21 dicembre 2013

Un ex dirigente blucerchiato vuole Tozzo in Serie B

La scorsa settimana abbiamo fatto il punto della situazione sul futuro di Andrea Tozzo. Dopo la mancata partenza in direzione Venezia ad agosto, l'ex numero 1 del Portogruaro è sul piede di partenza e a gennaio dovrebbe arrivare il momento di un nuovo trasferimento in prestito per lui. Voci di corridoio raccontano di vari apprezzamenti per il giovane portiere in comproprietà fra Sampdoria e Verona, ma in questo momento sarebbe soltanto una la società concretamente interessata a lui.

Si tratta, come raccolto in esclusiva, della Juve Stabia. Nessuno dei tre portieri attualmente in organico (Branescu, Calderoni e Viotti) sembra in grado di dare le giuste garanzie al tecnico Fulvio Pea e, per questo motivo, si sta ipotizzando di prendere un nuovo elemento fra i pali. A caldeggiare l'arrivo dell'estremo difensore classe '92 sarebbe Fabio Lupo, da novembre direttore sportivo della società campana. L'ex responsabile del settore giovanile blucerchiato ha avuto modo di conoscere Tozzo due stagioni fa e, a questo punto, non è da escludere che le loro strade possano incrociarsi di nuovo.

20 dicembre 2013

Gasbarroni: "Samp-Parma bella gara, Ferraris arma in più"

E' l'antivigilia dell'ultimo incontro del 2013 della Sampdoria. Domenica pomeriggio la squadra di Mihajlovic, reduce da tre vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, ospiterà il Parma orfano di Cassano. Per avvicinarci al match, ho raggiunto in esclusiva un grande ex di entrambe le squadre come Andrea Gasbarroni, oggi tra le file del Monza per la sua seconda stagione.

Andrea, cosa ti porti dietro dei tuoi due anni e mezzo in blucerchiato?
«Ho dei ricordi bellissimi. Dalla vittoria del campionato cadetto ai due anni in Serie A, sono state annate ricche di emozioni, molto importanti per me e per la mia carriera. Nella stagione 2004/05 non raggiungemmo il traguardo della Champions League per pochissimo, mentre l'anno dopo non fu esaltante e ci salvammo verso la fine. Ma, nel complesso, porto con me ricordi davvero forti e, ogni volta che parlo della Samp, lo faccio molto volentieri».

L'unico dei tuoi ex compagni ancora a Genova è Angelo Palombo.
«Ormai è da più di dieci anni che Angelo che veste la maglia blucerchiata e lui la Sampdoria ce l'ha dentro, quando scende in campo dà sempre il massimo. Rossi lo aveva spostato in difesa, ma con Mihajlovic è tornato a fare il ruolo che ha sempre ricoperto da grande protagonista. E' un giocatore fantastico e non mi stupisce il fatto che stia facendo molto bene in mediana».

Hai mantenuto rapporti con qualcuno che faceva parte di quella Sampdoria?
«Ho parlato proprio con Angelo qualche tempo fa e a volte mi capita di sentirlo. La maggior parte dei ragazzi che giocavano con me si è ritirata dal calcio giocato, però continuo comunque a sentire con grande piacere Bazzani, Flachi, Pavan e mister Novellino».

Domenica la Samp ha l'opportunità di centrare il terzo successo di fila...
«Il cambio di allenatore ha dato la giusta scossa come a volte capita. Mihajlovic mi ha dato l'impressione di essere molto motivato, riesce a trasmettere la propria personalità ai suoi giocatori e lo si vede in campo. Le cose stanno andando bene e può farmi solo che piacere perché, ripeto, ho vissuto momenti bellissimi alla Sampdoria. Ho affrontato Mihajlovic quando era a fine carriera e la sua carriera da giocatore parla per lui».

...ma per riuscirci dovrà superare l'ostacolo Parma.
«Sarà una partita sicuramente bella. Da una parte c'è una Sampdoria con grande entusiasmo, dall'altra una buona squadra come il Parma che è allenato da un tecnico capace. Prevedo una bella gara tra due squadre che andranno in campo per cercare di vincere. Ma giocare al Ferraris dà sempre qualcosa in più, grazie a dei tifosi eccezionali e ad una splendida gradinata. Giocare in casa è senza dubbio un vantaggio per la Samp, perché i tifosi ti danno una mano; anche quando c'ero io giocare a Marassi era più semplice e il pubblico ti spingeva fino all'ultimo».

