29 settembre 2011

Intervista a Francesco Nicolato

Per commentare il match in cui sarà impegnata la Lazio con lo Sporting Lisbona, intervistato in esclusiva il procuratore e consulente di mercato Francesco Nicolato, grande conoscitore di calcio portoghese. Con Nicolato abbiamo analizzato la partita valida per la seconda giornata di Europa League che andrà in scena domani alle ore 21.05 allo stadio José Alvalade di Lisbona.

Che gara dobbiamo aspettarci domani sera?
Sarà un match interessante da vedere. Lo Sporting sta attraversando un buon momento ottenendo una serie di risultati utili. Per la Lazio sicuramente sarà una partita difficile da affrontare, quella portoghese è una formazione con giocatori molto interessanti che possiedono qualità importanti e garantiscono un alto livello di rendimento. I bianconcelesti non devono pensare di entrare in campo subendo il gioco della squadra avversaria, ma devono essere decisi fin dal primo minuto ad imporre la propria personalità. Dovranno essere abili nel bloccare le fonti di gioco della compagine lusitana e bravi a controllare i loro attaccanti“.

Da quali giocatori deve guardarsi la squadra di Reja?
Si tratta di una squadra pericolosa in tutto il suo insieme, composta da giocatori che hanno già una buona esperienza e da elementi giovani di assoluto valore come van Wolfswinkel, Capel, Fernandez, Insua“.

Un pronostico per la partita?
Non è facile pronosticare un risultato, a sorpresa potrebbe anche esserci un’importante vittoria esterna per la Lazio“.

Infine un commento sulla situazione del gruppo D.
Sulla carta la Lazio può piazzarsi al secondo posto senza problemi, ma ormai le italiane ci hanno abituato a flop europei clamorosi. Lo Zurigo è una squadra tignosa da affrontare e ben equilibrata. Lo Sporting ha un organico formato da ottime individualità. Il Vaslui, invece, è l’outsider e la mina vagante del girone. Se, comunque, i biancocelesti giocheranno al meglio delle proprie possibilità non avranno difficoltà a qualificarsi alla fase successiva“.

25 settembre 2011

Emanuelson, l'olandese volante

In vista dell’impegno di Champions League con i cechi del Viktoria Plzen, a Massimiliano Allegri è toccato l'arduo compito di inventarsi la formazione anti-Cesena, o quasi. Complici anche gli undici giocatori attualmente infortunati, di cui tre attaccanti (Ibra, Pato e Robinho), il tecnico livornese ha deciso di puntare su Urby Emanuelson per supportare il duo offensivo e, al contempo, far riprendere fiato ad Aquilani. Per l’olandese si è trattata della prima apparizione dal primo minuto in campionato, lui che era subentrato a gara in corso a Napoli e mercoledì scorso contro l’Udinese. Il numero 28 rossonero non ha voluto tradire la fiducia dell’allenatore, restando in campo per tutti i novanta minuti e offrendo buoni spunti sia nel primo tempo che nella ripresa. I radar della difesa romagnola perdono spesso le sue tracce, nonostante gli manchi ancora qualcosa in fase di rifinitura. Al Meazza Emanuelson si trasforma ben presto nella leggendaria nave fantasma del folklore nord europeo: difficoltà ad essere avvistato ma anche ad attraccare.

22 settembre 2011

Intervista a Miguel Veloso e Emiliano Moretti

Sono visbilmente soddisfatti i due giocatori del Genoa che si presentano in esclusiva dopo il successo casalingo ottenuto contro il Catania. Il centrocampista portoghese Miguel Veloso sta confermando quanto di buono fatto vedere nelle precedenti gare: "Vogliamo ancora migliorare e per farlo dobbiamo continuare a lavorare. Siamo già migliorati rispetto alla partita con l'Atalanta, che comunque ha dimostrato di essere una buona squadra. Tutti insieme possiamo fare una grande stagione continuando su questa strada. La voglia di fare c'è ed è tanta". Anche Emiliano Moretti esterna la propria soddisfazione: "Per essere la mia prima partita da titolare direi che è andata bene, ci siamo anche divertiti. Il fatto di essere in testa alla classifica ci dà la spinta per continuare a lavorare come stiamo facendo. Al di là della mia prestazione personale, sono contento perchè la squadra si è mossa bene in campo e in questo modo tutto diventa più facile. L'importante è lavorare".

