La scorsa settimana abbiamo fatto il
punto della situazione sul futuro di Andrea Tozzo. Dopo la
mancata partenza in direzione Venezia ad agosto, l'ex numero 1 del
Portogruaro è sul piede di partenza e a gennaio dovrebbe arrivare il
momento di un nuovo trasferimento in prestito per lui. Voci di
corridoio raccontano di vari apprezzamenti per il giovane portiere in
comproprietà fra Sampdoria e
Verona, ma in questo momento sarebbe soltanto una la società
concretamente interessata a lui.
21 dicembre 2013
Un ex dirigente blucerchiato vuole Tozzo in Serie B
20 dicembre 2013
Gasbarroni: "Samp-Parma bella gara, Ferraris arma in più"
E' l'antivigilia dell'ultimo incontro
del 2013 della Sampdoria. Domenica pomeriggio la squadra di
Mihajlovic, reduce da tre vittorie consecutive tra campionato e Coppa
Italia, ospiterà il Parma orfano di Cassano. Per avvicinarci
al match, ho raggiunto in
esclusiva un grande ex di entrambe le squadre come Andrea Gasbarroni,
oggi tra le file del Monza per la sua seconda stagione.
Andrea, cosa ti porti dietro dei
tuoi due anni e mezzo in blucerchiato?
«Ho dei ricordi bellissimi. Dalla
vittoria del campionato cadetto ai due anni in Serie A, sono state
annate ricche di emozioni, molto importanti per me e per la mia
carriera. Nella stagione 2004/05 non raggiungemmo il traguardo della
Champions League per pochissimo, mentre l'anno dopo non fu esaltante
e ci salvammo verso la fine. Ma, nel complesso, porto con me ricordi
davvero forti e, ogni volta che parlo della Samp, lo faccio molto
volentieri».
L'unico dei tuoi ex compagni ancora
a Genova è Angelo Palombo.
«Ormai è da più di dieci anni che
Angelo che veste la maglia blucerchiata e lui la Sampdoria ce l'ha
dentro, quando scende in campo dà sempre il massimo. Rossi lo aveva
spostato in difesa, ma con Mihajlovic è tornato a fare il ruolo che
ha sempre ricoperto da grande protagonista. E' un giocatore
fantastico e non mi stupisce il fatto che stia facendo molto bene in
mediana».
Hai mantenuto rapporti con qualcuno
che faceva parte di quella Sampdoria?
«Ho parlato proprio con Angelo
qualche tempo fa e a volte mi capita di sentirlo. La maggior parte
dei ragazzi che giocavano con me si è ritirata dal calcio giocato,
però continuo comunque a sentire con grande piacere Bazzani, Flachi,
Pavan e mister Novellino».
Domenica la Samp ha l'opportunità
di centrare il terzo successo di fila...
«Il cambio di allenatore ha dato la
giusta scossa come a volte capita. Mihajlovic mi ha dato
l'impressione di essere molto motivato, riesce a trasmettere la
propria personalità ai suoi giocatori e lo si vede in campo. Le cose
stanno andando bene e può farmi solo che piacere perché, ripeto, ho
vissuto momenti bellissimi alla Sampdoria. Ho affrontato Mihajlovic
quando era a fine carriera e la sua carriera da giocatore parla per
lui».
...ma per riuscirci dovrà superare
l'ostacolo Parma.
«Sarà una partita sicuramente
bella. Da una parte c'è una Sampdoria con grande entusiasmo,
dall'altra una buona squadra come il Parma che è allenato da un
tecnico capace. Prevedo una bella gara tra due squadre che andranno
in campo per cercare di vincere. Ma giocare al Ferraris dà sempre
qualcosa in più, grazie a dei tifosi eccezionali e ad una splendida
gradinata. Giocare in casa è senza dubbio un vantaggio per la Samp,
perché i tifosi ti danno una mano; anche quando c'ero io giocare a
Marassi era più semplice e il pubblico ti spingeva fino all'ultimo».
Da una parte mancherà Gabbiadini,
dall'altra Cassano: quale assenza peserà di più?
