Proseguono senza sosta i contatti tra
la dirigenza del Napoli e quella del Livorno.
In ballo c'è il futuro di Omar El Kaddouri. Il
presidente dei labronici Aldo Spinelli ha ammesso l'interesse nei
confronti dell'ex Brescia ma, come ha spiegato lui stesso, gli
azzurri vorrebbero inserire nella trattativa altri giocatori (Donadel
e Vitale?). Però, secondo accreditate indiscrezioni raccolte in
esclusiva, nell'affare potrebbe essere coinvolto anche un giovane di
proprietà degli amaranto: si tratta di Matteo Frati.
Cresciuto nel settore giovanile della società toscana, che crede
fermamente nelle sue qualità, è una seconda punta classe '95 di
piede mancino. Le doti tecniche e il talento di Frati ben si
sposerebbero col progetto della Primavera azzurra. Chissà che non
possa essere proprio questa la chiave per il buon esito
dell'operazione El Kaddouri.
29 giugno 2013
Idea neozelandese per tre squadre cadette
Un innesto che potrebbe arrivare
dall'altro capo del mondo. Stando ad accreditate indiscrezioni
raccolte in esclusiva, il
neozelandese Louis Fenton rappresenterebbe un'idea per tre
società di Serie B: Cesena, Pescara e Varese.
Attualmente impegnato con la sua nazionale al Mondiale Under 20,
Fenton è un centrocampista centrale che unisce qualità e
soprattutto quantità, ama provare gli inserimenti ed andare al tiro.
Gioca in patria, tra le fila del Wellington Phoenix, e a breve
dovrebbe ottenere il passaporto ungherese, così non andrebbe ad
occupare un posto da extracomunitario se arrivasse in Europa. In
Italia il classe '93 è rappresentato dall'agente FIFA Lello Stancati, al
lavoro per trovargli una sistemazione nel nostro campionato.
28 giugno 2013
Brescia e Reggina su un giovane difensore del Chievo
Il giovane centrale difensivo Oumaro
Coulibaly, di proprietà del Chievo e quest'anno in forza
alla formazione primavera gialloblu, potrebbe cambiare aria nel corso
di questa sessione estiva di calciomercato. Secondo accreditate
indiscrezioni raccolte in esclusiva e
provenienti da fonti molto vicine al maliano classe '93, sulle
sue tracce si sarebbero messi due club cadetti. Si tratta di Brescia
e Reggina, che avrebbero intravisto nel diciannovenne
difensore un possibile innesto per il proprio reparto arretrato. Non
è ancora nota, invece, la formula con cui la società clivense
potrebbe lasciar partire Coulibaly. Entro la fine di luglio la
situazione potrebbe sbloccarsi.
Il milanista Ferretti al Benevento: manca solo la firma
Dopo una stagione da protagonista tra
le fila della Primavera rossonera, Johad Ferretti è pronto ad
intraprendere una nuova e stimolante avventura. Il terzino destro
andrà infatti a fare esperienza nella Prima Divisione della Lega
Pro. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, mercoledì è stato trovato
l'accordo per il suo passaggio al Benevento. La società
campana preleverà il promettente classe '94 dal Milan con la
formula del prestito secco, grazie ad un'operazione portata avanti da
Ariedo Braida. Ferretti è stato fortemente voluto da Oreste Vigorito
e Ivano Pastore, rispettivamente presidente e direttore sportivo del
club sannita. La firma dell'italo-francese, reduce dagli impegni con
la Nazionale Under 19 ai Giochi del Mediterraneo, è attesa al suo
rientro dalle vacanze.
27 giugno 2013
Il destino di Zaza nelle mani della Samp: si va verso l'addio, ma ad una condizione
“Se attraverso la cessione di Zaza
si potesse arrivare a soluzioni più idonee per la Samp saremmo
pronti a sacrificarlo”. Carlo Osti non poteva essere più
chiaro di così. La cessione di Simone Zaza non è più una
mera ipotesi di mercato, ma è un qualcosa che si sta concretizzando
giorno dopo giorno. All'attaccante di Policoro, di ritorno da Ascoli,
le pretendenti non mancano di certo, dato che Juventus e
Napoli sono seriamente interessate e pronte a prelevarlo.
Al momento è difficile dire se una
delle due squadre sia in pole position, ma un dettaglio di non poco
conto potrebbe giocare a favore dei bianconeri. Come raccolto in
esclusiva, la Sampdoria si sarebbe
convinta a lasciar partire il classe '91, a patto che nella
trattativa sia compresa, oltre che una somma in denaro, anche una
contropartita tecnica. Magari un attaccante, magari proprio quel
Manolo Gabbiadini che viene ripetutamente accostato ai colori
blucerchiati.
Intanto la Samp, dopo aver parlato più
volte con Zaza ed il suo entourage senza riuscire a trovare un
accordo per rinnovare il contratto (attualmente in scadenza a giugno
2014), ha fissato il prezzo di vendita: all'incirca 4 milioni di
euro. La situazione potrebbe sbloccarsi entro la prima metà di
luglio e, si spera, entro il 13, giorno in cui la squadra partirà
alla volta di Bardonecchia. Così che Delio Rossi possa avere a
disposizione una punta di ruolo, che sia Zaza (difficile)
oppure...Gabbiadini?
Burdisso Jr. verso Porto Alegre
Dopo una sola stagione con la maglia
del Boca Juniors, Guillermo Burdisso potrebbe cambiare aria.
Il difensore classe '88, che abbiamo avuto modo di vedere (poco) in
Italia quando raggiunse alla Roma suo fratello Nicolas, sarebbe
comunque destinato a non lasciare il Sud America. Secondo accreditate
indiscrezioni raccolte in esclusiva, infatti, sulle sue tracce si sarebbe messo
il Gremio, che già un anno fa si interessò a lui ai tempi
della militanza nell'Arsenal di Sarandì. Il club di Porto Alegre
avrebbe intensificato i contatti per il centrale argentino e a breve
potrebbero esserci delle novità in questo senso.
26 giugno 2013
Trezeguet al Flamengo? C'è un altro club brasiliano in pole...
Pur avendo ancora due anni di contratto
con il River Plate, David Trezeguet è pronto ad
andare via da Buenos Aires. Il tecnico Ramon Diaz ha infatti
comunicato all'ex attaccante della Juventus che non fa più parte dei
suoi piani e lo ha invitato a cercarsi una nuova sistemazione. Nelle
ultime ore si è vociferato di un interessamento del Flamengo,
che però non sarebbe in vantaggio per assicurarsi le sue
prestazioni. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in
esclusiva e provenienti dal Sud America, sarebbe un altro club
carioca, il Fluminense, ad avere maggiori chance di
prelevare il centravanti francese. Dopo Argentina, Francia, Italia,
Spagna ed Emirati Arabi, un nuovo paese potrebbe quindi accogliere
Trezegol.
Sampdoria, D'Agostino e Luperini vicini al Pontedera, Beretta più lontano
La Sampdoria è pronta a mandare
alcuni dei suoi giovani maturare e fare esperienza nella Prima
Divisione della Lega Pro. Precisamente al Pontedera, squadra
che ha ottenuto in questa stagione la promozione dalla Seconda
Divisione. Come raccolto in esclusiva, il
fantasista classe '92 Stefano D'Agostino e il centrocampista
classe '94 Gregorio Luperini sarebbero ormai prossimi a
trasferirsi in terra toscana con la formula del prestito. Il primo è
reduce da due stagioni sfortunate fra Triestina e Catanzaro, l'altro
è stato uno dei titolari della Primavera di mister Tufano. Entrambi
dovrebbero firmare la prossima settimana. A proposito di Pontedera si
era parlato anche di un trasferimento di Moreno Beretta, che
quest'anno si è diviso fra il periodo in prestito al Portogruaro e
quello alla Virtus Entella. Anche per la punta classe '93 esiste
questa possibilità, ma al momento non ci sarebbe alcuna trattativa
in dirittura d'arrivo.
Ag. FIFA Pettinato: "Calabria terra di talenti, Reggina e Crotone esemplari"
Ho intervistato in esclusiva l'agente FIFA Antonio Pettinato.
Il procuratore, che da anni opera nella sua Calabria e non, cura gli
interessi del centrocampista della Vigor Lamezia Giovanni Giuffrida
oltre che di diversi giovani dalle interessanti prospettive.
Partiamo da Giuffrida. E' vero che
il Catanzaro è sulle sue tracce?
«Le voci sono insistenti e parlano
di un forte interesse. Catanzaro è una grandissima piazza e ci
farebbe enorme piacere, è inutile nascondersi dietro un dito. Lui si
svincolerà il 30 giugno dalla Vigor Lamezia, quindi potrà
trasferirsi a parametro zero e, parlando di un giocatore importante,
molte squadre lo vorrebbero con sé. In ogni caso non c'è nulla di
concreto per il momento, staremo a vedere».
Tra le fila del Parma segui un
ragazzo originario di Corigliano Calabro.
«Sì, si chiama Giorgio Sarli e
gioca nei Giovanissimi Nazionali gialloblu. E' un esterno d'attacco
classe '98 che può giocare sia sulla fascia destra che su quella
sinistra. Possiede tanta corsa, potenza, buon piede e personalità.
E' un giocatore con buone prospettive».
Mentre è in dirittura d'arrivo la
firma con lo Spezia per un altro giovane della tua scuderia.
«Nei prossimi giorni andremo in
Liguria per mettere nero su bianco il trasferimento di Vincenzo
Manfredi, classe '99. E' stato in prova in Germania al Bayern Monaco
e allo Stoccarda, ma anche all'Inter; è appetito da grandi club. Il
presidente dello Spezia ha notato le qualità del ragazzo e ha fatto
di tutto per assicurarsi le sue prestazioni. Si tratta di un
difensore centrale con i piedi buoni, in futuro lo vedremo ad alti
livelli».
Quindi in Calabria stanno crescendo
i nuovi Gattuso, Iaquinta e Perrotta?
«Da calabrese dico che la mia
regione ha tanti giovani talenti. La grande pecca è rappresentata
dalla mancanza di strutture di un certo livello. Quando deve fare il
salto di qualità, un giovane non riesce ad affinare la propria
qualità tecnica. Ma i ragazzi di talento ci sono, basta vedere la
Reggina; lo scorso anno aveva nove undicesimi dei titolari
provenienti proprio dalla Calabria. Le società di Serie A dovrebbero
venire con più frequenza ad organizzare stage e a vedere partite,
anche durante l'arco della stagione. Purtroppo questa regione viene
un po' sottovalutata».
Torniamo alla Reggina...
«Senza dubbio è stata la mamma di
tanti ragazzi che sono andati lontano, vedi Pirlo e Baronio. La
Reggina ha sfornato grandi talenti, ha sempre puntato sul suo settore
giovanile ed è un esempio da seguire, per noi calabresi e non solo.