Da una parte mancherà Gabbiadini, dall'altra Cassano: quale assenza peserà di più?
«Sostituire Cassano non è semplice, è un talento unico, ma al suo posto potrà esserci un giocatore importante come Biabiany. Cassano può inventare la giocata decisiva da un momento all'altro, mentre Gabbiadini ha un gran passo, una forza incredibile e attacca bene la profondità. Sono due calciatori dalle caratteristiche diverse, ma ugualmente importanti per le rispettive squadre e non so quale dei due farà sentire di più la sua assenza. E, comunque, chi li sostituirà scenderà in campo per fare bene e per dare mano alla squadra».

19 dicembre 2013

Primavera, rivelazione fa rima con Ciccone: alla Samp sulle orme di Vialli

Era l'estate 1984 quando un allora ventenne Gianluca Vialli lasciava la Cremonese per approdare a Genova, dove ha scritto pagine importanti di storia e conquistato ben sei trofei. A distanza di ventinove anni, un altro giovane compie il suo stesso percorso e arriva a Bogliasco. Il suo nome è Nicola Ciccone, anche lui attaccante e anche lui nativo di Cremona.

Diciassette anni compiuti ad aprile, è uno dei punti di forza degli Allievi Nazionali della Cremonese con cui, tra l'altro, disputa le Final 8 di categoria di Lega Pro. La Sampdoria lo nota e da quel momento non gli toglie gli occhi di dosso, seguendolo in diverse occasioni fino a giugno e prelevandolo poi il mese successivo. Aggregato alla Primavera in ritiro a Chiusa Pesio, si mette subito in mostra andando anche a segno nel Memorial “Viscusi”.

Da allora arrivano tre gol (due in campionato e uno in TIM Cup), assist e tante buone prestazioni che hanno confermato la buona intuizione dei dirigenti blucerchiati, bravi a battere la concorrenza in sede di mercato. Ma un plauso va fatto anche a chi lo ha segnalato loro, Massimo Borgobello e Luca Coti, che hanno condotto e portato a termine la trattativa per il suo trasferimento: «Abbiamo scelto la Sampdoria soprattutto per i componenti dello staff tecnico e dirigenziale, che fin da subito hanno dimostrato tutta la propria professionalità», affermano.

A Cremona veniva impiegato soprattutto come attaccante esterno in un 4-3-3, ma per lui giocare da ala, da trequartista o da seconda punta non fa differenza; insomma, è il classico attaccante moderno che tutti gli allenatori vorrebbero avere a disposizione. Il mancino è il suo piede naturale e si è visto nel derby vinto 3-0 sul quale c'è anche il suo marchio. Insomma, il suo impatto è stato più che positivo, la sua crescita è costante e, soprattutto, i colori blucerchiati gli sono già entrati nel cuore.

17 dicembre 2013

Spezia, ds Romairone: "Eramo e Gentsoglou? Buoni elementi ma..."

A breve la finestra invernale di calciomercato aprirà i battenti e i dirigenti della Sampdoria sono già al lavoro. Sì per rafforzare l'organico attuale, ma anche e soprattutto per sfrondare un organico decisamente troppa ampio. In particolare, è il centrocampo il reparto che verrà sfoltito; tra i possibili partenti ci sono Savvas Gentsoglou e Mirko Eramo, fin qui poco utilizzati. Sulle tracce di entrambi i centrocampisti, stando ad alcune notizie circolate la scorsa settimana, si sarebbe messa un'altra società ligure: lo Spezia.

Per avere una conferma o una smentita in merito, ho contatto in esclusiva Giancarlo Romairone, responsabile dell'area tecnica degli aquilotti: «Per noi non è ancora arrivato il momento di parlare e di fare nomi, a maggior ragione dopo il cambio di allenatore. Senza dubbio quelli di Eramo e Gentsoglou sono nomi di giocatori forti e interessanti, ma valuteremo al meglio la rosa a disposizione e ascolteremo le valutazioni di mister Mangia. Anche se ci si avvicina al mercato, per noi questo discorso è ancora prematuro e, ripeto, siamo convinti di avere una buona squadra». Non è passata inosservata, però, la presenza di Romairone sugli spalti del Ferraris in occasione delle ultime gare dell'undici di Mihajlovic: «Io giro tanto e guardo diverse partite. Poi vedo la Sampdoria molto volentieri e a Genova torno sempre con piacere», ha concluso sorridendo.

16 dicembre 2013

Piana verso l'addio al Como: la situazione tra le richieste e la volontà della Samp

Tenuto (giustamente) in grande considerazione dalle parti di Corte Lambruschini e Bogliasco, Luca Piana non sta avendo molta fortuna nella sua prima avventura fra i professionisti. L'ex Primavera è arrivato al Como in estate con la formula del prestito, ma un infortunio prima e le scelte del tecnico Colella poi lo hanno costretto a trascorrere questa prima parte di stagione fra panchina e tribuna. Soltanto due presenze fino a questo momento per un totale di circa 80 minuti giocati, decisamente troppo pochi per uno dei giovani più promettenti venuti fuori dal settore giovanile blucerchiato negli ultimi anni.

