20 novembre 2009

Intervista a Alberto Brandi

Dopo la dodicesima giornata di campionato hai visto qualche sorpresa?

Ci sono state diverse sorprese: se devo essere sincero l'exploit più inaspettato l'ha confezionato secondo me la Sampdoria. Ha fatto un mercato a fari spenti, senza grossi colpi. Ma l'abilità di Marotta ha fatto sì che arrivassero a Genova i giocatori giusti per compiere il salto in classifica e per sviluppare al meglio le idee di Delneri. Se aggiungiamo che per questo il bilancio tra entrate e uscite è risultato vicinissimo allo zero, siamo di fronte a un lavoro eccezionale.

Inter imbattibile in Italia, con qualche difficoltà invece in Europa. Come ti spieghi queste due facce della formazione di Mourinho?

L'hanno detto tutti, sembra una considerazione ovvia, ma è proprio così: l'Inter deve sviluppare la sua mentalità europea. Deve sbloccarsi definitivamente. Un po' come le succedeva anni fa in campionato. Sembrava sempre attrezzata per vincere, ma alla fine non ci riusciva mai. Poi ha cominciato e non ha ancora smesso.

La Juventus può rappresentare la vera antagonista ai nerazzurri per la corsa allo scudetto?

L'unica, concreta, avversaria dell'Inter è la stessa Inter. Solo lei può perdere il primo posto.

11 punti in 5 partite per il Napoli di Mazzarri. Dove possono arrivare i partenopei?

Penso in zona Europa League. Con gli investimenti che De Laurentiis ha fatto, e che intende fare a gennaio, dovrebbe essere l'obiettivo minimo. Mazzarri ha saputo ridare fiducia all'ambiente, questo è stato il suo primo grosso merito.

Si parla di possibile esonero a Palermo e Roma, sponda Lazio. Credi che Zenga e Ballardini stiano davvero correndo questo rischio?

Con Zamparini non bisogna escludere nulla, soprattutto in tema di allenatori. Se fossi al suo posto proverei ad avere un po' di pazienza con Zenga. Lo stesso dovrebbe fare Lotito con Ballardini, tecnico preparatissimo che forse sta incontrando qualche difficoltà ambientale.

La squadra-rivelazione di questo campionato?

Fino ad oggi la Sampdoria.

Quale giocatore arrivato quest'anno in Italia ti ha impressionato maggiormente?

Sneijder. Temevo fosse poco motivato, invece se fossi un tifoso del Real mi mangerei le mani. Con lui in campo l'Inter ha quasi sempre vinto. Non è un caso.

Per gennaio che mercato ti aspetti?

Il solito mercato degli ultimi tempi. Con pochi soldi. Speriamo che ci siano le idee. Non vedo grossi spazi per nomi roboanti. Pandev all'Inter potrebbe essere in cima alla top list degli affari.

Un centrocampista come Menegazzo, che sembra possa arrivare al Genoa a gennaio, può essere adatto al gioco di Gasperini? Lo vedresti meglio al fianco di Milanetto, Juric o Zapater?

Menegazzo può giocare con tutti. E' un centrale che ha già fatto esperienza in Italia e servirebbe al Genoa per tamponare l'assenza di Kharja infortunato.

Caso Cassano: secondo te, cosa c'è veramente dietro le mancate convocazioni del talento barese da parte di Lippi?

C'è semplicemente il fatto che Lippi lavora sul gruppo più che sui singoli. E secondo quello che pensa, Cassano non è adatto ad inserirsi tra gli azzurri. Poi io Cassano in Nazionale lo porterei anche in braccio, ma non sono il commissario tecnico.

Luca Iannone per Golmania.it

17 novembre 2009

Intervista a Mario Ferri "Il Falco"

Come è nata l'idea di invadere il campo durante la partita di sabato scorso?

Da una scomessa con degli amici e per delle idiologie ben precise sul calcio, logicamente pro Cassano.

Ma cosa è successo esattamente in campo quando sei entrato?

Nulla, sono corso dentro e sono uscito, senza che nessuno mi ostacolasse.

Peccato però per la denuncia della polizia.


Ogni cosa porta un bene e un male..

Lippi ha dichiarato di non averti visto: è possibile?

No, è impossibile: mi ha guardato negli occhi quando gli ero di fronte.

Cassano è davvero indispensabile per questa Nazionale?

Penso che farebbe molto comodo, anche se nessuno è indispensabile.

Seguirai gli azzurri anche ai Mondiali?

Se Cassano verrà convocato, andrò con lui in Sudafrica.

Come si fa a "invadere il campo"?

Serve furbizia alla Diabolik e bisogna pianificare tutto con precisione.

Questa però non è la prima invasione di campo per te..

Vero, invasi il campo anche nel 2007 durante Pescara-Sambenedettese finita 4-1.

Da dove deriva il soprannome "Falco"?

Mi è stato dato dai miei amici per i miei atteggiamenti da "rapace" con le ragazze.

Dal web continuano a arrivare messaggi di ammirazione e di stima nei tuoi confronti. Cosa vuoi dire ai tuoi fan?

Grazie mille, non mi aspettavo tutto ciò. Grazie anche a voi della redazione.
Luca Iannone per Golmania.it

9 ottobre 2009

Intervista a Pierpaolo Triulzi

Stamattina il nome di Cavani è stato prepotentemente accostato alla Roma. A te risulta?

Niente di vero, solo speculazioni giornalistiche. Cavani è un giocatore del Palermo e ha un contratto con i rosanero fino al 2012, e comunque sta bene in Sicilia.

E' vero che il giocatore piace a molti club?

Sì, però tra un interesse e la possibilità di trasferirsi c'è molta differenza. Anche a me piace Naomi Campbell..

Cavani è pronto per trasferirsi in una grande squadra?

Per me sì, però sia lui che io consideriamo Palermo una piazza importante.

Quale giocatore giunto quest'anno in Italia ti ha impressionato maggiormente?

Pastore del Palermo.

Luca Iannone per Golmania.it

6 ottobre 2009

Intervista a Roberto Civitarese

Partiamo dall'Inter, nuovamente in testa alla classifica. Dopo la sconfitta in casa della Sampdoria è riuscita a vincere contro l'Udinese anche se con qualche difficoltà. Credi che i nerazzurri potranno iniziare ad avere continuità in campionato?

L'Inter è una squadra di giocatori che hanno in mente un unico obiettivo importante e condiviso: vincere. Aver perso una gara contro un'ottima squadra come la Sampdoria non sposta l'obiettivo, anzi in alcuni casi lo rafforza. Per avere continuità in campionato però non è sufficiente solo la condizione mentale, ci vogliono ovviamente anche altre componenti, come quella fisica e quella tecnico-tattica.

L'Inter però continua a trovare difficoltà in Champions League, dove ha conquistato finora solo due punti in due gare. Come ti spieghi questa carenza di risultati in ambito europeo?

La Champions League per l'Inter è un capitolo a parte. Per tutti, società, dirigenti, giocatori e per gli stessi tifosi, quando si parla di Champions League i ricordi che vengono alla mente non sono certamente positivi. Questo può creare un condizionamento mentale, un "blocco" una "convinzione depotenziante" che rende difficile fare risultati positivi. Certamente sono cose che si possono correggere, ma questo dipenderà molto dal mister.

Nel posticipo di ieri sera abbiamo assistito a un brutto tonfo della Juventus, sconfitta 2-0 a Palermo. Bianconeri a tratti irriconoscibili e poco attenti in difesa. Quali sono stati i problemi alla base di questo inatteso tonfo?

Come al solito non entro in questioni di natura tattica. Ieri sera si sono incontrate due squadre con obiettivi differenti. La Juve voleva "misurarsi" e verificare, dopo il pareggio contro il Bologna, se fosse realmente l'antagonista dell'Inter per la corsa allo scudetto. Il Palermo si giocava il futuro. Credo semplicemente che la "spinta" mentale del Palermo fosse decisamente più forte di quella della Juventus. Credo che i giocatori bianconeri dicano pubblicamente di lottare per lo scudetto, ma inconsciamente non ne sono del tutto convinti e così quando si trovano ad un passo dal salto di qualità, non riescono a portarlo a termine.

Continua la bufera in casa Napoli. Dopo aver ufficializzato il divorzio con Marino, De Laurentiis è pronto a sostituire Donadoni con un nuovo allenatore. Come potrebbero rispondere i giocatori a questo cambio di panchina?

I cambiamenti sono sempre un esercizio difficile per la mente, perchè anche in situazioni complesse la nostra mente si abitua ad una certa situazione. Con il cambiamento bisogna "riprogrammare" tutto. E il Napoli ne è un esempio. Lo scorso anno cambiarono allenatore in corsa perchè la dirigenza non era soddisfatta dei risultati. Il cambiamento ha però portato risultati positivi? Sicuramente l'allenatore avrà il suo lavoro da fare anche sull'aspetto mentale.

Un occhio anche alla Serie B. Nella serie cadetta stiamo assistendo ad un inaspettato dominio del Frosinone. La formazione allenata da Moriero ha conquistato 17 punti nelle prime otto gare, contro ogni pronostico e aspettativa. Credi che i ciociari saranno capaci di restare nelle zone nobili della classifica fino alla fine del campionato?

