30 novembre 2012

Roma-Cassani: più di un semplice interessamento

Sono iniziate a circolare ieri le prime indiscrezioni che vorrebbero la Roma sulle tracce di Mattia Cassani, esterno classe '83 alla sua seconda stagione con la maglia della Fiorentina. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, l'esperto terzino non rappresenterebbe soltanto un oggetto di interesse da parte della società capitolina, ma un vero e proprio obiettivo di mercato in vista di gennaio. Il ds Walter Sabatini vorrebbe così ricomporre sulle fasce il tandem Balzaretti-Cassani, che per anni ha fatto le fortune del Palermo. Inoltre lo scarso utilizzo di Cassani (soltanto due presenze per lui finora) da parte del tecnico viola Montella, potrebbe agevolare notevolmente la trattativa.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

Rizzitelli: "Toro, sfata il tabù derby con Bianchi. Juve superiore, la forza di Conte è il collettivo"

Quattro derby della Mole giocati: due vinti, due persi e cinque gol messi a segno. E' questo il bottino conquistato da Ruggiero Rizzitelli durante le sue due stagioni tra le fila del Torino. Ne sa qualcosa la Juventus, il cui tecnico Antonio Conte ha avuto Rizzi-gol proprio da avversario. Ho intervistato in esclusiva proprio l'ex attaccante per ricordare quei tempi e per analizzare la stracittadina in programma domani sera, anche se sono passati ormai tanti anni da allora e allo Juventus Stadium sarà tutt'altra storia.

Come ricorda quelle due stracittadine vinte al Delle Alpi?
Sicuramente con grande affetto e piacere. In occasione degli ultimi due nessuno credeva più in noi, ma nella stagione 1994/95 abbiamo avuto la forza di vincere sia il derby d'andata che quello di ritorno in un'annata in cui la Juventus ha vinto quasi tutto”.

E il Torino di oggi può tentare il colpaccio?
Sulla carta sembra essere quasi impossibile, però i derby sono sempre partite particolari. E' normale che la Juve, che ha ottenuto solo quattro punti nelle ultime quattro giornate, parta avvantaggiata. C'è poi la novità rappresentata dallo Juventus Stadium, dove la stragrande maggioranza dei tifosi sarà bianconera. Tutto è possibile, però a partire favorita è sempre la Juventus”.

Domani sera chi potrebbe essere il Rizzitelli della situazione?
Mi auguro Rolando Bianchi. E' in astinenza da gol da tanto tempo, ma è da parecchi anni al Toro, è il capitano di questa squadra e conosce il significato del derby. Speriamo che il i granata possano farcela contro una Juve nettamente superiore. Mi auguro che, dopo diciassette anni, il Torino torni a vincere contro i granata e venga sfatato questo tabù”.

Se dovesse trovare un punto debole in questa Juventus?
Difficile da dirlo. Conte ha deciso di puntare sul collettivo, è questa la vera forza della Juventus. Sento dire che gli attaccanti non sono dei top player, ma quello bianconero è il miglior attacco del campionato. C'è qualcosa che non quadra...”.

Anche il Torino pesca in Croazia: occhi su due '92 della Dinamo Zagabria

A partire dal 2013, ai calciatori croati verrà riconosciuto lo status di comunitari. Ecco il motivo per cui tanti club dei principali campionati europei, in primis di Serie A, si stanno affacciando al parco giocatori che offre la Croazia. Tra questi anche il Torino, che avrebbe messo nel mirino due ventenni croati in vista delle prossime sessioni di calciomercato. Si tratterebbe, secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, del centrocampista offensivo Marcelo Brozovic e del terzino destro Sime Vrsaljko, entrambi di proprietà della Dinamo Zagabria.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

29 novembre 2012

Stoian obiettivo del Sassuolo

Questa volta il Sassuolo non vuole più sbagliare. Dopo aver sfiorato l'approdo in Serie A la scorsa stagione e nel 2010, i neroverdi vogliono finalmente riuscire a centrare la storica promozione nella massima serie. L'attuale primo posto in classifica, però, non basta; ecco perché l'intenzione della società è quella di rinforzare l'organico a disposizione di mister Di Francesco a gennaio. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, uno degli obiettivi di mercato risponderebbe al nome di Adrian Stoian. Ammirato lo scorso anno quando militava nel Bari, il talentuoso trequartista non se la sta passando bene al Chievo, che lo ha prelevato in estate dalla Roma nell'affare Bradley. Il classe '91 ha collezionato finora sette presenze in campionato, di cui solo una partendo da titolare. Gli emiliani potrebbero approfittare di questa situazione per assicurarsi le prestazioni dell'Under 21 rumeno, il cui cartellino è attualmente in comproprietà proprio fra i clivensi e i giallorossi.

Delio Rossi: "Società coerente con Ferrara, a Firenze come nel derby. Se la Samp mi chiamasse ci penserei. Su De Silvestri e Migliaccio..."

Oggi c'è Vincenzo Montella a raccogliere applausi alla guida della Fiorentina, ma fino a maggio scorso su quella panchina c'era Delio Rossi. Fra l'altro il nome di Rossi, attualmente senza squadra, è stato ripetutamente accostato alla Sampdoria negli ultimi anni. Per verificare la veridicità di tali indiscrezioni e per avvicinarci alla sfida in programma domenica sera al Franchi, ho raggiunto in esclusiva il tecnico romagnolo.

Dopo il derby era importante confermarsi, forse più per il risultato che per la prestazione, e la Samp lo ha fatto.
Per come la penso io, non è possibile disgiungere il discorso risultato con il discorso prestazione. Comunque, dopo un periodo negativo come quello delle sette sconfitte consecutive, l'importante era ottenere dei risultati positivi che danno la possibilità di lavorare con maggiore tranquillità”.

Merito di Ferrara e della società che ha deciso di puntare su di lui nonostante i sette ko di fila?
Sicuramente sì. Così facendo, la Sampdoria ha dato dimostrazione di grande coerenza all'interno del panorama del nostro calcio”.

Domenica c'è in programma la sfida esterna con la Fiorentina. E' la squadra più in forma del momento?
In questo momento direi di sì. Penso si tratti della squadra che coniuga nel modo migliore il discorso del risultato e quello estetico”.

Inutile nascondere che i viola sono superiori alla Samp, quindi quali possono essere le armi per fare risultato a Firenze?
Le stesse che hanno portato i blucerchiati a fare benissimo nel derby contro il Genoa: spirito di squadra, coesione e la voglia di andarsela a giocare su un campo difficile”.

Si è vociferato più di una volta che lei potesse approdare alla Samp. C'è mai stato qualche contatto?
Io non sono mai stato contattato dalla Sampdoria. In questo momento sono senza squadra ma penso di aver fatto bene nella mia carriera, quindi è normale che il mio nome venga accostato alla Samp così come ad altre squadre. A Genova però c'è un collega come Ferrara che secondo me sta facendo bene. E' chiaro che se arrivasse la chiamata dalla società blucerchiata un allenatore ci potrebbe pensare su, dato che si tratta di una squadra importante con tradizione e blasone”.

Lorenzo De Silvestri, che lei ha allenato sia alla Lazio che alla Fiorentina, sta facendo fatica a ritagliarsi spazio.
Lorenzo possiede qualità importanti e le ha dimostrate. In questo momento fatica a trovare spazio tra i titolari, ma magari ci riuscirà nel prossimo futuro”.

Uno dei nomi accostati alla Sampdoria in ottica mercato è quello di Giulio Migliaccio, uno dei suoi pupilli al Palermo...
Lo reputo un giocatore che possa inserirsi bene nel centrocampo blucerchiato. Io però sono di parte perché a lui mi lega un rapporto di stima. Sono molto affezionato a questo ragazzo che con me a Palermo ha fatto non bene ma benissimo”.

Anche il Pescara pensa a Gonzalo Bueno per l'attacco

Con nove gol segnati in queste prime quattordici giornate di campionato, il Pescara ha il peggior attacco di tutta la Serie A. Ecco perché a gennaio, in sede di mercato, una delle prime mosse del ds Delli Carri sarà quella di rafforzare il pacchetto avanzato. Tra i vari giocatori seguiti per il reparto offensivo, secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, ci sarebbe anche Gonzalo Bueno. L'attaccante uruguaiano classe '93, di proprietà del Nacional di Montevideo, ha il passaporto portoghese e quindi non andrebbe ad occupare una delle caselle destinate ai giocatori extracomunitari. Sulle tracce dell'agile punta di 19 anni sembrerebbero esserci però anche altre società italiane, come Catania e Fiorentina.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

28 novembre 2012

Novellino: "Samp, affronta la Fiorentina con lo spirito del tuo tecnico. Centrocampo viola impressionante. Icardi completo, Fiorillo il dopo Romero"

Cinque anni sulla panchina della Sampdoria non si dimenticano facilmente, né per lui né per tutti i tifosi che lo hanno sempre sostenuto. Ecco perché quando si parla di Walter Novellino il pensiero va immediatamente alle sue cinque stagioni alla guida della Samp. Ho intervistato in esclusiva il tecnico di Montemarano, con il quale abbiamo analizzato il prossimo impegno della Sampdoria focalizzandoci quindi sulla Fiorentina, che domenica ospiterà la squadra di mister Ferrara, ma non solo.

Mister, con che spirito la Samp deve affrontare la trasferta di Firenze?
Indubbiamente la Fiorentina è superiore, ma sarà il campo poi a decidere. La Sampdoria deve scendere in campo con lo spirito che ha ritrovato in queste ultime partite; quello spirito battagliero e di unione verso l'allenatore, lo stesso spirito che ho visto contro Genoa e Bologna. Poi Ferrara è un uomo di calcio e trasmetterà alla squadra il suo spirito, quello che lo porta a non mollare mai. Sono contento per lui che sia riuscito a ottenere queste due vittorie consecutive dopo un periodo difficile”.

Lei ha avuto occasione di assistere ad un allenamento dei viola: cosa è riuscito a carpire?
Mi ha impressionato la serenità e la tranquillità di Montella, ma anche il gioco e la qualità degli uomini a metà campo. Anche la Sampdoria, comunque, ha centrocampisti che mi piacciono molto come ad esempio Obiang, Maresca, Munari e Krsticic”.

