In un fine settimana nel quale gli occhi degli italiani erano più
attenti alla politica e alle tanto chiacchierate elezioni, la Serie A ha
vissuto la sua ventiseiesima giornata. Una giornata durata più del
previsto, ben quattro giorni per colpa della neve che ha colpito il Nord
Italia e non solo.
Questo settimo turno del girone di ritorno si è aperto con il consueto anticipo del sabato sera, che ha messo di fronte Palermo e Genoa
in un vero e proprio scontro salvezza. Alla fine esce fuori un pareggio
a reti inviolate che permette al Grifone di mantenere le distanze dai
rosanero, rimasti così a -6 punti dal quartultimo posto. Intanto
Zamparini ha dato il benservito a Malesani, richiamando Gasperini a
tirare la sua squadra fuori dai guai.
L’altra genovese, la Sampdoria, si avvicina sempre di più al proprio traguardo portandosi a metà classifica. Questo grazie al 2-0 inflitto al Chievo,
uscito sconfitto dal Ferraris con un gol per tempo nel lunch match.
Anche ai vertici c’è chi allunga sempre di più sulle dirette avversaria.
E’, manco a dirlo, la Juventus, che non lascia scampo al Siena
calando il tris grazie a Lichtsteiner, Giovinco (vittima di qualche
fischio da parte del suo pubblico) e Pogba. Secondo successo di fila per
la Roma di Andreazzoli. Dopo la vittoria di misura
contro la Juve, i giallorossi confermano il proprio trend positivo
espugnando un Atleti Azzurri d’Italia reso bianco dalla fitta nevicata.
Ai tifosi dell’Atalanta resta comunque l’amaro in bocca
e basta dare un’occhiata alla successione dei gol per capire il perché:
Livaja, Marquinho, Pjanic, Livaja, Torosidis. Il Catania
si afferma sempre di più come la vera sorpresa di questo campionato. Se
da una parte c’è chi non si sorprende più dei risultati ottenuti dagli
etnei, dall’altra c’è da sottolineare come il campo del Parma
sia uno dei più ostici di tutta la massima serie (con questa salgono a
tre le sconfitte casalinghe). La squadra di Maran va sul doppio
vantaggio nella prima frazione di gioco, la reazione dei padroni di casa
arriva troppo tardi e il gol di Amauri è inutile ai fini del risultato.
Lo spettacolo migliore l’hanno però offerto Cagliari e Torino.
Tra le mura dell’Is Arenas Cerci risponde a Sau, poi Conti risponde a
Stevanovic, Bianchi risponde a Pinilla e infine, quando meno te lo
aspetti, ci pensa lo stesso Conti a fissare il punteggio finale sul 4-3
al termine dei minuti di recupero.
Grande attesa c’era per il posticipo di domenica sera, per il derby
della Madonnina numero 210 della storia. Alla fine viene fuori un
pareggio che non accontenta nessuno e ha ragione Allegri a dire che
queste sono partite da vincere a prescindere. Il primo tempo è del Milan
che al 20’ passa in vantaggio con El Sharaawy (18 gol in campionato per
lui), mentre nella ripresa è Schelotto (lacrime per la prima rete
nerazzurra) a mettere le cose a posto e a regalare un punto all’Inter.
Il lunedì di Serie A ha visto scendere in campo le altre due squadre presenti sul podio. Il Napoli ha però deluso le aspettative impattando contro il muro difensivo dell’Udinese
e inanellando il terzo pareggio consecutivo. Tante polemiche per
l’arbitraggio di Damato, ma forse Mazzarri farebbe bene a pensare più a
sé stesso e alla sua squadra, attesa dal San Paolo e dalla Juve venerdì
sera. Torna invece al successo la Lazio, che non
vinceva dalla prima giornata di ritorno. Due missili sparati dalla
distanza, il primo da Radu e il secondo da Lulic, consentono alla
compagine biancoceleste di portarsi in solitaria al terzo posto,
distanziando il Milan di due lunghezze.
Era stato rinviato per neve il derby dell’Appennino tra Bologna e Fiorentina,
scese sul campo del Dall’Ara ieri all’inconsueto orario delle 20. I
viola fanno harakiri e, dopo aver concluso il primo tempo in vantaggio
grazie a Ljajic, si fanno raggiungere e poi abbattere dagli avversari.
Al 77’ è Motta a pareggiare i conti, mentre a quattro minuti dal
novantesimo è il neo acquisto Christodoulopoulos a firmare la rimonta
rossoblu. La squadra gigliata mantiene il sesto posto in coabitazione
con il Catania, ma se vuole davvero approdare in Europa deve chiudere
prima le partite. E questo Montella lo sa bene.
Luca Iannone per EuropaCalcio.it
Nessun commento:
Posta un commento