Quando una squadra si trova inaspettatamente ai vertici della classifica, la sua permanenza in quella posizione dipende molto dalla capacità che hanno i giocatori di adattarsi a nuovi obiettivi e a nuove sfide fino a quel momento inaspettate. Ovviamente serve anche una continuità di gioca e di forma fisica, ma viste le dichiarazione di Moriero ad inizio campionato, sono certo che il Frosinone lotterà con tutte le sue forze per non vanificare i risultati ottenuti finora.

Luca Iannone per Golmania.it

29 settembre 2009

Intervista a Roberto Civitarese

Partiamo dal posticipo di ieri sera: pareggio a reti inviolate tra Milan e Bari, ma pugliesi nettamente superiori ai rossoneri sul piano del gioco e delle occasioni create. Qual è il problema di questo Milan che non riesce a decollare in campionato mentre riesce a fornire buone prestazioni in Champions?

Per quanto riguarda il posticipo di ieri sera posso dire che il Bari è sceso in campo con un "bellissimo ricordo" dell'ultima volta che ha giocato a San Siro. Contro l'Inter, infatti, ha pareggiato una gara contro qualsiasi pronostico. Mentalmente, il ricordo di quel successo ha influenzato sicuramente la prestazione positiva degli uomini di Ventura ricreando le stesse sensazioni positive e lo stesso desiderio di ripetere l'impresa. Per il Milan, credo che valga lo stesso discorso riferito però alla Champions League. La squadra allenata da Leonardo ha vissuto grandi successi in questa competizione e tutte le volte che si ritrova in campo, quei successi tornano "vivi" nella memoria. Non mi stupisce che la scorsa settimana Galliani abbia dichiarato che la musica della Champions League ascoltata negli spogliatoti abbia aiutato la squadra a concentrarsi meglio e ad ottenere una prestazione positiva rispetto alle domeniche successive. Vorrei ricordare un'ultima cosa: Carlo Ancelotti quando ha lasciato il Milan ha voluto con se Bruno De Michelis, mental coach dei rossoneri per oltre 20 anni. Non è un caso che il Chelsea da lui guidato sembra, oggi, proprio il Milan stellare di 20 anni fa.

Il Genoa si è fermato nuovamente uscendo sconfitto dal Friuli di Udine, raccogliendo un solo punto nelle ultime tre gare. Costa sta alla base di questa serie di risultati negativi secondo te?

Sono convinto che dopo una grande prestazione, un successo voluto e conquistato con tutte le forze, sia normale un calo di concentrazione oltre a un calo fisico. Credo che i risultati negativi del Genoa dipendano solo da questo fattore. Giovedì gli uomini di Gasperini hanno fatto un'ottima gara contro la Juventus e hanno speso molto in termini di energia psicofisica. Il calo di ieri dipende solo da questo, senza nulla togliere, ovviamente, alla prestazione dei friulani.

Situazione burrascosa in casa Napoli. Il presidente De Laurentiis liquida Marino e sembra intenzionato a esonerare prossimamente Donadoni. Queste novità sul piano societario potrebbero influire negativamente sulla testa dei giocatori in vista della trasferta di Roma?

La risposta è scontata: sì, questo influenza negativamente la testa dei calciatori. Un atleta deve concentrarsi esclusivamente sulla sua prestazione e su come poter dare il massimo quando è in campo. Qualsiasi vicenda che vada oltre questo aspetto sicuramente condiziona, influisce e porta il giocatore a pensare a situazioni incerte; incertezza sul futuro suo e della società. Certo, ci sono anche modi positivi di reagire a questa "influenza" ma indubbiamente la situazione, finchè non viene risolta, complica un po' le cose.

Obbligatoria una domanda sulla capolista del campionato. Sabato la Sampdoria ha centrato la quinta vittoria in campionato battendo l'Inter. Credi che i blucerchiati saranno capaci di far fronte alle pressioni portate dal primato in graduatoria o subiranno un calo a livello mentale?

A questa domanda non è facile rispondere. La questione, per come la vedo io, è la seguente: qual è l'obiettivo della Sampdoria? Il mister, i giocatori, la società quale obiettivo hanno? Se nell'ambiente si comincia a "credere" che la lotta allo scudetto sia un obiettivo possibile, allora non ci sarà nessun calo, al contrario dovremo aspettarci una Samp competitiva ancora per un bel po' di tempo, magari proprio fino alla fine della stagione.

Capitolo Nazionale: ritieni giusto non convocare un campione come Cassano? La mancata convocazione potrebbe essere scaturita da comportamenti caratteriali che in passato ha avuto il giocatore o secondo te ci sono altre motivazioni sulla decisione inamovibile di Lippi?

Francamente non so quali siano i motivi che inducano Marcello Lippi a non convocare Cassano in Nazionale ma sono certo di una cosa: Cassano desidera vestire la maglia azzurra e questo è il motivo principale del suo cambiamento e del suo rendimento eccezionale. Antonio è un indiscusso talento, da qualche tempo a questa parte ha nella testa un importante obiettivo: andare ai Mondiali. Desiderare mentalmente una cosa e avere le capacità tecniche per ottenerla sono garanzia di successo. In questo caso è un altro che sceglie, ma vedrete che presto Lippi sarà l'unico in Italia a pensare che Cassano non debba tornare in Nazionale, a quel punto cosa deciderà di fare? Se mi è concessa una battuta, diamo merito a Marcello Lippi di una cosa: se la Sampdoria oggi è in testa alla classifica è anche, in parte, merito suo.

Luca Iannone per Golmania.it

25 settembre 2009

Intervista a Roberto Civitarese

Sostanzialmente, in cosa consiste il tuo lavoro?

Il mio lavoro consiste sostanzialmente in un allenamento mentale che l'atleta professionista deve apprendere nel suo percorso di crescita e miglioramento, e lo scopo di questo allenamento è ottenere il meglio da sè stessi e di conseguenza dalle sue prestazioni sportive. Consiste sostanzialmente nel ritrovare le motivazioni, raggiungere la giusta concentrazione, prima di una prestazione e serve anche dopo, nel registrare alcune situazioni sia positive che negative che avvengono in una gara. Comunque a questa disciplina non è data la giusta rilevanza, anche se sta prendendo campo recentemente.

Quanto può essere importante nel recupero psico-fisico di un giocatore infortunato un training mentale?

E' uno strumento in più. La mente crea delle convinzioni che possono essere limitanti o potenzianti. Se si riesce, conoscendo la propria mente, a virare sulle credenze potenzianti allora il processo di recupero dall'infortunio è sicuramente più breve. Ricordo casi abbastanza eclatanti: l'ultimo che ricordo è quello di Chiellini, che credo abbia recuperato dall'ultimo infortunio in quasi la metà del tempo che era stato previsto dallo staff sanitario.

Il tuo lavoro viene magari usato prima di giocare partite importanti?

L'allenamento mentale funziona esattamente come l'allenamento fisico: quindi ci vuole una certa costanza, ci vuole un programmma e ci vuole anche un certo periodo di tempo. Come per l'attività fisica c'è l'allenamento di rifinitura prima della gara, prima delle partite importanti c'è la possibilità di prefissare i punti che devono però essere stati già esaminati e elaborati nelle giornate precedenti. Il preparatore mentale non fa magie: non basta parlare un quarto d'ora per risolvere o vincere le partite. E' un lavoro che va fatto con impegno e con costanza esattamente come gli allenamenti che vengono fatti al campo.

Si tratta di sessioni di gruppo o singole?

Esistono ovviamente sia sessioni di coaching individuali sia di gruppo.

Zenga disse che per raggiungere l'obiettivo scudetto era necessario mentalizzare la sua squadra. Sei d'accordo?

Sono d'accordo su questo. Zenga l'ha dimostrato l'hanno scorso sulla panchina del Catania, dopo un buon inizio di campionato, lui continuava a ripetere che l'obiettivo era di raggiungere i 40 punti. A furia di ripetere una cosa, questa diventa una credenza e poi, continuando a ripeterlo, così è successo. Dal punto di vista tecnico l’anno scorso il Catania poteva fare qualcosa in più dei 43 punti che ha effettivamente raggiunto a fine campionato. Questo per citare un esempio usato al negativo. Mentalizzare non significa sperare in obiettivi impossibili. Quando si dice di credere alla vittoria dello scudetto, ma il giocatore non è convinto, come è successo con Miccoli che ha dichiarato dopo qualche giorno di non credere a quell’obiettivo, in questo caso l’obiettivo diventa demotivante. A volte i calciatori non hanno le risorse mentali e fisiche sufficienti per esaudire le richieste che gli vengono poste. Se si dice di vincere il campionato a una squadra che non possiede risorse fisiche e mentali per raggiungere questo obiettivo, per loro questa diventa una pressione negativa. Un giocatore con poca autostima può essere influenzato da tanti fattori: una partita persa male, una sostituzione non gradita o un cambio di ruolo per esempio.

Che differenza c'è tra lavorare nel mondo del calcio e negli altri sport?

La differenza sostanziale è tra lo sport di gruppo e quello individuale. Perchè nello sport individuale è molto più facile focalizzarsi su un obiettivo poichè l’obiettivo è solo dell’atleta. In un attività sportiva di gruppo, questo è un po’ più complesso. Nel calcio sono riuscito a fare in modo che la squadra fosse il risultato di undici obiettivi. Ho sempre focalizzato l’atleta sul proprio obiettivo personale da mettere al servizio della squadra. Questa è la differenza più importante, però bisogna partire sempre dall’obiettivo personale del singolo e puntare molto sull'individualità. Sono riuscito a raggiungere certi risultati dove ho lavorato con il colletivo ma facendo singolarmente il lavoro, ciò è fondamentale.