«Sostituire Cassano non è
semplice, è un talento unico, ma al suo posto potrà esserci un
giocatore importante come Biabiany. Cassano può inventare la giocata
decisiva da un momento all'altro, mentre Gabbiadini ha un gran passo,
una forza incredibile e attacca bene la profondità. Sono due
calciatori dalle caratteristiche diverse, ma ugualmente importanti
per le rispettive squadre e non so quale dei due farà sentire di più
la sua assenza. E, comunque, chi li sostituirà scenderà in campo
per fare bene e per dare mano alla squadra».19 dicembre 2013
Primavera, rivelazione fa rima con Ciccone: alla Samp sulle orme di Vialli
Era l'estate 1984 quando un allora
ventenne Gianluca Vialli lasciava
la Cremonese per approdare a Genova, dove ha scritto pagine
importanti di storia e conquistato ben sei trofei. A distanza
di ventinove anni, un altro giovane compie il suo stesso percorso e
arriva a Bogliasco. Il suo nome è Nicola Ciccone, anche lui
attaccante e anche lui nativo di Cremona.
Diciassette anni compiuti ad aprile, è
uno dei punti di forza degli Allievi Nazionali della Cremonese con
cui, tra l'altro, disputa le Final 8 di categoria di Lega Pro. La
Sampdoria lo nota e da quel momento non gli toglie gli occhi
di dosso, seguendolo in diverse occasioni fino a giugno e
prelevandolo poi il mese successivo. Aggregato alla Primavera in
ritiro a Chiusa Pesio, si mette subito in mostra andando anche a
segno nel Memorial “Viscusi”.
Da allora arrivano tre gol (due in
campionato e uno in TIM Cup), assist e tante buone prestazioni che
hanno confermato la buona intuizione dei dirigenti blucerchiati,
bravi a battere la concorrenza in sede di mercato. Ma un plauso va
fatto anche a chi lo ha segnalato loro, Massimo Borgobello e
Luca Coti, che hanno condotto e portato a termine la
trattativa per il suo trasferimento: «Abbiamo scelto la Sampdoria
soprattutto per i componenti dello staff tecnico e dirigenziale, che
fin da subito hanno dimostrato tutta la propria professionalità»,
affermano.
17 dicembre 2013
Spezia, ds Romairone: "Eramo e Gentsoglou? Buoni elementi ma..."
A breve la finestra invernale di
calciomercato aprirà i battenti e i dirigenti della Sampdoria
sono già al lavoro. Sì per rafforzare l'organico attuale, ma anche
e soprattutto per sfrondare un organico decisamente troppa ampio. In
particolare, è il centrocampo il reparto che verrà sfoltito; tra i
possibili partenti ci sono Savvas Gentsoglou e Mirko Eramo,
fin qui poco utilizzati. Sulle tracce di entrambi i
centrocampisti, stando ad alcune notizie circolate la scorsa
settimana, si sarebbe messa un'altra società ligure: lo Spezia.
16 dicembre 2013
Piana verso l'addio al Como: la situazione tra le richieste e la volontà della Samp
Tenuto (giustamente) in grande
considerazione dalle parti di Corte Lambruschini e Bogliasco, Luca
Piana non sta avendo molta fortuna nella sua prima avventura fra
i professionisti. L'ex Primavera è arrivato al Como in estate
con la formula del prestito, ma un infortunio prima e le scelte del
tecnico Colella poi lo hanno costretto a trascorrere questa prima
parte di stagione fra panchina e tribuna. Soltanto due presenze fino
a questo momento per un totale di circa 80 minuti giocati,
decisamente troppo pochi per uno dei giovani più promettenti venuti
fuori dal settore giovanile blucerchiato negli ultimi anni.
Agostini: "Milan-Roma giocata alla pari. Balotelli encomiabile, Totti..."
Non si è conclusa ieri la quindicesima
giornata di Serie A. Spazio questa sera all'ultimo posticipo di
questo turno, con Milan e Roma pronte a darsi battaglia
a San Siro. Quando mancano poco più di cinque ore al fischio di
inizio, ho raggiunto in esclusiva il doppio ex Massimo Agostini
per analizzare il match.
Il Milan arriva alla partita di
stasera dal fondamentale pareggio casalingo con l'Ajax...