Intervista a Pablo Ledesma

In campo a sorpresa nel match di ieri sera tra Genoa e Catania, il centrocampista dei rossazzurri Pablo Ledesma ha commentato in esclusiva la sconfitta rimediata al Ferraris: "Sono contento di essere partito da titolare, un po' meno per il risultato. Abbiamo disputato una buona gara fino a quando il Genoa non è riuscito a sbloccare il risultato. Abbiamo commesso degli errori e li abbiamo pagati, ma ci può stare: l'importante è impegnarsi sempre. Domenica affronteremo la Juventus ed è un bene avere la possibilità di rifarci subito dopo questa sera. Il pareggio dei bianconeri contro il Bologna? Non conta niente, noi dobbiamo fare la nostra partita". Infine un commento sulla questione relativa al prolungamento del proprio contratto: "Io non ci penso, se ne occupa il mio procuratore. Io penso solo a giocare, a lavorare come tutti gli altri e a fare il massimo per il Catania".

Intervista a Marco Biagianti

Vittima di un problema all'adduttore, il capitano del Catania Marco Biagianti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in esclusiva dopo la partita persa al Luigi Ferraris: "Nonostante la sconfitta abbiamo fatto una buona partita nel primo tempo, subendo gol nel nostro momento migliore. Nella ripresa abbiamo provato a far male al Genoa in contropiede. Abbiamo preso tre schiaffi e abbiamo portato a casa un risultato pesante. Ieri abbiamo avuto modo di parlare all'interno dello spogliatoio, il gruppo è unito. Ora abbiamo la possibilità di rifarci in casa contro una grande squadra come la Juventus. Dobbiamo ripartire dal match di domenica prossima. Dispiace non poter esserci per questo infortunio, avevo tanta voglia di fare bene in questo avvio di stagione", ha concluso il centrocampista toscano.

Intervista a Maxi Lopez

Al termine di Genoa-Catania, l'attaccante argentino Maxi Lopez è stato intercettato in esclusiva: "Per quello che ha mostrato il Catania questa sera in camo, il risultato mi sembra esagerato. Ma si sa che, in un campionato come la Serie A, quando non riesci a concretizzare vieni puntualmente punito. Lo schieramento in attacco? E' il mister a decidere la formazione e chi viene messo in campo deve dare il massimo. Io cerco di giocare sempre al meglio, chiunque sia il compagno che ho al mio fianco. La gara con la Juventus? Bisogna recuperare le energie dopo la partita di stasera e preparare quella di domenica ripartendo dalle ultime prestazioni, nonostante il risultato di stasera. La Juve ha un organico forte, bisognerà cercare di fargli male alla prima occasione", ha concluso il centravanti degli etnei.

21 settembre 2011

Intervista a Roberto Civitarese

L’Inter è una squadra ricca di grandi campioni, giocatori che militano nelle nazionali di diversi paesi, credo quindi che serva ritrovare le proprie sicurezze e quindi ripartire da quelle. Quando si cambia tanto si stravolge un sistema consolidato, è sempre moto difficile dal punto di vista mentale riadattarsi a una nuova situazione. Se vuoi cambiare puoi farlo con giocatori nuovi. Un organico come quello nerazzurro ha bisogno di un allenatore che capisca, conosca la squadra e si inserisca in un modello vincente che, ricordo, ha permesso all’inter di vincere parecchio negli ultimi anni. Bisogna quindi ripartire dai singoli e dal gruppo“. E’ questa la ricetta di Roberto Civitarese per un’Inter chiamata a ripartire dopo l’esonero di Gasperini e, soprattutto, dopo l’avvio disastroso in questa stagione. Contattato in esclusiva, il noto mental coach ha poi proseguito: “Mi sembra evidente che la squadra non abbia mai avuto un grandissimo feeling con il mister, in questo caso credo che il suo esonero porti un senso di liberazione. Ci troviamo di fronte ad un caso identico a quello di Benitez nella scorsa stagione“.

Intervista a Ubaldo Coldagelli

Per fare il punto della situazione sulla stagione fin qui disputata dalla neo promossa Gubbio di Fabio Pecchia, raggiunto in esclusiva Ubaldo Coldagelli, telecronista di Tele Radio Gubbio.