Luca Iannone per Golmania.it

21 settembre 2009

Il punto sulla quarta giornata di Serie A

Si è conlusa ieri sera con il posticipo che ha visto affrontarsi Roma e Fiorentina, la quarta giornata di Serie A. Giornata che ha dato alla classifica una nuova faccia: adesso in vetta a punteggio pieno ci sono solamente Sampdoria e Juventus (blucerchiati primi in virtù del maggior numeri di gol fatti rispetto ai torinesi), che staccano di tre lunghezze la ex capolista Genoa, caduta per la prima volta in questa stagione, a Verona. Quattro vittorie in quattro gare invece per Samp e Juve, le due formazioni che finora hanno maggiormente impressionato nella massima serie del nostro campionato.

Partenza oltre ogni previsione per la formazione di Gigi Delneri, che per il momento non sembra intenzionata fermarsi. Guidata dalle invenzioni di un Cassano che sicuramente merita una chiamata in Nazionale, dalla spinta delle "ali che voltano" richiesta dal tecnico friulano, e soprattutto forte del miglior attacco del campionato, la Sampdoria si è sbarazzata senza troppi problemi del Siena vincendo 4-1, agganciando al primo posto la Juve vittoriosa nell'anticipo di sabato sera. I blucerchiati sembrano una squadra perfetta, avvantaggiati dal fatto di non dover giocare coppe di nessun genere, anche se le statistiche mostrano che il rendimento delle squadre di Delneri cala a lungo andare. Quindi non resta che aspettare. Con Ciro Ferrara in panchina, la Juventus non ha sbagliato ancora un colpo. Nel secondo anticipo di sabato i bianconeri hanno archiviato la pratica Livorno nella prima mezz'ora di gioco, dimostrando continuità di risultati e concretezza: sono bastati i gol di Iaquinta e Marchisio, ma fondamentali anche le parate di un ritrovato Buffon (migliore in campo), per ottenere una vittoria importante e meritata, nonostante l'ottima prova fornita dai labronici. All'Inter sono invece serviti i gol di Milito per uscire vittoriosa dalla difficile trasferta di Cagliari. Gli isolani, in vantaggio a fine primo tempo, hanno assistito impotenti alla doppietta del "Principe" e alla rimonta dei nerazzurri. Espulso nella ripresa dall'arbitro Orsato un polemico Mourinho, l'Inter si trova adesso in seconda posizione a soli due punti dalla vetta. Tre punti d'oro anche per il Milan che, grazie ad un'iniziativa personale di Seedorf, è riuscito a battere il Bologna. Gli attaccanti, il neo acquisto Huntelaar su tutti, non sono riusciti a sfondare il muro dei felsineri e allora ci ha pensato l'olandese a siglare la rete decisiva a quindici minuti dalla fine. Bel poker di un ottimo Bari contro l'Atalanta, unica squadra ancora a zero punti: come era sospettabile dopo questa debacle, l'avventura di Gregucci sulla panchina degli orobici è giunta al termine questa mattina. Il Parma, quinto in classifica, ha vinto il match al Tardini contro il Palermo grazie ad un colpo di testa dell'ex di turno Zaccardo, mentre il Catania ha trovato il suo primo punto di questa stagione in virtù del pareggio casalingo con la Lazio. Prima sconfitta in questo campionato per il Genoa, allo stesso tempo galvanizzato e stanco dopo l'impegno settimanale in Europa League, che è caduto in casa del Chievo: clivensi già in vantaggio di due gol dopo sei minuti, nella ripresa i rossoblù hanno provato a rimontare senza mai riuscire a rientrare davvero in partita, poi terminata 3-1. Pareggio privo di reti e grandi emozioni, il primo anticipo della giornata che ha visto darsi battaglia Napoli e Udinese. Mentre nel posticipo di ieri sera, la Roma ha raccolto la seconda vittoria dell'era Ranieri schiantando 3-1 la peggior Fiorentina degli ultimi anni, merito soprattutto di un Totti in gran forma che ha messo a segno due reti e fornito l'assist per il terzo gol dei capitolini firmato De Rossi. Mercoledì e giovedì primo turno infrasettimanale della stagione, che sicuramente potrà darci maggiori indicazioni peri il proseguio del campionato.

Intervista a Tommaso Mandato

Come giudichi la prestazione complessiva del Napoli nella partita di sabato?

La prestazione del Napoli è stata positiva sotto il profilo dell'impegno, ma la squadra ha dimostrato di essere ancora in rodaggio.

Cosa è mancato agli azzurri per trovare la via del gol?

Sono emerse difficoltà soprattutto in fase realizzativa, in parte per l'imprecisione dei nostri attaccanti ed in parte per la prevedibilità degli schemi offensivi.

Concordi con le scelte di Donadoni di schierare Zuniga a destra e Datolo a sinistra?

Le scelte iniziali di Mister Donadoni possono essere condivisibili, non altrettanto le sostituzioni, che hanno messo in grande difficoltà la squadra, vedi il quarto d'ora con Datolo esterno basso.

Al posto di Marino avresti acquistato il tanto agognato esterno sinistro durante il mercato estivo?

C'è sicuramente una lacuna sul lato sinistro, se si intende continuare a giocare con questo modulo del 3-5-2, perchè in organico non hai un laterale sinistro che abbia le caratteristiche confacenti al modulo in questione.

Pensi che il Napoli tornerà sul mercato nella sessione di calciomercato invernale?

Penso che il Napoli sicuramente completerà l'organico nella prossima sessione invernale.

Rullo, pur sapendo di non essere fra le prime scelte di Donadoni, è rimasto a Napoli. E' stata una decisione sua, della società oppure mancava una giusta offerta?

Per quel che concene Rullo, la sua permanenza a Napoli, è dovuta soprattutto al vincolo contrattuale ed al mercato molto parco di quest'anno, che non ha offerto grandi possibilità a questo ragazzo.

Credi che il tuo assistito avrà almeno una possibilità di dimostrare il suo valore in campo?

Lui continuerà a lavorare con il solito impegno, augurandosi che per un motivo o altro, possa avere anche lui la possibilità di contribuire alla causa della squadra di cui resta sempre un accanito tifoso.

Luca Iannone per Golmania.it

2 settembre 2009

Intervista a Arrigo Sacchi

Lunedì si è chiuso il mercato e il terzino chiesto Leonardo non è arrivato, crede che il Milan possa competere con la squadra che ha?

“Terzini adatti al gioco di Leonardo non ce n'erano sul mercato soprattutto nella fase finale. Conoscendo a fondo la dirigenza milanista credo che le valutazioni fatte per costruire una squadra competitiva possano far sperare in una stagione abbastanza positiva. Ovvio il Milan non parte da favorito ma ad agosto è troppo presto per dare giudizi”.

Un voto al mercato?

“Voto 7.5 al mercato nella sua globalità, non del Milan ovvio, anche se è molto difficile dare un voto complessivo. Molte squadre han fatto molto bene, Geona in primis, Napoli, Juventus con l'arrivo di Diego, Inter con il trio Thiago Motta Milito ed E'to. Male la Roma, un'incognita il Milan anche se la scoperta di Thiago Silva unita al recupero di Nesta assieme a quello di Borriello ed all'arrivo di Hunteelar possa dare speranza ai tifosi”.

Dal confronto con l'Inter, il Milan ne esce davvero malconcio?

“Assolutamente no, in primis un derby in agosto non si era mai visto quindi il caldo, la scarsa identità di squadra data dal poco tempo a disposizione di Leonardo per lavorare credo possano essere attenuanti valide per credere ancora nel Milan, siamo solo alla seconda giornata. Se il Milan non aveva diritto ad esaltarsi dopo la partita col Siena neanche l'Inter ha fatto bene a non piangere per il pareggio col Bari. Il Milan è lo stesso anche dopo aver perso il derby con una squadra in dieci, rattoppata, senza idee e con la coppia Pato Ronaldinho chiusi ottimamente dalla gabbia interista”.

Il Milan può ancora dire la sua per la vittoria dello scudetto?

“Io credo che la battaglia sia a tre. Difficile dire chi fra Inter e Juventus al primo posto poi il Milan credo possa dire la sua. Non credo che la Roma possa avere chances per competere”.

Se dovesse scegliere un reparto, quale rafforzerebbe al Milan?

“Più che rafforzare un reparto cercherei di dare ordine alla manovra. Ricordiamoci che un bravo solista suona bene ma non dà armonia, l'armonia la dà il collettivo. Il terzo goal dell'anticipo sono stati generati da un errato taglio in diagonale di Jankulovski ma la fascia dove Maicon giocava era altresì troppo libera: qualcosa a livello tattico va sistemato”.

In Champions il Milan di solito si trasforma, questa volta può arrivare lontano?

“L'ultima Champions del Milan è arrivata dopo un avvio stentato in campionato e dopo una fase preliminare. Di solito il Milan è abituato ai grandi appuntamenti, se riuscirà a recuperare psicologicamente alcuni giocatori , con spirito di gruppo e voglia di lavorare credo che possa dire la sua”.

Una speranza per i tifosi rossoneri che sono preoccupati dopo il mercato e il derby…

“Ai tifosi posso dire che la dirigenza milanista è una delle più longeve in circolazione e di calcio ne capisce. Considero l'aver perso il derby un incidente di caccia: spero di non sbagliarmi ma è presto per poter dare sentenze. Il Milan deve fare un mea culpa generale e ripartire con l'obiettivo di far bene: credo che i risultati arriveranno”.

