Non smette mai di stupire la nostra Serie
A. Lo ha fatto ancora una volta, in questa ventitreesima giornata che
ha regalato un solo pareggio sulle dieci partite in programma. La
classifica continua a muoversi, nelle zone alte come in quelle calde, e
promette di proseguire su questa strada per chissà quanto tempo ancora.
La prima sorpresa l'ha riservata la Roma, impegnata venerdì sera all'Olimpico contro il Cagliari.
Dopo il botta e risposta Nainggolan-Totti nei primi trentacinque
minuti, nella seconda frazione di gara gli ospiti dilagano segnando
altre tre reti (con la complicità di Goicoechea); nel finale arriva poi
l'inutile gol di Marquinho. Una sconfitta pesante per i giallorossi e a
pagare dazio è come sempre l'allenatore. Esonerato Zdenek Zeman,
panchina ad Aurelio Andreazzoli.
Vince la noia nell'anticipo delle 18. Torino e Sampdoria
danno vita ad uno scialbo pareggio senza mai rendersi veramente
pericolosi e si accontentano di un punto a testa. Nell'altro anticipo
tornano i “guerrieri della notte” di Walter Mazzarri. Il Napoli rafforza la sua candidatura come anti Juve, continuando a macinare gioco e punti. Agli azzurri basta un tempo per superare il Catania, messo ko da Hamsik e capitan Cannavaro, mentre nella ripresa si limitano a controllare e difendersi con ordine.
Alla squadra partenopea risponde subito la Juventus che, dopo due pareggi consecutivi, torna al successo. Lo fa nel lunch match contro il Chievo,
mai veramente in partita e sconfitto 2-1 tra le mura casalinghe. In
termini di classifica, i bianconeri ristabiliscono così le distanze dal
Napoli sempre a -3. Chi invece perde terreno è la Lazio, che ora vede il primo posto lontano nove lunghezze. La compagine capitolina impatta contro il Genoa
in una partita non adatta ai deboli di cuore. Il Grifone fa gioire i
propri tifosi andando sul doppio vantaggio in poco più di venti minuti,
ma nella ripresa i biancocelesti acciuffano il pari con Floccari e Mauri
su calcio di rigore. Mentre i tifosi stanno iniziando ad abbandonare
gli spalti del Ferraris, ecco che al 95' il neo rossoblu Rigoni batte
Marchetti con un colpo di testa, facendo esplodere di gioia i suoi nuovi
tifosi e facendo momentaneamente uscire la sua squadra dalla zona
retrocessione. La sorpresa, in negativo, è invece rappresentata dall'Inter. Il Siena
di Iachini ha fame di punti e lo dimostra sul campo, rifilando un tris
ai nerazzurri che si aggrappano al solo gol di Cassano. A proposito di
ambizioni di alta classifica, la Fiorentina ottiene un importante successo e, grazie a Toni e Jovetic, batte il Parma. Si mettono male le cose per Palermo e Pescara,
rispettivamente all'ultimo e al terzultimo posto in graduatoria. Per
entrambe le formazioni arriva una sconfitta casalinga anche se di
misura, i rosanero contro l'Atalanta e gli abruzzesi contro il Bologna.
Ciò che però tutti gli appassionati di
calcio italiani stavano aspettando era probabilmente il ritorno di Mario
Balotelli. Mario è proprio Super e ne fa le spese l'Udinese. E' proprio l'ex City a sbloccare il risultato a San Siro, ma nel secondo tempo il Milan
si fa raggiungere da Pinzi. Un punto per parte? Niente affatto.
L'arbitro Paolo Valeri si inventa un rigore in favore dei rossoneri, dal
dischetto si presenta lo stesso Balotelli che non sbaglia e regala tre
punti ai suoi. Bentornato Mario!
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