Ma questa Fiorentina ce l'ha un punto debole?
Tutte le squadre hanno dei punti deboli, ma tutto sta nel saper interpretare la gara. La bravura dei viola nel palleggio e la loro qualità a centrocampo è impressionante. Anche sugli esterni hanno giocatori molto bravi come Pasqual e Cuadrado. La Fiorentina è una squadra costruita alla grande alla quale Montella ha dato il tocco del maestro con la sua serenità e sfrontantezza”.

Sarà nuovamente Icardi l'unico attaccante a disposizione di Ferrara. Che impressione le ha fatto con Genoa e Bologna?
Mi dispiace per Eder perché poteva veramente dare fastidio alla Fiorentina. Il brasiliano ha qualità nella corsa e nel saltare l'uomo, però Icardi è qualcosa di impressionante. Prego Ferrara di non toglierlo perché è un giocatore completo: ha profondità e cattiveria ma non ha paura. Il giovane argentino rappresenta l'arma in più di Ferrara, che senza pensarci due volte lo ha buttato nella mischia”.

Quando lei allenava la Samp Fiorillo militava ancora nelle giovanili, poi lo ha ritrovato alla Reggina. Può essere il dopo Romero?
Assolutamente sì. Negli ultimi tempi è stato trascurato ma sui giovani, che vengono sempre trascurati, bisogna insistere e il Livorno sta insistendo su Fiorillo. Forse è stato caricato troppo, però sono convinto che bisogna dare spazio a questi ragazzi. Quindi largo ai giovani, più ai giocatori che agli allenatori (ride, ndr)”.



Gli occhi della Serie A sul ghanese Bekoe: può arrivare a costo zero

Un affare low cost che sta intrigando più di una società italiana. Il suo nome è Cofie Bekoe, attaccante classe '88 che si sta mettendo in luce con la maglia del Lierse nel massimo campionato belga. Velocità, fantasia e rapidità fanno di lui un giocatore a tratti imprendibile. Il nazionale ghanese ricorda nelle movenze un altro africano che ha solcati i campi della Serie A; Obafemi Martins. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, le sue ultime prestazioni avrebbero attirato le attenzioni di alcuni club del nostro campionato, attratti anche dalla possibilità di prelevarlo a parametro zero a fine stagione dato che il suo contratto scadrà il prossimo giugno. A rappresentare il ventiquattrenne in Italia è l'agente FIFA Gianfranco Cicchetti, che negli ultimi giorni ne starebbe parlando di lui con un paio di squadre di Serie A. Bekoe avrebbe mercato anche in Grecia (Paok Salonicco e Xanthi) e in Ucraina (Dnipro e Metalist). Chi riuscirà a spuntarla? Ne sapremo sicuramente di più nei prossimi mesi.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

Ag. FIFA Nicolato: "Vi presento il portoghese Eder, l'attaccante che piace in Serie A e Premier"

Il suo nome è Éderzito António Macedo Lopes, ma tutti lo conoscono come Eder. Non stiamo parlando dell'omonimo brasiliano in forza alla Samp, ma dell'attaccante classe '87 che il Braga è riuscito ad assicurarsi la scorsa estate. La punta portoghese, che è sceso in campo anche in Champions League per cinque volte, avrebbe attirato su di sé gli occhi di Napoli e Sampdoria, ma il suo nome è stato accostato anche a club britannici quali Arsenal, Liverpool e Swansea. Per conoscere meglio Eder e quelle che sono le sue caratteristiche, ho raggiunto in esclusiva l'agente FIFA Francesco Nicolato, profondo conoscitore del calcio lusitano: “Si tratta di un giocatore dotato di grande fisicità e potenza, molto bravo ad inserirsi negli spazi. Questa caratteristica fa di lui l'attaccante ideale per una squadra che gioca di ripartenza. Anche dal punto di vista tecnico è dotato, ma la sua dote migliore è la capacità di rendersi utile con il suo lavoro di supporto ai compagni e di contrasto con i difensori avversari. A livello realizzativo ha una buona confidenza con il gol - in campionato ha messo a segno 4 reti in 7 partite -, ma ha ventiquattro anni e, quindi, ha ancora tempo per maturare e fare esperienza. In ogni caso, possiede tutte le qualità per potersi adattare al campionato italiano; a lui servirebbe una squadra che cerca un attaccante da far crescere. Dalla sua parte, Eder ha anche quattro presenze con la nazionale portoghese, pur essendo originario della Guinea-Bissau”, ha concluso Nicolato.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

27 novembre 2012

Inter ancora ko: il mental coach Civitarese analizza la mini crisi e il caso Sneijder

Forse parlare di crisi sarebbe eccessivo, ma di certo l'Inter non se la sta passando bene nell'ultimo periodo. Dopo il 3-1 rifilato alla Juventus, l'undici di Andrea Stramaccioni ha pareggiato in casa con il Cagliari ed è stato sconfitto dall'Atalanta, dal Rubin Kazan e, ieri sera, dal Parma. Per analizzare il momento negativo della compagine nerazzurra, ho intervistato in esclusiva Roberto Civitarese, uno dei mental coach più noti del panorama sportivo e calcistico italiano.

L'Inter ha ottenuto un solo punto in tre giornate dopo la vittoria contro la Juve: è un caso?
Teniamo in considerazione che, dopo aver battuto la Juventus, l'Inter ha incontrato tre squadre che stanno attraversando un ottimo momento di forma. Oltre a questo, capita spesso che quando ti trovi ad affrontare un impegno importante come la sfida di Torino, sia necessario un dispendio di energie fisiche e mentali superiore alla norma. Aggiungiamo anche il senso di appagamento dopo la vittoria che può abbassare il livello di attenzione e di tensione nelle partite immediatamente successive. Sono convinto che l'insieme di questi fattori abbia determinato il calo di rendimento della squadra allenata da Stramaccioni”.

E' possibile che l'Inter abbia avvertito le vertigini?
Come dicevo prima, una vittoria importante può creare il senso di appagamento che inevitabilmente porta con sé una minor tensione per la partita successiva. Penso che la posizione in classifica non abbia condizionato la squadra nerazzurra, anzi. Di solito questo fattore è un elemento motivante perché condiviso da tutto il gruppo”.

Il caso Sneijder può avere un'influenza negativa su tutta la squadra?
Penso che il caso Sneijder sia nell'aria già da molto tempo. Comunque, quando un giocatore va in campo pensa a come dare il massimo e a contribuire insieme al gruppo per ottenere il miglior risultato possibile. Ciò che succede al di fuori del campo rimane fuori e non credo possa condizionare i risultati sportivi. Chi pensa che i risultati dipendano da altri fattori, sta in realtà creando degli alibi ai quali aggrapparsi e deresponsabilizzarsi in caso di risultati negativi”.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

Fontana: "Fiorentina, punta sulla Coppa Italia ma attenta all'entusiasmo della Juve Stabia"

In attesa di rituffarsi sul campionato, la Fiorentina sarà impegnata domani sera in Coppa Italia. La compagine gigliata, a partire dalle 20.45, affronterà infatti la Juve Stabia nella gara valida per il quarto turno di questa competizione. Contattato in esclusiva, l'ex centrocampista dei viola e delle vespe Gaetano Fontana, oggi allenatore, ha fotografato così la sfida del Franchi: “La Juve Stabia può mettere in difficoltà gli avversari, se questi ultimi affrontano la partita con l'approccio mentale sbagliato, perché alla fine i valori vengono sempre fuori. Dalla sua la formazione campana ha grande entusiasmo dettato da una partita di cartello come quella di domani. Questi possono essere gli elementi che potrebbero portare fuori strada la Fiorentina. E' ovvio però che dal punto di vista tecnico non ci dovrebbe essere storia. Al di là della categoria superiore, i viola con Montella rappresentano anche una delle novità del calcio italiano. Però mi fa piacere che la Juve Stabia sia riuscita a ritagliarsi questa opportunità che rappresenta qualcosa di grandioso per chi fino a qualche anno fa navigava nelle acque della Lega Pro”. La vittoria della Coppa Italia può rappresentare un obiettivo concreto per la squadra di Montella? “Credo proprio di sì. Sono stato un atleta, oggi sono un allenatore e non ho mai vissuto ragionando in base alle varie competizioni. Non credo che la Fiorentina reputi meglio seguire una strada piuttosto che un'altra, anzi penso che voglia arrivare fino in fondo e provare a vincere questo importante trofeo. La Coppa Italia viene snobbata quando vieni eliminato, ma non vai mai in campo con l'intenzione di cedere il passo. Inoltre è una competizione che serve agli allenatori per dare spazio ai giocatori poco utilizzati in campionato, dai quali ci si aspettano risposte importanti così come da tutta la squadra”, ha concluso Fontana.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

Il doppio ex Bonazzoli: "Samp brava a confermare Ferrara. Montella? E' stato un gran giocatore, ora è un grande tecnico"

Tanti tifosi della Sampdoria forse lo ricordano più perché fece da pedina di scambio nell'affare che portò Pazzini in blucerchiato che per altre cose, ma Emiliano Bonazzoli non è stato solo di passaggio a Genova. Per lui 83 presenze e 16 reti con la Samp, fino a quando non si trasferì per l'appunto alla Fiorentina. Domenica la squadra di mister Ferrara affronterà proprio i viola, ecco perché ho deciso di intervistare in esclusiva il centravanti lombardo, attualmente svincolato e in procinto di firmare con il Padova.

Emiliano, tre stagioni e mezza in blucerchiato ma quanta sfortuna per te...
La prima stagione iniziò in maniera molto positiva. A metà anno eravamo messi bene in classifica, avevamo fatto abbastanza bene anche in Coppa UEFA ma la sconfitta con il Lens ci costò l'eliminazione. Da gennaio per me iniziò il calvario. A causa di una lesione al ginocchio destro dovetti star fermo per sei mesi e feci fatica a ritornare in forma e ai livelli di prima. Poi ci riuscii, ma marzo 2007 mi infortunai nuovamente, questa volta ginocchio sinistro. Rientrai ufficialmente soltanto otto mesi dopo. Alla mia quarta stagione in blucerchiato, non solo per gli infortuni ma anche per altre ragioni, scelsi di andare via”.