Luca Iannone per MilanNews.it

27 agosto 2009

Intervista a Italo Cucci

E’ appena partito il campionato, la grande favorita Inter ha però iniziato con un deludente pareggio casalingo, hanno invece cominciato Juventus e Milan mentre la Roma è stata sconfitta a Genova. Secondo lei, saranno veramente queste quattro squadre a lottare per il primato durante questa stagione?

“Ho pronosticato il Milan primo avversario dell’Inter. Dati, pochi, alla mano, aggiungo Juventus e Fiorentina, se sa ripetere le migliori giocate di Coppa”.

La Juventus ha speso tanto, con gli acquisti di Diego e Felipe Melo. Il primo ha già fatto vedere tutto il suo immenso talento, mentre il secondo ancora stenta. Un problema di stanchezza (Melo ha partecipato alla Confederations Cup) o l’ex viola è stato un po’ sopravvalutato?

“Stop per squalifica nella prima di campionato a parte, Melo è in verità il nuovo acquisto che ha avuto maggiori opportunità per presentarsi e farsi apprezzare. Felice la partenza di Diego, ma ci vuole di più: il gol”.

L’Inter ha chiuso un calciomercato scoppiettante con l’acquisto di Sneijder. E’ il giocatore che Mourinho ha richiesto alla dirigenza. Dopo essere stato accontentato l’anno scorso con Quaresma e Mancini, anche quest’estate ha avuto esauditi i suoi desideri, cosa che con Mancini non accadeva. Il portoghese può avere ancora degli alibi o questa stagione sarà un punto di non ritorno?

“O vince la Coppa dei Campioni o la stagione sarà un fallimento. Anche con la vittoria dell’ennesimo scudetto, che vinceva anche Mancini, cacciato perché perdeva in Coppa”.

Capitolo Milan: il solo Huntelaar può bastare per rilanciare i rossoneri o probabilmente sarebbe servito almeno un altro innesto a centrocampo, dato che Gattuso e Pirlo dovranno tirare il fiato?

“Sì, il Milan ha bisogno di rinforzare il centrocampo con un combattente di classe. Avresi preso D’Agostino e avrei ceduto Pirlo, grandissimo ma forse bisognoso di un rilancio con fantasia. Se va in forma però, è strepitoso”.

Roma e Lazio: mentre Lotito sembra aver intrapreso un mercato virtuoso, attento ai costi e alle reprimende, i giallorossi sono costretti a fare cassa per poter fare almeno un acquisto. Come reagiranno i tifosi della capitale?

“Per la Roma sento discorsi da stagioni pre-Capello. Per la Lazio sento discorsi da stagioni cragnottiane. Tutto sbagliato. Ma la Lazio sta vincendo il derby delle ambizioni, o speranze”.

La Fiorentina, con l’accesso ai gironi di Champions League, potrà contare su denaro fresco da investire in questi ultimi giorni di mercato. Si aspetta un colpo in difesa (si parla di Ezequiel Munoz) e pare ci sia già un accordo di massima con il Lanus per Eduardo Salvio, 19enne gioiello argentino, convocato da Maradona contro il Brasile. Sensazioni?

“Chiacchiere. In Coppa con lo Sporting Lisbona la Fiorentina ha mostrato venti minuti di calcio bello e terribile. Con Jovetic, Mutu, Vargas e il resto della compagnia può fare un grande campionato. Basta che li facciano giocare”.

A Genova, sponda rossoblu, non si respirava questo entusiasmo da tempo. Nonostante le cessioni eccellenti di Thiago Motta e Milito, lo staff del ‘grifo’ ha operato con oculatezza ma senza lesinare colpi assestati. Dove può arrivare l’undici del sempre bravo Gasperini?

“Gasperini è troppo bravo perché i grandi club lo prendano in considerazione. E così sarà costretto a vincere con il Genoa”.

Ultima battuta veloce sulla Champions League: qual è la squadra realmente favorita?

“L’Inter”.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

15 agosto 2009

Intervista a Vincenzo Bernardo

Inizialmente Donadoni aveva dichiarato di voler portare in ritiro anche alcuni giovani della Primavera e tu potevi essere uno di quelli, ma così poi non è stato. Tu come hai preso la notizia?

Donadoni è un grandissimo sportivo e il suo palmares parla per lui. Avrà senz'altro avuto le sue ragioni, e non si può mancare di rispetto ad una persona come lui. Il Napoli ha una rosa molto ampia quest'anno, questo è sicuro. Non posso avere una mia idea precisa in merito perchè sono ancora troppo giovane per poter dire cosa è giusto e cosa è sbagliato nelle scelte di un allenatore, ma anche caratterialmente non sono portato a criticare l'operato altrui.

Gli addetti ai lavori parlano molto bene di te ma la maggior parte dei tifosi ti ha visto poche volte all'opera. Puoi descrivere le tue caratteristiche?

Sono un esterno offensivo molto agile e veloce, che riesce a creare la superiorità numerica in attacco. Con il tempo ho migliorato molto anche la mia tecnica ed il mio tiro in porta, per cui riesco anche a segnare qualche gol. Non essendo un giocatore di stazza, cerco di superare gli avversari con la velocità. Inutile dire che devo ancora migliorare molto e lo potrò fare continuando ad allenarmi come sto facendo da quando ho iniziato a giocare a calcio ad oggi.

Tu vorresti rimanere a Napoli sperando in una chiamata in prima squadra per dimostrare il tuo vero valore, o preferresti andare a fare esperienza altrove?

Quello che più voglio in questo momento è giocare con continuità. Sento di poter avere una possibilità in questo senso. Magari essendo girato in prestito in una squadra esterna al Napoli, che potrà così valorizzarmi. Molto dipenderà da me, perchè dovrò dimostrare di poter ambire ad una maglia da titolare, ma io sono certo di poter dare il massimo.

Qual è il tuo giudizio sul mercato del Napoli?

E' stato un mercato fantastico. Il Direttore Marino ha lavorato benissimo. A mio avviso il Napoli si è rinforzato moltissimo rispetto allo scorso anno, e la coppia offensiva composta da Quagliarella e Lavezzi è una delle migliori di questa serie A. Anche a centrocampo è stato acquistato un vero e proprio metronomo come Cigarini, che saprà dettare i ritmi e i passaggi giusti per i suoi compagni di squadra. Da tifoso partenopeo sono molto eccitato, e non vedo l'ora di vedere all'opera questi ragazzi in partite ufficiali.

Chi tra i nuovi ti ha impressionato maggiormente?

Sono stati tutti acquisti eccezionali, ma la ciliegina sulla torta è stata quella di Quagliarella. E' un attaccante splendido, non riesce a fare gol brutti. Ha questa caratteristica incredibile di far sembrare un gol spettacolare come un gol normale per le sue potenzialità, ed è ancora giovane, con margini di miglioramento. Inoltre giocherà per la sua squadra del cuore e darà il massimo ogni volta che indosserà quella maglia.

Cosa manca ancora secondo te a questo Napoli?

Il Napoli è pronto per fare il salto di qualità, gli acquisti fatti stanno proprio a dimostrare questo. C'è una progettualità, e questo non è solo che l'inizio di un obiettivo che credo sia quello di tornare ai vecchi splendori. La piazza lo merita, il Napoli lo merita e credo proprio che Il presidente De Laurentiis li accontenterà.

Come giudichi la tua esperienza con la Nazionale statunitense?

Ovviamente è un'esperienza fantastica. Fin da quando indossi la tuta della Nazionale ti senti investito di una responsabilità incredibile, e senti di dover dare qualcosa per la tua nazione, amichevole o partita importante che sia. Sono fiero di poter indossare questi colori, perchè so di essere una persona fortunata nel poterlo fare. Poi c'è anche la possibilità di andare in giro per il mondo e tutto questo non mi dispiace affatto.

Che differenza sussiste tra il calcio vissuto qui in Italia e negli USA?

C'è una profonda differenza, come il giorno e la notte. In Italia il calcio è lo sport nazionale, tutti lo conoscono e quasi tutti hanno una squadra del cuore. Negli USA il calcio è vissuto come uno sport minore per ora, ci sono tanti altri sport come l'hockey, baseball, football e basket che hanno un maggiore appeal rispetto al soccer. Anche tecnicamente siamo ancora molto inferiori alla qualità del campionato italiano, ma con il tempo questa differenza tecnica si potrà riassorbire, ne sono convinto.

Preferisci la vita in Italia o negli Usa?

Sono due modi di vivere differenti. Sono nato e cresciuto negli USA, con amicizie coltivate negli anni e tenute ancora oggi in modo saldo. Vivere nella mia casa nativa mi fa sentire bene con me stesso e perfettamente a mio agio. Qui le cose sono diverse, ma piacevoli allo stesso modo. C'è più traffico e più caos, ma devo dire che come si mangia qui non si mangia da nessuna parte. In questo gli italiani sono i padroni assoluti del mondo.

Come ti trovi a Napoli?

Inutile dire che le mie origini napoletane mi hanno permesso di conoscere molto bene questa città e questa piazza. Sono innamorato di questo posto. La città è bellissima, ricca di colori e con della gente molto passionale; per non parlare dei tifosi, che riescono a darti una carica che da nessun'altra parte sanno dare. Apprezzo molto questi gesti da parte dei tifosi, e vorrei ringraziarli uno ad uno dell'affetto che provano e dimostrano verso tutti i giocatori del Napoli, me compreso.