E' stata una culla di tanti campioni. Non ha disputato un campionato
di altissimo livello e ci si aspettava qualcosa di diverso, però è
stata brava a venire fuori alla grande per come si erano messe le
cose. Non è facile inculcare a gente come Di Michele una mentalità
da salvezza, ma i giocatori si sono immedesimati nella e sono
riusciti a raggiungere l'obiettivo. Non era facile, sono stati
bravi».
E il Crotone, l'altra squadra
cadetta della regione?
«Ritengo che abbia uno dei più
bravi direttore sportivi d'Italia, ma non lo dico soltanto perché è
calabrese. Il ds Ursino è un maestro, anche se segue un altro tipo
di politica rispetto a quella della Reggina. Il Crotone non mira a
valorizzare il proprio prodotto, ma, non avendo grandi mezzi
economici a disposizione, traggono vantaggio dai premi di
valorizzazione derivanti da prestiti e comproprietà. Questa politica
sta dando i suoi frutti, gli esempi di Florenzi e Ciano sono
lampanti. Da anni il Crotone viaggia sulla stessa lunghezza d'onda e
disputa dei buoni campionati, valorizzando la qualità dei giovani
che ha in rosa. Ma, a proposito di Serie B, ci tengo a dire una
cosa...».
Prego.
«Volevo fare i complimenti a due
calabresi come Mimmo Toscano e al suo vice Michele Napoli. Con la
Ternana sono stati la vera rivelazione dell'ultimo campionato
cadetto. Il nome di Toscano è stato accostato anche al Chievo e
questo dimostra che in Calabria c'è gente molto preparata,
nonostante a volte venga vista con un occhio diffidente. L'anno
scorso ha vinto il campionato e in passato ha vinto due campionati
col Cosenza, merita il palcoscenico Serie A».25 giugno 2013
Sampdoria, il Castiglione annuncia l'arrivo di Cafferata ma l'accordo non c'è
Quando si dice “Fare il passo più lungo della gamba”. Venerdì il Castiglione, che milita nella Seconda Divisione della Lega Pro, ha diramato, attraverso il proprio sito ufficiale, un comunicato annunciando di aver prelevato con la formula del prestito Gianluca Cafferata. Ma, come raccolto in esclusiva, non sarebbe stata conclusa alcuna trattativa con la Sampdoria. Se è comunque innegabile che la società lombarda sia interessata all'esterno mancino della Primavera blucerchiata, è altrettanto vero che al momento non esiste alcun accordo formale, né tra i club né tanto meno con il giocatore. Staremo a vedere se nei prossimi giorni si arriverà a qualcosa di concreto.
Luca Iannone per SampNews24.com
Luca Iannone per SampNews24.com
Un ex Novara finisce nel mirino del Boca Juniors
Dopo una stagione tutt'altro che
positiva, i dirigenti del Boca Juniors sono pronti a tuffarsi
sul mercato per migliorare e rendere più competitiva la rosa a
disposizione di Carlos Bianchi. Gli Xeneizes vogliono rinforzarsi in
ogni reparto, a cominciato da quello avanzato. Secondo accreditate
indiscrezioni raccolte in esclusiva e
provenienti dal Sud America, avrebbero messo gli occhi su
Emanuel Gigliotti. Quest'anno la punta del Colon ha messo in
mostra tutte le sue qualità da goleador, mettendo a segno 21 gol
nelle 35 partite a cui ha preso parte in campionato. Per il
ventiseienne attaccante, che in Italia ha giocato in Serie B con il
Novara, il Boca potrebbe muovere a breve passi concreti.
Sampdoria, il Boca insiste per Rodriguez: lo vuole in prestito
Vero e proprio oggetto misterioso della
seconda parte di questa stagione, Matias Rodriguez è pronto a
prendere parte al ritiro estivo di Bardonecchia con i suoi compagni.
Fin dal suo arrivo, mister Rossi ha preferito farlo ambientare senza
bruciare le tappe concedendogli soltanto novanta minuti, all'Olimpico
contro la Lazio nella penultima gara di campionato. In Sud America,
però, non si sono affatto dimenticati dell'ex Universidad de Chile.
Si è vociferato infatti di un
interesse del Boca Juniors nei confronti di Rodriguez, sul
quale la società ha investito sborsando 3,1 milioni di euro. Come
raccolto in esclusiva, il club di Buenos Aires
sarebbe realmente intenzionato a puntare sul terzino argentino e
vorrebbe prelevarlo con la formula del prestito. Ma stando così le
cose difficilmente la Samp si priverà di lui, a meno di una proposta
che equivalga economicamente a quanto speso a gennaio.
22 giugno 2013
Ag. Pisano: "A Genova periodo positivo. Verona? Sogliano lo stima"
Il Genoa lo aveva prelevato a
gennaio in comproprietà, ma da oggi Eros Pisano è nuovamente
un giocatore del Palermo a
tutti gli effetti. E' stato questo il verdetto delle buste,
con il club di Zamparini che si è assicurato l'intero cartellino del
laterale classe '87 per 950 mila euro. Ho contattato in esclusiva il suo
procuratore, Dario Paolillo,
per commentare la notizia odierna e capire qualcosa in più sul suo
futuro: «Quando si arriva alle buste può succedere di
tutto e bisogna aspettarsi qualsiasi cosa. Comunque questi mesi al
Genoa li valutiamo in maniera positiva. Il ragazzo ha fatto bene e ha
aiutato la squadra a raggiungere la salvezza». Sembra difficile,
però, che il suo futuro sia a tinte rosanero: «E' stato
riscattato dal Palermo, ma adesso vedremo cosa succederà. Era
importante capire come si sarebbe sviluppato il discorso
comproprietà». Nelle scorse settimane si era parlato di un
interessamento dell'Hellas Verona: «Senza dubbio il ds
Sogliano stima il ragazzo. Questo però è normale dato che hanno
lavorato bene insieme (a Varese, ndr). Il resto si vedrà più
avanti», ha concluso Paolillo.
21 giugno 2013
Ag. Sansone: "Grazie Samp, presto vedrete il vero Gianluca"
Da ieri Gianluca Sansone è,
interamente, un giocatore della Sampdoria. Il club di Corte
Lambruschini ha infatti trovato l'accordo con il Sassuolo per
diventare l'unico proprietario del cartellino dell'attaccante,
sborsando circa 1,4 milioni di euro. Ho intervistato in esclusiva il suo procuratore, l'avvocato Donato
Di Campli, che ha esordito così: «E'
stata una bella cosa perché si è visto quanto la Sampdoria e
Gianluca ci tenevano a proseguire questo rapporto insieme. Vogliamo
ringraziare la società per la fiducia accordata e perché, tra
gennaio e giugno, ha speso tre milioni di euro per far suo l'intero
cartellino».
Ieri Gianluca era presente all'ATA
Hotel, a testimonianza della volontà di non andare alle buste.
«Sì, era con me e ci siamo fatti
una bella chiacchierata. Alla fine è andata bene. Ringraziamo anche
i dirigenti del Sassuolo per come si è conclusa la vicenda».
Ma i tifosi doriani hanno già visto il vero Sansone?
«Lo vedremo molto presto. E'
determinato a conquistarsi un posto in prima fila nella Sampdoria.
Fin dall'inizio della preparazione sarà a disposizione di Delio
Rossi e quindi sarà tutta un'altra musica quest'anno».
Concludiamo con un bilancio dei suoi
primi mesi a Genova.
«Si è trovato benissimo e credo
abbia dato vita ad ottime prestazioni, altrimenti la Sampdoria non lo
avrebbe riscattato. E inoltre è stata una delle poche situazioni in
cui si è pagato per risolvere la compartecipazione».
20 giugno 2013
Mokulu rescinde: due offerte concrete, ma lui aspetta l'Italia
Benjamin Mokulu è ad un
passo dal rescindere il contratto che lo lega al Lokeren. A
breve, dunque, il centravanti belga di origini congolesi sarà libero
da vincoli e potrà liberamente scegliere la sua nuova squadra. Le
offerte non gli mancano di certo. Stando ad accreditate indiscrezioni
raccolte in esclusiva, l'attaccante classe '89 avrebbero ricevuto due
proposte fino a questo momento: quella dell'Anderlecht e
quella del Cluj. Il club rumeno, che assicurerebbe al
giocatore un contratto triennale da 800mila euro a stagione, è
attualmente in pole position. Mokulu sta valutando ma preferirebbe
approdare in Serie A e, per questo motivo, si è dato tempo fino alla
prossima settimana prima di legarsi a qualsiasi altra squadra.
Il talent scout Soli: "Da Ghoulam a Ishak: tutto sugli stranieri accostati alla Samp"
La Sampdoria, come ha ammesso lo
stesso diesse Osti, guarda anche all'estero per rinforzare e rendere
maggiormente competitiva l'organico attuale. A questo proposito,
nell'ultimo periodo sono diversi i nomi accostati alla società
blucerchiata in ottica mercato. Per conoscere meglio i possibili
obiettivi di mercato, ho
contattato in esclusiva l'osservatore Alessandro Soli, grande
conoscitore del calcio europeo ed in particolare di quello
scandinavo.
Marcin Wasilewski - «E' un
difensore centrale di grande esperienza che può disimpegnarsi con
ottimi risultati anche nel ruolo di terzino destro. Fa della forza
fisica la sua arma migliore, è un marcatore arcigno e ruvido nei
contrasti oltre che molto abile nel gioco aereo. Dotato di grande
concentrazione, resistenza ed aggressività, è un giocatore che non
molla mai nell'arco dei novanta minuti e che bada al sodo.
Considerando che potrebbe essere ingaggiato a parametro zero,
rappresenterebbe un investimento a breve termine di sicuro valore».
Faouzi Ghoulam - «Ventiduenne
del Saint-Étienne, ha disputato un'ottima stagione in Ligue 1. E' un
terzino sinistro di spinta, più propenso alla fase offensiva che a
quella difensiva. Ben dotato fisicamente, mancino naturale, ha
dimostrato un'ottima falcata sulla corsia di competenza. Abile ad
arrivare sul fondo grazie alla sua rapidità, riesce a crossare in
corsa con efficacia grazie alle sue qualità tecniche. E' un
giocatore a suo agio con la palla tra i piedi, a cui piace molto
dialogare con i compagni. In fase difensiva deve sicuramente
migliorare, spesso perde il marcatore e non è posizionato in modo
corretto. Ha dalla sua parte l'età ed è sicuramente un giovane su
cui puntare».
Vegar Eggen Hedenstad - «Si
tratta di un terzino destro che può giocare anche sulla fascia
sinistra. Dotato di una discreta tecnica individuale, ha dimostrato
di essere abile sia in fase difensiva che offensiva. Bravo in
marcatura, sempre ben posizionato ed abile nei passaggi. Prenderlo
l'anno scorso in seguito alla retrocessione dello Stabaek sarebbe
stato un affare. Ci ha visto bene il Friburgo, che ora difficilmente
lascerà partire il ventunenne norvegese che ha dimostrato di saperci
fare al suo primo anno nella Bundesliga. E' un giocatore che sta
dimostrando di avere elevate potenzialità».