Un solo punto in cinque partite, ti aspettavi qualcosa in più da questo Gubbio?

"Mi aspettavo che il Gubbio pagasse inizialmente lo scotto della categoria. La posizione nella quale si ritrova al momento il Gubbio è lo specchio di cinque partite delle quali si è giocata bene mezza gara con l'Ascoli e sessanta minuti su novanta contro la Reggina, oltre a quanto visto al Braglia sabato scorso. Certo, i quattro punti buttati via nelle prime due gare interne al Barbetti, se non adeguatamente recuperati nel corso della stagione, potrebbero avere un peso specifico non secondario nella lotta salvezza. Salvezza che per una squadra come il Gubbio è fondamentale costruire tra le mura amiche".

Gubbio-Varese, che gara ti aspetti?

"Una di quelle partite da vincere ad ogni costo, per smuovere la classifica in maniera più decisa e provare a togliersi, almeno per un sabato, dalla zona rossa. Il Varese attuale è una di quelle squadre che sono alla portata del Gubbio. Ovviamente c'è da fermare Neto Pereira, il quale sta dimostrando che, anche orfano del suo gemello Ebagua, sa essere un trascinatore là davanti".

Quella di sabato sarà una partita da dentro o fuori per mister Pecchia?

"La risposta sarebbe stata sì se anche a Modena non si fosse raccolto neanche un punto. Il pareggio conquistato al Braglia è uno di quei risultati che fa tanto morale. L'auspicio è che questa squadra si sia finalmente tolta di dosso la paura di giocare in un campionato così duro, lungo e complesso come quello di Serie B".

Infiine, il tuo punto di vista sulla corsa alla promozione in Serie A e su quella per la permanenza in B.

"Direi che il Padova ha tutte le carte in regola per fare il salto in A, poi metto un gradino sotto le nobili decadute ovvero il Torino e la Sampdoria. Qualora dovesse trovare una buona continuità di risultati la Doria se la giocherà per la promozione, che sia diretta o tramite i playoff. In fondo prevedo una grandissima bagarre e non si escludono colpi di scena visto che la Serie B, in questa stagione molto più livellata verso l'alto rispetto a quanto accade nella massima serie, è stato il campionato delle grandi sorprese soprattutto negli ultimi anni".

Luca Iannone per TuttoB.com

20 settembre 2011

La WFM sbarca in Brasile: scouting, marketing e…Damiao!

Dopo aver ottenuto grandi successi nel corso della sessione estiva di calciomercato, la World Football Management sbarca in Brasile. E’ ormai da diversi giorni che il presidente Fabio Montecalvo si trova nel paese sudamericano con l’obiettivo di cementare i rapporti già esistenti e crearne di nuovi. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, sarebbe stato raggiunto un accordo con Jorge Mores, procuratore del terzino mancino del Botafogo Bruno Cortês, per rappresentare il giocatore in in Italia. Ma anche altri giocatori potrebbero presto affidarsi alla WFM: si tratta di Renato e Caio. Per l’esperto volante ex Siviglia e per il giovane attaccante, entrambi in forza al Botafogo, il calcio europeo è quindi più vicino. Ma si sta portando avanti un affascinante e innovativo progetto, quello di creare un osservatorio calcistico nazionale (YWFP-Young World Football Player) proprio in Brasile anche grazie al supporto di Jairzinho, stella brasiliana tra gli anni ‘60 e ‘70 nonché campione del mondo nel 1970 insieme ad un certo Pelè. A coordinare gli osservatori l’uomo di Copacabana Luiz Carlos Marges, uno che da anni recluta i ragazzi direttamente dalle favelas. La WFM si è inoltre avvalsa della collaborazione degli agenti Fifa Augusto Braga per la zona di Rio e di Renato Farinelli per quella di San Paolo. Infine, è stato siglato un un accordo che riguarda il marketing con il presidente del Palmeiras al fine di consolidare la propria presenza sul territorio. E, dulcis in fundo, la WFM è entrata a far parte dell’entourage che rappresenta Leandro Damião in Europa. Il centravanti classe ‘89 di proprietà dell’Internacional di Porto Alegre, è stato spesso accostato a diversi club italiani ed europei e chissà che non si potrà presto vederlo calcare palcoscenici più importanti…