Poi a gennaio 2009 lasciasti Genova proprio per approdare alla Fiorentina.
Fu un'esperienza tutto sommato positiva. Rientrai nella trattativa che portò Pazzini alla Samp, ma non mi aspettavo di giocare a Firenze. Sapevo che Gilardino rappresentava la prima scelta in attacco e che io ero il suo vice. Con la maglia viola collezionai 12 presenze e segnai un gol, in campionato arrivammo quarti in classifica”.

Proprio nella Samp, stagione 2007/08, hai giocato insieme a Montella. Ti aspettavi questo suo exploit da allenatore?
La sua carriera è partita dalla panchina degli Allievi della Roma, ma devo dire che non si è fatto sentire il salto dalle giovanili alla Serie A. Sicuramente sta facendo grandissime cose a Firenze in questo momento. Purtroppo ho avuto poche occasioni di essere in campo insieme a lui, però con la sua grande esperienza ti dava sempre una mano. Quello che trasmetteva in campo da giocatore adesso lo trasmette alla sua squadra da allenatore”.

Inutile dire che al momento la Fiorentina è superiore alla Sampdoria, che però non parte da sconfitta.
La vittoria ottenuta nel derby ha dato alla squadra una scossa che serviva dopo le sette sconfitte consecutive. La società ha fatto benissimo a puntare su Ferrara e a non mandarlo via, mentre da altre parti sarebbe stato esonerato. Ferrara è un ottimo allenatore e adesso i risultati si vedono”.

Finalmente Icardi ha potuto giocare per 180 minuti da titolare: che impressione ti ha fatto?
L'ho visto giocare contro il Genoa e ha fatto un grandissimo lavoro trovando poi anche il gol. E' ancora molto giovane, ma si vede che è un ragazzo di grandi potenzialità. Non bisogna mettergli addosso troppa pressione perché ha solo diciannove anni, ma sicuramente sta disputato delle ottime partite e bisogna dargli fiducia”.

La Samp può rappresentare un buon trampolino di lancio per un classe '93 come lui?
Sì, Genova può rappresentare senza dubbio la piazza ideale. Nonostante qualche mugugno, la tifoseria è sempre vicina ai giocatori e incita la squadra ogni domenica. Inoltre quella blucerchiata è una società molto seria che aiuta i giovani. Così come Poli e Obiang, anche Icardi potrà fare bene e continuare così con la maglia della Sampdoria”.

26 novembre 2012

Kelic e Beric, due talenti slavi per la Sampdoria di domani

La Sampdoria continua a lavorare sottotraccia in vista della prossima sessione di calciomercato, ma anche di quella estiva. Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, gli uomini mercato della società blucerchiata starebbero seguendo con interesse due classe '91 che giocano a non molti chilometri di distanza dall'Italia. Il primo risponde al nome di Renato Kelic, difensore dello Slovan Liberec e della nazionale croata Under 21 della quale è capitano; sulle tracce del forte centrale difensivo ci sarebbero altre società italiane come Catania, Genoa e Roma. Il secondo è l'attaccante del Maribor e della Slovenia Robert Beric, che nelle prime cinque giornate di Europa League ha messo a segno tre reti; il suo nome è stato accostato ultimamente anche a Catania, Napoli e Palermo. Insomma, la concorrenza è tanta ma la Samp non si tirerà indietro per provare ad assicurarsi le prestazioni di questi due giovani talentuosi.

Luca Iannone per SampNews24.com

Inter, Jonathan via per far spazio a Debuchy o Jung

L'addio di Maicon ha lasciato un vuoto non indifferente sulla fascia destra. Ecco perché una delle mosse dell'Inter nel mercato di riparazione sarà proprio quella di acquistare un nuovo esterno, capace di non far rimpiangere il brasiliano passato al Manchester City lo scorso agosto. Per rinforzare la corsia destra, stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, i principali obiettivi di mercato sarebbero Mathieu Debuchy, classe '85 del Lille e della nazionale francese, e Sebastian Jung, classe '90 dell'Eintracht Francoforte e della Germania Under 21. Se da una parte uno dei due terzini potrebbe arrivare, dall'altra Jonathan potrebbe partire a gennaio. Per il futuro del laterale brasiliano ci sono due piste: la permanenza in Italia (Parma o Sampdoria possibili destinazioni) oppure il ritorno in patria.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

24 novembre 2012

Bortolotti (Repubblica Bologna): "Pioli ha gli uomini contati, contro la Samp potrebbe andare bene un pari"

A distanza di una settimana dalla vittoria nel derby, la Sampdoria tornerà sul terreno di gioco del Luigi Ferraris. A fare visita alla squadra di mister Ferrara sarà il Bologna che, dopo un periodo negativo, è tornato a vincere battendo 3-0 il Palermo. Per capire qual è la situazione attuale in casa rossoblu, ho raggiunto in esclusiva il collega de La Repubblica di Bologna Luca Bortolotti.

Che aria si respira a Bologna dopo il ritorno al successo contro il Palermo?
Nonostante la vittoria di domenica scorsa, l'aria resta comunque tesa soprattutto nei confronti della società. Durante la partita con il Palermo, il presidente Guaraldi e i vertici della società felsinea sono stati contestati dalla tifoseria che non perdona le partenze dei vari Ramirez, Gillet, Mudingayi e Raggi. Questi giocatori ceduti in estate non sono stati sostituiti a dovere, eccezion fatta per Gilardino che ha preso il posto di Di Vaio. Per la squadra però sono stati tre punti fondamentali, perché perdere significava cadere nel baratro. Il successo ha permesso di ritrovare lo spirito e la voglia di mettere la gamba, cosa che Diamanti aveva sottolineato fosse venuta a mancare. Adesso, però, ci sono 5-6 giocatori infortunati e solo due attaccanti a disposizione di Pioli. Il Bologna è in emergenza perché i giocatori sono contati e bisognerà compiere delle scelte obbligate”.

Ma la posizione di Pioli resta ancora in bilico?
Guaraldi è stato molto chiaro su questo argomento: o ci si salva con Pioli o si retrocede in Serie B con Pioli. I tifosi, comunque, hanno dimostrato un totale e incondizionato appoggio al tecnico rossoblu e ai giocatori, anche dopo le sconfitte”.

Quale dovrebbe essere l'undici iniziale rossoblu?
Davanti ad Agliardi tra i pali, il trio difensivo dovrebbe essere composto da Antonsson, Sorensen centrale e Cherubin. A centrocampo, sulla corsia destra Motta sostituirà l'infortunato Garcis mentre sull'altra fascia agirà Morleo, i centrali saranno Guarente e Perez. Davanti ci sarà Diamanti a supporto delle due punte, Gabbiadini e Gilardino”.

Il tridente Diamanti-Gabbiadini-Gilardino ha poco a che vedere con la posizione in classifica del Bologna...
Già l'anno scorso l'attacco era il punto di forza del Bologna; poche squadre potevano e possono presentare un reparto avanzato come quello formato da Ramirez, Diamanti e Di Vaio. L'attacco è di grande livello anche quest'anno, ma indebolito perché Gabbiadini non è Ramirez. Diamanti invece è cresciuto e maturato. I problemi, però, non riguardano tanto l'attacco titolare ma i rimpiazzi. Fuori i tre titolari, non ci sono elementi che possano sostituirli adeguatamente. Acquafresca ha dimostrato di non essere all'altezza di giocare da titolare in Serie A, mentre sta trovando spazio Paponi che l'anno scorso spesso non era neanche tra i convocati. In più c'è un centrocampo che ha perso qualità e non riesce ad assistere come dovrebbe gli attaccanti”.

Che tipo di partita ti aspetti domani?
Mi aspetto una gara molto attenta da parte di entrambe le squadre e abbastanza chiusa, dato che ci si gioca molto. Perdere domani significherebbe ricomplicare la situazione che si era risollevata una settimana fa. Non dico che il Bologna debba puntare ad uscire dal Ferraris con un solo punto, ma un pareggio darebbe continuità di risultati e permetterebbe di rimanere attaccati al treno salvezza”.

Dedè verso il Milan: il brasiliano può arrivare, ma non a gennaio

Già la scorsa estate si era parlato di lui per il dopo Thiago Silva e Ariedo Braida, durante i suoi viaggi in Brasile, lo ha voluto osservare da vicino. Insomma non è un mistero che Anderson Vital da Silva, meglio conosciuto come Dedè, sia un osservato speciale del Milan. Nonostante il difensore classe '88 abbia rinnovato qualche mese fa il suo contratto con il Vasco da Gama, una sua partenza verso l'Italia e in particolare verso Milano sembra essere tutt'altro che da escludere. Infatti, secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva direttamente in Sud America, le parti potrebbero presto raggiungere un accordo, ma l'affare non si concretizzerà nel mercato di riparazione. Dedè potrebbe sbarcare in Serie A soltanto la prossima estate e così i rossoneri gli darebbero il tempo di ambientarsi durante il ritiro estivo.

Barcos finisce sul mercato: si profila un duello Fiorentina-Juve

Dopo la retrocessione nella Serie B brasiliana, il Palmeiras è pronto a mettere sul mercato i propri gioielli. Uno di questi è sicuramente l'attaccante Hernan Barcos, soprannominato il Pirata. Il centravanti argentino, nelle 28 apparizioni collezionate con la compagine paulista, è riuscito a mettere a segno 14 reti. Un bottino niente male, ma d'altronde chi lo conosce sa che nella sua carriera ha sempre dimostrato di possedere un gran fiuto del gol. In questi giorni si è parlato di un interessamento della Fiorentina nei suoi confronti ma, stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, si sarebbe messa anche la Juventus sulle sue tracce. Barcos, che tra l'altro può vantare anche quattro presenze con la maglia della nazionale argentina, potrebbe essere acquistato per una cifra abbordabile e ciò potrebbe agevolare molto le trattative per un trasferimento a gennaio.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

23 novembre 2012

Il doppio ex Casale: "La Samp si salverà. Domenica può battere il Bologna, ma attenzione a Diamanti e Gila"

La vittoria nel derby è stata fondamentale e rimarrà nella storia, ma adesso la Sampdoria deve dimenticare il Genoa per rituffarsi in campionato. Domenica arriva il Bologna, reduce dal 3-0 rifilato al Palermo che aveva superato i blucerchiati nel lunch match della settimana prima. Per analizzare la gara in programma domenica alle 15 al Ferraris, ho raggiunto in esclusiva l'ex calciatore Stefano Casale, che in carriera ha indossato sia la casacca della Samp che quella rossoblu degli emiliani.

