29 giugno 2013

Caldo l'asse Napoli-Livorno: possibile contropartita nell'affare El Kaddouri

Proseguono senza sosta i contatti tra la dirigenza del Napoli e quella del Livorno. In ballo c'è il futuro di Omar El Kaddouri. Il presidente dei labronici Aldo Spinelli ha ammesso l'interesse nei confronti dell'ex Brescia ma, come ha spiegato lui stesso, gli azzurri vorrebbero inserire nella trattativa altri giocatori (Donadel e Vitale?). Però, secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, nell'affare potrebbe essere coinvolto anche un giovane di proprietà degli amaranto: si tratta di Matteo Frati. Cresciuto nel settore giovanile della società toscana, che crede fermamente nelle sue qualità, è una seconda punta classe '95 di piede mancino. Le doti tecniche e il talento di Frati ben si sposerebbero col progetto della Primavera azzurra. Chissà che non possa essere proprio questa la chiave per il buon esito dell'operazione El Kaddouri.

Idea neozelandese per tre squadre cadette

Un innesto che potrebbe arrivare dall'altro capo del mondo. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, il neozelandese Louis Fenton rappresenterebbe un'idea per tre società di Serie B: Cesena, Pescara e Varese. Attualmente impegnato con la sua nazionale al Mondiale Under 20, Fenton è un centrocampista centrale che unisce qualità e soprattutto quantità, ama provare gli inserimenti ed andare al tiro. Gioca in patria, tra le fila del Wellington Phoenix, e a breve dovrebbe ottenere il passaporto ungherese, così non andrebbe ad occupare un posto da extracomunitario se arrivasse in Europa. In Italia il classe '93 è rappresentato dall'agente FIFA Lello Stancati, al lavoro per trovargli una sistemazione nel nostro campionato.

28 giugno 2013

Brescia e Reggina su un giovane difensore del Chievo

Il giovane centrale difensivo Oumaro Coulibaly, di proprietà del Chievo e quest'anno in forza alla formazione primavera gialloblu, potrebbe cambiare aria nel corso di questa sessione estiva di calciomercato. Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e provenienti da fonti molto vicine al maliano classe '93, sulle sue tracce si sarebbero messi due club cadetti. Si tratta di Brescia e Reggina, che avrebbero intravisto nel diciannovenne difensore un possibile innesto per il proprio reparto arretrato. Non è ancora nota, invece, la formula con cui la società clivense potrebbe lasciar partire Coulibaly. Entro la fine di luglio la situazione potrebbe sbloccarsi.

Il milanista Ferretti al Benevento: manca solo la firma

Dopo una stagione da protagonista tra le fila della Primavera rossonera, Johad Ferretti è pronto ad intraprendere una nuova e stimolante avventura. Il terzino destro andrà infatti a fare esperienza nella Prima Divisione della Lega Pro. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, mercoledì è stato trovato l'accordo per il suo passaggio al Benevento. La società campana preleverà il promettente classe '94 dal Milan con la formula del prestito secco, grazie ad un'operazione portata avanti da Ariedo Braida. Ferretti è stato fortemente voluto da Oreste Vigorito e Ivano Pastore, rispettivamente presidente e direttore sportivo del club sannita. La firma dell'italo-francese, reduce dagli impegni con la Nazionale Under 19 ai Giochi del Mediterraneo, è attesa al suo rientro dalle vacanze.

27 giugno 2013

Il destino di Zaza nelle mani della Samp: si va verso l'addio, ma ad una condizione

Se attraverso la cessione di Zaza si potesse arrivare a soluzioni più idonee per la Samp saremmo pronti a sacrificarlo”. Carlo Osti non poteva essere più chiaro di così. La cessione di Simone Zaza non è più una mera ipotesi di mercato, ma è un qualcosa che si sta concretizzando giorno dopo giorno. All'attaccante di Policoro, di ritorno da Ascoli, le pretendenti non mancano di certo, dato che Juventus e Napoli sono seriamente interessate e pronte a prelevarlo.