Ecco perché sta prendendo forma l'ipotesi di un interruzione del prestito nel prossimo mese, così che a partire da gennaio il centrale difensivo classe '94 possa riuscire a giocare con maggiore continuità. Come raccolto in esclusiva, ci sono alcuni club di Lega Pro sulle sue tracce (Catanzaro e Pavia su tutti) e anche una società di Serie B. Quest'ultima, però, sarebbe intenzionata a prelevare Piana soltanto in comproprietà, formula che alla Sampdoria non sembrerebbe essere gradita. Più probabile quindi un altro prestito in Lega Pro, questa volta in una squadra che realmente punti su Piana.

Agostini: "Milan-Roma giocata alla pari. Balotelli encomiabile, Totti..."

Non si è conclusa ieri la quindicesima giornata di Serie A. Spazio questa sera all'ultimo posticipo di questo turno, con Milan e Roma pronte a darsi battaglia a San Siro. Quando mancano poco più di cinque ore al fischio di inizio, ho raggiunto in esclusiva il doppio ex Massimo Agostini per analizzare il match.

Il Milan arriva alla partita di stasera dal fondamentale pareggio casalingo con l'Ajax...
«Con fatica e sofferenza l'obiettivo della qualificazione agli ottavi di Champions è stato raggiunto, anche se sarebbe stato meglio raggiungerlo in un'altra maniera disputando la partita undici contro undici. Però contro l'Ajax e con un uomo in meno la squadra ha retto bene ed è stata disposta in maniera egregia da Allegri. A volte con affanno, a volte diligentemente, i rossoneri si sono difesi portando a casa questa qualificazione che dà una botta di morale importante sia per il campionato che per la stessa Champions League. Agli ottavi affronteranno una squadra tosta come l'Atletico Madrid, ma era importante passare il turno e cambiare l'atmosfera all'interno dello spogliatoio».

Che partita sarà quella contro la Roma a San Siro?
«Dopo l'Ajax, il Milan affronterà un altro avversario importante al Meazza e Allegri potrà vedere a che punto è la sua squadra. Sarà un test probante per il Milan che avrà l'importante occasione di uscire da una zona di classifica critica cercando di fare punti contro la seconda in classifica, ma la Roma andrà a Milano per giocarsi la partita attaccando e cercando di segnare. Nessuna delle due squadre lascerà niente e non vorrei che tutto questo le portasse ad annullarsi a vicenda...».

Quindi non vede nessuna delle due squadre favorita?
«Non dico che questa sera verrà fuori un pareggio, ma sono due squadre che hanno sempre la possibilità di trovare la via del gol. Adesso come adesso prevedo un pareggio, ma spero di sbagliarmi perché vorrei vedere una partita ricca di gol. Classifica alla mano bisognerebbe dire che la Roma parte favorita, ma il Milan non è merita questa situazione di classifica e se la può giocare ad armi pari».

Da una parte ci sarà un Mario Balotelli che sembra ritrovato...
«Abbiamo visto mercoledì contro l'Ajax cosa è stato capace di fare Balotelli. Si è sobbarcato la squadra sulle spalle e ha fatto reparto da solo tenendo il pallone e incassando i falli: è stato encomiabile. Vedendo la situazione dopo il cartellino rosso a Montolivo, ha giocato per la squadra e non si è lasciato andare. Va dato merito a Mario per il suo approccio positivo e perché ha tenuto in guardia la difesa dell'Ajax per tutti i novanta minuti».

...dall'altra tornerà in campo dopo l'infortunio Francesco Totti.
«La mancanza di Totti ha permesso alla Juventus di scavalcare la Roma in classifica e di prendersi il primo posto. Tutti attendono il ritorno del capitano giallorosso, ma non bisogna dimenticarsi che quella di stasera sarebbe la prima partita e anche su un campo difficile. Se la gamba è guarita del tutto, meglio farlo giocare per uno spezzone di gara, il che gli garantirebbe di ritrovare lo stimolo e la voglia di stare in campo».

13 dicembre 2013

Testardi lascia l'Honved: a gennaio torna alla Samp

Si è conclusa anzitempo l'esperienza di Emanuele Testardi in Ungheria. Lo scorso giugno la Sampdoria aveva riscattato dal Sudtirol il cartellino dell'attaccante romano, salvo poi cederlo con la formula del prestito all'Honved Budapest. La sua avventura era cominciata nel migliore dei modi con una tripletta all'esordio contro il Celik Niksic nel primo turno di qualificazione di Europa League, ma poi non è proseguita sugli stessi binari.

