Ho raggiunto in esclusiva Fabio Cordella, direttore generale
dell'Honved Budapest. Insieme al dirigente del club ungherese,
abbiamo commentato la stagione che ha visto protagonista la sua
squadra e anche parlato del mercato sia in entrata sia in uscita.
Direttore, partiamo col commentare
questa altra annata positiva. Che voto darebbe alla sua squadra?
«Innanzitutto devo dire che non
rientrava nelle aspettative iniziali. Abbiamo creato un gruppo per
fare il meglio possibile, ma arrivare al terzo posto era un azzardo
con un budget simile ad Eger e Siofok che sono retrocesse. In cuor
mio, però, ci credevo. Ai ragazzi darei 10 per l'impegno e 8 per i
valori espressi in campo».
Siete riusciti a qualificarvi in
Europa League per il secondo anno di fila e avete migliorato il
quarto posto dello scorso campionato.
«Indubbiamente abbiamo fatto
rimonta strepitosa se pensiamo che ad un certo punto della stagione
eravamo a meno 12-13 punti dall'MTK, a meno 15 dal Videoton e a meno
22 dal Gyor (classificatesi rispettivamente quarta, seconda e
prima, ndr). Diciamo che però non è stata una sorpresa perché
fino all'ottava giornata eravamo primi in classifica, ma per diversi
infortuni, alcune squalifiche e delle partite perse male, siamo stati
in ritardo di risultati. Siamo stati un po' sfortunati in alcune
partite prendendo zero o un punto quando potevamo prenderne sei. Ci
mancano 10-11 punti o, esagerando, anche 15 alla nostra posizione in
classifica. Non bisogna dimenticarsi che la nostra è la rosa più
giovane d'Europa; abbiamo fatto esordire un paio di '95, oltre ad
aver fatto giocare in pianta stabile due '93 e tre '94. Eccezion
fatta per il portiere Szabolcs, il difensore Lovric e il
centrocampista Diarra, tutti gli altri sono giocatori che vanno dai
18 ai 22 anni».
Ripartirete con Marco Rossi in
panchina?
«Sì, il mister è stato confermato
e chiaramente sarà con noi. Ha ricevuto tante richieste ma ha
sposato il nostro progetto e lo porterà avanti fino alla fine.
Speriamo di migliorarci o almeno di confermarci nella prossima
stagione, magari con un pizzico di fortuna ai preliminari di Europa
League. Speriamo di essere più fortunati rispetto all'anno scorso,
quando siamo usciti contro l'Anzhi giocando quasi alla pari».
Lanzafame tornerà a Catania per
fine prestito?
«Davide è già tornato in Italia
dato che era in prestito temporaneo fino al 30 giugno e il suo
cartellino è di proprietà del Catania. E' stato un acquisto
importantissimo che da gennaio ci ha portato una ventata di velocità
e di entusiasmo insieme a Martinez. E' cresciuto tanto, nell'ultimo
anno e mezzo non era mentalmente il calciatore di prima mentre da noi
ha ritrovato la voglia e l'entusiasmo. Poi i numeri parlano da soli:
5 gol in 10 gare di campionati, 2 in coppa, diversi assist e un paio
di rigori procurati».
Ci conferma che il Napoli si è
interessato al vostro giovane attaccante Gergely Bobal?
«Non solo il Napoli, ma diverse
società italiane ed estere sono interessate a lui. Fino ad ora non
abbiamo trovato un accordo con nessuno, ma gli vorremo dare
l'opportunità di arrivare in una squadra più importante della
nostra. E' un attaccante strepitoso e ritengo sia il classe '95 più
prolifico di tutta Europa. Con cinque gol si è laureato
capocannoniere dell'ultimo Torneo di Viareggio e ha segnato in tutte
le categorie. Ha una grande struttura ed è una macchina da gol, ha
anche siglato una doppietta contro il Milan Primavera nella fase di
preparazione al Viareggio».
Chiudiamo col mercato in entrata. Vi
piace Giovanni Formiconi del Grosseto?
«L'ho seguito personalmente e, se
dovessero andare via dei difensori che sono richiesti, potrebbe
rappresentare un'alternativa in quel ruolo. Ma ad oggi non è una
priorità. Abbiamo Alcibiade che riesce a ricoprire tutti e quattro i
ruoli della linea difensiva. Per Formiconi non c'è nulla di serio e
concreto, pur essendo un giocatore interessante. Qualora dovessero
esserci delle partenze ci penseremo; ho buon rapporto con il suo
agente e il ragazzo verrebbe volentieri a Budapest. Vedremo, c'è
tempo fino al 4 luglio (data in cui inizieranno i preliminari di
Europa League, ndr)».
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