5 luglio 2011

Intervista a Pierluigi Gollini

Pierluigi, sei già sbarcato oltremanica?
“No, attualmente sono ancora in Italia. Nel corso delle finali scudetto degli Allievi Nazionali ho rimediato una frattura composta della tibia. Attualmente sto recuperando da questo infortnio, poi nei primi giorni di agosto andrò a Manchester per iniziare il periodo di riabilitazione”.

Con quali aspettative ti trasferisci in Inghilterra?
“Vado a Manchester puntando ad arrivare in prima squadra, è sempre stato un mio sogno. In futuro vorrei giocare anche nel campionato italiano in Serie A, anche quello sarebbe importante. L’esperienza che vado ad affrontare trasferendomi così giovane a Manchester va oltre l’aspetto calcistico, è un’esperienza che ti forma a livello umano. Poi è ovvio che davanti alla possibilità di giocare per uno dei club più importanti del mondo e all’opportunità concreta di arrivare in prima squadra non mi sono tirato indietro. Inoltre in Inghilterra valorizzano molto i giovani e gli vengono date diverse opportunità”.

Sembra però che altri tuoi compagni abbiano respinto le sirene inglesi, è vero?
“Da quello che so io non è vero che alcuni hanno rifiutato l’offerta del club inglese. La Fiorentina ci ha proposto un contratto, ma io non l’ho firmato per trasferirmi allo United”.

Corvino non sembra averla presa proprio bene…
“E’ normale che Corvino si sia arrabbiato perchè va via un giocatore sul quale puntava, ma lo United darà alla Fiorentina i soldi che erano stati spesi per prelevarmi dalla Spal l’anno scorso, quando scelsi di trasferirmi a Firenze rifiutando le avanches di Milan, Juve e soprattutto dell’Inter. Mi dispiace andare via perchè comunque mi trovavo bene qui e questo per me è stato un anno fondamentale durante il quale sono cresciuto molto soprattutto con Emiliano Betti, alleantore dei portieri. Devo dire grazie alla società viola, ma davanti a certe opportunità è difficile rimanere indifferenti”.

Il ds viola sostiene che nessun giocatore italiano è riuscito ad affermarsi oltremanica, tu cosa ne pensi?
“Non è del tutto vero che la maggior parte dei calciatori che hanno lasciato l’Italia per l’Inghilterra non è riuscita ad emergere. Ci sono tanti esempi di giocatori che hanno fatto bene. Penso per esempio a Giuseppe Rossi e Federico Macheda”.

La tua dote migliore come portiere?
“Credo di essere bravo nelle uscite, sono un portiere che gioca molto alto, mi piace interagire con i miei compagni e giocare con i piedi”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

beh... se pensa a Giuseppe Rossi e Federico Macheda, allora è messo male... Macheda lo vedremo presto in SerieC, mentre Rossi lo mandarono via alla prima offerta buona. Dovrebbe guardare, piuttosto, a Zola, Di Matteo e Ravanelli. Ma questa già è roba di 15 anni fa, forse lui non era ancora nato e, si sa, i giovani d'oggi, nonostante tutti i mezzi che si ritrovano, non hanno l'umiltà e la cultura per voler imparare dal passato....