In seguito il centravanti classe '90 ha collezionato, tra campionato, coppa nazionale ed Europa League, altre 14 presenze segnando due gol (entrambi al Cegléd in coppa), ma alla fine la saudade ha preso il sopravvento. Ad inizio novembre, come raccolto in esclusiva, il giocatore ha deciso, d'accordo con i dirigenti dell'Honved, di interrompere il suo periodo nella capitale ungherese per fare ritorno in Italia. Il 1 gennaio verrà risolto ufficialmente il prestito e la Samp avrà nuovamente nelle sue mani il futuro di Testardi.

12 dicembre 2013

Benny Carbone: "Inter in crescita, ma domenica il Napoli deve vincere"

Napoli fuori dalla Champions League, ma a testa alta. Non è bastato battere 2-0 l'Arsenal per qualificarsi agli ottavi di finale e, a maggior ragione, la squadra di Rafa Benitez ci terrà a fare bene nel prossimo impegno. Gli azzurri si apprestano ad affrontare l'Inter dell'ex Walter Mazzarri, reduce da tre pareggi consecutivi. Per avvicinarci al match in programma domenica sera, ho raggiunto in esclusiva l'ex attaccante e oggi allenatore Benito Carbone, che in carriera ha militato in entrambe le squadre.

Mister Carbone, come esce il Napoli dalla sfida contro l'Arsenal?
«Prima della partita tutti davano per spacciato Napoli e dicevano non potesse vincere, ma io avevo detto e ribadisco che le partite vanno giocate. Sulla carta sembrava impossibile poter ribaltare i pronostici, ma ieri sera il Napoli è entrato in campo con un approccio perfetto, con convinzione, cattiveria e voglia di fare risultato. La squadra ha offerto una prestazione brillante e tutti si aiutavano l'uno con l'altro. La partita è stata preparata alla perfezione da Benitez, che grazie alla sua mentalità europea queste partite non le sbaglia mai. Alla fine però il Napoli è uscito dalla Champions League con 12 punti ed è una cosa molto strana. Sulla partita di ieri sera non c'è niente da dire, peccato soltanto che il Marsiglia abbia subito gol all'ultimo; sarebbe stato giusto che i partenopei andassero avanti per tutte le partite disputate in questa prima fase della Champions».

E il pubblico di Fuorigrotta ha dimostrato di essere della sua stessa idea...
«Credo che il comportamento dei tifosi abbia fatto bene alla squadra. A fine partita hanno applaudito tutti, dimostrando un entusiasmo incredibile nonostante l'enorme dispiacere per la mancata qualificazione. Con il loro sostegno hanno dato tranquillità, forza e sicurezza ai giocatori. Adesso c'è la consapevolezza che, se il Napoli gioca così e ha il pubblico dalla propria parte, è sempre pericoloso. So che il tifoso napoletano vive per quella maglia e sono convinto che il pubblico può essere davvero il dodicesimo uomo in campo per il Napoli».

Il prossimo avversario degli azzurri sarà l'Inter: è l'occasione per tornare alla vittoria?
«L'Inter sta dimostrando di essere una squadra vera, dà l'impressione di crescere partita dopo partita. Mazzarri in poco tempo ha svolto un lavoro fantastico e la sensazione è che abbia creato una gruppo a tutti gli effetti. Anche da quei giocatori che non riuscivano ad esprimersi ad alti livelli negli anni scorsi, è riuscito a tirare fuori il meglio. Quindi mi aspetto una bella partita al San Paolo. Il Napoli ha la chance di confermare la prestazione di ieri e, in caso di vittoria, anche di tenere a distanza l'Inter che sta diventando un avversario scomodo».

In caso di vittoria degli ospiti, però, i nerazzurri si porterebbero a -1 dal Napoli...
«Questo è il motivo per cui credo che il Napoli debba assolutamente vincere; questa, più di altre, è una partita da non sbagliare. Gli azzurri non devono dare all'Inter la possibilità di avvicinarsi a loro e, vincendo domenica, possono allontanarla, in modo non definitivo ma portando il distacco a sette punti».

Per Walter Mazzarri sarà la prima volta al San Paolo da ex.
«Da tifoso mi auguro che Mazzarri possa ricevere soltanto applausi per tutto quello che ha fatto negli ultimi anni e per aver raggiunto traguardi molto importanti per la storia del Napoli. Lui ha riportato la squadra in Champions League e l'anno scorso è arrivato al secondo posto, non si può pensare ad un'accoglienza negativa anche se alla fine è andato via. Mazzarri è stato molto corretto dicendo che aveva bisogno di altri stimoli dopo anni ad alti livelli sulla panchina azzurra. Ha avuto la possibilità di allenare una grande squadra come l'Inter e l'ha colta al volo».

