La giornata dei pareggi e di chi ne
approfitta che, allungando sulle dirette concorrenti, si avvicinano
sempre di più al proprio obiettivo. Può essere introdotto così il
venticinquesimo turno di Serie A, caratterizzato da ben sei segni X
(quattro 1-1 e due 0-0) sulle dieci partite in programma e quattro
vittorie casalinghe.
Il week-end calcistico non si è aperto
comunque con un pari, ma con la Juventus che non sbaglia
l'ultimo appuntamento di campionato prima del ritorno sui campi di
Champions League. La capolista, impegnata nell'anticipo delle 18
contro la Fiorentina, apre e chiude la gara in circa quaranta
minuti: al 20' Vucinic e al 41' Matri regalano i tre punti alla
propria squadra. Un risultato prezioso soprattutto in virtù di
quanto accaduto poco più tardi nell'anticipo serale. Lazio e
Napoli si dividono la posta in palio, permettendo alla Juve di
andare a +5 punti in classifica sulla squadra di Mazzarri.
All'Olimpico i biancocelesti dominano il primo tempo, mentre la
ripresa è di marca partenopea e alla fine l'1-1 sembra essere il
risultato più equo per quanto visto effettivamente in campo.
Il lunch match di domenica termina
invece a reti inviolate. Ma, a dispetto del punteggio finale, Parma
e Genoa danno vita ad un incontro tutt'altro che noioso, con
numerose occasioni da ambo le parti. E' lo stesso risultato della
sfida tra Atalanta e Catania, che però fa senza dubbio
più comodo a quest'ultima che alla formazione orobica, rimasta a +6
sulla zona retrocessione. Un altro pareggio arriva al Dall'Ara. A
passare in vantaggio è il Siena con Emeghara, che così
aumenta il suo score a due reti segnate in tre presenze. Non passano
neanche dieci minuti e il Bologna ristabilisce le distanze
grazie a Kone. Ricorsi e controricorsi, polemiche e contropolemiche,
alla fine Cagliari-Milan si è giocata all'Is Arenas,
in attesa che Cellino e i suoi risolvano una volta per tutte i
problemi legati all'impianto di Quartu Sant'Elena. Quanto è finita
la partita? Ovviamente con un pareggio, per 1-1. Sono i padroni di
casa ad aprire le marcature nell'ultimo minuto della prima frazione
di gioco con Ibarbo. Ma a otto minuti dal novantesimo, ecco che
l'arbitro Giannoccato assegna un calcio di rigore ai rossoneri. Dal
dischetto si presenta, neanche a dirlo, Super Mario Balotelli che non
sbaglia ed evita la sconfitta alla sua squadra. Né vincitori né
vinti nello scontro salvezza disputatosi in terra siciliana fra
Palermo e Pescara. Tutto cambia e si ristabilisce nel
giro di sette minuti. Al 73' Bjarnason porta avanti gli abruzzesi,
che però si fanno recuperare dal neo acquisto rosanero Fabbrini. Un
altro nuovo acquisto rivelatosi più che prezioso è Sansone. L'ex
Torino entra all'inizio del secondo tempo della gara tra Sampdoria
e Roma, cambiando il volto della gara. Prima confeziona
l'assist decisivo per Estigarribia, poi va a segno su calcio di
punizione. Lamela prova a riaprire l'incontro, ma due minuti più
tardi è Icardi, su cross dello stesso Sansone, a battere
Stekelenburg con un colpo di testa. Nel finale ci pensa poi Delio
Rossi ad animare l'atmosfera. Si fa festa anche in casa Udinese,
che vince senza patire troppo fra le mura casalinghe. Il Torino
subisce al 7' il gol di Pereyra, che al termine si rivelerà
decisivo.
Infine torna gioire l'Inter per
il ritorno alla vittoria nel posticipo di ieri sera. I nerazzurri
superano il Chievo con un rotondo 3-1, ma il vantaggio sarebbe
potuto essere molto più ampio se Puggioni non avesse sfoderato delle
parate da grande numero 1. Per la formazione allenata da Stramaccioni
sono tre punti importantissimi, perché gli permettono di portarsi ad
una sola lunghezza di distanza dal terzo posto e di tenere i cugini
rossoneri a -2 punti.
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