Al momento è difficile dire se una delle due squadre sia in pole position, ma un dettaglio di non poco conto potrebbe giocare a favore dei bianconeri. Come raccolto in esclusiva, la Sampdoria si sarebbe convinta a lasciar partire il classe '91, a patto che nella trattativa sia compresa, oltre che una somma in denaro, anche una contropartita tecnica. Magari un attaccante, magari proprio quel Manolo Gabbiadini che viene ripetutamente accostato ai colori blucerchiati.


Intanto la Samp, dopo aver parlato più volte con Zaza ed il suo entourage senza riuscire a trovare un accordo per rinnovare il contratto (attualmente in scadenza a giugno 2014), ha fissato il prezzo di vendita: all'incirca 4 milioni di euro. La situazione potrebbe sbloccarsi entro la prima metà di luglio e, si spera, entro il 13, giorno in cui la squadra partirà alla volta di Bardonecchia. Così che Delio Rossi possa avere a disposizione una punta di ruolo, che sia Zaza (difficile) oppure...Gabbiadini?

Burdisso Jr. verso Porto Alegre

Dopo una sola stagione con la maglia del Boca Juniors, Guillermo Burdisso potrebbe cambiare aria. Il difensore classe '88, che abbiamo avuto modo di vedere (poco) in Italia quando raggiunse alla Roma suo fratello Nicolas, sarebbe comunque destinato a non lasciare il Sud America. Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, infatti, sulle sue tracce si sarebbe messo il Gremio, che già un anno fa si interessò a lui ai tempi della militanza nell'Arsenal di Sarandì. Il club di Porto Alegre avrebbe intensificato i contatti per il centrale argentino e a breve potrebbero esserci delle novità in questo senso.

26 giugno 2013

Trezeguet al Flamengo? C'è un altro club brasiliano in pole...

Pur avendo ancora due anni di contratto con il River Plate, David Trezeguet è pronto ad andare via da Buenos Aires. Il tecnico Ramon Diaz ha infatti comunicato all'ex attaccante della Juventus che non fa più parte dei suoi piani e lo ha invitato a cercarsi una nuova sistemazione. Nelle ultime ore si è vociferato di un interessamento del Flamengo, che però non sarebbe in vantaggio per assicurarsi le sue prestazioni. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e provenienti dal Sud America, sarebbe un altro club carioca, il Fluminense, ad avere maggiori chance di prelevare il centravanti francese. Dopo Argentina, Francia, Italia, Spagna ed Emirati Arabi, un nuovo paese potrebbe quindi accogliere Trezegol. 

Sampdoria, D'Agostino e Luperini vicini al Pontedera, Beretta più lontano

La Sampdoria è pronta a mandare alcuni dei suoi giovani maturare e fare esperienza nella Prima Divisione della Lega Pro. Precisamente al Pontedera, squadra che ha ottenuto in questa stagione la promozione dalla Seconda Divisione. Come raccolto in esclusiva, il fantasista classe '92 Stefano D'Agostino e il centrocampista classe '94 Gregorio Luperini sarebbero ormai prossimi a trasferirsi in terra toscana con la formula del prestito. Il primo è reduce da due stagioni sfortunate fra Triestina e Catanzaro, l'altro è stato uno dei titolari della Primavera di mister Tufano. Entrambi dovrebbero firmare la prossima settimana. A proposito di Pontedera si era parlato anche di un trasferimento di Moreno Beretta, che quest'anno si è diviso fra il periodo in prestito al Portogruaro e quello alla Virtus Entella. Anche per la punta classe '93 esiste questa possibilità, ma al momento non ci sarebbe alcuna trattativa in dirittura d'arrivo.

Ag. FIFA Pettinato: "Calabria terra di talenti, Reggina e Crotone esemplari"

Ho intervistato in esclusiva l'agente FIFA Antonio Pettinato. Il procuratore, che da anni opera nella sua Calabria e non, cura gli interessi del centrocampista della Vigor Lamezia Giovanni Giuffrida oltre che di diversi giovani dalle interessanti prospettive.

