in porta per evitare la fatica. Ne ha
fatta di strada il cicciottello uruguaiano e ora in Uruguay sperano
possa diventare il prossimo numero 1 della nazionale maggiore. E' un
pararigori che ha già fatto il primo portiere nel Sudamericano sub 20
nel 2009 e nel Sudamericano sub 17 nel 2011, quando ricevette l'ambito
premio del 'Guanto d'oro' come miglior estremo difensore del torneo.
Ottimo tempo di uscita, margini di crescita interessantissimi. Da
rivedere la sua concentrazione: a volte durante la partita si prende
delle pause, impensabile per un portiere.
Wallace 1994 (Brasile, Fluminense). Acquistato dal Chelsea un mesetto fa per una cifra vicino ai 5 milioni di euro, questa sarà la sua ultima stagione in terra brasiliana. Il nuovo Maicon, sicuramente migliore nella fase offensiva che in quella difensiva, dovrà adattarsi in fretta al campionato inglese, ma soprattutto dovrà migliorare il proprio senso della posizione, caratteristica essenziale non tanto in Premier quanto in Champions League. Corsa e cambio di passo sono le doti che fanno di lui un giocatore irresistibile sul lungo. Un'ala vera e propria, con una capacità di sfondamento impressionante, un po' come il connazionale campione d'Europa nell'Inter di Mourinho.
Luan 1993 (Brasile, Vasco da Gama). Il calcio è così: con tutti gli occhi su un calciatore, si mette in ombra il compagno di reparto. E così ora si parla solo di Doria e ci si dimentica del capitano verdeoro: il muro Luan. Centrale di difesa di 1,85 m, può fare all'occorrenza anche il terzino. L'erede di Dedè è un guerriero all'interno del rettangolo di gioco. Cresciuto con i video di Lucio e Thiago Silva, il diciannovenne brasiliano unisce fisicità e tecnica. Con il prezzo destinato a lievitare dopo il Sudamericano, vedremo se sarà così tanto inferiore al compagno Doria.
Lisandro Magallan 1993 (Argentina, Boca Juniors). Difensore centrale di 1,86 m. Una roccia, abile nel gioco aereo, ma a volte troppo falloso. Quando un anno fa, il neo allenatore del Lanus, nonché ex idolo del Boca Juniors Guillermo Barros Schelotto, lo definì il nuovo Samuel, la gente rideva. Qualcuno però al Boca ascoltò il saggio Guillermo e lo scorso 28 luglio il nuovo ' The Wall' argentino venne prelevato dal Gimnasia La Plata per quasi 2 milioni di euro. Ottimo affare per la Bombonera!
Gianni Rodriguez
1994 (Uruguay, Danubio). La caratteristica principale di questo
diciottenne mancino è il senso della posizione, qualità tanto importante
quanto difficile da avere. Non fatevi ingannare dalla carta d'identità
del ragazzo: sale e torna, torna e sale. Un pendolino intelligente che
raramente lascia praterie sulla sua corsia di competenza. Soprannominato
'El Relampago' (il fulmine), assomiglia molto al francese Clichy,
attualmente in forza al City di Mancini. Premiato come miglior terzino
sinistro del Mondiale Under 20 nel 2011 in Messico, si spinge spesso
negli ultimi trenta metri per confezionare ottimi cross.
Sebastian Perez 1993 (Colombia, Atletico Nacional). Uno dei primi giocatori che tenterò di portare in Italia. E' un centrocampista duttile dai piedi buoni, un Pizarro colombiano. Lo vedrei bene nel Bologna, che da tempo cerca un playmaker con le sue caratteristiche. Perez, nonostante avesse solo 17 anni, ha già partecipato ad un Sudamericano Under 20, nel 2011 in Perù. Ha sapienza, sagacia tattica e personalità da vendere: per queste qualità Perez mi ha colpito e credo mi colpirà ancora di più dopo questo Sudamericano. Ovviamente ci sono anche aspetti negativi. Come spesso accade al simile Pizarro, a volte esagera con la palla al piede, rallentando così l'azione dei compagni. Ma ai direttori sportivo dico di stare tranquilli, sono senz'altro più i pro che i contro.