«Con fatica e sofferenza
l'obiettivo della qualificazione agli ottavi di Champions è stato
raggiunto, anche se sarebbe stato meglio raggiungerlo in un'altra
maniera disputando la partita undici contro undici. Però contro
l'Ajax e con un uomo in meno la squadra ha retto bene ed è stata
disposta in maniera egregia da Allegri. A volte con affanno, a volte
diligentemente, i rossoneri si sono difesi portando a casa questa
qualificazione che dà una botta di morale importante sia per il
campionato che per la stessa Champions League. Agli ottavi
affronteranno una squadra tosta come l'Atletico Madrid, ma era
importante passare il turno e cambiare l'atmosfera all'interno dello
spogliatoio».
Che partita sarà quella contro la
Roma a San Siro?
«Dopo l'Ajax, il Milan affronterà
un altro avversario importante al Meazza e Allegri potrà vedere a
che punto è la sua squadra. Sarà un test probante per il Milan che
avrà l'importante occasione di uscire da una zona di classifica
critica cercando di fare punti contro la seconda in classifica, ma la
Roma andrà a Milano per giocarsi la partita attaccando e cercando di
segnare. Nessuna delle due squadre lascerà niente e non vorrei che
tutto questo le portasse ad annullarsi a vicenda...».
Quindi non vede nessuna delle due
squadre favorita?
«Non dico che questa sera verrà
fuori un pareggio, ma sono due squadre che hanno sempre la
possibilità di trovare la via del gol. Adesso come adesso prevedo un
pareggio, ma spero di sbagliarmi perché vorrei vedere una partita
ricca di gol. Classifica alla mano bisognerebbe dire che la Roma
parte favorita, ma il Milan non è merita questa situazione di
classifica e se la può giocare ad armi pari».
Da una parte ci sarà un Mario
Balotelli che sembra ritrovato...
«Abbiamo visto mercoledì contro
l'Ajax cosa è stato capace di fare Balotelli. Si è sobbarcato la
squadra sulle spalle e ha fatto reparto da solo tenendo il pallone e
incassando i falli: è stato encomiabile. Vedendo la situazione dopo
il cartellino rosso a Montolivo, ha giocato per la squadra e non si è
lasciato andare. Va dato merito a Mario per il suo approccio positivo
e perché ha tenuto in guardia la difesa dell'Ajax per tutti i
novanta minuti».
...dall'altra tornerà in campo dopo
l'infortunio Francesco Totti.
«La mancanza di Totti ha permesso
alla Juventus di scavalcare la Roma in classifica e di prendersi il
primo posto. Tutti attendono il ritorno del capitano giallorosso, ma
non bisogna dimenticarsi che quella di stasera sarebbe la prima
partita e anche su un campo difficile. Se la gamba è guarita del
tutto, meglio farlo giocare per uno spezzone di gara, il che gli
garantirebbe di ritrovare lo stimolo e la voglia di stare in campo».13 dicembre 2013
Testardi lascia l'Honved: a gennaio torna alla Samp
Si è conclusa anzitempo l'esperienza
di Emanuele Testardi in Ungheria. Lo scorso giugno la
Sampdoria aveva riscattato dal Sudtirol il cartellino
dell'attaccante romano, salvo poi cederlo con la formula del prestito
all'Honved Budapest. La sua avventura era cominciata nel
migliore dei modi con una tripletta all'esordio contro il Celik
Niksic nel primo turno di qualificazione di Europa League, ma poi non
è proseguita sugli stessi binari.
12 dicembre 2013
Benny Carbone: "Inter in crescita, ma domenica il Napoli deve vincere"
Napoli fuori dalla Champions
League, ma a testa alta. Non è bastato battere 2-0 l'Arsenal per
qualificarsi agli ottavi di finale e, a maggior ragione, la squadra
di Rafa Benitez ci terrà a fare bene nel prossimo impegno. Gli
azzurri si apprestano ad affrontare l'Inter dell'ex Walter
Mazzarri, reduce da tre pareggi consecutivi. Per avvicinarci al match
in programma domenica sera, ho raggiunto in esclusiva l'ex attaccante e oggi allenatore Benito Carbone,
che in carriera ha militato in entrambe le squadre.