Una stagione al Bologna e due alla Samp, non furono però annate facili sia per la squadra sia per te...
A Bologna ero molto giovane, agli inizi della mia carriera e quindi ero un giocatore diverso rispetto a quello visto a Genova. Alla Sampdoria ho trascorso i miei campionati peggiori dal punto di vista personale. Il primo anno è andato male a causa della mancata promozione in Serie A, mentre il secondo è stato condizionato da un grave infortunio. Non ho potuto dare quello che avrei voluto. Bologna e Samp sono comunque due squadre importanti dove mi ha fatto piacere giocare e quindi conservo un ottimo ricordo di entrambe”.

Che impressione ti ha fatto la Sampdoria vista all'opera contro il Genoa?
E' una squadra molto giovane e quindi con grandi margini di miglioramento. Caratterialmente, soprattutto nel derby, ha dimostrato di esserci, dunque credo che l'obiettivo della salvezza possa essere facilmente raggiunto. Vincere un derby è sempre importante, non so se può rappresentare una svolta ma sicuramente la squadra e l'ambiente hanno acquisito maggiore fiducia. La Samp non era quella delle prime giornate, ma nemmeno quella delle sette sconfitte consecutive”.

Dopo un periodo negativo Samp e Bologna sono tornate alla vittoria: che gara dobbiamo aspettarci?
La compagine felsinea può mettere difficoltà chiunque con due attaccanti come Diamanti e Gilardino, tornato a fare gol con maggiore frequenza. Però, se la squadra di Ferrara avrà la capacità di aspettare per poi ripartire, potrebbe spuntarla e conquistare i tre punti”.

Per entrambe sarebbe importante ottenere punti importanti per trovare continuità.
Sicuramente sì. Alle squadre che lottano per salvarsi serve soprattutto continuità nei risultati. Samp e Bologna non si affronteranno a viso aperto, ma si aspetteranno cercando di non scoprirsi troppo. Poi chi riuscirà a fare gol per primo avrà un grosso vantaggio”.

La spinta del Ferraris può rappresentare un valore aggiunto domenica?
Nel derby lo è stato senza dubbio, i tifosi della Sampdoria rappresentano sempre un valore aggiunto per la squadra. Dopo il successo di domenica scorsa l'ambiente è più tranquillo e contro il Bologna saranno di gare un gran tifo. La Sud può essere veramente il dodicesimo uomo in campo”.

22 novembre 2012

Ag. FIFA Maselli: "Damonte, D'Alessandro, Esposito e Miracoli: vi racconto passato, presente e futuro"

Ho raggiunto in esclusiva l'agente FIFA Marco Maselli. Nella sua scuderia troviamo giovani interessanti e grande prospettiva come il centrocampista classe '90 del Varese Loris Damonte, il terzino classe '89 della Reggina Matteo D'Alessandro, l'esterno classe '90 del Grosseto Simone Esposito e l'attaccante classe '92 Luca Miracoli attualmente in forza alla Feralpisalò. Maselli ha fatto una panoramica a trecentosessanta gradi proprio su questi quattro giocatori.

Damonte - “Ad oggi il percorso di Damonte rappresenta un’idea alternativa al discorso tradizionale che vede un Primavera andare a fare esperienza in prima squadra in Lega Pro. Loris, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili del Genoa e aver vinto tutto, soffriva la tanta concorrenza con elementi di spicco che oggi militano tra A e B e giocava con poca continuità. Ad un certo punto della stagione ha manifestato l’intenzione di trovarla altrove, ma in quel momento storico era aperto solamente il mercato dei dilettanti. Il Savona, che allora militava in Serie D, poteva costituire la destinazione migliore ma sia io che il Genoa, credendo nelle potenzialità del ragazzo, abbiamo ritenuto fosse meglio fargli fare un percorso più difficile, ma che poteva regalare maggiori soddisfazioni. Loris così si è messo in discussione e a gennaio 2009, dopo un periodo di prova, è passato all’Alessandria alternando prove mirabolanti con la Berretti a prestazioni importanti con la prima squadra, culminanti con la semifinale play-off persa dall’Alessandria contro la Salernitana. Nella stagione 2010/11 mise a segno sei gol, un bottino eccezionale per un centrocampista centrale. Nell'estate 2011 la cessione della metà dell’Alessandria al Varese che si è assicurato le prestazioni del ragazzo, oggi al secondo anno da protagonista in Serie Bwin con la maglia biancorossa. La comproprietà tra Genoa e Varese è stata rinnovata a giugno fino al termine di questa stagione. La cosa più bella è che oggi Loris, per il suo spirito di sacrificio, viene portato dal Genoa come esempio di ragazzo intelligente che ha saputo mettersi in discussione e ricominciare dal basso per puntare in alto”.

D'Alessandro - Pupillo di Gasperini ai tempi del Genoa, è andato a fare esperienza nella Reggiana, divenendo, dopo due anni di militanza in questa squadra, il miglior giovane terzino della categoria. La Reggina ha colto l’occasione al volo e oggi Matteo è al suo secondo anno tra i protagonisti nella compagine calabrese, ma metà del suo cartellino è sempre di proprietà del Genoa. E’ un ragazzo che con la giusta cattiveria e determinazione può puntare alla massima serie”.

Esposito - Simone è stato il giocatore più giovane ad esordire in Champions League nella storia della Juventus. E’ un ragazzo del ’90 che ha fatto parte della famosa nidiata della Juve, i cui nomi di maggior spicco sono quelli di Immobile, Rossi, Marrone, Castiglia, Pinsoglio. E’ dotato di grossa tecnica ed è uno di quei giocatori capaci di emozionare gli spettatori con giocate spettacolari e imprevedibili. A gennaio scorso il Grosseto lo ha prelevato in comproprietà dal club bianconero. Se sarà bravo a trovare la giusta costanza, sono convinto che potrà arrivare molto in alto”.

Miracoli - Dopo aver fatto tutta la trafila del settore giovanile del Genoa, si è messo in discussione andando a giocare nella Valenzana, una società che tradizionalmente ha sempre fatto giocare i giovani con continuità. Luca è stato bravo a far parlare il campo e l'anno scorso è stato l’unico ’92 in Lega Pro a realizzare dieci gol. Oltre ad essere un ragazzo intelligente, è dotato di un'ottima struttura e di un buon piede sinistro. Ha catturato l’attenzione di molti club, tra questi il Varese che è stato il più lesto ad acquisire la metà del suo cartellino (l'altra metà è del Genoa, ndr) dopo aver monitorato le sue prestazioni. Da lì poi l’idea, dopo un ritiro estivo importante, di farlo maturare da protagonista in prestito alla Feralpisalò. Sta giocando con continuità e, partita dopo partita, denota una costante maturazione”.

Il doppio ex Volpi: "Col Bologna sarà dura, ma la Samp del derby può giocarsela con chiunque"

Sergio Volpi in visita a Bogliasco. Ieri mattina l'ex centrocampista e capitano della Sampdoria ha voluto salutare i vecchi amici lasciati a Genova e intrattenersi con tutto il gruppo blucerchiato. All'uscita dal 'Gloriano Mugnaini', ho intercettato in esclusiva Volpi, attualmente sulla panchina dei Giovanissimi Nazionali del Brescia. Tra l'altro il centrocampista di Orzinuovi, dopo le sei stagioni con la Samp si trasferì proprio al Bologna, prossimo avversario della squadra di Ciro Ferrara.

La vittoria nel derby può rappresentare davvero una svolta secondo te?
Io mi auguro ovviamente di sì. Domenica contro il Genoa ho visto una Sampdoria che ha dominato la partita dall'inizio, meritando la vittoria”.

Domenica arriva il Bologna, che partita sarà?
Mi aspetto sicuramente una partita difficile. Però, se la Sampdoria interpreterà questo match come il derby, potrà fare bottino pieno”.

Qual è il tuo giudizio sul centrocampo blucerchiato?
“Nel derby il reparto centrale ha fatto benissimo. Sono contento perché la vittoria contro il Genoa può aver dato una carica molto importate per il proseguo della stagione”.

Archiviato il periodo negativo, dove può arrivare questa Sampdoria?
E' dura dire dove può arrivare a fine campionato. Io credo che in questo momento la squadra deve prima di tutto ritrovare continuità di prestazione. Nel derby ha fatto vedere che se la può giocare contro qualunque avversario”.

Vedi un nuovo Sergio Volpi nella Samp?
In questa Sampdoria vedo dei ragazzi giovani molto interessanti e mi auguro per loro che riescano ad avere questa crescita continua”.

20 novembre 2012

Napoli-Nenè: arrivano conferme

Non è di certo un mistero che il Napoli sia alla ricerca di un elemento con cui rinforzare il proprio reparto avanzato. Con la partenza di Edu Vargas, infatti, gli attaccanti a disposizione di Mazzarri sarebbero soltanto tre (Cavani, Insigne e Pandev). Uno dei nomi accostati alla società partenopea in quest'ottica è quello di Nenè. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, il ventinovenne attaccante brasiliano sarebbe un concreto obiettivo di mercato degli azzurri, ma bisognerà vedere se Bigon riuscirà agevolmente a trovare un accordo con il Cagliari per assicurarsi le prestazioni di Nenè. Restano comunque vive le piste che portano a Bianchi, Floccari e Funes Mori.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

L'agente FIFA Maselli: "Fiorillo, Blondett, Sampietro e Icardi: il progetto Samp parte da loro. Derby, Ferrara, Sensibile e mercato..."

Ho incontrato per un’intervista esclusiva l’agente FIFA Marco Maselli, profondo conoscitore dell’universo Doria. Con lui abbiamo analizzato la strepitosa vittoria nel derby n°105, abbiamo parlato delle strategie societarie della Samp e del progetto blucerchiato che si fonda anche su giovani assistiti dallo stesso Maselli (Blondett e Sampietro), ma anche sul più quotato Fiorillo e sull’eroe di domenica Icardi. Un botta e risposta assolutamente da non perdere.