Partiamo da Giuffrida. E' vero che il Catanzaro è sulle sue tracce?
«Le voci sono insistenti e parlano di un forte interesse. Catanzaro è una grandissima piazza e ci farebbe enorme piacere, è inutile nascondersi dietro un dito. Lui si svincolerà il 30 giugno dalla Vigor Lamezia, quindi potrà trasferirsi a parametro zero e, parlando di un giocatore importante, molte squadre lo vorrebbero con sé. In ogni caso non c'è nulla di concreto per il momento, staremo a vedere».

Tra le fila del Parma segui un ragazzo originario di Corigliano Calabro.
«Sì, si chiama Giorgio Sarli e gioca nei Giovanissimi Nazionali gialloblu. E' un esterno d'attacco classe '98 che può giocare sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Possiede tanta corsa, potenza, buon piede e personalità. E' un giocatore con buone prospettive».

Mentre è in dirittura d'arrivo la firma con lo Spezia per un altro giovane della tua scuderia.
«Nei prossimi giorni andremo in Liguria per mettere nero su bianco il trasferimento di Vincenzo Manfredi, classe '99. E' stato in prova in Germania al Bayern Monaco e allo Stoccarda, ma anche all'Inter; è appetito da grandi club. Il presidente dello Spezia ha notato le qualità del ragazzo e ha fatto di tutto per assicurarsi le sue prestazioni. Si tratta di un difensore centrale con i piedi buoni, in futuro lo vedremo ad alti livelli».

Quindi in Calabria stanno crescendo i nuovi Gattuso, Iaquinta e Perrotta?
«Da calabrese dico che la mia regione ha tanti giovani talenti. La grande pecca è rappresentata dalla mancanza di strutture di un certo livello. Quando deve fare il salto di qualità, un giovane non riesce ad affinare la propria qualità tecnica. Ma i ragazzi di talento ci sono, basta vedere la Reggina; lo scorso anno aveva nove undicesimi dei titolari provenienti proprio dalla Calabria. Le società di Serie A dovrebbero venire con più frequenza ad organizzare stage e a vedere partite, anche durante l'arco della stagione. Purtroppo questa regione viene un po' sottovalutata».

Torniamo alla Reggina...
«Senza dubbio è stata la mamma di tanti ragazzi che sono andati lontano, vedi Pirlo e Baronio. La Reggina ha sfornato grandi talenti, ha sempre puntato sul suo settore giovanile ed è un esempio da seguire, per noi calabresi e non solo. E' stata una culla di tanti campioni. Non ha disputato un campionato di altissimo livello e ci si aspettava qualcosa di diverso, però è stata brava a venire fuori alla grande per come si erano messe le cose. Non è facile inculcare a gente come Di Michele una mentalità da salvezza, ma i giocatori si sono immedesimati nella e sono riusciti a raggiungere l'obiettivo. Non era facile, sono stati bravi».

E il Crotone, l'altra squadra cadetta della regione?
«Ritengo che abbia uno dei più bravi direttore sportivi d'Italia, ma non lo dico soltanto perché è calabrese. Il ds Ursino è un maestro, anche se segue un altro tipo di politica rispetto a quella della Reggina. Il Crotone non mira a valorizzare il proprio prodotto, ma, non avendo grandi mezzi economici a disposizione, traggono vantaggio dai premi di valorizzazione derivanti da prestiti e comproprietà. Questa politica sta dando i suoi frutti, gli esempi di Florenzi e Ciano sono lampanti. Da anni il Crotone viaggia sulla stessa lunghezza d'onda e disputa dei buoni campionati, valorizzando la qualità dei giovani che ha in rosa. Ma, a proposito di Serie B, ci tengo a dire una cosa...».