Quali sono i tuoi hobby nel tuo tempo libero?

Sono un grande appassionato di videogiochi. Soprattutto quelli sportivi e calcistici. Oltre a questo, amo molto la musica e le uscite rilassanti con gli amici che ho qua. Un hobby importante per me è anche internet, senza il quale non riuscirei a tenermi in contatto con la mia famiglia negli USA e con i miei vecchi amici americani.

Luca Iannone per Golmania.it

12 agosto 2009

Intervista a Andrea Seculin

Iniziamo con una domanda sulla partita dell’Under 21 persa con la Russia, cosa ne pensi della prestazione offerta dalla squadra?

Nel primo tempo abbiamo fatto bene e siamo riusciti ad andare in vantaggio, poi nella seconda frazione siamo calati e loro ci hanno fatto male in contropiede. C’è da lavorare per migliorare, ma la squadra è forte.

Cosa è mancato secondo te per raggiungere almeno il pareggio?

Ci è mancata un po’ di precisione sotto porta, abbiamo sbagliato alcuni gol facili.

Tu hai giocato per tutto il secondo tempo subendo due gol, come giudichi la tua prestazione?

Una prestazione normale, ho fatto il mio dovere, anche se sono rammaricato per le reti subite.

Ora passiamo alla Fiorentina. Sembra vicina la cessione di Avramov, ma a quanto pare i viola vogliono comprare un altro portiere, si parla di Pelizzoli. Come hai preso questa notizia?

La società mi aveva già informato di questa cosa. Sapevo di dover fare il terzo e quindi la notizia non mi ha stravolto più d tanto.

Tu vorresti rimanere a Firenze per dimostrare il tuo vero valore anche da secondo o terzo, o preferisci andare a fare esperienza altrove?

A Firenze sto benissimo, però non mi sarebbe dispiaciuto andare a fare esperienza altrove per giocare con continuità.
Luca Iannone per CalcioNews24.com

25 luglio 2009

Complimenti alla Società Sportiva Calcio Napoli

Tre giorni di ritiro, a stretto contatto con la squadra. Aurelio De Laurentiis ha vissuto intensamente il suo "precampionato". Ha parlato ad uno ad uno con i protagonisti azzurri. Una full immersion per trasmettere a tutti, vecchi e nuovi, un concetto da assimilare in tutte le sue sfumature: bisogna essere veri atleti e non semplici calciatori.

"Ho spiegato ai ragazzi qual e' la differenza. Un vero atleta ha personalita' ed uno stato psico-fisico che rasenta la perfezione. Ed e' quello che vogliamo al Napoli. Da noi non si faranno sconti a nessuno. Ci saranno regole precise, chi non le rispetta, chi non si adeguera' a una condotta da atleta, vorra dire che non e' da Napoli. Ho grande rispetto per i tifosi, io lavoro per me e per loro. Da questo momento in poi non tollerero' piu' distrazioni. Tutti dovranno avere un senso di responsabilita', anche per loro stessi. Ci sara' un'aria pesante mi dite? No, ci sara' un'aria professionale. Voglio il massimo da ognuno di loro. Nessuno dovra' lamentarsi se andra' in panchina. Il mister deve poter lavorare e scegliere. Per questo motivo insieme a Marino abbiamo puntato soprattutto sul valore morale degli uomini da portare a Napoli e poi sulla qualità tecnica".

Chiaro e deciso anche il passaggio su Lavezzi. "Lavezzi ha una sua personalita', cultura e idee che posso rispettare ma non condividere. Per il momento la societa' resta sulla propria posizione, sana o obiettiva. Non siamo noi che abbiamo sbagliato. Da parte del Napoli non c'e' nulla da ricomporre".

Poi gli elogi per Campagnaro e Zuniga. "Campagnaro erano 3 anni che lo seguivo. Mi piaceva l'idea di ricomporre la coppia Campagnaro-Maggio sulla fascia. Un stantuffo notevole. Zuniga mi ha fatto una impressione straordinaria. Quando ho seguito l'amichevole, ogni tanto toccavo Marino col gomito come per dire, oh ma questo e' proprio forte".

Il Presidente poi fa alcuni passaggi sul mercato. "De Sanctis ieri sera ha risolto i problemi, e dovrebbe firmare tra domani e dopodomani. Mentre per Dossena e' tutto ancora in fase di lavorazione."

Chiusura dedicata ai tifosi. "I sostenitori del Napoli devono stare tranquilli. La mia e' una mission in progress. Questo Napoli dimostrera' che mantengo la parola".

Anche Pierpaolo Marino, al fianco del Presidente in conferenza stampa sottolinea alcuni aspetti dell'argomento Lavezzi. "Il discorso Lavezzi ha due chiavi di lettura. Bisogna distinguere il Lavezzi "azienda" e tutto ciò che gira attorno all'indotto economico, ed il Lavezzi che va in campo. Noi non abbiamo dubbi sul fatto che Lavezzi giocatore possa dare il massimo e se il suo rendimento sarà all'altezza non andrà comunque ad incidere nella sfera del Lavezzi azienda".

17 luglio 2009

Intervista a Vincenzo D'Ippolito

Circolano sempre più intensamente indiscrezioni su un possibile arrivo di Pablo Caballero in Italia. Dopo Fiorentina e Palermo si parla di un interesse della Lazio, ci può confermare?

"Smentisco l'interesse di queste squadre menzionate. Inoltre la Lazio non potrebbe tesserare il giocatore, poiché non ha il posto da extracomunitario".

Per quanto riguarda la situazione di Bruno Fornaroli, tempo fa ci aveva confermato che non sarebbe rimasto alla Sampdoria. Ci sono novità sul suo futuro?

"Confermo che non rimarrà alla Sampdoria. Ho fissato un viaggio in Olanda per vedere se c'è la possibilità di proporre il calciatore e portarlo là" (l'anno scorso la Samp lo strappò al PSV, ndr).

Adesso che la Juventus ha comprato Felipe Melo, si esclude il possibile arrivo di Ledesma in bianconero. Quali sono le alternative per il calciatore?

"Anche in questo caso la soluzione sarà quella di cercare una nuova sistemazione per il giocatore. Per portarlo via da Roma serve un grande club, ad esempio l'Inter".

Infine, secondo alcuni esperti di mercato la convivenza di Cigarini, Hamsik e Gargano è impossibile. Come potrebbe reagire l'uruguagio ad un'eventuale panchina?

"Onestamente non penso che il calciatore farà panchina. Rispetto agli altri ha caratteristiche diverse, è un giocatore più dinamico, per cui potrebbero anche giocare tutti e tre insieme".
Luca Iannone per CalcioNews24.com

15 luglio 2009

Intervista a Tommaso Mandato

Qual è la situazione del tuo assistito Erminio Rullo?

Per il momento si sta allenando con la squadra in ritiro, in attesa di sapere poi delle decisioni dalla società.

Ci sono state squadre che hanno dimostrato interesse nei suoi confronti?


Lui è reduce da un buon campionato a Trieste, ma per il momento vuole giocarsi ancora una carta con il Napoli.

Se De Ceglie approdasse al Napoli, Rullo potrebbe non avere più le stesse opportunità. Secondo te De Ceglie arriverà a Napoli?


Penso che se la Juve riuscisse a prendere un'altra pedina (Grosso ndr), De Ceglie ha molte possibilità di venire a Napoli.

Un tuo giudizio personale sul mercato del Napoli?


Ottimo: obiettivi precisi, interventi tempestivi, anzi in anticipo e significativi investimenti in un mercato completamente asfittico.

Tu sei Presidente di alcune associazioni che si occupano di formazione nello sport, hai qualcosa da dire al riguardo?


Sì. C'è un corso, che riguarda proprio la preparazione all'esame di procuratore sportivo che si terrà a Roma a settembre, che partirà sia a Napoli che a Roma, si articola in sei incontri didattici ed in due prove simulate di esame. Abbiamo già scelto una vetina di partecipanti ma c'è ancora posto sia a Roma che a Napoli. Fra i docenti ci sono docenti universitari, magistrati ed esperti del settore.
Luca Iannone per Golmania.it