Il derby della paura è diventato il derby della svolta per la Sampdoria?
“Assolutamente. Io credo che la Sampdoria abbia tenuto sul campo un risultato frutto del lavoro e della passione che la squadra ha profuso questa settimana. Posso dire che i blucerchiati hanno giocato un derby da Genoa, vi spiego: ha affrontato una paura in maniera cattiva e grintosa, questa è la fotografia della gara. Il grifone ha giocato bene, la seconda parte della ripresa non ha capitalizzato le occasioni avute. La Samp nel finale ha sugellato la partita”.

La differenza è stata che la Samp ha fatto la sua partita e il Genoa no?

“La Sampdoria ha imposto il suo gioco. E’ stato un Genoa più attendista che come ho detto precedentemente ha espresso la miglior forma di gioco, nel secondo tempo. In tutte le gare, alla fine, la differenza l’hanno fatta le occasioni che il Doria è riuscito a concretizzare e i rossoblù no”.


E' stata anche la vittoria dei giovani come Mustafi, Obiang, Krsticic, Soriano, Icardi, alcuni spesso criticati…

“Io credo che i giovani abbiano bisogno di tempo per maturare. Per la Samp è stato un momento critico: dopo una serie di vittorie, ha avuto un periodo nero. A farne le spese sono stati i giovani che non sono stati liberti di esprimersi. Un giocatore più esperto riesce a gestire la situazione, il giovane, invece, ne soffre e ciò incide sulle prestazioni”.


Hanno preso parte Obiang, Krsticic, Soriano, Poli e Icardi che provengono dalla Primavera. Frutto di un progetto?

“Si. La Sampdoria, cosi come il Genoa, ha in campo un progetto importante sui giovani. La società di Preziosi ha iniziato qualche anno fa, quella di Garrone in un momento più vicino a noi. Alla fine della fiera, nonostante il tifoso veda con più attenzione la prima squadra, il progetto è portare alla completa maturazione certi giovani su cui si fonderà il futuro della società stessa. A proposito mi vengono dei nomi da fare”.


Prego…

La Samp ha fatto un investimento di prospettiva importante su Romero, nonostante qualche infortunio avuto ad inizio campionato. Il futuro è Vincenzo Fiorillo, etichettato come nuovo Buffon per qualità indiscusse, ha attraversato un momento di difficoltà per trovare fortuna in una società importante come il Livorno. In difesa, il più gettonato è Edoardo Blondett, già nel giro della Nazionale Under20, mandato, dopo una bella esperienza avuta con la prima squadra durante il ritiro, a farsi le ossa al Portogruaro, società partnership dei blucerchiati. E’ un centrale difensivo alla Cannavaro, esplosivo, dotato di buona tecnica e grande personalità. A centrocampo Gianluca Sampietro, anche lui come Edoardo è in Under 20, e dopo il ritiro con la Sampdoria è stato girato ai veneti per maturare. Il centrocampista classe ’93 è un giocatore alla Pirlo, capace di dettare tempi del gioco e gestire con personalità ogni tipo di situazione, pur essendo molto giovane, mostra una maturità da giocatore esperto. In fase offensiva il nome che balza più alla mente è quello di Mauro Icardi, tra l’altro, l’eroe del derby. E’ arrivato in blucerchiato reduce dal settore giovanile del Barcellona, figlio della Cantera. Credo che il derby sia stata la sua miglior partita fino ad oggi. Seguendo le giovanili della Samp ho potuto ammirare la crescita di questo ragazzo che è maturato notevolmente ed è riuscito ad esprimere il suo enorme potenziale che tutti i tifosi sampdoriani hanno potuto ammirare ed apprezzare durante la stracittadina”.

Ferrara ha già dimostrato con l’Under 21 di saper lavorare bene con i giovani. E' l’allenatore giusto per il progetto Samp?

“Credo che il ds Sensibile sia di personalità, ha saputo prendere una decisione importante non confermando Iachini, grande uomo promozione, e cercato un allenatore più strumentale al progetto stesso. Come tale, è proiettato nel futuro. Ferrara è l’allenatore giusto, conoscendo sia la sua esperienza alla Juventus sia nella Nazionale U21, la cui fascia d’interesse è al progetto prefissato dal club”.


Sensibile è stato contestato ancora una volta però, a parte i sette ko consecutivi, i risultati danno ragione a lui.

“Nel calcio c’è una memoria corta. Sensibile, come tutta la società, è stato l’artefice della promozione della Samp. Come tale, in merito, se i blucerchiati sono in Serie A è merito suo. Non è stato mai messo in discussione a fronte di questa serie di sconfitte, in maniera lungimirante, vede al di la dei risultati immediati. Credo che il progetto giovani emergerà col tempo e darà lustro al lavoro fatto dal diesse”.

Ti aspettavi questa prestazione esplosiva da parte di Icardi?
“Mi aspettavo che facesse bene, ha sorpreso anche me nell’essere determinante. La sua è stata una buona prestazione, capace di fare reparto e di steccarsi in una difesa esperta come quella del Genoa. Ha creato innumerevoli problemi, quindi è giusto un plauso al ragazzo e alla società che ha ritenuto opportuno tenerlo in rosa e di inserirlo con intelligenza”.


Un plauso anche a Ferrara che ha deciso di puntare su di lui.

“Ferrara è stato bravo ed in linea col progetto giovani che è alla Sampdoria. Non si è fatto intimorire dalla giovane età di Icardi, ma ha dato a lui maggiori possibilità per esprimersi”.


Grande prestazione di Poli, da possibile partente a uomo derby.
“Andrea ha maturato l’idea di dover esplodere nella Sampdoria. Costituisce la piazza ideale per un giovane, è una società importante con le giuste pressioni. L’esperienza all’Inter gli ha insegnato molto e in campo, ieri, si è visto il suo livello reale di gioco. L’ho trovato molto mobile, evolutivo e questo denota la serenità con cui ha affrontato una gara delicata come il derby. E’ andato più volte al tiro, al di la del suo ruolo, ha fatto un grosso spirito di sacrificio. Credo che vincere il derby, in una situazione di carenza di risultati, sia il miglior presupposto e auspicio per poter riprendere una striscia positiva di risultati in campionato”.


A proposito di piazza blucerchiata, può essere l'ideale anche per Sampietro?
“Gianluca ha iniziato un percorso intelligente. Questa estate ha fatto un ritiro importante con la prima squadra, è riuscito a ricevere un plauso dal pubblico, da Ferrara e dalla società stessa. In maniera intelligente hanno preferito mandarlo a giocare nel Portogruaro per vivere una stagione da protagonista. Cosi è stato e la Nazionale Under 20 nobilita il lavoro profuso dallo stesso fino ad ora”.


Tra Portogruaro e Under 20 sta facendo davvero bene.

“Ha ricevuto anche i complimenti di Arrigo Sacchi e questo è sicuramente il miglior incitamento per proseguire su questa linea di crescita”.

Stesso discorso per Blondett?
“Edoardo, come Gianluca (Sampietro, ndr), si è calato perfettamente nella realtà Portogruaro dopo un’esperienza positiva alla Valenzana, e non dimentichiamoci, dopo un grave incidente che avrebbe potuto pregiudicare la sua carriera. E’ stato bravo a rialzarsi e a riprenderequella crescita proporzionata alle sue grandi qualità”.

Nel Portogruaro c'è anche un altro blucerchiato, Giuseppe Zampano.
“E’ nato nel ruolo di centrocampista e il tecnico Madonna ha avuto la felice intuizione di proporlo sulla fascia destra, ruolo ricoperto, tra l’altro, dal gemello Francesco. Giuseppe, con intelligenza, si sta calando nella situazione. Ieri ha giocato la sua prima gara da titolare, come esterno destro, facendo vedere buone cose”.

Come sta andando invece suo fratello gemello Francesco all'Entella?
“E’ arrivato alla Virtus Entella qualche anno fa diventando, così come Giuseppe, campione nazionale Berretti e completando la crescita in prima squadra. E’ il miglior ’93 nel ruolo che ci sia in Italia con grossi margini di miglioramento, sono convinto che possa arrivare in alto proseguendo la sua avventura in nazionale fino alla maggiore. Dopo la vittoria alle buste dell’Entella nei confronti della Sampdoria, il cartellino è in mano alla stessa. Si vuole dare al ragazzo la possibilità di provare un’esperienza in categorie superiori che si merita sul campo. Il valore è elevato e come tale è alla portata di pochi club in Italia. La Juventus lo sta seguendo con estremo interesse così come altri club della stessa levatura. Nel momento in cui si troverà la situazione ideale dal punto di vista tecnico del giocatore e che soddisfi le richieste economiche del club, l’operazione sarà una conseguenza come premio alla crescita e al lavoro svolto dall’Entella nella sua valorizzazione. Credo che l’operazione possa essere fatta, ma per quanto riguarda il discorso della casacca da indossare, dipenderà dai liguri”.

L'asse Sampdoria-Portogruaro sembra funzionare bene.

“La partnership che ha la Samp con il Portogruaro prevede la valorizzazione dei giocatori blucerchiati che, a fine anno, in base alla maturazione conseguita, deciderà la soluzione migliore per proseguire nella crescita. In maniera così marcata, dal numero dei calciatori, è unica. La cosa migliore è in assoluto una situazione in cui i ragazzi possano confrontarsi con gli adulti. La Lega Pro è un bel banco di prova. Non c’è tanta differenza tra una squadra di B con delle menti giovani e una Prima Divisione importante. Col fatto che abbiano scelto una società distante, dal punto di vista dei kilometri, vuol dire che hanno creduto nel progetto che il Portogruaro gli ha proposto. La Samp ha sposato questo progetto con un allenatore di fiducia, Madonna è molto bravo a far crescere i giovani. In campo si vede una squadra che sa giocare a calcio. Il lavoro è agli occhi di tutti”.

Quali sono le proiezioni future per i giocatori attualmente in prestito al Portogruaro?