Mister Carbone, come esce il Napoli
dalla sfida contro l'Arsenal?
«Prima della partita tutti davano
per spacciato Napoli e dicevano non potesse vincere, ma io avevo
detto e ribadisco che le partite vanno giocate. Sulla carta sembrava
impossibile poter ribaltare i pronostici, ma ieri sera il Napoli è
entrato in campo con un approccio perfetto, con convinzione,
cattiveria e voglia di fare risultato. La squadra ha offerto una
prestazione brillante e tutti si aiutavano l'uno con l'altro. La
partita è stata preparata alla perfezione da Benitez, che grazie
alla sua mentalità europea queste partite non le sbaglia mai. Alla
fine però il Napoli è uscito dalla Champions League con 12 punti ed
è una cosa molto strana. Sulla partita di ieri sera non c'è niente
da dire, peccato soltanto che il Marsiglia abbia subito gol
all'ultimo; sarebbe stato giusto che i partenopei andassero avanti
per tutte le partite disputate in questa prima fase della Champions».
E il pubblico di Fuorigrotta ha
dimostrato di essere della sua stessa idea...
«Credo che il comportamento dei
tifosi abbia fatto bene alla squadra. A fine partita hanno applaudito
tutti, dimostrando un entusiasmo incredibile nonostante l'enorme
dispiacere per la mancata qualificazione. Con il loro sostegno hanno
dato tranquillità, forza e sicurezza ai giocatori. Adesso c'è la
consapevolezza che, se il Napoli gioca così e ha il pubblico dalla
propria parte, è sempre pericoloso. So che il tifoso napoletano vive
per quella maglia e sono convinto che il pubblico può essere davvero
il dodicesimo uomo in campo per il Napoli».
Il prossimo avversario degli azzurri
sarà l'Inter: è l'occasione per tornare alla vittoria?
«L'Inter sta dimostrando di essere
una squadra vera, dà l'impressione di crescere partita dopo partita.
Mazzarri in poco tempo ha svolto un lavoro fantastico e la sensazione
è che abbia creato una gruppo a tutti gli effetti. Anche da quei
giocatori che non riuscivano ad esprimersi ad alti livelli negli anni
scorsi, è riuscito a tirare fuori il meglio. Quindi mi aspetto una
bella partita al San Paolo. Il Napoli ha la chance di confermare la
prestazione di ieri e, in caso di vittoria, anche di tenere a
distanza l'Inter che sta diventando un avversario scomodo».
In caso di vittoria degli ospiti,
però, i nerazzurri si porterebbero a -1 dal Napoli...
«Questo è il motivo per cui credo
che il Napoli debba assolutamente vincere; questa, più di altre, è
una partita da non sbagliare. Gli azzurri non devono dare all'Inter
la possibilità di avvicinarsi a loro e, vincendo domenica, possono
allontanarla, in modo non definitivo ma portando il distacco a sette
punti».
Per Walter Mazzarri sarà la prima
volta al San Paolo da ex.
«Da tifoso mi auguro che Mazzarri
possa ricevere soltanto applausi per tutto quello che ha fatto negli
ultimi anni e per aver raggiunto traguardi molto importanti per la
storia del Napoli. Lui ha riportato la squadra in Champions League e
l'anno scorso è arrivato al secondo posto, non si può pensare ad
un'accoglienza negativa anche se alla fine è andato via. Mazzarri è
stato molto corretto dicendo che aveva bisogno di altri stimoli dopo
anni ad alti livelli sulla panchina azzurra. Ha avuto la possibilità
di allenare una grande squadra come l'Inter e l'ha colta al volo».Da Serie B e Lega Pro interessamenti per Tozzo: a gennaio via per giocare
Terzo nella gerarchia dei portieri alle
spalle di Da Costa e Fiorillo, Andrea Tozzo ha trascorso
questa prima parte di campionato tra panchina e tribuna. Ad agosto il
suo passaggio al Venezia fu bloccato all'ultimo minuto, ma a gennaio
le cose potrebbero andare diversamente perché, si sa, la sessione
invernale di calciomercato può rappresentare l'occasione di cambiare
il volto alla propria stagione per ogni calciatore. E così anche per
il ventunenne estremo difensore, l'anno scorso numero 1 del
Portogruaro e tornato alla Sampdoria in estate.