14 luglio 2009

Caro Tuttosport, la risposta è no






























Questa è la prima pagina dell'edizione odierna del noto quotidiano sportivo torinese, Tuttosport. Articolo di apertura dedicato al trasferimento di Felipe Melo dalla Fiorentina alla Juventus e fin qui niente da dire: bisogna rispettare le opinioni di tutti, anche quelle del centrocampista brasiliano. É l'articolo di pagina 4, il cui titolo è posizionato in basso a sinistra rispetto all'articolo citato prima, che suscita stupore: "C'è Santacroce che si propone". Se si sfoglia il giornale fino ad arrivare alla pagina numero 4, si legge che "gli azzur­ri vogliono farsi pagare bene il difensore, ma l’i­potesi sarebbe di certo gradita a Santacroce che con Roberto Donadoni rischia di fare parecchia panchina", poi sono riportate le dichiarazioni, davvero spiacevoli, del procuratore del difensore: "Non possiamo essere ipocriti, sentiamo queste voci e sicuramente l’interessa­mento della Juventus fa piacere. Giocare a Torino con la maglia bianconera sarebbe un’idea da pren­dere in seria considera­zione". Quindi, se Santacroce vuole davvero andare alla Juve può decidere di farlo, basta portare i giusti acquirenti. Tornando a quanto scritto nell'articolo, riguardo alla frase "con Roberto Donadoni rischia di fare parecchia panchina", l'autore sta sbagliando, e anche di grosso. É vero che il neo acquisto Campagnaro ricoprirà un ruolo di primo piano e quindi da titolare in difesa, ma è ancora sconosciuto il modulo con cui gli azzurri si disporranno in campo nella prossima stagione: se con tre o quattro giocatori sulla linea di difesa. Nel secondo caso le cose cambierebbero: un posto in più nel reparto, un posto in più per Santacroce. L'articolo prosegue poi riportando che "Marino potrebbe ce­derlo in prestito ai bian­coneri che, per l’anno successivo, garantirebbe­ro almeno cinque milioni per il riscatto definitivo. Un’opportunità che po­trebbe fare comodo a tut­ti e due". Trattativa già avviata, con cifre e formula già stabilite dunque? Assolutamente no, solo un'invenzione di Tuttosport. In primis non si riesce a capire che senso avrebbe cedere il giocatore in prestito con diritto di riscatto, se si ha la certezza che la Juve voglia acquisire il difensore a titolo definitivo. In secundis non credo che quest'opportunità possa far comodo ad entrambe le parti. Come riporta giustamente l'articolo infatti, Santacroce è stato acquistato dal club di De Laurentiis per quasi cinque milioni di euro: ma allora, dovrebbe far comodo al Napoli rivenderlo per "almeno cinque milioni"? La risposta a questa domanda è sempre la stessa. No.

Inter: L'imperativo è aspettare

É domenica mattina, arriva un allarme proveniente dall’Inghilterra in casa Inter: il Chelsea sarebbe pronto ad offrire ai nerazzurri 50 milioni di sterline, più Deco e Carvalho, per Ibrahimovic. Allarme però prontamente rientrato la sera stessa. Il capo ufficio stampa dei Blues, Steve Atkins, smentisce categoricamente la volontà di formulare un’offerta per l’attaccante nerazzurro, confermando che l’unico vero obiettivo dei londinesi risponde al nome di Franck Ribery. Il giorno successivo è lo stesso fuoriclasse svedese a mettere in dubbio la sua permanenza all’Inter con le solite dichiarazioni sibilline, ancora più gravi perchè piombate proprio nel giorno del ritrovo prima del volo verso gli Stati Uniti, dove l’Inter svolgerà la preparazione estiva in vista del prossimo campionato. A rimettere le cose al loro posto, ci pensa allora Mino Raiola, agente di Ibra, che da una parte assicura che rimarrà a Milano ma dall’altra conferma che Chelsea e Manchester United sono interessate a lui, pur non esistendo nessun’offerta concreta. Il patron nerazzurro Moratti ha preferito glissare l’argomento, lasciando così pensare che la telenovela sul futuro di Ibrahimovic potrebbe non essere ancora giunta ad un lieto fine. Futuro nuovamente incerto anche per il brasiliano Maicon. Secondo il suo procuratore Antonio Caliendo infatti, nei prossimi giorni il Real Madrid potrebbe sferrare un nuovo attacco per assicurarsi le prestazioni del terzino, a cui sono interessati tra l’altro anche gli arabi del Manchester City. Intanto, messo in ombra dalle continue notizie che arrivano sul futuro di Ibrahimovic e Maicon, Victor Obinna ha preparato le valigie ed è pronto per partire con un biglietto di sola andata con destinazione Napoli: la fumata bianca è arrivata in giornata e, come confermato anche dal direttore tecnico nerazzurro Marco Branca, l’attaccante nigeriano verrà ceduto a titolo definitivo ai partenopei per una cifra intorno ai 5,5 milioni di euro. Partenza già annunciata anche quella di Patrick Vieira, anche se in settimana il suo agente ha frenato sul suo addio all’Inter. Il francese comunque sarebbe nel mirino di Sunderland e Lione, e proprio i francesi si sarebbero già fatti avanti per assicurarsi il centrocampista proponendogli un biennale. Il brasiliano Mancini piace al West Ham, ma sembra non esserci il gradimento del giocatore. Mentre per il colombiano Rivas solo accostamenti a mezza Serie A, ma finora nessuna offerta vera e propria. La volontà di Mourinho è comunque quella di sfoltire l’ampia rosa e la dirigenza nerazzurra si sta muovendo in questa direzione per accontentare l’esigente Special One.

Intanto è arrivato finalmente dall’Olanda, anche se non ancora in veste ufficiale, il ventenne Marko Arnautovic, che sabato scorso ha fatto visita alla truppa nerazzurra nel ritiro della Pinetina. Da qualche giorno ormai, il ragazzo si sta curando a Milano per recuperare pienamente dall’infortunio al piede destro e solamente tra un mese potrà essere ufficializzato il suo passaggio dal Twente all’Inter, come affermato dallo stesso Arnautovic. Intanto si è raffreddata la pista che porta a Carvalho e Deco: la richiesta dei Blues è stata infatti ritenuta troppo elevata dagli uomini mercato interisti e quindi la trattativa rimane bloccata, almeno per ora. Le alternative comunque non mancano. Sono sempre calde infatti le piste italiane che portano all’attaccante del Livorno Alessandro Diamanti e ai laterali sinistri Kolarov della Lazio e Pasqual della Fiorentina, come possibili sostituti di Maxwell. Sempre dall’Italia c’è però un nuovo nome per la difesa se la trattativa con il Chelsea per Carvalho non dovesse andare a buon fine: si tratta di Mario Yepes, centrale difensivo dalla grande esperienza internazionale e fresco di scadenza di contratto con il Chievo. L’Inter avrebbe comunque già pronte anche altre valide alternative: i nomi ricorrenti sono quelli di William Gallas dell’Arsenal e di Lucio del Bayern Monaco, in rottura con il club tedesco. Inoltre rimane sempre l’intenzione di puntare sui giovani: i nerazzurri starebbero infatti sondando il terreno per Ibrahim Afellay, talentuoso centrocampista olandese del PSV, e Eden Hazard, centrocampista di propensione offensiva che viene considerato da molti il miglior talento emergente del calcio belga. Infine potrebbe esserci un ritorno di fiamma per Antonio Cassano, per il quale il ds blucerchiato Marotta ha smentito un’offerta dell’Inter ma ha assicurato che se i nerazzurri chiamassero verrebbe subito intavolata una trattativa. D’altronde Branca l’ha detto: “Per quanto riguarda i nuovi acquisti, non abbiamo fretta, mancano 50 giorni alla fine del mercato e abbiamo tempo di pensare. Le valutazioni cambiano a distanza di un mese, e per Mourinho non sarà un problema aspettare”, quindi tifosi interisti e non, aspettiamo.

Luca Iannone per Golmania.it

10 luglio 2009

Sampdoria: Il mercato decolla

É finalmente arrivato il primo acquisto della Sampdoria per la stagione 09/10: Daniele Mannini è ufficialmente un giocatore blucerchiato, ieri è arrivata la firma del contratto. L’esterno, classe 1983, è stato acquistato in comproprietà dal Napoli nell’ambito dell’operazione che ha portato Hugo Armando Campagnaro all’ombra del Vesuvio. Esterno duttile e moderno, Mannini può giocare sia sulla corsia di destra che su quella di sinistra, ruolo in cui è stato impiegato con maggior frequenza durante le ultime apparizioni a Napoli. Oggi invece dovrebbe essere il giorno di Luciano Zauri, che arriverebbe a Genova con la formula del prestito gratuito per un anno con diritto di riscattarlo dalla Lazio, società proprietaria del suo cartellino. Fernando Damian Tissone e Marco Rossi saranno da oggi in gruppo con il resto dei giocatori blucerchiati grazie al nulla osta delle società detenenti il loro cartellino, rispettivamente Udinese e Parma, nonostante l’accordo non sia ancora stato perfezionato. La Sampdoria dovrebbe comunque cedere la metà di Dessena, che è in comproprietà con i ducali, in cambio della metà di Marco Rossi più un conguaglio in denaro, e proprio con quei soldi comprerebbe la metà del cartellino di Tissone dall’Udinese. Con l’arrivo di questi giocatori si vanno però a raffreddare altre piste, come quelle che portano ai difensori Manfredini dell’Atalanta, Dainelli della Fiorentina e Cribari della Lazio, e anche quelle che portano a Donati del Celtic e a Dzemaili del Torino. Sempre più probabile invece l’arrivo a Genova di Franco Semioli, che sarebbe definitivamente chiuso dall’arrivo di Marchionni a Firenze. Mercoledì scorso ci sarebbe stato un incontro tra le dirigenze di Samp e Fiorentina per trattare l’acquisto dell’esterno: l’unico problema sarebbe legato al prezzo del suo cartellino, fissato dai viola a circa 5 milioni di euro. Per quanto riguarda l’attacco invece il nome di Alessandro Diamanti è tutt’altro che acqua passata: secondo alcune indiscrezioni circolate la scorsa settimana Sampdoria e Livorno avrebbero trovato l'accordo per il trasferimento dell’attacante ventiseienne ai blucerchiati. Infine, il dg blucerchiato Beppe Marotta avrebbe incontrato il presidente del Brescia Corioni per intavolare una trattativa su due difensori reduci da un ottimo campionato in serie B: si tratta di Andrea Rispoli e Davide Zoboli, il primo è un terzino destro, il secondo è un difensore centrale.