17 settembre 2011

Intervista a José Altafini

Secondo i più è la sfida tra le principali favorite per lo scudetto, secondo altri è semplicemente una delle tante partite di campionato tra due eterne rivali. E' la vigilia di Napoli-Milan e per analizzare questo attesissimo match, contattato in esclusiva José Altafini. L'ex attaccante brasiliano, che nella sua carriera ha vestito prima la casacca rossonera e poi quella azzurra, prevede una partita improntata all'attacco: "Gli spettatori presenti domani sera potranno assistere ad una gara di stampo offensivo da parte di entambe le squadre, ne sono sicuro". Nessun dubbio sui possibili uomini chiave al San Paolo: "Pato per gli ospiti e Lavezzi per i partenopei. Il Napoli ha dimostrato di avere un gran bell'attacco, ma anche la squadra rossonera ha dei giocatori molto importanti davanti". Infine Altafini commenta così la difficile situazione in cui si trova mister Allegri, costretto a fare a meno di diversi calciatori: "Al Milan tutti gli elementi della rosa sono potenziali titolari, come accade sempre nelle grandi squadre. L'assenza di Ibrahimovic? Se manca un giocatore Allegri ha già pronto il suo sostituto".

15 settembre 2011

Intervista a Mario Donadoni

E’ fissato alle ore 19 di oggi il fischio d’inizio di Lazio-Vaslui, esordio stagionale in Europa League per la squadra allenata da Edy Reja. Per analizzare la sfida tra i bianconcelesti e la compagine rumena, intervistato in esclusiva Mario Donadoni, difensore italiano in forza al Târgu Mureş, squadra che milita nella massima serie del campionato rumeno.

Mario, presentaci il Vaslui.
Si tratta d un’ottima squadra, ha in rosa giocatori veramente forti per la serie A rumena. Non hanno nulla da invidiare alle squadre italiane, specialmente per quanto riguarda l’attacco dove bisogna fare attenzione al brasiliano Wesley. Qui in Romania il Vaslui è una spanna sopra alle altre“.

Cosa ne pensi invece della squadra allestita dai biancocelesti?
Venerdì sera ho guardato in televisione la partita di campionato tra la Lazio e il Milan, devo dire che gli uomini di Reja mi hanno impressionato per la loro qualità. In estate sono arrivati dei grandi campioni“.

Che gara ti aspetti questa sera all’Olimpico?
Secondo me sarà una partita divertente, sono veramente curioso di vedere come si svilupperà questo match“.

Qual è il tuo pronostico?
Da calciatore dico che stasera vincerà la Lazio, da italiano residente in Romania invece il Vaslui“.

11 settembre 2011

Intervista a Maxi Moralez

Dopo il pareggio ottenuto contro il Genoa a Marassi, il neo attaccante dell'Atalanta Maxi Moralez ha parlato in esclusiva della doppietta segnata al suo esordio nel nostro campionato: "Sono soddisfatto della mia prestazione, peccato non essere riusciti a ottenere la vittoria. Quale dei miei due gol è più bello? Sono state entrambi reti decisive, le dedico a mia zia che non c'è più. Oggi però l'importante è che io ho segnato e che la squadra abbia giocato molto bene". Infine una battuta sulla Serie A: "Mi piace il calcio italiano, la Serie A è uno dei campionati più importanti del mondo ma è anche difficile".

Intervista a Luca Antonelli

Al termine della partita di Marassi tra Genoa e Atalanta, l'esterno rossoblu Luca Antonelli ha commentato così in esclusiva il pareggio ottenuto: "All'inizio tutte le squadre fanno fatica, è normale. Nel secondo tempo comunque abbiamo fatto molto bene e abbiamo trovato la via del gol, speriamo di continuare su questa strada. Il nostro obiettivo era quello di portare a casa i tre punti, ma l'Atalanta è una grandissima squadra. Cosa ci ha detto Malesani durante l'intervallo? Il mister ci ha semplicemente detto di stare tranquilli e di giocare come sappiamo fare. L'operato di Rizzoli? Il mestiere dell'arbitro è uno dei più difficili del mondo".