Stefan Johansen - «E' un
centrocampista centrale di ventidue anni dello Stromsgodset e
dell'Under 21 norvegese. Mancino naturale, abile nei passaggi e nel
gestire il possesso palla, è dotato di un buon tiro dalla distanza.
Ad oggi rappresenterebbe una scommessa, deve ancora lavorare sodo sul
suo approccio alla partita e a volte sembra un po' fuori dal gioco.
Tecnicamente è valido, ma usa poco il fisico, soprattutto nel gioco
aereo e in marcatura rischia spesso di perdere l'avversario».
Mikael Ishak - «Attaccante
molto forte fisicamente, tecnicamente non eccelso ma che riesce a
calciare indifferentemente con entrambi i piedi. E' rapido e bravo
nel liberarsi al tiro nell'uno contro uno. Ha venti anni, deve ancora
crescere e trovare continuità. A mio giudizio deve migliorare nel
gioco aereo, dove è poco incisivo. Ai tempi dell'Assyriska mi aveva
particolarmente colpito per la determinazione che dimostrava durante
la partita: non mollava mai ed era sempre di aiuto ai compagni, un
vero trascinatore nonostante la giovane età. Non so se sia pronto
per la Sampdoria. Sinceramente al momento penso che sia più utile
per il ragazzo crescere senza pressioni in una squadra di livello
inferiore ed acquisire, partita dopo partita, maggiore esperienza».
Mustapha Yatabarè - «Negli
anni passati aveva dimostrato elevate difficoltà in fase
realizzativa, mentre in questa stagione è andato a segno
regolarmente chiudendo con ben 22 centri in Ligue 2. Ha ventisette
anni, quindi è nel pieno della sua maturità. E' forte fisicamente,
rapido, tecnicamente valido anche se a volte sembra un po' grezzo.
Destro naturale, è un attaccante che dimostra un buon posizionamento
nell'area avversaria e che svaria su tutto l'arco offensivo. Gli
piace molto partire da lontano e cercare l'uno contro uno, non
disdegnando lo scontro fisico. Pericoloso nel gioco aereo, riesce
spesso a trovare i giusti spazi dimostrando un'ottima scelta di tempo
nella staccata. Bisogna vedere se nella prossima stagione continuerà
ad essere così incisivo sotto porta. Penso che il Guingamp cerchi
comunque di tenerselo stretto, considerando la promozione nella
massima serie del campionato transalpino».
19 giugno 2013
Ag. FIFA Cicchetti: "Samp, che colpo Wszolek! Piaceva anche al Milan"
La Sampdoria sembra essere vicina a ufficializzare il primo movimento in entrata di questa sessione estiva di calciomercato. Sarebbe in dirittura d'arrivo, infatti, la trattativa per l'ingaggio a costo zero di Pawel Wszolek, esterno offensivo della nazionale polacca svincolatosi recentemente dal Polonia Varsavia. Per conoscerlo meglio, ho intervistato in esclusiva Gianfranco Cicchetti, agente FIFA che a gennaio scorso deteneva il mandato per rappresentare il classe '92 in Italia.
Che tipo di giocatore è Wszolek?
«Wszolek è un esterno di centrocampo, ideale in un 4-4-2, in un 4-2-3-1 e in un 4-3-3. Può giocare sia a destra che a sinistra, anche se sull'out mancino sa essere devastante perché con la sua potente progressione riesce a convergere e a far male con tiri dal limite o con inserimenti senza palla, tanto da riuscire a segnare sette reti nella massima serie polacca. Possiede grande fisicità oltre che una notevole corsa».
Credi che possa inserirsi bene nel sistema di gioco di Delio Rossi?
«Nel 3-5-2 non ce lo vedo, anche se avrebbe l'età e il fisico per poter imparare tutti i movimenti, soprattutto in fase difensiva. Se Rossi dovesse tornare alla difesa a quattro può impiegarlo in più ruoli perché si tratta comunque di un giocatore dalle importanti potenzialità future».
Ritieni che sia pronto per la Samp e per la Serie A?
«Secondo me è un giovane pronto, sia a livello di personalità che, soprattutto, fisico. Ha esordito in nazionale a Wembley contro l'Inghilterra e si è subito imposto come uno dei futuri titolari della Polonia. Ovviamente è un giovane che va aspettato e al quale andrà concesso il giusto periodo di ambientamento. Passare dal campionato polacco alla nostra Serie A è un passaggio davvero notevole sotto tutti gli aspetti e in particolare per la lingua, l'alimentazione e gli insegnamenti tattici, completamente diversi tra i due campionati».
Se dovessi paragonarlo ad un calciatore già affermato, che nome faresti?
«E' un mix tra Cerci, Schelotto e Krasic, ma è dotato di maggiore fisicità rispetto a loro tre. Sotto alcuni aspetti mi ricorda molto anche Kuyt come giocava nel Liverpool di Rafa Benitez».
A gennaio quali squadre si interessarono a Wszolek?
«Quando ottenni il suo mandato per l'Italia a gennaio lo proposi a diverse società di Serie A, ma quando il giocatore non poteva essere ingaggiato a parametro zero come adesso e soprattutto la sua valutazione si aggirava attorno agli 1,5-2 milioni di euro di euro. Questo perché il Polonia Varsavia si faceva forte dell'offerta avanzata dall'Hannover. Era stato seguito da Cagliari, Catania, Chievo, Milan e Torino, però nessuno di questi club ha mai presentato offerte concrete, sebbene il suo profilo e il suo prospetto interessassero molto. Prenderlo a costo zero è indubbiamente un grande affare. Brava la Samp ad averci creduto».
Luca Iannone per SampNews24.com
Che tipo di giocatore è Wszolek?
«Wszolek è un esterno di centrocampo, ideale in un 4-4-2, in un 4-2-3-1 e in un 4-3-3. Può giocare sia a destra che a sinistra, anche se sull'out mancino sa essere devastante perché con la sua potente progressione riesce a convergere e a far male con tiri dal limite o con inserimenti senza palla, tanto da riuscire a segnare sette reti nella massima serie polacca. Possiede grande fisicità oltre che una notevole corsa».
Credi che possa inserirsi bene nel sistema di gioco di Delio Rossi?
«Nel 3-5-2 non ce lo vedo, anche se avrebbe l'età e il fisico per poter imparare tutti i movimenti, soprattutto in fase difensiva. Se Rossi dovesse tornare alla difesa a quattro può impiegarlo in più ruoli perché si tratta comunque di un giocatore dalle importanti potenzialità future».
Ritieni che sia pronto per la Samp e per la Serie A?
«Secondo me è un giovane pronto, sia a livello di personalità che, soprattutto, fisico. Ha esordito in nazionale a Wembley contro l'Inghilterra e si è subito imposto come uno dei futuri titolari della Polonia. Ovviamente è un giovane che va aspettato e al quale andrà concesso il giusto periodo di ambientamento. Passare dal campionato polacco alla nostra Serie A è un passaggio davvero notevole sotto tutti gli aspetti e in particolare per la lingua, l'alimentazione e gli insegnamenti tattici, completamente diversi tra i due campionati».
Se dovessi paragonarlo ad un calciatore già affermato, che nome faresti?
«E' un mix tra Cerci, Schelotto e Krasic, ma è dotato di maggiore fisicità rispetto a loro tre. Sotto alcuni aspetti mi ricorda molto anche Kuyt come giocava nel Liverpool di Rafa Benitez».
A gennaio quali squadre si interessarono a Wszolek?
«Quando ottenni il suo mandato per l'Italia a gennaio lo proposi a diverse società di Serie A, ma quando il giocatore non poteva essere ingaggiato a parametro zero come adesso e soprattutto la sua valutazione si aggirava attorno agli 1,5-2 milioni di euro di euro. Questo perché il Polonia Varsavia si faceva forte dell'offerta avanzata dall'Hannover. Era stato seguito da Cagliari, Catania, Chievo, Milan e Torino, però nessuno di questi club ha mai presentato offerte concrete, sebbene il suo profilo e il suo prospetto interessassero molto. Prenderlo a costo zero è indubbiamente un grande affare. Brava la Samp ad averci creduto».
Luca Iannone per SampNews24.com
Ag. Berge: "Seguito da alcuni club italiani, è da Serie A"
La
Norvegia è stata senza dubbio la maggiore sorpresa di questi Europei
Under 21 che hanno visto trionfare la Spagna ai danni dell'Italia di
Devis Mangia. Tra i giocatori più promettenti che si sono messi in
mostra tra le fila della compagine scandinava c'è Fredrik
Semb Berge, difensore centrale classe '90 autore di un gol contro
l'Inghilterra. Ho raggiunto
in esclusiva il suo procuratore, Kent Karlsen, per conoscere
meglio il centrale di proprietà dell'Odd Grenland e saperne di più
circa i rumors di mercato che lo vorrebbero nel mirino di diverse
squadre di Serie A.
Come ci descriverebbe Fredrik Berge?
«Fredrik è un centrale difensivo
moderno. Possiede una buona lettura del gioco, è forte in area di
rigore, ha buon ritmo e tecnica di base».
Negli ultimi giorni è arrivata qualche chiamata da parte di club italiani?
«Al momento non sono a conoscenza
al momento di alcuni interessamento dalla Serie A, ma sono in
contatto con l'agente FIFA Lello Stancati. Mi ha informato che
qualche società italiana ha tenuto d'occhio Fredrik in Israele».
Ritiene che il ragazzo sia pronto per un campionato difficile come la Serie A?
«E' sempre difficile da dire
questo, però Fredrik è un ragazzo serio e con grande intelligenza
di gioco. Dunque penso sia adatto a giocare nella massima serie
italiana».
E' risaputo che i giocatori scandinavi preferiscono la Germania o l'Inghilterra, ma Berge cosa pensa dell'Italia?
«Quello italiano è uno dei
campionati migliori di tutta Europa. Se qualche società italiana
presenterà un'offerta, la prenderemo sicuramente in considerazione e
la valuteremo con grande attenzione».
Che idea si è fatto dell'Europeo Under 21 appena concluso?
«L'Italia, l'Olanda e la Spagna mi hanno davvero colpito, così come la Norvegia naturalmente. Ho ammirato un giocatore in particolare, Marco Verratti, che mi ha impressionato molto e quasi non posso credere che un centrocampista così completo sia del 1992».
18 giugno 2013
Dal Belgio potrebbe arrivare Mokulu: un'idea per l'attacco del Parma
Tutte le squadre che stanno cercando un
centravanti giovane e moderno per il proprio reparto avanzato
dovrebbero segnarsi il nome di Benjamin Mokulu sulla lista dei
giocatori da tenere d'occhio. Si tratta di una prima punta classe '89
in forza al Lokeren, compagine che si è classificata quinta
nella Jupiler League. Attaccante molto interessante, abbina una
grande forza fisica ad una buona tecnica di base, abile a far salire
la squadra e bravo nella profondità. Circa 30 presenze e 10 reti in
questa stagione per lui, che viene paragonato a Didier Drogba.
Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, ci sarebbe stato di recente un
contatto con il Parma ma il giocatore ha molto mercato in
Belgio. Mokulu, rappresentato in Italia dall'avvocato Vincenzo De
Tata, è valutato circa 1,5 milioni di euro e ha un contratto in
scadenza fra un anno.
Sampdoria, Testardi di nuovo in partenza: andrà in prestito all'estero, ecco dove
Neanche il tempo di disfare le valigie
per Emanuele Testardi che è già pronto ad intraprendere una
nuova avventura. Ve lo avevamo anticipato una settimana fa, mentre
soltanto oggi la Sampdoria ha annunciato ufficialmente di aver
riscattato interamente il suo cartellino dal Sudtirol. Ma, come
raccolto in esclusiva, l'attaccante romano
verrà ceduto all'Honved Budapest. Il club ungherese, che
nella prossima stagione prenderà parte all'Europa League, lo
preleverà con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il
classe '90, sempre secondo mie indiscrezioni, è atterrato proprio
questa sera a Budapest e a breve comincerà la sua prima esperienza
fuori dall'Italia.
17 giugno 2013
Entella, ds Superbi: "Vi racconto il nostro progetto basato sui giovani"
Avellino e Trapani, da ieri anche Carpi
e Latina. Queste sono le squadre che si sono conquistate sul campo la
promozione in Serie B, ma c'è un'altra squadra di vertice di Lega
Pro merita un plauso particolare. E' la Virtus Entella,
compagine di Chiavari (in provincia di Genova) che fa della
valorizzazione e della crescita dei giovani il suo marchio di
fabbrica. Il sodalizio allenato da Luca Prina ha dovuto dire addio al
sogno dell'approdo fra i cadetti soltanto ai play-off, uscendo tra
gli applausi dal Via del Mare di Lecce. Ho intervistato in esclusiva il direttore
sportivo della società ligure, Matteo Superbi, con cui
abbiamo tracciato un bilancio della stagione da poco conclusa e
abbiamo gettato uno sguardo verso il futuro.
Direttore, prevale il rammarico o la
soddisfazione dopo una stagione come questa?
«Il primo sentimento è stato
quello del rammarico. Quando si arriva a quel punto la speranza di
fare qualcosa di fenomenale viene; sarebbe stato un mezzo miracolo ma
ci credevamo tutti. La squadra era in salute e lo ha dimostrato anche
nella gara di ritorno che è stata combattuta e non ha visto una
netta supremazia da parte del Lecce. Quindi un po' di rammarico
resta, però devo dire che dal giorno successivo abbiamo analizzato
l'annata perbene e con grande soddisfazione. Lo scorso agosto siamo
stati ripescati ed eravamo nuovi della categoria, ma abbiamo
trascorso tutta la stagione nella zona play-off. Il fatto di essere
rimasti lì fino in fondo è stata una logica conseguenza, non una
situazione casuale. Questo è motivo di grande soddisfazione per noi
che durante questa stagione siamo anche riusciti a valorizzare alcuni
giovani».
Da neo promossa siete riusciti ad
accedere ai play-off: ve lo sareste aspettati?
«Sinceramente no. Sapevamo di aver
costruito una squadra competitiva insieme al mister e speravamo di
essere la sorpresa, l'outsider di questo campionato. Dunque non sono
rimasto del tutto sorpreso, anche se le speranze devono sempre
trovare conferma sul campo. Devo dire la verità ci speravamo perché
pensavamo di avere allestito un organico di buon livello».
Alla fine il mix tra giocatori
esperti e giovani ha funzionato ancora una volta.
«E' vero, quest'anno più che mai.
Abbiamo avuto un ottimo gruppo. Da una parte giocatori esperti di
grande carisma ed affidabilità che sono stati da esempio per i più
giovani. Dall'altra giovani di grande prospettiva che sono potuti
emergere nonostante non fossero conosciuti dal grande pubblico. Non
era facile riuscirci, ma è stato creato qualcosa di importante in
linea con i dettami del presidente».
E pensare che fino a tre anni fa
l'Entella navigava nelle acque della Serie D...
«Riflettendo sotto questo aspetto
logicamente fa ancora più impressione. Il merito di questa scalata è
da attribuire al presidente che ha scelto le persone giuste e
allestito tutta l'organizzazione, trasferendo trasferito la sua
abilità imprenditoriale nel mondo del calcio ottenendo i risultati
che sono sotto gli occhi di tutti».
Oltre alla prima squadra, anche la
Berretti ha fatto molto bene arrivando alle Final Four.
«E' stato un risultato estremamente
importante. L'organico non era ai livelli dello scudetto conquistato
due anni fa, ma bisogna sottolineare il gran lavoro svolto da mister
Scotto e dal suo staff. E' stata un'annata positiva per tutto il
settore giovanile perché sono arrivati risultati importanti anche
nelle leve inferiori. In questi mesi stiamo cercando di migliorare
ancora e siamo sempre al lavoro per provare a creare qualcosa di
ancora più importante».
Possiamo dire che il gran lavoro
svolto a livello di settore giovanile comincia a dare i suoi frutti?
«Sì, comincia a dare grandi
frutti. La vittoria degli scudetti Juniores e Berretti ottenuta anni
fa si sta estendendo alle leve inferiori. E' un lavoro che richiede
tempo, organizzazione e dedizione. Mi fa piacere sottolineare il
grande feeling esistente tra allenatori, responsabili del settore
giovanile responsabile, osservatori e tutti quanti. Credo che questo
stia alla base di tutti i successi. E' un ottimo gruppo di lavoro e
quando è così viene più facile prendere certe decisioni».
Lo dimostra anche il fatto che tanti
vostri giovani sembrano in procinto di spiccare il volo verso
categorie superiori...
«Questo è il nostro obiettivo. Il
fatto di investire così tanto, al di là dell'aspetto sociale,
dimostra la nostra volontà, che è quella di creare in casa i
giocatori e di rappresentare un trampolino per farli approdare nelle
serie maggiori. Logicamente serve del tempo e non è una cosa che si
ottiene dall'oggi al domani; per avviare questo tipo di lavoro c'è
stato bisogno di una radicale ristrutturazione dal basso. Credo che
nessuna squadra di Lega Pro sarà in grado di ottenere quanto abbiamo
ottenuto noi quest'anno e questo è motivo di soddisfazione per tutti
quanti noi».
Che tipo di campagna acquisti
dobbiamo aspettarci quest'estate?
«In questo momento siamo un po'
fermi e stiamo valutando i nuovi regolamenti che entreranno in
vigore. Martedì è in programma un'importante riunione a Firenze e
da lì capiremo quali sono le vie per poter accedere ai contributi
federali. In questi anni abbiamo cercato di concentraci sulla
crescita dei giovani con grandi prospettive e questo continueremo a
farlo di sicuro. Abbiamo in testa una serie di nomi che possano
emergere come hanno fatto quest'anno i vari Argeri, De Col e Zampano.
La nostra idea è quella di far crescere i giovani ed è abbinata al
fatto che ci teniamo a far bene in campionato. Allestiremo una
formazione competitiva che possa giocarsela con tutti per qualcosa di
importante».
Quindi ripartirete da mister Prina e
dai vostri giovani talenti.
«Sarà la terza stagione che
cominciamo dall'inizio con mister Prima in panchina. E' un allenatore
con cui abbiamo un grande feeling e ci stiamo trovando molto bene; il
suo staff è formato da persone in gamba ed è superfluo dire che la
crescita di tutti questi giovani passa dal loro lavoro. Noi siamo
bravi a selezionare i giovani, ma tutto questo non avrebbe un
riscontro sul campo se non ci fosse uno staff capace. E' giusto
continuare col lavoro e sulla strada che abbiamo tracciato in questi
anni».15 giugno 2013
Samp Primavera, non è fatta per Hraiech dell'Entella: previsto un incontro
Sono tanti i nomi che vengono accostati
alla Sampdoria, come un po' a tutte le squadre di Serie A, in
questa prima fase della sessione estiva di calciomercato. E non solo
in ottica prima squadra, ma anche per quanto riguarda il settore
giovanile. Uno dei più ricorrenti è quello di Saber Hraiech,
che potrebbe andare a far parte della formazione Primavera.
Soli: "Badu segnalato nel 2009, è da Genoa. Granqvist e Ranegie..."
Ho raggiunto in esclusiva Alessandro
Soli, osservatore che ha collaborato con diverse società europee
e che segue da vicino numerosi campionati stranieri. Soli è stato
uno dei primi fra gli addetti ai lavori a segnalare Badu,
oggi all'Udinese e finito nel mirino del Genoa, ed è un profondo
conoscitore del calcio scandinavo.
Lei è stato uno dei primi a notare
le qualità di Badu. Come lo scoprì e per cosa colpì la sua
attenzione?
«La prima volta che ho visto Badu
ero al Mondiale Under 20 del 2009, in Egitto. Mi colpì la sua
intensità nel gioco e la concretezza dimostrata sia in fase
difensiva che nel far ripartire l'azione. Univa in modo perfetto le
qualità fisiche e di resistenza tipiche dei calciatori africani con
una mentalità tattica di stampo europeo. A quel tempo militava nel
Recreativo Huelva, era in prestito dall'Asante Kotoko, ma la squadra
spagnola non aveva creduto nelle sue qualità e aveva deciso di non
esercitare il riscatto. Mi fa piacere di essere stato uno dei primi a
parlare di lui».
Come giudica l'eventuale colpo del
Genoa se acquistasse il ghanese?
«Parliamo di un giocatore ancora
giovane, ha 22 anni, e con alle spalle un campionato da protagonista
in Serie A. Penso che possa ancora migliorare, ha un elevato
potenziale. Ritengo naturalmente che sarebbe un ottimo innesto per il
4-3-3 di del neo tecnico rossoblu Liverani».
Chi invece potrebbe lasciare il
Grifone per la Lazio è Granqvist, ma qualcuno sostiene che non sia
da Serie A...
«Granqvist è sicuramente un
giocatore di fama internazionale, con richieste da parte di diverse
società europee. A mio giudizio, ha dimostrato un rendimento
altalenante e non sempre ha rispettato le attese. Penso sia il
momento giusto per il giocatore di fare una nuova esperienza e per il
Genoa di monetizzare».
Solo una presenza in rossoblu per il
connazionale Hallenius. Cosa gli manca per riuscire ad affermarsi in
Italia?