“Sono tutti giocatori che possono avere una prospettiva importante. I giovani sorprendono spesso e volentieri nella loro evoluzione, possono esplodere da un momento all’altro o avere un processo più lento. Prima o poi, le qualità, emergono. Bisogna essere bravi tutti ad aspettare il giusto tempo di maturazione senza farsi assillare dall’idea del risultati. Le società che abbiano impostato sulla progettualità, sulla lungimiranza e sulla costanza, la propria gestione, oggi stanno raccogliendo i frutti e non sono intaccati dalla crisi economica di idea che sta avendo il calcio oggi. Un esempio lampante è l’Udinese: dal punto di vista non tecnico, ma amministrativo, sta perseguendo un discorso stadio. Cosi come la Juventus, è fondamentale per una crescita societaria che vada di pari passo con i tesserati. Un ottimo palcoscenico per ottimi attori. Lo stadio costituisce il patrimonio della società, ciò la rende più solida in un’eventuale cessione. Si va ad acquisire una società in cui non solo il patrimonio è dettato dalla gestione finanziaria, ma anche dallo stadio che attirerebbe investitori. Ciò che si aspettano le società, nonostante il clima non è dei migliori, si aspetta un incentivo dallo Stato”.


In Serie B, al Livorno, Fiorillo sembra essere tornato quello che in tanti definivano l'erede di Buffon.

“Vincenzo ha sempre avuto le qualità che oggi risaltano come ai tempi del settore giovanile della Sampdoria. Quando è stato chiamato in prima squadra, giovanissimo, ha alternato interventi prodigiosi a errori di presunzione. Dopo le esperienze con Reggina e Spezia, oggi, Fiorillo è un ragazzo maturo che ha ripreso la sua crescita in maniera esponenziale. A Livorno ha trovato la piazza giusta. La società ha creduto in lui, affiancandogli Mazzoni, portiere dello stesso livello. Ha lavorato mettendosi a disposizione del Mister. Ha avuto l’occasione a causa dell’infortunio del suo compagno e l’ha sfruttata a pieno domenica dopo domenica. Alle prestazioni personali sono conseguiti risultati di squadra che hanno avvalorato lo stesso. La Sampdoria, in maniera intelligente e col progetto giovani, ha preferito assecondare la crescita di Fiorillo mettendolo nelle condizioni migliori nel momento in cui si fosse verificata l’occasione per poter avere la chance importante. Era più facile tenerlo a Genova costituendo la soluzione più ovvia. Ci tengo a dirlo, Vincenzo si è ridotto lo stipendio alla Samp per far si che l’operazione Livorno si concretizzasse. Questo è il miglior spot per un giovane che intende investire sul proprio futuro, il lavoro premia. Credo che lui non abbia mai perso le sue qualità, è naturale che essere etichettato come nuovo Buffon in un’età così giovane possa condizionare un ragazzo. Ha pagato, a caro prezzo, la pressione mediatica e ora preferisce far parlare il campo”.

In virtù di tutto ciò, possiamo dire che il progetto Samp si fonda anche e soprattutto sui giovani?
“Certamente si. Sono convinto che il progetto viaggi su due binari paralleli: Uno è costituito dal presente, l’obiettivo della permanenza in categoria. L’altro, in prospettiva futura di maturazione dei giovani che costituiranno il futuro della Sampdoria”.

Che mercato ti aspetti da parte della Samp a gennaio?

“Un mercato atto a soddisfare le reali esigenze immediate. Quali? Penso sia ancora presto per poter determinare in maniera esaustiva i ruoli nei quali andare alla ricerca di rinforzi. Il direttore sta valutando con l’attenzione che lo contraddistingue. Numericamente un attaccante, penso possa essere un elemento indispensabile per completare al meglio la rosa. Il progetto Sampdoria va avanti e l’obiettivo è la conferma della categoria per poter realizzare con intelligenza certi investimenti quest’estate”.

Luca Iannone per SampNews24.com

17 novembre 2012

Ivan: "Fiorentina-Atalanta gara spettacolare. Viviano e Consigli meritano una chance in Nazionale"

Appuntamento domani alle 15 allo stadio Artemio Franchi per il match che vedrà affrontarsi la Fiorentina e l'Atalanta. Per analizzare questa interessante sfida, ho contattato in esclusiva Andrea Ivan, che durante la sua carriera ha difeso i pali sia dei viola sia degli orobici: “Mi aspetto senza dubbio una partita giocata a viso aperto da parte di entrambe le formazioni. Nessuna delle due si chiuderà in difesa, anzi cercheranno di dare spettacolo segnando più gol possibili”. Per quanto fatto vedere finora, Fiorentina e Atalanta possono essere definite le rivelazioni di questo avvio di stagione? “La compagine nerazzurra rappresenta senza dubbio una sorpresa, ma i tifosi a Bergamo sono abituati a risultati di questo tipo. L'Atalanta può essere definitiva una rivelazione anche perché è una squadra piuttosto giovane. La Fiorentina invece lo è stata nelle prime giornate di campionato, adesso non credo lo sia più”. Al Franchi sarà anche la sfida a distanza tra Emiliano Viviano e Andrea Consigli, due fra i migliori portieri del panorama nazionale: “Indubbiamente si tratta di due ottimi portieri giovani che bisogna tenere sott'occhio, anche in ottica Nazionale. Ritengo che entrambi siano superiori a Sirigu. Dopo Buffon? Tutti e due hanno una mentalità molto calcistica, la mentalità giusta. Le doti non gli mancano di certo, quello che gli manca è soltanto l'opportunità, che spero gli verrà data presto, di difendere i pali della Nazionale”, ha concluso l'estremo difensore.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

16 novembre 2012

Ag. Kleber: "Vuole lasciare il Porto per dimostrare quanto vale. Italia? Solo in prestito"

Al suo secondo anno con la maglia del Porto, Kleber Laude Pinheiro, più semplicemente conosciuto come Kleber, ha trovato finora poco spazio in questo avvio di stagione. Non sembra esserci un grande feeling tra l'attaccante brasiliano, legato ai lusitani da un contratto fino al 2016, e il tecnico Vitor Pereira, che preferisce puntare su altre soluzioni per il reparto avanzato. Ecco perché tra gennaio e la prossima estate, il classe '90 potrebbe decidere di cambiare aria. Chissà se è possibile ipotizzare per lui un futuro in Italia. Lo ho chiesto in esclusiva all'agente FIFA Carmine Coviello, che rappresenta il giocatore in Italia insieme a Francesco Marseglia.

Come mai Kleber non riesce a trovare spazio nel Porto?
Non riesce a trovare spazio perché la società sta puntando molto sulla punta colombiana Jackson Martinez, il quale, al momento, sta offrendo maggiori garanzie alla squadra ed è un attaccante più prolifico; questo anche perché il club lo sta valorizzando al meglio. Proprio per questo motivo il giocatore ha espresso la volontà di andare a giocare altrove per dimostrare tutto il suo valore”.

Eppure sembrerebbe avere le carte in regola per giocare nel Porto.
A mio parere sì. Due anni fa il Porto ha fatto un ottimo investimento su di lui e i dirigenti ne sono ancora pienamente consapevoli. Kleber ha tutte le carte in regola per mettere continuamente in difficoltà il proprio allenatore”.

Quali sono le principali caratteristiche di Kleber?
Dal punto di vista tattico, è un giocatore ideale per qualsiasi tipo di modulo; grazie alle sue qualità tecniche, può adattarsi a qualsiasi soluzione di gioco. E' una prima punta completa, forte fisicamente, abile nel gioco aereo, ambidestro e dotato di un ottimo controllo di palla. E' il cosiddetto uomo d'area di rigore”.

Quindi lo vedresti bene nel nostro campionato?
Sì, lo vedrei molto bene in Serie A. Ha tutte le caratteristiche per non sfigurare, anche perché un uomo d'area come lui ha sempre una certa importanza. Da parte delle società italiane l'interesse è direttamente proporzionale al costo del cartellino; se riusciamo però ad ottenere la cessione con la formula del prestito, sono sicuro che a molte squadre farebbe comodo un giocatore del suo calibro. In Italia Kleber potrebbe fare davvero il famoso salto di qualità”.

Quanto servirebbe per fare proprio il giocatore?
Il costo del cartellino sta variando. Quest'estate la società chiedeva 10 milioni di euro, la cifra è poi scesa intorno agli 8 e adesso si aggira intorno ai 5-6 milioni. Stiamo lavorando, però soprattutto per una soluzione di prestito con diritto di riscatto”.

Il doppio ex Berti: "Derby il top per un giocatore. Tra Romero e Frey punto sul secondo. Quel rigore parato a Montella..."

Nel corso della sua lunga carriera, Gianluca Berti ha indossato le maglie di ben diciassette squadre diverse. Tra queste anche quelle di Genoa, prima, e Samp, poi, come vice di Castellazzi totalizzando undici presenze. Causa differenza di categoria, non ha avuto l'occasione di difendere la porta blucerchiata nel derby, ma in un Genoa-Sampdoria di Coppa Italia si tolse la soddisfazione di parare un rigore al doriano Montella. Ho raggiunto in esclusiva l'ex estremo difensore.

Tre anni in rossoblu, poi dieci anni dopo la tua ultima stagione al Genoa approdi in blucerchiato. Che ricordo hai di Genova?
Ho sicuramente un ricordo bellissimo. Il Genoa mi ha dato la possibilità di conoscere il calcio e di farmi conoscere a livelli importanti; di questo gliene sarò sempre grato. Per quanto riguarda la stagione alla Sampdoria, è stata un'esperienza molto positiva anche se ero a fine carriera”.

Per un portiere, cosa significa vivere novanta minuti intensi come quelli del derby?
Sono sicuramente novanta minuti difficili, ma è una partita troppo bella da giocare. Anche se in questo momento, forse, sarebbe meglio stare fuori a guardarla che giocarla (ride, ndr). A parte gli scherzi, per un calciatore giocare il derby è il massimo”.

Tu puoi dirci anche cosa si prova a parare un rigore in un derby. Montella ne sa qualcosa...
Per me è stata una grandissima soddisfazione, era la mia ultima partita con la maglia del Genoa e poi andai alla Roma. Parare un rigore nel derby, che è la partita più sentita dell'anno, è qualcosa di veramente stupendo”.

Domanda a bruciapelo: Romero o Frey?
Quella attuale è una fase particolare della stagione per tutte e due le squadre, che si ritrovano all'interno di un ambiente è molto caldo. Conosco bene Sebastien Frey, con il quale ho giocato insieme sia a Parma che a Firenze, e ho avuto anche occasione di sentirlo prima di Genoa-Fiorentina. Sicuramente l'ago della bilancia pende dalla parte di Frey: è un portiere esperto ed è da tanti anni che gioca in Serie A. Romero, invece, ha disputato un grandissimo campionato lo scorso anno, mentre in questo avvio di stagione sta avendo qualche difficoltà”.