Da Serie B e Lega Pro interessamenti per Tozzo: a gennaio via per giocare

Terzo nella gerarchia dei portieri alle spalle di Da Costa e Fiorillo, Andrea Tozzo ha trascorso questa prima parte di campionato tra panchina e tribuna. Ad agosto il suo passaggio al Venezia fu bloccato all'ultimo minuto, ma a gennaio le cose potrebbero andare diversamente perché, si sa, la sessione invernale di calciomercato può rappresentare l'occasione di cambiare il volto alla propria stagione per ogni calciatore. E così anche per il ventunenne estremo difensore, l'anno scorso numero 1 del Portogruaro e tornato alla Sampdoria in estate.

Adesso la società blucerchiata, che detiene la proprietà del suo cartellino insieme al Verona, sarebbe orientata a lasciarlo partire in prestito per fargli accumulare minuti ed esperienza; in tal modo asseconderebbe la volontà dello stesso classe '92, al quale non mancano le pretendenti. Infatti, come raccolto in esclusiva dalla nostra redazione, ci sarebbero diverse società sulle sue tracce: gli apprezzamenti provengono da un paio di club di Serie B e, soprattutto, dalla Lega Pro. Ad oggi, comunque, non c'è ancora nulla di concreto, ma Tozzo può iniziare a staccare i guanti dal chiodo.

10 dicembre 2013

Il doppio ex Marazzina: "Chievo e Samp a caccia di punti, ma la salvezza non è a rischio"

Dopo le prime due vittorie dell'era Mihajlovic, la Sampdoria si appresta ad affrontare la squadra del campionato che più le somiglia per il percorso che sta facendo. E' il Chievo Verona, reduce da quattro successi consecutivi dopo il ritorno in panchina di Eugenio Corini. Ho raggiunto in esclusiva Massimo Marazzina, ex attaccante di Samp e Chievo, per analizzare la situazione di queste due compagini in cui ha militato oltre che, ovviamente, il match in programma allo stadio Bentegodi.

Massimo, innanzitutto che ricordo hai del tuo breve periodo in blucerchiato?
«Calcisticamente parlando non ho un bellissimo ricordo, però ho conosciuto delle bravissime persone che lavorano tutt'ora in società e quando ho avuto occasione di incontrarle le ho sempre salutate con affetto. E' stato un periodo storto, un po' per colpa mia, un po' per qualche equivoco tattico. Dovevo cercare di adattarmi a fare cose che non avevo mai fatto prima e quindi non sono riuscito a fare bene».

Durante la tua permanenza a Genova hai conosciuto Angelo Palombo, che ha lasciato la difesa per tornare a centrocampo.
«E ora è bello riposato (ride, ndr). Scherzi a parte, conosco bene Angelo che è stato anche in Nazionale ed è un elemento di grande esperienza. La Sampdoria gioverà del ritorno a centrocampo di questo giocatore che è ritornare a riassaporare il campo nel suo ruolo naturale».

Domenica ci sarà Chievo-Samp, la sfida tra due formazioni in gran forma...
«Entrambe stanno molto bene sia mentalmente che fisicamente, anche se la situazione di classifica impone di non giocare in maniera spensierata. Tutte e due vorranno vincere per raccogliere punti e per mettersi alle spalle altre squadre concorrenti. Sono due squadre che hanno ritrovato entusiasmo dopo i rispettivi cambi di allenatore; speriamo di vedere una bella partita».

Anche in virtù degli arrivi di Mihajlovic da una parte e di Corini dall'altra, hanno le carte in regola per salvarsi?
«La Sampdoria ha giocatori di categoria che hanno lottato per traguardi importanti e non credo abbiano problemi. Poi il fatto di giocare a Marassi porta sempre qualche punto in più. Credo che anche il Chievo riuscirà a ottenere la salvezza. Non era una squadra da ultimo posto in classifica prima e non è da zona Europa adesso, ma vedendo anche il suo potenziale offensivo ritengo abbia qualcosa in più delle altre. Vedo altre squadre messe molto peggio...».

Ovvero?
«Mi dispiace fare nomi, però penso che il Catania abbia dei problemi molto seri, così come il mio Bologna che onestamente non vedo benissimo. Infine, con tutto il rispetto, dico il Sassuolo anche se sta facendo un grandissimo campionato. Credo che siano queste le tre squadre che troveranno più difficoltà da qui alla fine».