«La possibilità di giocare e
dimostrare il suo valore. Hallenius è arrivato tre anni fa in Italia
dall'Hammarby, dove aveva disputato un'ottima annata in
Superettan (la serie B svedese, ndr). Non era certamente pronto
per il Genoa e per la Serie A, ma è stata una scelta errata quella
di prestarlo ad una squadra importante come il Padova, dove è stato
impiegato con il contagocce. I giocatori scandinavi, soprattutto se
provengono dai campionati locali, hanno bisogno di un periodo di
ambientamento ma con la concreta possibilità di essere impiegati
regolarmente. Per fare un esempio mi viene in mente Joel Ekstrand,
difensore centrale prelevato dall'Udinese nel 2011 dall'Helsingborg.
Ha dimostrato di essere in difficoltà al primo anno di Serie A ed
opportunamente la società friulana ha provveduto a mandarlo in
prestito al Watford. In Inghilterra ha giocato regolarmente,
acquisendo maggiore fiducia e mettendo in risalto le buone qualità
che possiede. Oggi è un giocatore rigenerato e di valore, sia
tecnico che economico, pronto anche per il nostro campionato».
Tornando all'Udinese, Ranegie ha
faticato a trovare la via del campo e del gol. Si aspettava una
stagione così difficile per lui?
«Era partito in pompa magna,
affacciandosi alla Serie A con personalità, buone prestazioni e gol.
Mi viene in mente la partita contro il Milan, dove aveva fatto la
differenza. Purtroppo nell'arco degli ultimi sei mesi non è riuscito
a confermare le qualità intraviste all'inizio. Ha bisogno di
continuità e fiducia, non mi stupirei se venisse prestato al Watford
o al Granada e poi fatto tornare alla base. Il campionato inglese è
ideale per le sue caratteristiche, sono certo che farebbe bene».
14 giugno 2013
Solo un sondaggio della Samp per Belotti, il suo futuro nelle mani dell'Albinoleffe
Stanno circolando in questi giorni diverse indiscrezioni che vorrebbero Andrea Belotti nel mirino della Sampdoria. D'altronde, è da anni che la società di Corte Lambruschini va alla ricerca dei migliori giovani talenti sparsi sul territorio nazionale e non. La punta classe '93, che in questa stagione con l'Albinoleffe ha collezionato 29 presenze e messo a segno 12 reti in Prima Divisione di Lega Pro, rappresenta sicuramente un profilo molto interessante.
In ogni caso, come raccolto in esclusiva, la Samp si sarebbe limitata a sondare il terreno con la società bergamasca e a prendere informazioni sul ragazzo, così come hanno fatto altre squadre. Il nome di Belotti, sotto contratto fino al 2017, è stato accostato in questi mesi a Bologna, Catania Torino e Udinese. Il diciannovenne attaccante di Calcinate si è reso protagonista anche con la maglia dell'Italia Under 20: suoi due dei sei gol che la Nazionale del ct Di Biagio ha segnato contro la Polonia lo scorso 5 giugno.
Luca Iannone per SampNews24.com
In ogni caso, come raccolto in esclusiva, la Samp si sarebbe limitata a sondare il terreno con la società bergamasca e a prendere informazioni sul ragazzo, così come hanno fatto altre squadre. Il nome di Belotti, sotto contratto fino al 2017, è stato accostato in questi mesi a Bologna, Catania Torino e Udinese. Il diciannovenne attaccante di Calcinate si è reso protagonista anche con la maglia dell'Italia Under 20: suoi due dei sei gol che la Nazionale del ct Di Biagio ha segnato contro la Polonia lo scorso 5 giugno.
Luca Iannone per SampNews24.com
Samp Primavera, monitorato Ciccone della Cremonese
In casa Sampdoria si guarda al
futuro e non solo per quanto concerne la prossima stagione di
Gastaldello e compagni. E' in atto, infatti, un gran lavoro a livello
di settore giovanile che dovrebbe portare nuovi potenziali talenti a
Bogliasco. Uno degli osservati speciali della società di Corte
Lambruschini è Nicola Ciccone, attualmente in forza agli
Allievi Nazionali della Cremonese. Di piede mancino, questo
interessantissimo classe '96 può giocare indifferentemente come
attaccante esterno, come seconda punta e come trequartista. Come
raccolto in esclusiva, gli osservatori del
club blucerchiato avrebbero visionato il giovane in più di una
occasione; quella doriana, però, non sarebbe l'unica società di
Serie A che lo sta seguendo con interesse. In questo periodo è
impegnato nelle Final 8 degli Allievi Nazionali Lega Pro e questo
pomeriggio, con la sua squadra, affronterà il Catanzaro. Le sue
qualità tecniche sono sulla bocca di tanti, chissà che la Samp non
lo tenga d'occhio anche oggi.
Viviano in standby: il Torino resta alla finestra
Dopo il mancato riscatto da parte della
Fiorentina, Emiliano Viviano farà ritorno al Palermo. Forse
solo virtualmente però, dato che non sarà lui a difendere la porta
rosanero il prossimo anno e potrebbe addirittura non partire per il
ritiro estivo in programma dall'8 luglio. Al momento, stando ad
indiscrezioni raccolte in esclusiva, la situazione relativa al suo futuro sta
attraversando una fase di stallo e, con ogni probabilità, non ci
saranno novità neppure nei prossimi giorni. A tenere d'occhio con
attenzione l'estremo difensore di Fiesole è il Torino; il
club granata, in attesa di sapere che ne sarà di Gillet, avrebbe
individuato proprio in Viviano il potenziale numero uno per nella
stagione che verrà.
13 giugno 2013
Alle 15.30 appuntamento Milan-Nocerina per Baldan
Secondo accreditate indiscrezioni
raccolte in esclusiva, fra
poco più di mezz'ora si incontreranno a Milano la dirigenza del
Milan e quella della Nocerina. E' previsto alle 15.30
un summit fra le parti per fare il punto della situazione su Marco
Baldan, il cui cartellino è attualmente in comproprietà fra i
due club. Il centrale difensivo classe '93, quest'anno in forza alla
compagine molossa, si è messo in mostra come uno dei miglior nel suo
ruolo in Lega Pro in una stagione che lo ha visto protagonista fino
alla sfida play-off con il Latina, contro cui ha siglato un gol nella
gara di andata.
L'agente Spada: "Il mercato dei colombiani: Guarin, Quintero, Zuniga e..."
Tra i giocatori più ricercati, non
solo in Italia, ma nel panorama europeo di questo calciomercato, ci
sono senza dubbio i nazionali colombiani. E chi meglio di Federico
Spada, reduce da tre mesi trascorsi tra Bogotà, potrebbe
parlarci di loro? Ho interpellato in esclusiva il noto agente FIFA per analizzare e
commentare la situazione dei Cafeteros “italiani”.
Moratti ha ammesso che Guarin è
molto richiesto. Se fosse vera l'offerta di 20 milioni del Tottenham,
farebbe bene a cederlo?
«Che a Villas-Boas piaccia Guarin
penso sia un dato di fatto. Dall'Europa League vinta insieme con il
Porto alle parole al miele prima di Inter-Tottenham da parte
dell'allenatore lusitano, è un rapporto mai finito. In questo
momento Guarin sta bene a Milano e per 20 milioni non si muove,
questa sarebbe l'ultima offerta giunta da Londra. Penso che nel 3-5-2
di Mazzarri il colombiano sarebbe perfetto: nel ruolo alla “Hamsik”
potrà dare tanto all'allenatore nativo di San Vincenzo. C'è
comunque da dire che senza l'arrivo di Thoir, l'Inter avrà bisogno
di far cassa, e i principali indiziati sono Handanovic e proprio il
colombiano, gli unici ad avere mercato».
Milan, per un colombiano che va c'è
un colombiano che resta. Giusto lasciar andare Yepes e confermare
Zapata?
«L'idea del Milan mi pare
giustissima, Yepes è comunque un classe 1976 in procinto di
smettere. Vorrà fare l'ultimo anno in Europa per provare a
convincere il ct della Seleccion Pekerman a confermarlo nella
spedizione in Brasile, visto che è anche il capitano della squadra.
Penso che il suo futuro sia in Svizzera. Per quanto riguarda Zapata,
è stato giusto confermarlo. Un giocatore poco continuo che però
oltre a rappresentare una conferma, servirà molto a fare chioccia al
neo acquisto Jherson Vergara, connazionale classe '94 che impiegherà
del tempo a integrarsi nel calcio italiano. Sarà il centrale
rossonero del futuro, ma prima dovrà imparare molto dal punto di
vista tattico e soprattutto non dovrà cercare sempre l'anticipo, che
è il suo grande difetto. Non siamo più in Colombia!».
Chi invece non dovrebbe muoversi è
Cuadrado...
«Cuadrado è il giocatore
colombiano più migliorato nell'ultima annata: posizione in campo,
uno contro uno, fase difensiva e vizio del gol, miglioramenti
incredibili. Ed oltre ad essere un pilastro della Fiorentina, lo è
diventato anche nel 4-4-2 della Colombia. Sicuramente resterà a
Firenze, ma per la stagione 2014-2015 se ne riparlerà, soprattutto
se i miglioramenti continueranno».
Anche il suo ex compagno Muriel non
cambierà squadra in estate?
«La volontà del giocatore e del
suo entourage, così come dell'Udinese, è quella di proseguire
insieme un altro anno. Muriel quest'anno ha fatto benissimo, sia da
titolare sia entrando a partita in corso. Dopo Cuadrado, è stato lui
il miglior colombiano in Italia. Purtroppo per noi però, Muriel ha,
e soprattutto avrà, un valore di mercato irraggiungibile per i club
del nostro paese. Soltanto Juve e Milan potrebbero permetterselo, ma
le priorità di queste due squadre in questo momento sono altre. La
Juve cerca un top player, un giocatore con esperienza internazionale,
tanto per capirci un Tevez o un Higuain. Il Milan, invece, è più
concentrato su un trequartista o comunque un giocatore abile nel
4-3-1-2: uno tra Diamanti e Cerci lo porteranno a casa. Poi con
Balotelli, El Shaarawy e Niang, non credo che si mettano a pensare a
Muriel».
Il nuovo Napoli di Rafa Benitez
ripartirà da Armero e Zuniga sugli esterni?
«Il progetto di Benitez non partirà
da Zuniga, l'esterno colombiano è ormai pronto per il grande salto.
Un giocatore duttile, capace di fare sia il terzino, come nel 4-4-2
della Seleccion, che l'esterno alto, bravo a destra e altrettanto a
sinistra. E' perfetto nel 3-5-2, motivo per cui Conte e Mazzarri lo
vogliono fortemente nella propria squadra. Tuttavia penso che
sceglierà l'Inter, sia per la colonia colombiana, formata da Cordoba
e Guarin, sia per il fortissimo rapporto che lo lega a Mazzarri.
Armerò invece resterà sicuramente a Napoli. Negli ultimi due anni è
andato a calare ed ora è diventato un giocatore con poco mercato».
Infine Quintero: che colpo sarebbe
per il Genoa?