Sebastian Cristoforo
1993 (Uruguay, Penarol). Il vivaio del Penarol è da sempre uno dei più
interessanti dell'intero continente sudamericano. Visto all'opera nel
campetto di un oratorio fuori Montevideo, venne portato al Penarol da
Pablo Bengoechea, ex centrocampista della nazionale uruguaiana.
Centrocampista con il vizietto dell'assist, in molti hanno usufruito
delle sue grandi doti, come Zalayeta e l'ex Fiorentina Santiago Silva
tanto per citarne un paio. Intelligente tatticamente, capace di
interpretare entrambe le fasi di gioco, può fare la mezzala, il regista e
anche il trequartista. In un anno ha ricoperto tutti questi ruoli e con
ottimi risultati. Questo classe '93, dotato di doppio passaporto, ha
stregato Catania e Lazio. La sua valutazione si aggira intorno ai 4
milioni di euro.
Derlis Gonzalez 1994 (Paraguay, Benfica). 172 cm per 66 kg, un po' poco per il calcio europeo e soprattutto per un campionato fisico come quello portoghese. Non a caso il talento scuola Rubio Nu è stato retrocesso nella seconda squadra del Benfica, senza comunque lasciare il segno. Il Sudamericano può essere la sua occasione, sarà senza dubbio uno dei giocatori con più fame e voglia di fare bene. Insomma, difficilmente Rui Costa si sbaglia!
Felipe Anderson 1993 (Brasile, Santos). Come si fa a non innamorarsi di questo giocatore? Ce lo stiamo chiedendo io e Ariedo Braida, che da un paio di mesi ci ha messo gli occhi sopra. Può giocare come trequartista ma predilige la fascia sinistra. Rapido, tecnico e con un dribbling micidiale, Anderson ha un contratto che scadrà a novembre 2016, ma è già pronta la nuova clausola rescissoria. Nell'ultimo Brasileirao ha totalizzato la bellezza di sei gol e sette assist in 35 partite. Accostato più volte al più esperto connazionale Oscar, penso abbia le carte in regola per superarlo.
Andy Polo 1994 (Perù, Universitario). Questo nome non sarà nuovo a molti. Io lo considero, insieme a Gonzalez e Adryan, uno dei primi tre migliori talenti sudamericani della sua annata. Sfortunatamente milita nel Perù che difficilmente lotterà per il podio, anche se penso passerà il primo turno senza troppi problemi. Attaccante dotato di buon tiro e ottimo controllo di palla, il ct Markarian gli ha già dato la possibilità di entrare a fare parte dei pre convocati della nazionale maggiore peruviana. Preziosi ci ha visto lungo prima di tutti ma, essendo extracomunitario, approderà al Genoa soltanto il prossimo giugno. Ha vinto la Copa Libertadores sub 20 da capocannoniere ed è soprannominato 'La Joya', cioè il gioiello. Ricorda molto il primo Robinho visto al Santos, chissà che non possa prendere il suo posto al Milan...
Nicolas Castillo
1993 (Cile, Universidad Catolica). E' il nuovo Santillana, attaccante
spagnolo che ha fatto il bene del Real Madrid (290 reti in 642
apparizioni) tra gli anni '70 e '90, nonché terzo marcatore di sempre
della storia madridista. La somiglianza è davvero tanta: prima punta
forte fisicamente e abile con entrambi i piedi. Si tratta di un ragazzo
già maturo per la sua età, agisce quando gli altri stanno ancora
pensando. Cambia gioco a memoria e i calci piazzati sono il suo marchio
di fabbrica. Si vocifera che il Napoli sia sulle sue tracce. Nella
'Roja' cilena ha già soffiato il posto a Edu Vargas, che lo faccia anche
con la maglia azzurra?
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