Tornando alla Samp, dove pensi che abbia maggiormente bisogno di rinforzi a gennaio?
«Io sono stato protagonista di cambi di squadra a gennaio e sono testimone di quanto sia difficile inserire elementi nuovi a metà campionato. Se però una squadra deve cambiare qualcosa, deve acquistare giocatori pronti e determinanti. Tutte le squadre che lottano per non retrocedere credo debbano pensare prima di tutto a non prenderle, quindi servirebbe qualcuno che possa dare maggiore sicurezza alla difesa. Davanti potrebbe servire qualcuno che faccia gol ma, se gli attaccanti stanno bene dal punto di vista fisico, credo che il reparto avanzato sia a posto così».

9 dicembre 2013

Rimini, Morga ha la valigia in mano: a gennaio sarà addio

Rispetto ad inizio stagione non è molto cambiata né tanto meno migliorata la situazione di Francesco Morga. Il ventisettenne attaccante di Monopoli non sta vivendo il miglior momento della sua carriera, ma di certo non per colpa sua. Il Rimini, così come in estate, ha mantenuto l'intenzione di cederlo per disfarsi così di un ingaggio come il suo, troppo pesante per l'attuale situazione finanziaria, e non ne sta facendo mistero; non a caso, infatti, il tecnico Osio lo ha utilizzato con il contagocce, mandandolo in campo soltanto in sette occasioni fino a questo momento.

CAPOLINEA - Ieri invece Morga si è dovuto accomodare in tribuna, scatenando la contestazione dei tifosi che non hanno mai nascosto di essere dalla sua parte. Il divorzio fra le parti, però, sembra ormai inevitabile e l'occasione per siglarlo è dietro l'angolo. A gennaio, stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, le strade del centravanti e della società romagnola, a meno di clamorosi quanto imprevisti colpi di scena, si divideranno. In sede di mercato estivo furono Alessandria, Chieti, Cosenza, San Marino, Spal e Virtus Entella ad intavolare una trattativa per lui; chissà che proprio fra queste non possa venir fuori la sua nuova squadra.

Sirene dal Brasile per Romulo, ma lui resta a Verona sognando l'azzurro

L'Hellas Verona si conferma in sesta posizione in graduatoria, una situazione di classifica difficilmente pronosticabile fino a qualche mese fa. Andrea Mandorlini è il condottiero della squadra rivelazione del nostro campionato, mentre al ds Sean Sogliano va il merito di essere riuscito a mettere a segno colpi significativi nella passata sessione estiva di calciomercato. Gli arrivi di Iturbe e Toni rappresentano sicuramente delle intuizioni azzeccate, ma c'è un altro giocatore arrivato in estate che si sta ritagliando un ruolo da protagonista nella città dell'Arena. E' Romulo Souza Orestes Caldeira, o molto più semplicemente Romulo.

IL BRASILEIRAO CHIAMA - Grazie al grande dinamismo e a quella duttilità che gli permette di giocare indifferentemente sia come centrocampista sia come esterno basso o alto, il classe '87 è diventato uno dei punti fermi dell'undici scaligero (per informazioni chiedere a Mandorlini, che lo ha sempre utilizzato in campionato). In questa prima parte di Serie A ha impreziosito le sue 15 presenze con 3 gol e 5 assist, accendendo l'interesse di club d'oltreoceano. Difatti, secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, un paio di club brasiliani avrebbero recentemente posato gli occhi su di lui.

SAUDADE? NO, GRAZIE - Ma il numero 2 gialloblu non ha alcuna intenzione di lasciare Verona a gennaio e, anzi, vuole andare avanti nel solco tracciato fino a questo momento. E poi non bisogna tralasciare un aspetto importante: Romulo, avendo il doppio passaporto brasiliano-italiano e non essendo mai stato convocato nella Selecao, potrebbe addirittura vestire la maglia dell'Italia. In fondo perché precludersi la speranza di ricevere una chiamata da parte di Prandelli? E magari di giocare il Mondiale nel suo Brasile? Se il ct azzurro dovesse avere bisogno di un elemento affidabile da poter schierare in più zone del campo, allora potrebbe farci un pensierino.

5 dicembre 2013

Dalla Svezia una nuova idea per l'attacco della Samp

Manca ormai poco meno di un mese alla riapertura del calciomercato e tutte le società italiane iniziano a muoversi per definire le strategie da mettere in atto in sede di mercato invernale. Anche i dirigenti della Sampdoria lo stanno facendo per provare ad esaudire le richieste che mister Mihajlovic ha fatto e farà in vista di gennaio. Sempre rimanendo nel campo delle ipotesi, c'è la possibilità che venga rinforzato il parco attaccanti per consegnare nelle mani del neo tecnico blucerchiato giocatori adatti al suo 4-2-3-1.