«Si
vedrà l'anno prossimo che colpo sarà. E' un giocatore
incredibile, un trequartista moderno e ha una capacità di lettura
del passaggio devastante; rapido, tecnico, micidiale sui calci
piazzati. Questo è Juan Fernando Quintero. Quest'anno purtroppo ha
giocato poco ma quando lo ha fatto con continuità, vedi con il
Pescara nel mese di dicembre e con la Colombia nel Sudamericano sub
20 di gennaio, i risultati sono stati ottimi. Sicuramente è già
pronto per una grande squadra, però crescerà ulteriormente nel
nuovo Genoa di Liverani. Un grande colpo per Preziosi».12 giugno 2013
Cagliari, conferme su Lanni: ma c'è la concorrenza da Serie B e Liga
Mentre va avanti la trattativa con la
Fiorentina per la cessione di Michael Agazzi, il Cagliari si
guarda intorno per individuare il sostituto che possa non far
rimpiangere la sua eventuale partenza. Oltre ai nomi già noti
accostati nell'ultimo periodo, oggi è spuntato anche quello di Ivan
Lanni. Classe '90, è stata una delle poche note positive del
Grosseto retrocesso in Lega Pro conquistandosi il posto a fine
ottobre e mantenendolo fino al termine della sfortunata stagione.
Come raccolto in esclusiva, in effetti i dirigenti di viale La Playa avrebbero sondato
il terreno con la società maremmana per avere informazioni su Lanni.
Sempre secondo indiscrezioni, però, l'estremo difensore
sarebbe ambito anche da altri club. Si tratta di Avellino,
Brescia, e Novara per quanto riguarda l'Italia, ma
anche l'Espanyol lo starebbe tenendo d'occhio e di recente
avrebbe allacciato i primi contatti. Insomma, arrivare al portiere
nativo di Alatri non sembra essere cosa facile.
11 giugno 2013
Sampdoria, tutta la verità sul "caso" Regini: cifre, dettagli e proiezioni future
"Le comproprietà sono un passaggio
importante in chiave mercato". Parola di Carlo Osti. E in effetti
la Sampdoria si sta concentrando soprattutto sulle
compartecipazioni, che, tra gli altri, coinvolgono un ex Primavera
che si è affermato come uno dei migliori difensori del campionato
cadetto. Stiamo parlando di Vasco Regini. Alla sua
seconda stagione consecutiva da titolare in Serie B, il classe '90
nativo di Cesena si è disimpegnato con ottimi risultati in un ruolo
inedito per lui, quello di centrale di sinistra nella difesa a
quattro.
Le sue prestazioni non sono passate di
certo inosservate agli occhi delle big, che si sono messe sulle sue
tracce, e del ct dell'Under 21 Devis Mangia, che ha deciso di
convocarlo per gli Europei di categoria attualmente in corso in
Israele. Il suo cartellino è in comproprietà tra la Samp e
l'Empoli, che entro il 20 di questo mese dovranno prendere una
decisione definitiva salvo il ricorso alle tanto temute buste.
Ag. Bogdan: "Italia, perché no? Adorjan via dal Liverpool in prestito"
Ho raggiunto in esclusiva Tibor Pataky. Con il noto agente
FIFA ungherese abbiamo discusso di due suoi assistiti, l'estremo
difensore del Bolton Adam Bogdan e il centrocampista del
Liverpool Krisztian Adorjan, entrambi accostati a società
italiane nelle ultime settimane.
Domanda secca su Bogdan: ci conferma
che è finito nel mirino di diversi club di Serie A?
«Sì, è vero. Lui è un ottimo
portiere e non è di certo una sorpresa che possano esserci degli
interessamenti, in ogni parte di Europa le squadre lo conoscono. E
l'Italia è un paese molto importante dal punto di vista calcistico
con grandi club. Loro conoscono il potenziale di Bogdan».
Dopo tre stagioni di fila al Bolton,
è alla ricerca di nuovi stimoli?
«E' al Bolton da qualche anno in
più, si trova molto bene in questa squadra e ha veramente un buon
rapporto con la società. Ma il calcio è così, non si può mai
sapere cosa accadrà domani».
Bogdan gradirebbe un trasferimento
nel Bel Paese?
«Dipende dai club. Adam ha un
contratto con il Bolton, ma chi può dire no all'Italia se una
soluzione può andare bene a tutti? Se il Bolton intende cederlo in
Italia, perché no? Siamo a conoscenza di qualche interessamento da
parte delle società italiane con le quali sta lavorando il nostro
partner, l'agente FIFA Lello Stancati».
Capitolo Adorjan. Per lui quattro
anni nelle giovanili del Liverpool, adesso è pronto per il salto in
prima squadra?
«Assolutamente sì. E' pronto al
100% a compiere questo salto».
Quali sono le proiezioni future per
l'attaccante in termini di crescita e di carriera?
«Ci piacerebbe scegliere la
migliore soluzione per lui. Prenderemo una decisione nelle prossime
due settimane. Innanzitutto, potrebbe lasciare il Liverpool per
andare via in prestito per una stagione».
10 giugno 2013
Cincione (vice Gautieri): "Siamo negli annali del Lanciano. Spezia piazza importante"
Promozione in Serie B, la prima nella
storia del Lanciano, e permanenza tra i cadetti. Difficilmente
poteva fare meglio Carmine Gautieri, a cui la società
abruzzese non ha tarpato le ali e lo ha lasciato libero nonostante un
altro anno di contratto. Protagonista insieme a Gautieri lo è stato
anche il suo secondo Pierluca Cincione, in passato allenatore
delle giovanili di Cavese, Potenza e Salernitana. Lo ho intervistato in esclusiva.
Mister Cincione, due aggettivi per
descrivere queste stagioni a Lanciano?
«Inaspettate e straordinarie».
E' stato più difficile ottenere la
promozione ai play-off o la salvezza all'ultima giornata?
«L'anno scorso non avevamo niente
da perdere e, una volta arrivati ai play-off, ogni passo in avanti
era qualcosa di inaspettato. Quest'anno, invece, la salvezza era
l'obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione e non
centrarla avrebbe provocato una grande delusione. Per la piazza
questa salvezza è stata come un altro campionato vinto».
Quale momento di questi due anni non
dimenticherà mai?
«Oggi è il 10 giugno ed è
trascorso esattamente un anno dallo straordinario successo per 3-1 in
quel di Trapani. Quello è il momento che mi ha emozionato di più e
mi è rimasto dentro. Le sensazioni che mi ha trasmesso quella
vittoria sono uniche e le conserverò dentro di me come il ricordo
più bello della mia carriera».
Siete consapevoli di essere entrati
nella storia di questa società?
«Tenendo conto della piccola realtà
rappresentata dal Lanciano, ci rendiamo conto di aver fatto un lavoro
che è andato al di là delle più rosee aspettative. Dire se grazie
ai traguardi raggiunti in queste due stagioni siamo riusciti ad
entrare nella storia del club, spetta alla società, ai lancianesi e
alla piazza ma non a noi. Io, insieme a mister Gautieri e a tutto lo
staff, spero di essere entrato negli annali del Lanciano e,
oggettivamente, penso che ci siamo riusciti».
Sembra una storia a lieto fine, che
però è giunta al capolinea. Perché?
«L'input di questa scelta è
arrivato dalla persona che ci rappresenta, ovvero mister Gautieri, e
io non ho fatto altro che dire la mia sulla decisione presa. Sono
stati due anni straordinari e irripetibili, questa scelta è stata
dettata da un discorso di prospettiva. Si cerca sempre di migliorare
dal punto di vista professionale; ogni professionista cerca di
migliorare anno dopo anno. E' stata la scelta migliore per tutti».
Adesso lo Spezia o un'altra squadra?
«Onestamente non lo so. Conoscendo
a fondo Gautieri, fino a quando non c'è qualcosa di sicuro e di
certo non me lo comunica. Evitiamo ogni tipo di discorso, nel momento
in cui c'è qualcosa di concreto me lo farà sapere. Fermo restando
che Spezia rappresenta una piazza ben gradita che punta ad un
campionato di vertice. Sarebbe una sfida importante».
Tra i giovani allenati al Lanciano,
chi vede già pronto per la Serie A?
«Su tutti vedo Nicola Leali ma non
lo dico soltanto io, lo dice tutta Italia e la convocazione in Under
21 lo conferma. Ha disputato un campionato straordinario, ha
sbagliato pochissimo e anche quando lo ha fatto ha sempre dimostrato
una grande reazione sul campo. Ci sono tutti i presupposti per fare
una grande carriera».
E Almici?
«Alberto ha mostrato dei
miglioramenti straordinari nel corso di questa stagione. Se coinvolto
un po' alla volta, gradualmente, in una piazza senza pressioni
eccessive, può giocare tranquillamente nella massima serie».
A proposito della sua carriera, si
vede al fianco di Gautieri ancora a lungo?
«Io ho avuto la fortuna di allenare
come primo in tutte le squadre del settore giovanile fino a diventare
collaboratore tecnico all'Honved Budapest; la mia è stata una
crescita molto lenta ma meticolosa. In ogni caso mi auguro che il
rapporto con mister Gautieri possa continuare per molto tempo; mi
coinvolge molto e mi fa sentire importante, quindi sono contento di
poter proseguire questa avventura come suo vice».
Cavallo di ritorno dal Sudtirol: la Samp riscatterà Testardi
E' stata un'altra annata non facile
quella trascorsa da Emanuele Testardi. Una stagione vissuta a
metà tra i sei mesi di prestito alla Virtus Lanciano e l'esperienza
al Sudtirol, che a gennaio scorso ha acquisito metà del suo
cartellino, per un totale di 23 presenze (10 tra Serie B e Coppa
Italia con il Lanciano, 13 in Lega Pro Prima Divisione con i
tirolesi). Tre invece le reti segnate nell'arco di tutto l'anno,
poche per una punta che però, a onor del vero, sta faticando a
trovare continuità e fiducia.
Adesso, o meglio entro il 20 giugno, Sampdoria e Sudtirol devono sciogliere il nodo relativo alla comproprietà. Ma non dovrebbe profilarsi il ricorso alle buste perché, come raccolto in esclusiva, la società blucerchiata starebbe per riscattare l'altra metà del cartellino di Testardi. Una volta tornato virtualmente alla base, l'attaccante romano difficilmente tornerà ad indossare la maglia della Samp. Appare più probabile, invece, che venga nuovamente girato ad una squadra di B o Lega Pro.
8 giugno 2013
Montecalvo: "Juve, la cessione di un big per trionfare in Europa. Allegri il tecnico giusto per il Milan, Montella da scudetto"
Ho intervistato in esclusiva Fabio Montecalvo. Con il
presidente di FM Communications e di WFM abbiamo analizzato il
presente e sopratttutto il futuro di due squadre a lui molto vicine,
la Juventus ed il Milan.
Tricolore alla Juve per il secondo
anno consecutivo: come divideresti, in percentuale, i meriti di
questa stagione?