10 dicembre 2013
Il doppio ex Marazzina: "Chievo e Samp a caccia di punti, ma la salvezza non è a rischio"
Dopo le prime due vittorie dell'era
Mihajlovic, la Sampdoria si appresta ad affrontare la squadra
del campionato che più le somiglia per il percorso che sta facendo.
E' il Chievo Verona, reduce da quattro successi consecutivi
dopo il ritorno in panchina di Eugenio Corini. Ho raggiunto in esclusiva Massimo Marazzina,
ex attaccante di Samp e Chievo, per analizzare la situazione di
queste due compagini in cui ha militato oltre che, ovviamente, il
match in programma allo stadio Bentegodi.
Massimo, innanzitutto che ricordo
hai del tuo breve periodo in blucerchiato?
«Calcisticamente parlando non ho un
bellissimo ricordo, però ho conosciuto delle bravissime persone che
lavorano tutt'ora in società e quando ho avuto occasione di
incontrarle le ho sempre salutate con affetto. E' stato un periodo
storto, un po' per colpa mia, un po' per qualche equivoco tattico.
Dovevo cercare di adattarmi a fare cose che non avevo mai fatto prima
e quindi non sono riuscito a fare bene».
Durante la tua permanenza a Genova
hai conosciuto Angelo Palombo, che ha lasciato la difesa per tornare
a centrocampo.
«E ora è bello riposato (ride,
ndr). Scherzi a parte, conosco bene Angelo che è stato anche in
Nazionale ed è un elemento di grande esperienza. La Sampdoria
gioverà del ritorno a centrocampo di questo giocatore che è
ritornare a riassaporare il campo nel suo ruolo naturale».
Domenica ci sarà Chievo-Samp, la
sfida tra due formazioni in gran forma...
«Entrambe stanno molto bene sia
mentalmente che fisicamente, anche se la situazione di classifica
impone di non giocare in maniera spensierata. Tutte e due vorranno
vincere per raccogliere punti e per mettersi alle spalle altre
squadre concorrenti. Sono due squadre che hanno ritrovato entusiasmo
dopo i rispettivi cambi di allenatore; speriamo di vedere una bella
partita».
Anche in virtù degli arrivi di
Mihajlovic da una parte e di Corini dall'altra, hanno le carte in
regola per salvarsi?
«La Sampdoria ha giocatori di
categoria che hanno lottato per traguardi importanti e non credo
abbiano problemi. Poi il fatto di giocare a Marassi porta sempre
qualche punto in più. Credo che anche il Chievo riuscirà a ottenere
la salvezza. Non era una squadra da ultimo posto in classifica prima
e non è da zona Europa adesso, ma vedendo anche il suo potenziale
offensivo ritengo abbia qualcosa in più delle altre. Vedo altre
squadre messe molto peggio...».
Ovvero?
«Mi dispiace fare nomi, però penso
che il Catania abbia dei problemi molto seri, così come il mio
Bologna che onestamente non vedo benissimo. Infine, con tutto il
rispetto, dico il Sassuolo anche se sta facendo un grandissimo
campionato. Credo che siano queste le tre squadre che troveranno più
difficoltà da qui alla fine».
Tornando alla Samp, dove pensi che
abbia maggiormente bisogno di rinforzi a gennaio?
«Io sono stato protagonista di
cambi di squadra a gennaio e sono testimone di quanto sia difficile
inserire elementi nuovi a metà campionato. Se però una squadra deve
cambiare qualcosa, deve acquistare giocatori pronti e determinanti.
