Arrivederci campionato, ora si pensa al mercato in vista
della prossima stagione. Quindi la parola passa a chi vive di calciomercato e
conosce da vicino l’universo Sampdoria. Ho intervistato in esclusiva Luigi Stanchi,
diventato agente FIFA a soli 18 anni e tutt’ora uno dei più giovani del
mestiere.
STAGIONE 2012/2013 - «Il bilancio è tutto sommato positivo visto l'obiettivo prefissato dalla
società ad inizio stagione, ma sinceramente mi aspettavo che la salvezza matematica
arrivasse con qualche domenica d'anticipo e non tirata alla terzultima giornata. La
squadra quest'anno è stata parecchio discontinua, alternando prestazioni d'alto
lignaggio a prestazioni che è difficile definire tali, vedi a Siena. Le
motivazioni di tutto ciò vanno ricercate senza dubbio nella giovane età della
rosa che, per quanto sia di qualità, abbia carattere e sia di grande
prospettiva, ha pagato un po' l'inesperienza, l'alta intensità e la fisicità
della Serie A. Anche la mancata incisività sotto porta ha contribuito a creare
partite tutto sommato di buon gioco, ma di scarso risultato. A questo bisogna
aggiungere i problemi legati alle scelte societarie fatte in estate e messe in
discussione a stagione in corso. Alla fine direi che la salvezza e la posizione
occupata sono più che giuste e meritate. Voglio fare un plauso alla tifoseria,
vero e proprio giocatore aggiunto nelle partite in casa».
PORTA - «Romero
va ceduto. E’ un ottimo portiere, ma percepisce un ingaggio eccessivo per quanto
ha reso quest'anno. Serve un elemento di qualità, che abbia fame e che costi
poco. Vedrei molto bene Bardi tra i pali della Samp. E’ giovane, ha un gran
carattere, possiede qualità tecniche e fisiche indiscutibili; in Serie B ha già
dimostrato tutto il suo valore e il prossimo anno punterà sicuramente ad un esperienza
nella massima serie. In ogni caso, con un secondo portiere sempre pronto e
concentrato come Da Costa e con un terzo di grande esperienza come Berni,
qualunque portiere arrivi, sono sicuro che la Sampdoria sarà in buone mani».
DIFESA - «In
difesa, con un buon mix tra giovani e giocatori d'esperienza, non apporterei
particolari cambiamenti. Quest'anno non mi ha convinto Rossini, che cederei per
intero all'Udinese e acquisterei un centrale di peso visto che l'intenzione di Rossi
sembrerebbe quella di schierare una difesa a tre. Inoltre blinderei Costa e
riporterei a casa Regini. Quest’ultimo è pronto per la Serie A e può
disimpegnarsi sia come terzino sia, soprattutto, come difensore centrale».
CENTROCAMPO - «Dispiace
per la partenza di Poli che ormai è prossima, ma è giusto che un ragazzo di
quelle qualità aspiri ad altri palcoscenici. Serve un buon sostituto a basso
costo e giovane, che potrebbe essere Eramo; attualmente in comproprietà col
Crotone, è un centrocampista di quantità che può giocare nel centrosinistra. Anche
Maresca andrà via, quindi punterei a prendere un centrocampista di esperienza e
qualità, che si accontenti di un ruolo di secondo piano e che possa dare una
mano a crescere ai nostri giovani fenomeni Obiang e Krsticic. Per quanto
riguarda le corsie esterne, riscatterei De Silvestri ma non Estigarribia. Se il
mercato lo permetterà, la Samp potrebbe puntare su De Ceglie, giocatore con
esperienze importanti, buona gamba e tecnica».
ATTACCO - «Per
il prossimo anno bisogna assolutamente trovare un finalizzatore di grande spessore
e con un fisico importante, capace di attaccare la profondità. A questo
proposito punterei su Matri e su una punta più duttile che lo sappia innescare
e che abbia più fantasia. Per questo ruolo mi sembra adatto Paulinho, giocatore
con tanta gavetta alle spalle e ormai pronto per la massima serie. Confermando
Eder e Sansone, la Sampdoria potrà dire la sua sotto porta. Come scommessa
invece mi stuzzica l'idea Castillo; l’attaccante cileno si è espresso ad alti
livelli al Sudamericano under 20, ma lo considererei una seconda scelta. Anche
perché di Icardi c'è n’è solo uno».
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