Portiere a parte, aver subito 18 reti in 12 giornate non è un dato positivo per la difesa doriana...
Tutta la Sampdoria era partita benissimo, poi non so cosa sia successo. Nell'arco di un campionato possono esserci quei momenti in cui le cose non girano bene, ma sette sconfitte di fila cominciano ad essere tante. Adesso arriva il derby, una partita troppo importante per fallire”.

15 novembre 2012

Vassallo brilla con Foligno e Nazionale: spuntano pretendenti da B e Lega Pro

Altra vittoria per l'Italia Under 20 nel torneo Quattro Nazioni. Ieri la squadra del commissario tecnico Luigi Di Biagio ha superato la Svizzera con un rotondo 4-1. Nel corso del secondo tempo della sfida, il ct azzurro ha dato spazio anche a Francesco Vassallo. Il centrocampista classe '93, nonostante sia stato in campo per poco più di mezz'ora, ha messo in mostra la sua forza e le sue qualità tecniche. Ne sa qualcosa il Foligno, che in estate lo ha prelevato in prestito dal Palermo, e ora si sta godendo le sue ottime prestazioni. I numeri, d'altronde, sono tutti dalla sua parte: nelle 10 presenze collezionate ha messo a segno 3 gol e fornito 4 assist ai compagni. Difficilmente lascerà l'Umbria prima del termine della stagione ma, secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e provenienti da fonti molto vicine al giovane, molte società di Serie B e Lega Pro sarebbero sulle sue tracce. La speranza, per i club interessati, è che il Palermo decida di dare in prestito Vassallo anche la prossima estate, così da farlo maturare ulteriormente in attesa del grande salto nella massima serie.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

Il doppio ex Scanziani: "Quanti ricordi mi legano alla Samp. Domenica sarà il derby della paura, l'obiettivo è non perdere. Ferrara..."

Non sono di certo tanti i giocatori che hanno vissuto ben sette anni della propria carriera qui a Genova. Lui, Alessandro Scanziani, ne ha trascorsi cinque sulla sponda doriana e due su quella rossoblu negli anni '80. Con la casacca della Sampdoria si è tolto diverse soddisfazioni, un po' meno con quelle del Genoa. Per fare un tuffo nel suo passato blucerchiato e parlare del presente che si chiama derby, lo ho contattato in esclusiva.

Cinque stagioni, 152 presenze, una promozione in Serie A, una Coppa Italia e anche capitano della Samp. Cos'altro aggiungere?
Quella promozione nella massima serie arrivò dopo un campionato molto sofferto, nonostante avessimo la migliore squadra del campionato di Serie B. Ricordo la vittoria della Coppa Italia in un Ferraris pieno di tifosi, tutti molto contenti ma anche molto disciplinati; non ci fu alcuna invasione di campo, erano tutti lì ad applaudire e a gioire insieme a noi. Indubbiamente ho un ricordo molto forte della mia esperienza in blucerchiato. Mi sono realizzato soprattutto in questa squadra, nella Samp sono stato capitano ed uno dei punti di riferimento. Senza dubbio una grande soddisfazione per me”.

Nell'estate '86, però, passò dalla sponda blucerchiata a quella rossoblu.
Verso fine marzo il presidente Mantovani mi convocò e mi disse che non sarei rientrato nei programmi del nuovo allenatore. Il mio procuratore Claudio Nassi, colui che mi aveva portato alla Sampdoria, mi chiamò per seguirlo alla Fiorentina, dove aveva assunto la carica di direttore sportivo, e decisi di firmare il contratto con la società gigliata. Durante una partita di Coppa Italia contro il Como - la mia ultima apparizione con la maglia blucerchiata - mi infortunai e poi fui operato al menisco. Successivamente effettuai le visite mediche per la Fiorentina, ma i medici non mi diedero l'idoneità. Nel frattempo Bersellini, mio allenatore ai tempi della Samp, era diventato il nuovo tecnico dei viola, ma il mio contratto dovette essere stracciato. Così rimasi senza squadra fino a metà agosto, quando mi chiamò Spinelli, allora presidente del Genoa. Decisi di accettare la proposta dei rossoblu, anche perché la mia famiglia si trovava benissimo a Genova e potemmo ritornare nella casa che avevamo lasciato poco prima”.

Possiamo dire quindi che per lei il derby della Lanterna non è una partita come le altre?
Sicuramente. Nei miei due anni all'Inter non ho mai vinto un derby, mentre a Genova non ne ho mai perso uno. Il derby della Lanterna viene vissuto quotidianamente tra i tifosi delle due squadre; l'importante è soprattutto arrivare davanti all'altra squadra a fine campionato, mentre a Milano invece era quello di vincere lo scudetto. Non ho mai vissuto quello di Roma, però penso sia più o meno uguale a quello di Genova”.

Il derby dei poveri, dei disperati e chi più ne ha più ne metta. Lei come lo definirebbe quello di domenica?
E' senza ombra di dubbio un derby tra due squadre in gravi difficoltà di classifica, quindi credo che l'obiettivo primario sia quello di non perdere. Mi immagino di vedere in campo la paura di scoprirsi, di attaccare e di essere poi colpiti in contropiede. In questo momento il Genoa sta leggermente meglio, la prestazione di domenica è stata più positiva di quella fornita dalla Samp a Palermo. Zero tiri in porta e tanta insicurezza, i blucerchiati al Barbera non mi sono piaciuti”.

La vittoria varrebbe doppio, ma un punto potrebbe accontentare entrambe?
Il pareggio potrebbe rappresentare un brodino non riscaldato, ma tiepido. E' chiaro comunque che ottenere i tre punti permetterebbe di lavorare per un po' di tempo con tranquillità, serenità e maggiore autostima”.

Si aspettava che Ferrara fosse confermato dopo sette ko consecutivi?
La Sampdoria è sempre stata una società molto seria, quadrata e poco viscerale; prende le decisioni con un certo criterio per cui ci può stare. Forse è l'unico club italiano che dopo sette sconfitte sostiene il proprio allenatore, penso che da nessun'altra parte sarebbe mai accaduto. Uno dei problemi principali è rappresentato dalla mancanza di qualche uomo determinate, soprattutto davanti, come Maxi Lopez e Pozzi. Se si è costretti a schierare come terminale offensivo Eder, che non è una prima punta, non è colpa dell'allenatore. Si tratta di un'emergenza alla quale bisogna cercare di porre rimedio. L'impressione è che la squadra giochi anche con paura e con la convinzione che rimontare sia molto difficile”.

Tre italiane fiutano l'affare Dupovac per gennaio: ecco quanto costerebbe

Segnatevi questo nome: Amer Dupovac. Nel corso della prossima sessione invernale di calciomercato potrebbe approdare in Serie A. Si tratta di un centrale difensivo classe '91, forte fisicamente e molto abile sulle palle alte. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e provenienti da fonti molto vicine al giocatore, la valutazione del cartellino del difensore dell'FK Sarajevo e della Bosnia Under 21 si aggira intorno ai 100mila euro, mentre lui chiederebbe uno stipendio di circa 250mila euro a stagione. Dupovac, che rappresenta un vero e proprio affare low cost, avrebbe attirato su di sé gli occhi di Bologna, Chievo e Torino. Non è comunque da escludere che, da qui a gennaio, altre società italiane possano mettersi sulle tracce del ventunenne bosniaco, rappresentato da Francesco Marseglia e Carmine Coviello.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

14 novembre 2012

Incocciati: "Napoli in salute, il Milan soffre per due motivi. Giusto confermare Allegri, per ora. Su Insigne e El Shaarawy..."

La sfida tra Napoli e Milan non è mai una partita qualsiasi. Sabato sera, nel posticipo della prossima giornata di campionato, le due squadre si daranno battaglia al San Paolo per cercare di portare a casa punti preziosi. Per analizzare il momento delle due squadre, ho contattato in esclusiva l'ex attaccante Giuseppe Incocciati, che in carriera ha vestito sia la maglia dei partenopei che quella dei rossoneri: “Da una parte c'è il Napoli che ha ritrovato la brillantezza, la sua forza propulsiva e quindi è in salute. Dall'altra parte ecco invece un Milan che non riesce a uscire da questo tunnel in cui si ritrova da troppo tempo. E una squadra che ha delle evidenti difficoltà di gioco per il semplice motivo che alcuni giocatori non stanno rendendo come ci si aspettava. Il Milan non può essere più quello degli anni passati, la cosiddetta 'spending review' ha sacrificato giocatori importanti in tutti i reparti, da Ibrahimovic a Thiago Silva passando per Nesta e Seedorf, e credo che i problemi siano riconducibili anche a questo”. Non sarà un match decisivo per il campionato, ma potrebbe esserlo per il futuro di Massimiliano Allegri. Nel caso in cui dovesse arrivare un'altra sconfitta, allora la società di via Turati potrebbe decidere di cambiare guida tecnica: “Se le cose non dovessero andare bene la sua posizione si appesantirebbe, ma sono d'accordo con la strategia del Milan: se il Milan ha deciso di puntare sulla ristrutturazione e tenterà di ritornare a livelli appropriati il prossimo anno, fa bene a tenersi Allegri. Non vedo in giro traghettatori che possano scegliere di accettare la panchina e allenare solo per un breve periodo. Il Milan fa bene a tenere Allegri nella speranza che le cose migliorino, anche perché penso che il pubblico sia ormai stufo e non c'è più molto tempo. Allegri deve riuscire a fare risultato a Napoli, cosa non facile, altrimenti potrebbe pagare con l'esonero; non glielo auguro, ma è un dato di fatto”. Il primo è in ballottaggio con Pandev, il secondo guiderà come sempre il reparto avanzato rossonero. Stiamo parlando ovviamente di Lorenzo Insigne e Stephan El Shaarawy, due talenti nostrani dal futuro assicurato: “Insigne sta venendo fuori prepotentemente. E' un ragazzo che abbiamo imparato a conoscere e che possiede grandissime qualità; si sente affettivamente coinvolto ed è chiaro che sta attraversando un momento felicissimo. E, mentre Insigne fa parte di un contesto di squadra dove tutti stanno facendo il loro dovere e danno il proprio supporto, nel Milan El Shaarawy è l'unico che sta facendo qualcosa di positivo, ma non deve essere il solo. L'attaccante azzurro è sostenuto da un contesto di squadra che funziona, mentre El Shaarawy no”, ha spiegato in conclusione Incocciati.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