Tutte le squadre che lottano per non retrocedere credo debbano
pensare prima di tutto a non prenderle, quindi servirebbe qualcuno
che possa dare maggiore sicurezza alla difesa. Davanti potrebbe
servire qualcuno che faccia gol ma, se gli attaccanti stanno bene dal
punto di vista fisico, credo che il reparto avanzato sia a posto
così».9 dicembre 2013
Rimini, Morga ha la valigia in mano: a gennaio sarà addio
Rispetto ad inizio stagione non è
molto cambiata né tanto meno migliorata la situazione di Francesco
Morga. Il ventisettenne attaccante di Monopoli non sta vivendo il
miglior momento della sua carriera, ma di certo non per colpa sua. Il
Rimini, così come in estate, ha mantenuto l'intenzione di
cederlo per disfarsi così di un ingaggio come il suo, troppo pesante
per l'attuale situazione finanziaria, e non ne sta facendo mistero;
non a caso, infatti, il tecnico Osio lo ha utilizzato con il
contagocce, mandandolo in campo soltanto in sette occasioni fino a
questo momento.
CAPOLINEA - Ieri invece Morga si
è dovuto accomodare in tribuna, scatenando la contestazione dei
tifosi che non hanno mai nascosto di essere dalla sua parte. Il
divorzio fra le parti, però, sembra ormai inevitabile e l'occasione
per siglarlo è dietro l'angolo. A gennaio, stando ad accreditate
indiscrezioni raccolte in esclusiva, le strade del centravanti e della società
romagnola, a meno di clamorosi quanto imprevisti colpi di scena, si
divideranno. In sede di mercato estivo furono Alessandria, Chieti,
Cosenza, San Marino, Spal e Virtus Entella ad intavolare una
trattativa per lui; chissà che proprio fra queste non possa venir
fuori la sua nuova squadra.
Sirene dal Brasile per Romulo, ma lui resta a Verona sognando l'azzurro
L'Hellas Verona si conferma in sesta posizione in graduatoria, una situazione di classifica
difficilmente pronosticabile fino a qualche mese fa. Andrea
Mandorlini è il condottiero della squadra rivelazione del nostro
campionato, mentre al ds Sean Sogliano va il merito di essere
riuscito a mettere a segno colpi significativi nella passata sessione
estiva di calciomercato. Gli arrivi di Iturbe e Toni rappresentano
sicuramente delle intuizioni azzeccate, ma c'è un altro giocatore
arrivato in estate che si sta ritagliando un ruolo da protagonista
nella città dell'Arena. E' Romulo Souza Orestes Caldeira, o molto
più semplicemente Romulo.
IL BRASILEIRAO CHIAMA - Grazie
al grande dinamismo e a quella duttilità che gli permette di giocare
indifferentemente sia come centrocampista sia come esterno basso o
alto, il classe '87 è diventato uno dei punti fermi dell'undici
scaligero (per informazioni chiedere a Mandorlini, che lo ha sempre
utilizzato in campionato). In questa prima parte di Serie A ha
impreziosito le sue 15 presenze con 3 gol e 5 assist, accendendo
l'interesse di club d'oltreoceano. Difatti, secondo accreditate
indiscrezioni raccolte in esclusiva, un paio di club brasiliani avrebbero
recentemente posato gli occhi su di lui.
5 dicembre 2013
Dalla Svezia una nuova idea per l'attacco della Samp
Manca ormai poco meno di un mese alla
riapertura del calciomercato e tutte le società italiane iniziano a
muoversi per definire le strategie da mettere in atto in sede di
mercato invernale. Anche i dirigenti della Sampdoria lo stanno
facendo per provare ad esaudire le richieste che mister Mihajlovic ha
fatto e farà in vista di gennaio. Sempre rimanendo nel campo delle
ipotesi, c'è la possibilità che venga rinforzato il parco
attaccanti per consegnare nelle mani del neo tecnico blucerchiato
giocatori adatti al suo 4-2-3-1.
4 dicembre 2013
Orlandi (Studio Assist): "I nostri giovani talenti protagonisti in Lega Pro"
Ho raggiunto in esclusiva Alessandro Orlandi, socio e
responsabile dell'area tecnica dello Studio Assist & Partners,
che gestisce gli interessi di tanti giovani promettenti che si stanno
mettendo in luce nel campionato di Lega Pro. Tra questi Filippo
Perucchini (classe '91 in comproprietà fra Lecce e Milan),
Alberto Paleari (classe '92 della Virtus Vecomp Verona),
Antonio Rosti (classe '93 della Vigor Lamezia), Gabriele
Franchino (classe '91 del Monza) e Paolo Marchi (classe
'91 Como), dei quali abbiamo parlato in questa intervista.