Molte novità anche sul fronte cessioni. Dopo tre stagioni passate a Genova è infatti stato ceduto al Catania, per una cifra intorno ai tre milioni di euro, il centrocampista Gennaro Delvecchio. Inoltre le voci che nei giorni scorsi avevano accostato Mirko Pieri al Livorno sembrano destinate a diventare realtà: il terzino avrebbe già firmato un contratto triennale con i labronici e l’accordo potrebbe essere ufficializzato in giornata. Intanto il presidente della Reggina Lillo Foti avrebbe chiuso nella serata di ieri la trattativa per Emiliano Bonazzoli dalla Samp. Ancora da definire la forma contrattuale con la quale l’attaccante si trasferirà in Calabria, anche se si parla di un contratto triennale e un acquisto a titolo definitivo. Ieri la società blucerchiata ha concluso ufficialmente anche un’altra operazione in uscita: è stato infatti ceduto in prestito al Bari, con diritto di riscatto e di contro-riscatto della compartecipazione, il centrocampista Vladimir Koman. I due sudamericani Bottinelli e Fornaroli dovrebbero essere ceduti entrambi. Il difensore argentino ha ricevuto una richiesta dal River Plate e la trattativa dovrebbe svilupparsi nei prossimi giorni. L’attaccante invece dovrebbe partire in prestito, possibili destinazioni so Torino, Chievo e Siena, che si sono recentemente interessate a lui. Stando alle ultime indiscrezioni, il difensore Stefano Lucchini sarebbe a un passo dal trasferimento alla Roma. Alla Samp, oltre a un conguaglio economico, andrebbe anche Mauro Esposito, esterno di centrocampo che lo scorso anno ha militato nel Chievo in prestito. Mentre il centrocampista Paolo Sammarco, che sembrava destinato a partire, rimarrà invece a Genova come annunciato in settimana dal dg Marotta che lo ha inoltre dichiarato incedibile.

Luca Iannone per Golmania.it

7 luglio 2009

Intervista a Vincenzo D'Ippolito

Per quanto riguarda Gargano, abbiamo letto che lei lo ha proposto al Genoa, ma per ora rimarrà all’ombra del Vesuvio. Volevo conferme in merito.

Non ho proposto assolutamente nulla, è un giocatore che piace a parecchie squadre però il Napoli l’ha dichiarato incedibile.

Quindi lei non ha proposto Gargano al Genoa come si legge su alcune testate?

No, io l’ho proposto due anni fa, prima che arrivasse al Napoli.

La situazione di Ledesma qual è? Sono arrivate delle offerte?

Per adesso è tutto fermo.

Si era parlato anche del Napoli per il centrocampista, nulla di vero?

Napoli è una cosa di due mesi fa.

Un ultima domanda: qual è la situazione di Pazienza, che è stato proposto in varie trattative?

Adesso vediamo, sono a Milano e vedremo in questi giorni se c’è possibilità che possa cambiare casacca.
Luca Iannone per Golmania.it

6 luglio 2009

Inter: Fine dei tormentoni?

Il principale tormentone del calciomercato nerazzurro sembra aver trovato finalmente una conclusione: Zlatan Ibrahimovic resterà all’Inter anche la prossima stagione, come confermato inizialmente dal patron nerazzurro Moratti e poi dallo stesso agente dello svedese che in passato lo aveva allontanato dai nerazzurri, Mino Raiola. Dalla Spagna potrebbe invece arrivare un’offerta per Maicon, Florentino Perez starebbe infatti pensando a lui come quinto colpo per il suo Real Galactico, dopo gli arrivi di Kakà, Cristiano Ronaldo, Raul Albiol e Benzema. Fanno ben sperare però le ultime dichiarazioni rilasciate dal suo agente, Antonio Caliendo, che ha rassicurato i tifosi interisti dichiarando che il terzino brasiliano vuole restare a Milano. Altro giocatore dal futuro ancora in bilico è Maxwell, il cui rinnovo del contratto con i nerazzurri è tutt’altro che scontato. Intanto l’Inter pensa anche a sfoltire l’ampia rosa e per questo motivo ha ceduto Luis Jimenez in prestito al West Ham e il giovane Biabiany a titolo definitivo al Parma, oltre che numerosi giocatori reduci dal prestito (Acquafresca, Bonucci, Meggiorini, Fatic) e il giovane centrocampista Bolzoni al Genoa nell’operazione che ha portato Milito e Thiago Motta a Milano.

Unico acquisto ufficiale, dopo gli arrivi di Milito e Motta, quello di Denis Alibec attaccante mancino, classe 1991, che vanta già numerose presenze nell’Under 19 e 21 della Romania, il calciatore non farà comunque parte della prima squadra ma si aggregherà alla Primavera nerazzurra. Sono tanti anche i nomi nuovi sul fronte arrivi. Intanto si sono raffreddate sia la trattativa che porta ai portoghesi del Chelsea Carvalho e Deco, la cui situazione potrebbe essere sbloccata solo dall’intervento del neo tecnico dei londinesi Ancelotti, sia quella che porta al giovane attaccante del Twente Marko Arnautovic, che potrebbe addirittura rimanere in Olanda fino a gennaio. Sempre calde le piste italiane che portano all’attaccante del Livorno Alessandro Diamanti e ai laterali sinistri Kolarov della Lazio e Pasqual della Fiorentina, come possibili sostituti di Maxwell. Dalla Francia è arrivata invece in settimana la notizia di un interessamento dei nerazzurri per un altro terzino mancino, si tratta di Aly Cissokho del Porto il cui approdo al Milan sembra essere ormai sempre più difficile. Qualora sfumasse definitivamente la trattativa per Carvalho, l’Inter avrebbe già pronte delle valide alternative: i nomi sono quelli di Gallas dell’Arsenal e di Lucio del Bayern Monaco, in rottura con il club tedesco. Inter sempre attenta anche ai giovani: i nerazzurri starebbero infatti sondando il terreno per Ibrahim Afellay, talentuoso centrocampista olandese del PSV, e Eden Hazard, centrocampista di propensione offensiva che viene considerato da molti il miglior talento emergente del calcio belga.

Luca Iannone per Golmania.it

29 giugno 2009

Intervista a Domenico Fabbricini

Finora che voto dai al mercato nerazzurro?

Un 6. Non ci sono stati grossi colpi a sensazione e probabilmente non ce ne saranno a meno che non parta Ibrahimovic, e allora Moratti dovrà colmare la sua assenza con un acquisto importante. La società si è mossa con oculatezza limitandosi ad accontentare le richieste di Mourinho: un attaccante (Milito), due centrocampisti (Motta, un altro potrebbe essere uno tra Deco e Diamanti), un difensore (in arrivo Carvalho). Più qualche cessione obbligata. Un mercato ordinato e mirato.

Sembra che Ibra alla fine resterà all'Inter, è così secondo te?

Sì, penso di sì. Nessuno è riuscito a soddisfare le richieste economiche di Moratti e pochi possono permettersi l'ingaggio di Ibra (12 milioni a stagione). Il presidente non blinda l'attaccante e di fronte a un'offerta deguata lo lascerà andare, ma finora questa offerta non è arrivata e la data del 12 luglio, data da Mou come termine delle trattative per la partenza per il ritiro, si avvicina.

Quale sarà invece il futuro di Maicon?

Anche in questo caso i 40 milioni di euro chiesti per la sua cessione spaventano molte squadre. L'unica che sembra voler provarci è il Chelsea, qui non c'è un ingaggio astronomico a bloccare un'eventuale trattativa, ma secondo me alla fine resterà anche lui. Le sue esternazioni sono mirate solo a richiamare l'attenzione della società affinché costruisca un organico in grado di compete in Champions.

Quali saranno i prossimi acquisti dell'Inter?

Per Arnautovic è praticamente fatta. Carvalho quasi e a meno di clamorose interruzioni arriverà lui a rinforzare la difesa. Arriverà un centrocampista, in corsa ora ci sono Deco e Diamanti: io punterei più sul secondo, più giovane e motivato, con una carriera davanti.

Ci si deve aspettare qualche colpo a sorpresa?

Come dicevo prima, il colpo a sorpresa potrebbe arrivare solo in caso di cessione di Ibra. Altrimenti aspettiamoci un mercato "normale" (dove per normale intendo anche l'eventuale arrivo di un Deco).

Chi vorresti tu per quest'Inter?

Il sogno si chiama Messi, ma più realisticamente vedrei bene un Villa prima punta, o per valorizzare i calciatori italiani Giuseppe Rossi. Dovessi esprimere un desidero, direi uno dei due.