Il leader della corsia destra del Monza piace a tanti: sirene dalla B e dalla Scozia per Franchino

Forse qualcuno si aspettava di più dall'avvio di campionato del Monza, neo retrocesso nella Seconda Divisione della Lega Pro. La squadra allenata da Antonino Asta, che ha collezionato un solo punto nelle ultime tre giornate, si trova attualmente all'undicesimo posto in graduatoria. Uno su tutti a spiccare, però, è Gabriele Franchino. Nonostante i risultati non proprio brillanti ottenuti fino a questo momento dalla sua squadra, il terzino classe '91 è riuscito a mettersi in mostra grazie alle sue cavalcate su e giù per la fascia destra. E chi meglio di Asta, suo allenatore nel Torino sia negli Allievi Nazionali che nella Primavera, poteva farlo rendere come sta facendo ultimamente? Ovviamente, grazie alle prestazioni fornite in questo avvio di stagione, Franchino è riuscito ad attirare su di sé l'interesse di diversi club. Infatti, secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e provenienti da fonti molto vicine al giovane, ci sarebbero una società di Serie B e una società della massima serie scozzese sulle sue tracce in vista delle prossime sessioni di calciomercato. D'altronde un giocatore di ventuno anni con le sue caratteristiche, dotato di grande grinta e temperamento, specialista sui calci di punizione, non poteva che interessare in categorie superiori.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

Cagni: "E' la gara dell'anno, ma vorrei un derby meno teso. Io alla Samp? Quando mi chiamarono Lucchini e Pozzi..."

Pochi allenatori conoscono Genova come lui calcisticamente parlando, qualche domenica siede in tribuna al Ferraris e ha allenato prima il Genoa e poi la Sampdoria. Di chi stiamo parlando? Ovviamente di Luigi (o Gigi se preferite) Cagni. Lo ho intervistato in esclusiva focalizzandosi sul derby della Lanterna, ma non solo.

Mister, domenica si avvicina. Nonostante i risultati negativi di entrambe, il derby è sempre il derby...
E' come sempre una sfida a sé; qualsiasi cosa sia successa in precedenza conta relativamente. È chiaro che il derby di andata e quello di ritorno sono le due partite dell'anno”.

Più di ogni altra, è l'occasione per rifarsi dopo i tanti ko consecutivi. Lei è d'accordo?
Siamo ancora all'inizio del campionato, le parole che sto sentendo non mi piacciono. Sono consapevole che non è facile per nessuno, ma vorrei che quella di domenica fosse una partita bella senza tensioni esagerate. Ma, ripeto, so di chiedere una cosa difficile in una situazione come questa. Meno sei teso, meno pressioni hai e meglio riesci a esprimerti, così da poter dare un minimo di spettacolo e ottenere qualcosa di buono dal punto di vista del risultato. So cosa pensano in questo momento i due allenatori e i giocatori, so perfettamente che significato ha questa settimana, però non bisogna guardare la classifica. Quello che è successo precedentemente non deve aumentare la tensione che già c'è”.

Un pareggio potrebbe accontentare entrambe le squadre?
Dipende dal modo in cui arriverebbe, sia che si tratti di un pareggio sia che si tratti di un altro risultato. Giocando a viso aperto partita potremo assistere ad una partita in cui vincerà il migliore o in cui un punto potrebbe andare bene ad entrambi. Non avrebbe alcun senso giocare questa partita con timore e paura”.

Ma come si prepara una partita del genere?
E' difficile dirlo con esattezza perché bisognerebbe essere all’interno dello spogliatoio, conoscere i giocatori a disposizione e la propria situazione. Per quella che è la mia esperienza passata, so che non bisogna dare motivi di stress negli allenamenti e caricare la squadra troppo presto; a questo ci pensa tutto l'ambiente. Io direi ai miei giocatori di non andare troppo in giro, di non mangiare al ristorante perché è inevitabile che la gente ti ferma e ti induce tensione”.

Marzo 2011, esonerato Di Carlo e panchina a Cavasin. Alla Samp fu anche accostato il suo nome: quanto è stato vicino alla panchina blucerchiata?
A quanto pare abbastanza, anche se io non ho mai avuto alcun contatto con la società in quel periodo. Mi chiamarono Lucchini e Pozzi dicendomi che era spuntato il mio nome per il dopo Di Carlo, però a me non arrivò nessuna chiamata da parte della dirigenza doriana”.

13 novembre 2012

La Roma rischia di perdere il baby Serrone: due club tedeschi alla finestra

Alla sua terza stagione nel settore giovanile della Roma, il trequartista classe '96 Alessandro Serrone non sta trovando molto spazio nella formazione degli Allievi Nazionali allenata da mister Tovalieri. In virtù della situazione che si è creata in questo avvio di campionato, non è da escludere un addio nel prossimo futuro e le pretendenti al talentuoso Serrone non mancano di certo. Stando infatti ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e provenienti da fonti molto vicine al giovane, diversi club esteri si sarebbero messi sulle sue tracce. Pronte ad approfittare di questa situazione ci sarebbero in particolare due squadre tedesche: l'Hoffenheim e lo Stoccarda.

Quaresma vuole tornare in Italia e il Besiktas è pronto a cederlo a titolo gratuito

L'esperienza in Italia, ai tempi dell'Inter di Josè Mourinho, non è stata sicuramente delle più positive della sua carriera, ma Ricardo Quaresma sarebbe pronto a tornare nel nostro campionato per prendersi la rivincita. Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e provenienti da fonti vicine a 'el Trivela', l'ala del Besiktas avrebbe espresso il desiderio di ritornare a calcare i campi della Serie A. Dopo due stagioni molto positive, il portoghese è stato messo però fuori rosa per alcuni contrasti con la dirigenza. Ecco perché il club turco sarebbe addirittura disposto a trattare per la cessione gratuita dell'ex nerazzurro, che da parte sua si ridurrebbe l'ingaggio. Quaresma chiama, l'Italia risponde?

Luca Iannone per CalcioNews24.com

12 novembre 2012

L'argentino Urruti conteso in Italia: tris di interessi dalla Serie A

Il nome di Maximiliano Urruti è finito sulla lista degli obiettivi di alcune società di Serie A. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, l'attaccante di proprietà del Newell's Old Boys sarebbe finito nel mirino di Fiorentina, Napoli e Palermo. I tre club sarebbero infatti alla ricerca di un rinforzo per il proprio reparto avanzato in vista delle prossime sessioni di calciomercato e si sarebbero messe sulle tracce dell'argentino classe '91. Nella scorsa stagione, sempre tra le fila della squadra di Rosario, ha messo a segno 7 reti nelle 26 presenze collezionate.

Luca Iannone per CalcioNews24.com

10 novembre 2012

Gueli (Rai): "Il Palermo di Gasperini non è giudicabile. Maxi out? Un sollievo, ma quel tabù delle 12.30…"

Manca poco meno di ventiquattr’ore, poi Palermo e Sampdoria scenderanno sul terreno del Renzo per darsi battaglia. In effetti il termine adatto per definire questa sfida sembra proprio essere “battaglia” o “una guerra di nervi”, come ha detto Lo Monaco. E sarà proprio così perché se la Samp perde ormai da sei giornate, i siciliani sono riusciti a conquistare soltanto otto punti nelle ultime cinque giornate. Per tastare l'umore in casa rosanero, ho contattato in esclusiva il giornalista di Rai Sport Roberto Gueli.

Il ko con la Roma rappresenta un passo indietro per la squadra di Gasperini: sei d'accordo?
Il Palermo si trova senza dubbio in situazione abbastanza complicata dal punto di vista della classifica. Sannino aveva grandi prospettive però è riuscito a raccogliere soltanto un punto e tutto quello che era stato costruito con lui e Perinetti è cambiato. Anche con Gasperini ci sono buone prospettive, ma siamo appena all’inizio”.

Come sta il Palermo dopo la pesante sconfitta dell'Olimpico?
In città c’è molto pessimismo e i tifosi sembrano essere rassegnati, mentre la squadra dimostra di avere gamba e anche nell’allenamento di ieri, che era aperto alla stampa, si è visto che i giocatori ci mettono il massimo. In parte è ritornato il sorriso perché tornerà in campo un uomo d’esperienza come Donati uomo mentre Miccoli, come noto, non ci sarà”.

Maxi Lopez non sarà della partita. Un problema in meno per i rosanero?
Non c’è dubbio, lo ha detto anche Pietro Lo Monaco, colui che lo aveva voluto al Catania. L’assenza di Maxi, che ha quasi sempre fatto gol al Palermo soprattutto al Massimino, è certamente piccolo vantaggio per il Palermo. Domani comunque la gara si giocherà sul filo dei nervi e con un occhio alla classifica, dato che entrambe le squadre hanno grosse difficoltà sotto questo punto di vista”.

Su quale modulo e quali uomini dovrebbe puntare Gasperini?
Il tecnico rosanero punterà nuovamente sul 3-4-2-1. Con il recupero di Donati, darà un turno di riposo ad un difensore, probabilmente Munoz, A centrocampo, invece, confermato Kurtic al posto di Rios. Il terminale offensivo sarà Dybala, simile come caratteristiche a Miccoli, supportato dai due trequartisti Ilicic e Brienza”.

Che clima ci sarà domenica al Renzo Barbera?
La gente di Palermo è stata abituata troppo bene, ha fatto la bocca buona negli ultimi anni. Questa è la prima volta che vede la squadra in lotta per non retrocedere, ma la tifoseria deve abituarsi, così come la società e parte dei giocatori. I tifosi sono indispettiti, però siamo alla dodicesima giornata di campionato e non si può esagerare. In settimana non si è parlato d’altro che del tabù delle 12.30: in cinque partite giocate in quest’orario, il Palermo ha sempre perso. E questo qui fa un po’ paura…”.

Luca Iannone per SampNews24.com