Tra le varie piste, come raccolto in esclusiva, una porterebbe direttamente in Scandinavia. Nell'Allsvenskan, la massima serie del campionato svedese, milita infatti Sam Larsson, ala del Goteborg e della Svezia Under 21 che in patria considerano uno dei giovani più promettenti attualmente in circolazione. Questo talentuoso classe '93 fa del tasso tecnico e della velocità nel breve le sue doti migliori; gol e assist sono il suo pane quotidiano. Esterno d'attacco ambidestro, Larsson ben si sposerebbe con il modulo tattico utilizzato da Mihajlovic. La sua valutazione è sicuramente destinata a salire, per la Samp può essere un'ipotesi interessante.

4 dicembre 2013

Orlandi (Studio Assist): "I nostri giovani talenti protagonisti in Lega Pro"

Ho raggiunto in esclusiva Alessandro Orlandi, socio e responsabile dell'area tecnica dello Studio Assist & Partners, che gestisce gli interessi di tanti giovani promettenti che si stanno mettendo in luce nel campionato di Lega Pro. Tra questi Filippo Perucchini (classe '91 in comproprietà fra Lecce e Milan), Alberto Paleari (classe '92 della Virtus Vecomp Verona), Antonio Rosti (classe '93 della Vigor Lamezia), Gabriele Franchino (classe '91 del Monza) e Paolo Marchi (classe '91 Como), dei quali abbiamo parlato in questa intervista.

Iniziamo con i portieri. Perucchini si sta affermando con il Lecce grazie ai suoi interventi, gli ultimi domenica contro il Grosseto...
«E’ molto contento di aver scelto Lecce, il rendimento della squadra è in crescita e le sue prestazioni sono di alto livello. L'auspicio del giocatore è quello di arrivare in Serie B con questa maglia. La piazza merita davvero tanto e Filippo è determinato a confermarsi fondamentale per questa squadra».

Anche Paleari sta ben figurando alla sua prima stagione da titolare tra i professionisti.
«A Verona Alberto sta dimostrando tutto il suo valore, si trova molto bene con la squadra e si sta affermando come uno dei portieri più interessanti in Lega Pro. E’ sicuramente un giocatore da tenere d’occhio in questo campionato...».

Sempre rimanendo fra i pali, come procede l'avventura di Rosti alla Vigor Lamezia?
«Nonostante sia solamente un classe ’93, Antonio è alla quarta stagione da titolare in un contesto di prima squadra. E’ un estremo difensore di grande affidabilità, molto abile nella comunicazione con la difesa e capace di parate spettacolari. Anche in questa stagione a Lamezia sta confermando tutte le sue doti».

Confermatissimo al Monza, Franchino ha trovato l'ambiente ideale per questo periodo della sua carriera?
«A parer mio e di molti altri addetti ai lavori, è uno dei terzini più validi della Lega Pro. A Monza ha trovato sicuramente la dimensione ideale dove poter crescere e mettere in luce le sue qualità. I fatti parlano per lui: due stagioni tra i professionisti e altrettanti play-off disputati. E' sicuramente un giocatore abituato a raggiungere obiettivi importanti in contesti di ottimo livello».

Marchi, al suo secondo centro stagionale contro il Venezia, ha un futuro da difensore goleador?
«Paolo si sta dimostrando insostituibile in fase difensiva e, allo stesso tempo, importante in fase offensiva. Non a caso alcuni club di categoria superiore stanno monitorando la sua crescita e le sue prestazioni...».

Paramatti: "Il Bologna non parte spacciato con la Juve. Pogba? Pirlo è unico"

La quindicesima giornata di Serie A si aprirà, eccezionalmente, venerdì sera. Alle 20.45 il Bologna, fresco di eliminazione dalla Coppa Italia, ospiterà la Juventus, che martedì farà visita al Galatasaray per l'ultima partita per l'ultima giornata della fase a gironi di Champions League. Ho contattato in esclusiva l'ex difensore Michele Paramatti, che nella sua carriera ha militato sia nella compagine rossoblu che in quella bianconera.

Paramatti, Bologna-Juve è una partita dal risultato già scritto?
«Sarà già scritto se la Juventus scenderà in campo con la stessa concentrazione e lo stesso furore agonistico che hanno contraddistinto le ultime partite. Altrimenti, il Bologna potrà giocarsi le sue chance nel caso in cui i bianconeri non giochino da Juve».

Da una parte ci sarà la seconda peggior difesa del campionato, dall'altra il secondo miglior attacco.
«Sicuramente il potenziale offensivo dei bianconeri è notevole e in ogni istante potrebbero trovare la via della rete. Dall'altra parte il Bologna ha evidenziato nelle ultime prestazioni, a parte quella in Coppa Italia contro il Siena, di aver ritrovato l'equilibrio difensivo. Con questo nuovo assetto il Bologna ha ottenuto due ottimi pareggi e spero che questa striscia positiva possa continuare».