«Tricolore bis meritatissimo e,
alla fine, anche con notevole distacco dal Napoli, a cui vanno
comunque fatti i complimenti per la grandissima stagione disputata.
Come ho già avuto modo di sottolineare, in occasione del ritorno
alla conquista dello scudetto nel 2012, i meriti della Juventus vanno
distribuiti a 360 gradi, non solo al settore tecnico, che sul campo
ha confermato una superiorità tecnico-tattica tale meritare gli
“assoluti” del campionato italiano, ma allo stesso modo al
“corporate” di corso Galileo Ferraris, che ha dimostrato ancora
una volta di aver saputo trasferire il proprio know-how dalle
scrivanie al terreno di gioco. Un team ben costruito e collaudato, in
stile “made in Europe”, come a me piace definire l'ambiente
bianconero, in rodaggio verso i futuri obiettivi che guardano
all'Europa».
Resta però l'amarezza di non essere
riusciti a superare i quarti di Champions. Che rinforzi occorrono per
colmare il gap con le big europee?
«Come dicevo, lo stile “made in
Euope” che contraddistingue l'entourage del presidente Andrea
Agnelli ha tutti i presupposti per poter tornare a trionfare anche in
Europa e nel mondo. C'è, da quest'anno, il valore aggiunto dello
Juventus Stadium che rende la compagine juventina un club europeo a
tutti gli effetti. Il gap tecnico che, in questo momento, la separa
da quelle che han dimostrato d'essere le big d'Europa, riguarda solo
e soltanto il fattore campo. La società c'è, è solida, con una
storia e un palmarès che conferma il “claim” di Vecchia Signora.
Va colmato il parco giocatori che necessita, per i motivi che i
quarti di Champions hanno evidenziato, un intervento sul mercato,
tale da poter rinforzare la rosa bianconera con 4-5 calciatori di
primissimo livello, cioè di quei cosiddetti “top players” con
esperienza internazionale, così come il linguaggio modaiolo del
calcio ci ha “imposto” di definirli».
Credi che sia necessaria la cessione
di un big per arrivare al tanto agognato top player?
«Se dovessi rispondere sulla base
del principio che vorrebbe, anzi, che vuole l'adeguamento al “fair
play” finanziario sia per le big sia per i club di “dimensioni
umane”, allora la risposta sarebbe direttamente proporzionale alla
domanda. Quindi, direi, di sì. Cederei un big per poi reinvestire in
un top player internazionale. Se, invece, devo esporre una
considerazione concernente il livello di competitività di una big
come la Juve, tale da poter ambire al massimo titolo europeo per
club, allora direi che la Juventus è quasi obbligata a investire in
un contesto che la vorrebbe protagonista ai massimi livelli di
mercato».
Qual è l'attaccante che farebbe
davvero al caso di Conte in questo momento?
«Tevez, Jovetic, Suarez, Higuain...
Questi sono i nomi degli arieti dell'area di rigore che si
accosterebbero meglio alla Juventus. Su alcuni di essi credo che ci
siano già interessi per meglio comprendere le fasi essenziali di un
eventuale trasferimento in bianconero, ad opera dei sopra citati top
players».
Passiamo al Milan. Ritieni che, in
fin dei conti, i rossoneri abbiano meritato di approdare ai quarti di
Champions?
«Fiorentina e Milan hanno disputato
entrambe un grandissimo campionato. Il Milan, in particolare, credo
sia da premiare maggiormente nel senso che, partendo dalla posizione
di classifica occupata nelle prime dieci giornate, assolutamente
negativa e lontana da obiettivi da primato che un club come quello
rossonero si pone all'inizio della stagione, è riuscito a recuperare
spostandosi dalla parte destra a quella sinistra della classifica e
poi perché la squadra di Allegri è stata anche in grado di
perseverare nella conquista delle prime posizioni, tanto da arrivare,
fino all'ultimo mach, a garantirsi la qualificazione in Champions
League. Le polemiche, come sempre in Italia accade, lasciano il tempo
che trovano. Allegri ha fatto un grandissimo lavoro con il proprio
gruppo e la sua fortuna si chiama anche e sopratutto, Silvio
Berlusconi, la cui presenza, al posto giusto e nel momento giusto, ha
inculcato in ogni singolo giocatore le giuste motivazioni trasformate
poi nelle vittorie sul campo. Grande merito ai viola, che con una
nuova squadra assemblata e costruita in pochissimo tempo, hanno
chiuso il campionato 70 punti dimostrandosi un club con ambizioni
europee».
A proposito, avresti visto bene
Montella al posto di Allegri?
«Il caso Allegri è stato al centro
delle attenzioni di media e tifosi nelle settimane immediatamente
successive alla fine del campionato, ma ho apprezzato molto la scelta
del club rossonero di proseguire con il tecnico toscano che meglio di
qualunque altro conosce l'esigenza degli uomini di Milanello.
Caratteristiche e peculiarità, queste ultime, dimostrate già nel
corso della stagione che ha visto mister Allegri e i suoi calciatori
protagonisti di una rimonta che li ha portati da una zona confinante
con i quartieri bassi della retrocessione sino al quarto posto,
ovvero al raggiungimento della zona Champions League. Per quanto
concerne l'amico Vincenzo Montella, non si può che dar adito alle
sue elevate capacità dimostrate sia come tecnico sia come
team-leader di un grande gruppo, quale è stato quello viola
quest'anno. Credo che nei prossimi anni andrà a dirigere un gruppo
pronto per la conquista del tricolore».
Sampdoria, potrebbe sfumare l'arrivo di Fragkou: il quadro della situazione
Sembrava tutto fatto, ma si sa che nel
calcio può accadere di tutto fino a che non vengono apposte le firme
sui contratti. E così Andreas Fragkou potrebbe non essere più
uno dei primi innesti per il settore giovanile. Eppure il talentuoso
centrocampista cipriota, di cui tanto si è chiacchierato e di cui vi
abbiamo parlato in anteprima, ha destato una buona impressione nella
settimana trascorsa in quel di Bogliasco; se quello veniva
considerato un provino allora era stato superato e fino a quel
momento non sembravano esserci ostacoli. In questi giorni, però, la
trattativa sembra essere entrata in una fase di stallo.
Mascetti: "Napoli? Nessun contatto, ma sono lusingato. Lasciamo lavorare De Laurentiis e Bigon"
Dopo gli addii di Walter Mazzarri, del
suo staff e di Giuseppe Santoro, il Napoli sta pian piano
ricomponendo i pezzi di un mosaico che probabilmente sarà definito
una volta per tutte la prossima settimana. A proposito del ruolo di
team manager, l'ex difensore azzurro Gianluca Grava potrebbe assumere
un ruolo nel settore giovanile o come collaboratore di Rafa Benitez.
Ecco perché potrebbe rispuntare il nome di Matteo Mascetti,
ex tm di Hellas Verona e Brescia. Lo ho contattato in esclusiva.
Sembra che il Napoli possa destinare
Grava alle giovanili. Prende corpo quindi la sua candidatura?
«Non
so cosa rispondere, non per segretezza o discrezione, ma
semplicemente perché non ho ricevuto alcuna chiamata. Se il mio nome
è realmente sul taccuino della dirigenza posso soltanto esserne
lusingato. Gianluca Grava è un ragazzo perbene ed intelligente,
sceglierà il ruolo che ritiene più adatto alla sua figura
compatibilmente a quanto gli proporrà la società».
Sappiamo della stima che ha verso
Bigon e verso De Laurentis. Non ha pensato di farsi vivo ed appurare
le indiscrezioni?
«Assolutamente
no, per almeno tre motivi. In primis non ho mai avuto l’onore di
conoscere personalmente il presidente. In secondo luogo, il rapporto
che mi lega al direttore è di grande stima e rispetto reciproco; lui
è il direttore ed io l’eventuale team manager, quindi resto a sua
disposizione. Infine, e sarà probabilmente un mio difetto, non è
nella mia natura propormi, farmi vedere, sentire o asfissiare chi
deve prendere decisioni per forzarne le scelte perché credo sia
controproducente. Una volta data la disponibilità è meglio starsene
buoni da parte. Già parlare con la stampa è motivo di imbarazzo per
uno come me che parla sempre un po’ meno del necessario».
Ma se fosse davvero lei il futuro
team manager azzurro, non avrebbe timore d’aver vita dura per i
rapporti storicamente difficili tra Verona e Napoli?
«Sinceramente
no, altrimenti non sarei andato nemmeno a lavorare a Brescia per lo
stesso motivo ed invece ho coltivato grandi amicizie. Nel lavoro i
campanili non esistono. A Napoli sarei il primo tifoso del Napoli,
così come lo fui a Verona, a Brescia e in qualunque città mi
capiterà di andare a lavorare».
Per un team manager, cosa può avere
in più una piazza come quella partenopea?
«Il
calore della gente. Potrebbe sembrare una risposta scontata, ma a
Napoli si vive per il Napoli e le pressioni di tifoseria e stampa
sono fuori dal comune, sia quando le cose vanno bene sia quando non
vanno come ci si aspetta».
7 giugno 2013
Dg Honved Budapest: "Stagione da 9. Bobal? Non solo Napoli. Su Lanzafame e Formiconi..."
Ho raggiunto in esclusiva Fabio Cordella, direttore generale
dell'Honved Budapest. Insieme al dirigente del club ungherese,
abbiamo commentato la stagione che ha visto protagonista la sua
squadra e anche parlato del mercato sia in entrata sia in uscita.
Direttore, partiamo col commentare
questa altra annata positiva. Che voto darebbe alla sua squadra?
«Innanzitutto devo dire che non
rientrava nelle aspettative iniziali. Abbiamo creato un gruppo per
fare il meglio possibile, ma arrivare al terzo posto era un azzardo
con un budget simile ad Eger e Siofok che sono retrocesse. In cuor
mio, però, ci credevo. Ai ragazzi darei 10 per l'impegno e 8 per i
valori espressi in campo».
Siete riusciti a qualificarvi in
Europa League per il secondo anno di fila e avete migliorato il
quarto posto dello scorso campionato.
«Indubbiamente abbiamo fatto
rimonta strepitosa se pensiamo che ad un certo punto della stagione
eravamo a meno 12-13 punti dall'MTK, a meno 15 dal Videoton e a meno
22 dal Gyor (classificatesi rispettivamente quarta, seconda e
prima, ndr). Diciamo che però non è stata una sorpresa perché
fino all'ottava giornata eravamo primi in classifica, ma per diversi
infortuni, alcune squalifiche e delle partite perse male, siamo stati
in ritardo di risultati. Siamo stati un po' sfortunati in alcune
partite prendendo zero o un punto quando potevamo prenderne sei. Ci
mancano 10-11 punti o, esagerando, anche 15 alla nostra posizione in
classifica. Non bisogna dimenticarsi che la nostra è la rosa più
giovane d'Europa; abbiamo fatto esordire un paio di '95, oltre ad
aver fatto giocare in pianta stabile due '93 e tre '94. Eccezion
fatta per il portiere Szabolcs, il difensore Lovric e il
centrocampista Diarra, tutti gli altri sono giocatori che vanno dai
18 ai 22 anni».