Iniziamo con i portieri. Perucchini
si sta affermando con il Lecce grazie ai suoi interventi, gli ultimi
domenica contro il Grosseto...
«E’ molto contento di aver scelto
Lecce, il rendimento della squadra è in crescita e le sue
prestazioni sono di alto livello. L'auspicio del giocatore è quello
di arrivare in Serie B con questa maglia. La piazza merita davvero
tanto e Filippo è determinato a confermarsi fondamentale per questa
squadra».
Anche Paleari sta ben figurando alla
sua prima stagione da titolare tra i professionisti.
«A Verona Alberto sta dimostrando
tutto il suo valore, si trova molto bene con la squadra e si sta
affermando come uno dei portieri più interessanti in Lega Pro. E’
sicuramente un giocatore da tenere d’occhio in questo
campionato...».
Sempre rimanendo fra i pali, come
procede l'avventura di Rosti alla Vigor Lamezia?
«Nonostante sia solamente un classe
’93, Antonio è alla quarta stagione da titolare in un contesto di
prima squadra. E’ un estremo difensore di grande affidabilità,
molto abile nella comunicazione con la difesa e capace di parate
spettacolari. Anche in questa stagione a Lamezia sta confermando
tutte le sue doti».
Confermatissimo al Monza, Franchino
ha trovato l'ambiente ideale per questo periodo della sua carriera?
«A parer mio e di molti altri
addetti ai lavori, è uno dei terzini più validi della Lega Pro. A
Monza ha trovato sicuramente la dimensione ideale dove poter crescere
e mettere in luce le sue qualità. I fatti parlano per lui: due
stagioni tra i professionisti e altrettanti play-off disputati. E'
sicuramente un giocatore abituato a raggiungere obiettivi importanti
in contesti di ottimo livello».
Marchi, al suo secondo centro
stagionale contro il Venezia, ha un futuro da difensore goleador?
«Paolo si sta dimostrando
insostituibile in fase difensiva e, allo stesso tempo, importante in
fase offensiva. Non a caso alcuni club di categoria superiore stanno
monitorando la sua crescita e le sue prestazioni...».Paramatti: "Il Bologna non parte spacciato con la Juve. Pogba? Pirlo è unico"
La quindicesima giornata di Serie A si
aprirà, eccezionalmente, venerdì sera. Alle 20.45 il Bologna,
fresco di eliminazione dalla Coppa Italia, ospiterà la Juventus,
che martedì farà visita al Galatasaray per l'ultima partita per
l'ultima giornata della fase a gironi di Champions League. Ho contattato in esclusiva l'ex
difensore Michele Paramatti, che nella sua carriera ha
militato sia nella compagine rossoblu che in quella bianconera.
Paramatti, Bologna-Juve è una
partita dal risultato già scritto?
«Sarà già scritto se la Juventus
scenderà in campo con la stessa concentrazione e lo stesso furore
agonistico che hanno contraddistinto le ultime partite. Altrimenti,
il Bologna potrà giocarsi le sue chance nel caso in cui i bianconeri
non giochino da Juve».
Da una parte ci sarà la seconda
peggior difesa del campionato, dall'altra il secondo miglior attacco.
«Sicuramente il potenziale
offensivo dei bianconeri è notevole e in ogni istante potrebbero
trovare la via della rete. Dall'altra parte il Bologna ha evidenziato
nelle ultime prestazioni, a parte quella in Coppa Italia contro il
Siena, di aver ritrovato l'equilibrio difensivo. Con questo nuovo
assetto il Bologna ha ottenuto due ottimi pareggi e spero che questa
striscia positiva possa continuare».
L'anno scorso, nel match di andata
allo Juventus Stadium, i rossoblu andarono al tappeto soltanto nel
recupero...
«Il Bologna può dare filo da
torcere a tutte le squadre. Ha avuto vicissitudini alterne tra
sfortuna ed errori che hanno reso la classifica deficitaria, però ha
l'allenatore e gli uomini giusti e validi per uscire da questa
situazione difficile».
E a decidere quel match fu un certo
Pogba: può prendere il posto di Pirlo in cabina di regia?