Prego.
«Volevo fare i complimenti a due calabresi come Mimmo Toscano e al suo vice Michele Napoli. Con la Ternana sono stati la vera rivelazione dell'ultimo campionato cadetto. Il nome di Toscano è stato accostato anche al Chievo e questo dimostra che in Calabria c'è gente molto preparata, nonostante a volte venga vista con un occhio diffidente. L'anno scorso ha vinto il campionato e in passato ha vinto due campionati col Cosenza, merita il palcoscenico Serie A».

25 giugno 2013

Sampdoria, il Castiglione annuncia l'arrivo di Cafferata ma l'accordo non c'è

Quando si dice “Fare il passo più lungo della gamba”. Venerdì il Castiglione, che milita nella Seconda Divisione della Lega Pro, ha diramato, attraverso il proprio sito ufficiale, un comunicato annunciando di aver prelevato con la formula del prestito Gianluca Cafferata. Ma, come raccolto in esclusiva, non sarebbe stata conclusa alcuna trattativa con la Sampdoria. Se è comunque innegabile che la società lombarda sia interessata all'esterno mancino della Primavera blucerchiata, è altrettanto vero che al momento non esiste alcun accordo formale, né tra i club né tanto meno con il giocatore. Staremo a vedere se nei prossimi giorni si arriverà a qualcosa di concreto.

Luca Iannone per SampNews24.com

Un ex Novara finisce nel mirino del Boca Juniors

Dopo una stagione tutt'altro che positiva, i dirigenti del Boca Juniors sono pronti a tuffarsi sul mercato per migliorare e rendere più competitiva la rosa a disposizione di Carlos Bianchi. Gli Xeneizes vogliono rinforzarsi in ogni reparto, a cominciato da quello avanzato. Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva e provenienti dal Sud America, avrebbero messo gli occhi su Emanuel Gigliotti. Quest'anno la punta del Colon ha messo in mostra tutte le sue qualità da goleador, mettendo a segno 21 gol nelle 35 partite a cui ha preso parte in campionato. Per il ventiseienne attaccante, che in Italia ha giocato in Serie B con il Novara, il Boca potrebbe muovere a breve passi concreti.

Sampdoria, il Boca insiste per Rodriguez: lo vuole in prestito

Vero e proprio oggetto misterioso della seconda parte di questa stagione, Matias Rodriguez è pronto a prendere parte al ritiro estivo di Bardonecchia con i suoi compagni. Fin dal suo arrivo, mister Rossi ha preferito farlo ambientare senza bruciare le tappe concedendogli soltanto novanta minuti, all'Olimpico contro la Lazio nella penultima gara di campionato. In Sud America, però, non si sono affatto dimenticati dell'ex Universidad de Chile.

Si è vociferato infatti di un interesse del Boca Juniors nei confronti di Rodriguez, sul quale la società ha investito sborsando 3,1 milioni di euro. Come raccolto in esclusiva, il club di Buenos Aires sarebbe realmente intenzionato a puntare sul terzino argentino e vorrebbe prelevarlo con la formula del prestito. Ma stando così le cose difficilmente la Samp si priverà di lui, a meno di una proposta che equivalga economicamente a quanto speso a gennaio.


22 giugno 2013

Ag. Pisano: "A Genova periodo positivo. Verona? Sogliano lo stima"

Il Genoa lo aveva prelevato a gennaio in comproprietà, ma da oggi Eros Pisano è nuovamente un giocatore del Palermo a tutti gli effetti. E' stato questo il verdetto delle buste, con il club di Zamparini che si è assicurato l'intero cartellino del laterale classe '87 per 950 mila euro. Ho contattato in esclusiva il suo procuratore, Dario Paolillo, per commentare la notizia odierna e capire qualcosa in più sul suo futuro: «Quando si arriva alle buste può succedere di tutto e bisogna aspettarsi qualsiasi cosa. Comunque questi mesi al Genoa li valutiamo in maniera positiva. Il ragazzo ha fatto bene e ha aiutato la squadra a raggiungere la salvezza». Sembra difficile, però, che il suo futuro sia a tinte rosanero: «E' stato riscattato dal Palermo, ma adesso vedremo cosa succederà. Era importante capire come si sarebbe sviluppato il discorso comproprietà». Nelle scorse settimane si era parlato di un interessamento dell'Hellas Verona: «Senza dubbio il ds Sogliano stima il ragazzo. Questo però è normale dato che hanno lavorato bene insieme (a Varese, ndr). Il resto si vedrà più avanti», ha concluso Paolillo.