Ripartirete con Marco Rossi in
panchina?
«Sì, il mister è stato confermato
e chiaramente sarà con noi. Ha ricevuto tante richieste ma ha
sposato il nostro progetto e lo porterà avanti fino alla fine.
Speriamo di migliorarci o almeno di confermarci nella prossima
stagione, magari con un pizzico di fortuna ai preliminari di Europa
League. Speriamo di essere più fortunati rispetto all'anno scorso,
quando siamo usciti contro l'Anzhi giocando quasi alla pari».
Lanzafame tornerà a Catania per
fine prestito?
«Davide è già tornato in Italia
dato che era in prestito temporaneo fino al 30 giugno e il suo
cartellino è di proprietà del Catania. E' stato un acquisto
importantissimo che da gennaio ci ha portato una ventata di velocità
e di entusiasmo insieme a Martinez. E' cresciuto tanto, nell'ultimo
anno e mezzo non era mentalmente il calciatore di prima mentre da noi
ha ritrovato la voglia e l'entusiasmo. Poi i numeri parlano da soli:
5 gol in 10 gare di campionati, 2 in coppa, diversi assist e un paio
di rigori procurati».
Ci conferma che il Napoli si è
interessato al vostro giovane attaccante Gergely Bobal?
«Non solo il Napoli, ma diverse
società italiane ed estere sono interessate a lui. Fino ad ora non
abbiamo trovato un accordo con nessuno, ma gli vorremo dare
l'opportunità di arrivare in una squadra più importante della
nostra. E' un attaccante strepitoso e ritengo sia il classe '95 più
prolifico di tutta Europa. Con cinque gol si è laureato
capocannoniere dell'ultimo Torneo di Viareggio e ha segnato in tutte
le categorie. Ha una grande struttura ed è una macchina da gol, ha
anche siglato una doppietta contro il Milan Primavera nella fase di
preparazione al Viareggio».
Chiudiamo col mercato in entrata. Vi
piace Giovanni Formiconi del Grosseto?
«L'ho seguito personalmente e, se
dovessero andare via dei difensori che sono richiesti, potrebbe
rappresentare un'alternativa in quel ruolo. Ma ad oggi non è una
priorità. Abbiamo Alcibiade che riesce a ricoprire tutti e quattro i
ruoli della linea difensiva. Per Formiconi non c'è nulla di serio e
concreto, pur essendo un giocatore interessante. Qualora dovessero
esserci delle partenze ci penseremo; ho buon rapporto con il suo
agente e il ragazzo verrebbe volentieri a Budapest. Vedremo, c'è
tempo fino al 4 luglio (data in cui inizieranno i preliminari di
Europa League, ndr)».
Il Lanciano ha scelto il nuovo allenatore
Stando ad accreditate indiscrezioni
raccolte in esclusiva, la
dirigenza del Lanciano avrebbe sciolto le riserve: il nuovo
tecnico, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà Marco Baroni.
L'ex difensore dovrebbe quindi lasciare la panchina della Juventus
Primavera dopo due stagioni, durante le quali ha vinto la penultima
edizione del Torneo di Viareggio e quest'anno la Coppa Italia. A
breve la società frentana dovrebbe annunciare ufficialmente
l'ingaggio di Baroni per la sostituzione di Carmine Gautieri.
Gli agenti FIFA genovesi sulla Samp del futuro: Stefano Salvini
Arrivederci campionato, ora si pensa al
mercato in vista della prossima stagione. Quindi la parola passa a
chi vive di calciomercato e conosce da vicino l’universo Sampdoria. Ho intervistato in esclusiva
l'agente FIFA ed intermediario di mercato Stefano Salvini,
rappresentante di diversi giocatori stranieri che potrebbero fare al
caso dei blucerchiati.
STAGIONE 2012/2013 -
«Sinceramente, visto l'assetto dato alla squadra da mister Rossi
e visti i cambiamenti fatti in maniera oculata, ritengo che sia stato
fatto buon lavoro di rincorsa a partire da da gennaio con i giocatori
a disposizioni, senza stravolgere l'organico. Si poteva presupporre
che la salvezza arrivasse prima delle ultimissime giornate, ma magari
c’è stato un momento in cui la squadra ha dato molto di più e
verso la fine ha avuto un calo psicologico. Da neo promossa
l'obiettivo era la salvezza. La Samp era partita molto forte, poi ha
dovuto rimettere in ballo una stagione intera dovendo resettare tutto
o quasi da gennaio. I blucerchiati lo hanno fatto affidandosi ad un
allenatore di grande esperienza che ha saputo adattare i giocatori in
rosa ed è stato bravo a trovare un gioco che ha permesso di restare
in questa categoria».
PORTA - «A prescindere da
qualche situazione sporadica in cui sono stati fatti dei piccoli
errori, Romero ha un valore indiscutibile. Non dimentichiamoci che
stiamo parlando del numero 1 della nazionale argentina, un giocatore
di un livello molto elevato; in Italia è difficile trovare un
portiere di questo calibro per una società che non è tra le prime
cinque. Se però si fa un discorso economico abbassando il tetto
massimo per gli ingaggi, allora Romero ha un costo importante. Quando
è stato chiamato in causa al posto dell'argentino, Da Costa ha fatto
il suo; è una persona perbene e molto umile. Quando ha giocato ha
dato il suo contributo in maniera più che dignitosa. Un nome per
l'eventuale dopo Romero? Valuto molto forte Yohann Thuram, parente
dell’ex Juve. E' un estremo difensore del 1988 in forza al Troyes,
un gatto tra i pali».
DIFESA - «Palombo è stato
impiegato in un ruolo che non è il suo, ma un giocatore di questo
calibro e con la voglia di rientrare in campo ha voluto sicuramente
dare un grosso contributo anche in una posizione che non gli si
addice. E' una delle bandiere di questa squadra insieme a Gastaldello
e ha dato un apporto notevole. Certo che la prossima stagione un
piccolo innesto in difesa forse andrebbe fatto. Tutti i difensori in
rosa sono validi, ma per una questione di tranquillità un giocatore
di caratura più elevata potrebbe dare delle garanzie soprattutto
quando mancano i titolari. In alternativa, se non si puntasse su
qualcuno di esperienza per motivi diversi, prenderei un giovane di
valore. Come ad esempio Fabien Boyer, classe ’91 dell’Angers; è
un centrale di piede mancino molto valido e adatto al modulo della
Sampdoria. Sarebbe uno di quei giocatori che, partendo dalla panchina
e iniziando a giocare dietro i grandi, può dare grossa mano. E' già
pronto per la prima squadra nonostante venga dalla serie B francese».
CENTROCAMPO - «Obiang e
Krsticic sono due pilastri del reparto centrale e quest’anno,
nonostante la giovane età, hanno dimostrato di avere le
caratteristiche e soprattutto la testa per giocare ad alti livelli.
Penso che la Samp riparta da loro in vista delle prossime stagioni.
Se Poli effettivamente andrà via, ci sarà bisogno di prendere un
trequartista o comunque qualcuno per il centrocampo. Bisogna vedere
se si vuole puntare su un centrocampista di esperienza o se invece si
vuole proseguire con la linea verde e costruire un centrocampo di
spessore aggiungendo pedine importanti non solo per la prossima
stagione ma per un progetto a lungo termine. Per il centrocampo avevo
proposto due anni fa al Catania Wahbi Khazri, classe ’91 di
proprietà del Bastia. Gioca benissimo come trequartista, è un
giocatore con qualità importanti e potrebbe rappresentare un valore
aggiunto per tante squadre di Serie A. E' un nazionale tunisino e ha
anche partecipato all'ultima Coppa d'Africa, mentre in passato ha
fatto parte della Francia Under 21. Le corsie esterne? Per la
sinistra mi piace molto il classe '94 Benjamin Mendy, all'ultimo anno
di contratto con il Le Havre. E' un elemento molto interessante e in
Francia è seguito da club importanti. Per la fascia destra, invece,
farei il nome di Tobias Levels. E' un giocatore di esperienza e di
grande corsa, ha un'ottima struttura e personalmente mi piace molto.
In questa stagione è retrocesso dalla Bundesliga tedesca con il
Fortuna Dusseldorf e il suo acquisto, visti i costi esigui, può
essere preso a cuor leggero pur essendo buono il valore del
giocatore. Potrebbe essere interessante per lui cambiare campionato e
intraprendere una nuova avventura anche come alternativa a De
Silvestri, se quest'ultimo verrà riscattato».
ATTACCO - «Icardi via per 12
milioni? La politica della Samp, eccezion fatta per i gioielli che
Mantovani ha trattenuto fino alla fine, prevede che i giocatori di
talento possano andare via. La società è stata brava a portarlo
nelle giovanili e abile nel valorizzarlo, ha assistito all’esplosione
di questo ragazzo e ha colto una di quelle occasioni da prendere al
volo. Sansone? A me è sempre piaciuto molto, è un giocatore
importante per il gioco di Delio Rossi. Il Sansone visto contro la
Roma è quello che, giocando con più continuità e fiducia, può
dare molto di più. Un valore come il suo ci sta bene nella Sampdoria
del prossimo anno quindi sarebbe da tenere, ma non dipende solo dai
blucerchiati. Emeghara o Paulinho? Propendo per il secondo. Emeghara
non mi piace stilisticamente ma ha fatto molto bene ed è stato
decisivo in alcune partite. Anche se qualcuno potrebbe pensarla
diversamente, io prenderei Paulinho. Viene da categorie inferiori ma
è maturato tanto da quando è tornato a Livorno e ha dimostrato
tutto il suo valore. Se la Sampdoria riuscisse a prenderlo farebbe un
grosso acquisto, ma resta da vedere se, tra la folta concorrenza e le
richieste di Spinelli, sarà fattibile. E' un attaccante completo che
fa girare la squadra, bravo a recuperare palloni e a proteggere la
palla, abile di testa e nel tiro. Ha dimostrato le sue qualità
principali nei play-off, avendo sulle spalle l'attacco di una squadra
che si giocava tutto. E' pronto anche mentalmente affrontare la Serie
A».
STAGIONE 2013/2014 - «Iniziando
la stagione con questo allenatore che ha già fatto prove tecniche
importanti, si parte da una base molto stabile e ci sono tutti i
presupposti per fare bene. Magari con un paio degli innesti citati e
con altri giocatori che stanno seguendo, credo possa essere una buona
stagione. Sognare traguardi importanti non fa mai male a nessuno, ma
sicuramente si partirà per assicurarsi la salvezza il prima
possibile e poi si cercherà di fare qualcosa in più; la piazza lo
meriterebbe. I presupposti ci sono tutti e c’è un mister che
rappresenta un valore aggiunto non da poco con l’esperienza che
possiede».
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