Luca Iannone per Golmania.it

25 giugno 2009

Sampdoria: Alla ricerca delle "ali che volano"

Fuori Mazzarri, dentro Delneri. Walter Mazzarri lascia l’incarico di allenatore della Sampdoria dopo aver trascorso due anni molto positivi alla guida della squadra, soprattutto il primo nel quale ottiene la qualificazione alla Coppa Uefa. Arriva Delneri lasciandosi alle spalle un biennio passato sulla panchina dell’Atalanta, dove ha espresso un bel gioco centrando sempre l’obiettivo stagionale. Il direttore sportivo Marotta ha annunciato l'arrivo di 4-5 giocatori, ma la Samp riparte proprio da Delneri e dalla sua ormai famosa richiesta: “Voglio ali che volano”. Il neo allenatore blucerchiato chiede quindi giocatori di spinta per le corsie laterali, fondamentali nel modulo usato a Bergamo (4-4-1-1) e che lui potrebbe riproporre a Genova posizionando Cassano alle spalle di Pazzini così come Doni agiva dietro a Floccari. Per quanto riguarda queste ali i nomi fioccano: si passa da Langella che vorrebbe avere la possibilità di lavorare nuovamente insieme a Delneri, a nomi come quelli di Marchionni, in procinto di lasciare la Juventus, di Abate, di Semioli e di Padoin, pupillo di Delneri. L’arrivo però quasi certo è quello di Daniele Mannini dal Napoli, nell’operazione che porterebbe il difensore blucerchiato all’ombra del Vesuvio. Mannini, reduce da una stagione sfortunata con i partenopei anche a causa della squalifica per la famosa vicenda doping, gioca principalmente a destra nel ruolo di esterno di centrocampo o come ala, ma a Napoli ha spesso giocato anche sulla fascia sinistra. Anche il portiere Matteo Gianello, proveniente dal Napoli, sembra ad un passo dall’approdo in blucerchiato, ricoprirà il ruolo di secondo o terzo portiere. Inoltre dovrebbe arrivare almeno un centrocampista centrale per far coppia con Palombo, perciò la Sampdoria avrebbe in mente di riportare in Italia il centrocampista del Celtic Massimo Donati, che ha già trascorso un anno con i blucerchiati durante la stagione 2003-2004. Sempre per la mediana sembra che interessi il brasiliano Kleberson, trentenne del Flamengo, e Blerim Dzemaili riscattato recentemente dal Torino. Sia per Donati che per Kleberson c’è però da registrare la concorrenza di altre società, staremo a vedere se la Samp riuscirà a batterla. Per la difesa sembra ormai fuori moda il nome di Thomas Manfredini dell’Atalanta, che sarebbe stato richiesto da Delneri, mentre c’è una trattativa per Marco Rossi del Parma, probabile un suo arrivo a Genova con la formula dellla comproprietà per circa 2,5 milioni di euro. La Sampdoria è anche alla ricerca di un vice-Cassano: un’idea di Marotta potrebbe essere rappresentata da Alessandro Diamanti, che appena ottenuto la promozione in serie A dopo i play-off con il Livorno.

L’unica nota dolente di questo inizio di calciomercato è la partenza ormai sicura del difensore Hugo Campagnaro, uno degli idoli della Sud. Destinazione Napoli per l’argentino che nei due anni trascorsi a Genova, ha dato luogo ad ottime prestazioni diventando presto il perno della difesa blucerchiata. Le comproprietà di Dessena e Mirante sono state rinnovate, rispettivamente con Parma e Juventus; anche se sembravano in procinto di partire, entrambi resterano probabilmente alla Sampdoria. Partenza di Campagnaro a parte, la difesa blucerchiata non dovrebbe subire nuove perdite. Invece ci potrebbero essere novità per il centrocampo: Gennaro Del Vecchio e Daniele Franceschini potrebbero infatti decidere di cambiare aria. La coppia d’attacco titolare non subirà variazioni, rimarranno sia Cassano che Pazzini. Sul piede di partenza è invece Emiliano Bonazzoli, che non è stato riscattato e probabilmente non verrà riscattato nell prossime ore dalla Fiorentina. Reggina in pole position per l’acquisto dell’attaccante mantovano, che dopo quattro anni potrebbe quindi tornare a Reggio Calabria. Infine l’attaccante argentino Bruno Fornaroli, da febbraio in prestito al San Lorenzo, potrebbe essere trattenuto dal club argentino.

Luca Iannone per Golmania.it

22 giugno 2009

Inter: Partenze eccellenti e voglia di Champions

Ibra resta, Ibra parte. Maicon resta, Maicon parte. Sono questi i tormentoni del momento per la Milano nerazzurra, tormentoni che riguardano due dei più importanti giocatori dell’Inter i quali sono sempre stati fondamentali per la vittoria dello scudetto. Sono due situazioni comunque diverse quelle dell’attaccante svedese e del laterale brasiliano: Ibra ha più volte dichiarato di essere alla ricerca di nuovi stimoli e di voler provare nuove esperienze in un altro campionato, Maicon aveva invece affermato di non sentirsi così importante per la società, troppo impegnata a trattenere Ibrahimovic, per poi dichiarare recentemente che se la società non riuscirà a costruire una squadra all'altezza per vincere la Champions League è pronto a fare le valigie. Il presidente Moratti ha più volte assicurato che i due giocatori rimarrano all’Inter, ma è l’ultima dichiarazione a far tremare i tifosi nerazzurri: “Da tifoso è chiaro che vorrei che restassero - ha detto il patron nerazzurro -, da presidente devo tenere conto anche del bilancio e posso dire che, se vogliono andarsene, possono farlo. Al momento posso dire che Ibrahimovic e Maicon resteranno al 50%. Gli acquirenti conoscono il valore dei giocatori. Branca a Madrid? E' andato per Maicon ma per fortuna al Real non interessano difensori. Ibra? Laporta non era realmente interessato a concludere la trattativa”. Che sia la Liga o la Premier League la meta dei due interisti, bolle davvero qualcosa in pentola per una loro eventuale cessione?

Capitolo acquisti: dopo gli arrivi già annunciati di Milito e Thiago Motta dal Genoa, sembra fatta per l'approdo all'Inter di Marko Arnautovic, Ricardo Carvalho e Deco. Il primo, e sicuramente il meno conosciuto, è un attaccante serbo con passaporto austriaco classe 1989, proveniente dal Twente. Dopo i problemi che erano sorti relativi a un infortunio alla caviglia che avevano messo in dubbio il suo trasferimento, sembra che il ventenne abbia trovato un accordo con i nerazzurri per un contratto della durata di cinque anni e che verrà prelevato con la formula del prestito con diritto di riscatto, come dichiarato oggi dal suo agente. Manca solo l'accordo economico tra l'Inter e il Twente ma non sembra rappresentare un vero ostacolo alla trattativa. I due portoghesi invece sono stati espressamente chiesti alla dirigenza da Mourinho, con il quale hanno già vinto due campionati nazionali, una coppa di Portogallo, una Coppa UEFA e una Champions League militando nel Porto. Il tecnico portoghese ha richiesto difensore e il centrocampista, entrambi provenienti dal Chelsea, poichè li ritiene necessari per riuscire a regalare la vittoria della Champions League ai tifosi nerazzurri che la aspettano da più di quaranta anni. Che sia finalmente la volta buona?

Luca Iannone per Golmania.it

17 giugno 2009

Intervista a Luigi Sepe

Partiamo con una domanda sul tuo futuro: rimarrai a Napoli?

Sì e partirò per il ritiro, almeno così mi è stato detto.

Un giorno speri quindi di entrare in prima squadra definitivamente?

Sì un giorno spero di entrarci definitivamente e magari di giocarmi un posto da titolare.

Come è stato per te l'esordio in prima squadra con la Fiorentina?

Una partita emozionante, era il sogno che coltivavo fin da piccolo. Spero comunque che non ci sia solo quella partita ma che ne vengano anche delle altre. So che quella non è stata di sicuro la mia migliore partita.

Ora qualche domanda sul Napoli. Cosa pensi dell'acquisto ufficiale di Quagliarella e degli imminenti arrivi di Cigarini e Campagnaro?

Sono acquisti molto importanti per il Napoli anche se a me è dispiaciuto molto per la partenza di Mannini perchè personalmente è un giocatore che a me piace molto.

Si parla anche di De Sanctis e Marchetti per la porta, pensi possa servire un nuovo portiere al Napoli?

Se il Napoli avesse Iezzo in buone condizioni non ce ne sarebbe nemmeno bisogno perchè è un ottimo portiere, ma visto che secondo le voci di giornale andrà via e anche Navarro è in procinto di lasciare Napoli, c'è bisogno di un portiere da far partire titolare. A me piace De Sanctis.

Luca Iannone per Golmania.it

10 giugno 2009

Intervista a Luca Antonini

Questa notte è arrivata l'ufficializzazione della cessione di Kakà al Real, cosa ne pensa?

Penso che sia una grave perdita, è un grandissimo giocatore. Dispiace a tutta la squadra che non sia più con noi. Però è stata una scelta ponderata di sicuro quindi difficile per lui ma alla fine è andato al Real Madrid quindi sono contento lo stesso per lui e la sua carriera.

Pensa che comunque il Milan riuscirà a sopperire alla sua assenza con qualche acquisto?

Sicuramente, l'anno prossimo c'è la Champions League e il Milan vuole essere protagonista assoluto della Champions quindi la società agirà di sicuro sul mercato, anche se di punte ne abbiamo tante e hanno fatto bene, poi l'anno prossimo torna Borriello quindi punte ne abbiamo. Comunque di sicuro la società acquisterà 1-2 giocatori per sopperire alla mancanza di Ricky.

Si parla molto di Dzeko del Wolfsburg, lei cosa ne pensa?

A vedere le immagini in televisione sembra un grande attaccante. É alto, giovane e fa gol, cosa molto importante. Quando ci abbiamo giocato contro in Coppa Uefa a Milano mi ha fatto una grande impressione quindi se arriverà lui sarà sicuramente un gran bell'acquisto.

Invece riguardo al tuo futuro: rimarrai al Milan?

Sì io ho un contratto di ancora 3 anni con il Milan quindi rimarrò qui sicuramente.

Luca Iannone per Golmania.it