«Al suo posto giocherà un altro
centrocampista che sicuramente è da Juve ed è un grandissimo
giocatore, ma Pirlo è insostituibile. Magari ci saranno delle
modifiche al modo di impostare le azioni e al modulo di gioco. In
campo ci saranno undici giocatori da Juventus, però Pirlo è
insostituibile e non vedo un giocatore che possa sostituirlo».
Dunque, a suo modo di vedere, quella
di Pirlo è una perdita pesantissima per la Juve?
«E' pesante perché si tratta di un
giocatore fondamentale, però, come dicevo prima, ci sono altri
giocatori che sicuramente hanno fatto bene e continueranno a fare
bene. Secondo me cambierà il modo di giocare e non si passerà più
dal faro che illumina le azioni offensive, ma si possono trovare
soluzioni altrettanto valide».
Tornando al suo Bologna, crede che
ci siano i presupposti per salvarsi?
«Senza dubbio. E' chiaro che la
partita con la Juventus non è la più facile da affrontare in questo
periodo, ma è una di quelle che potrebbe aiutare moralmente nel caso
di un risultato positivo o, addirittura, di una vittoria».Il doppio ex Colombo: "Mihajlovic ha alzato il morale della squadra. Con il Verona spero che..."
La Sampdoria si rituffa in Coppa
Italia. Nel match valido per i sedicesimi di finale in programma
domani sera, la formazione di Sinisa Mihajlovic se la vedrà con
l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini. Per analizzare la sfida
del Luigi Ferraris e non solo, ho contattato in esclusiva l'ex attaccante di Samp e Verona Corrado
Colombo, tra l'altro in visita alla truppa blucerchiata nel
ritiro di Montecatini alla vigilia della sconfitta con la Fiorentina.
Come avevi trovato Rossi e i suoi
giocatori prima della partita di Firenze?
«Sinceramente non sembravano avere
un gran morale e li vedevo rassegnati. L'esonero di Delio Rossi era
già nell'aria e infatti sappiamo tutti com'è finita il giorno dopo
contro la Fiorentina».
Che impressione ti ha fatto la
squadra, invece, in queste prime uscite dopo il cambio di allenatore?
«La Samp ha ottenuto due grandi
risultati. Prima in casa con la Lazio è riuscita ad andare in
vantaggio e poi è arrivato quel gol alla fine contro una squadra
formata comunque da ottimi giocatori; poi ha recuperato una partita a
San Siro che non è mai facile. Con l'arrivo di Mihajlovic è
cambiata l'aria dal punto di vista del temperamento e la squadra ha
assunto le caratteristiche del suo tecnico, le stesse che aveva da
giocatore».
Domani la Samp torna a giocare in
Coppa Italia e lo fa contro il Verona.
«E' vero che a volte questa
competizione viene snobbata, ma ci sarà la possibilità di mettersi
in mostra per quei calciatori che hanno giocato meno fino a questo
momento. I giocatori che verranno messi in campo da Mihajlovic
dovranno essere bravi a farsi trovare pronti e sfruttare questa bella
vetrina».
Uno su tutti Enzo Maresca...
«Ha le qualità per essere uno dei
leader di questa Sampdoria e ricordo che già a 20 anni, quando
giocavamo insieme nell'Under 21, era un leader. Maresca è un
professionista serio e sono convinto che si sia allenato bene in
questi mesi. La partita di domani potrebbe essere un'occasione anche
per lui e poi Mihajlovic vedrà come inserirlo anche in campionato».
Sarà la volta buona per la prima
vittoria dell'era Mihajlovic?
«Sarebbe una bella iniezione di
fiducia per i giocatori e per tutto l'ambiente. In casa si è quasi
sempre obbligati a vincere, però il Verona sta disputando un grande
campionato e ha ottimi giocatori; verrà a Marassi per giocarsi la
partita».
Prova ad azzardare un pronostico:
chi passerà il turno?
«Per la simpatia che mi lega alla
Sampdoria, dico i blucerchiati. Sarebbe bello riuscire ad ottenere il
primo successo sotto la gestione Mihajlovic».
Iscriviti a:
Post (Atom)