L'anno scorso, nel match di andata allo Juventus Stadium, i rossoblu andarono al tappeto soltanto nel recupero...
«Il Bologna può dare filo da torcere a tutte le squadre. Ha avuto vicissitudini alterne tra sfortuna ed errori che hanno reso la classifica deficitaria, però ha l'allenatore e gli uomini giusti e validi per uscire da questa situazione difficile».

E a decidere quel match fu un certo Pogba: può prendere il posto di Pirlo in cabina di regia?
«Al suo posto giocherà un altro centrocampista che sicuramente è da Juve ed è un grandissimo giocatore, ma Pirlo è insostituibile. Magari ci saranno delle modifiche al modo di impostare le azioni e al modulo di gioco. In campo ci saranno undici giocatori da Juventus, però Pirlo è insostituibile e non vedo un giocatore che possa sostituirlo».

Dunque, a suo modo di vedere, quella di Pirlo è una perdita pesantissima per la Juve?
«E' pesante perché si tratta di un giocatore fondamentale, però, come dicevo prima, ci sono altri giocatori che sicuramente hanno fatto bene e continueranno a fare bene. Secondo me cambierà il modo di giocare e non si passerà più dal faro che illumina le azioni offensive, ma si possono trovare soluzioni altrettanto valide».

Tornando al suo Bologna, crede che ci siano i presupposti per salvarsi?
«Senza dubbio. E' chiaro che la partita con la Juventus non è la più facile da affrontare in questo periodo, ma è una di quelle che potrebbe aiutare moralmente nel caso di un risultato positivo o, addirittura, di una vittoria».

Il doppio ex Colombo: "Mihajlovic ha alzato il morale della squadra. Con il Verona spero che..."

La Sampdoria si rituffa in Coppa Italia. Nel match valido per i sedicesimi di finale in programma domani sera, la formazione di Sinisa Mihajlovic se la vedrà con l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini. Per analizzare la sfida del Luigi Ferraris e non solo, ho contattato in esclusiva l'ex attaccante di Samp e Verona Corrado Colombo, tra l'altro in visita alla truppa blucerchiata nel ritiro di Montecatini alla vigilia della sconfitta con la Fiorentina.

Come avevi trovato Rossi e i suoi giocatori prima della partita di Firenze?
«Sinceramente non sembravano avere un gran morale e li vedevo rassegnati. L'esonero di Delio Rossi era già nell'aria e infatti sappiamo tutti com'è finita il giorno dopo contro la Fiorentina».

Che impressione ti ha fatto la squadra, invece, in queste prime uscite dopo il cambio di allenatore?
«La Samp ha ottenuto due grandi risultati. Prima in casa con la Lazio è riuscita ad andare in vantaggio e poi è arrivato quel gol alla fine contro una squadra formata comunque da ottimi giocatori; poi ha recuperato una partita a San Siro che non è mai facile. Con l'arrivo di Mihajlovic è cambiata l'aria dal punto di vista del temperamento e la squadra ha assunto le caratteristiche del suo tecnico, le stesse che aveva da giocatore».

Domani la Samp torna a giocare in Coppa Italia e lo fa contro il Verona.
«E' vero che a volte questa competizione viene snobbata, ma ci sarà la possibilità di mettersi in mostra per quei calciatori che hanno giocato meno fino a questo momento. I giocatori che verranno messi in campo da Mihajlovic dovranno essere bravi a farsi trovare pronti e sfruttare questa bella vetrina».

Uno su tutti Enzo Maresca...
«Ha le qualità per essere uno dei leader di questa Sampdoria e ricordo che già a 20 anni, quando giocavamo insieme nell'Under 21, era un leader. Maresca è un professionista serio e sono convinto che si sia allenato bene in questi mesi. La partita di domani potrebbe essere un'occasione anche per lui e poi Mihajlovic vedrà come inserirlo anche in campionato».

Sarà la volta buona per la prima vittoria dell'era Mihajlovic?
«Sarebbe una bella iniezione di fiducia per i giocatori e per tutto l'ambiente. In casa si è quasi sempre obbligati a vincere, però il Verona sta disputando un grande campionato e ha ottimi giocatori; verrà a Marassi per giocarsi la partita».

Prova ad azzardare un pronostico: chi passerà il turno?
«Per la simpatia che mi lega alla Sampdoria, dico i blucerchiati. Sarebbe bello riuscire ad ottenere il primo successo sotto la gestione Mihajlovic».