21 giugno 2013

Ag. Sansone: "Grazie Samp, presto vedrete il vero Gianluca"

Da ieri Gianluca Sansone è, interamente, un giocatore della Sampdoria. Il club di Corte Lambruschini ha infatti trovato l'accordo con il Sassuolo per diventare l'unico proprietario del cartellino dell'attaccante, sborsando circa 1,4 milioni di euro. Ho intervistato in esclusiva il suo procuratore, l'avvocato Donato Di Campli, che ha esordito così: «E' stata una bella cosa perché si è visto quanto la Sampdoria e Gianluca ci tenevano a proseguire questo rapporto insieme. Vogliamo ringraziare la società per la fiducia accordata e perché, tra gennaio e giugno, ha speso tre milioni di euro per far suo l'intero cartellino».

Ieri Gianluca era presente all'ATA Hotel, a testimonianza della volontà di non andare alle buste.
«Sì, era con me e ci siamo fatti una bella chiacchierata. Alla fine è andata bene. Ringraziamo anche i dirigenti del Sassuolo per come si è conclusa la vicenda».

Ma i tifosi doriani hanno già visto il vero Sansone?
«Lo vedremo molto presto. E' determinato a conquistarsi un posto in prima fila nella Sampdoria. Fin dall'inizio della preparazione sarà a disposizione di Delio Rossi e quindi sarà tutta un'altra musica quest'anno».

Concludiamo con un bilancio dei suoi primi mesi a Genova.

«Si è trovato benissimo e credo abbia dato vita ad ottime prestazioni, altrimenti la Sampdoria non lo avrebbe riscattato. E inoltre è stata una delle poche situazioni in cui si è pagato per risolvere la compartecipazione».

20 giugno 2013

Mokulu rescinde: due offerte concrete, ma lui aspetta l'Italia

Benjamin Mokulu è ad un passo dal rescindere il contratto che lo lega al Lokeren. A breve, dunque, il centravanti belga di origini congolesi sarà libero da vincoli e potrà liberamente scegliere la sua nuova squadra. Le offerte non gli mancano di certo. Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, l'attaccante classe '89 avrebbero ricevuto due proposte fino a questo momento: quella dell'Anderlecht e quella del Cluj. Il club rumeno, che assicurerebbe al giocatore un contratto triennale da 800mila euro a stagione, è attualmente in pole position. Mokulu sta valutando ma preferirebbe approdare in Serie A e, per questo motivo, si è dato tempo fino alla prossima settimana prima di legarsi a qualsiasi altra squadra.

Il talent scout Soli: "Da Ghoulam a Ishak: tutto sugli stranieri accostati alla Samp"

La Sampdoria, come ha ammesso lo stesso diesse Osti, guarda anche all'estero per rinforzare e rendere maggiormente competitiva l'organico attuale. A questo proposito, nell'ultimo periodo sono diversi i nomi accostati alla società blucerchiata in ottica mercato. Per conoscere meglio i possibili obiettivi di mercato, ho contattato in esclusiva l'osservatore Alessandro Soli, grande conoscitore del calcio europeo ed in particolare di quello scandinavo.

Marcin Wasilewski - «E' un difensore centrale di grande esperienza che può disimpegnarsi con ottimi risultati anche nel ruolo di terzino destro. Fa della forza fisica la sua arma migliore, è un marcatore arcigno e ruvido nei contrasti oltre che molto abile nel gioco aereo. Dotato di grande concentrazione, resistenza ed aggressività, è un giocatore che non molla mai nell'arco dei novanta minuti e che bada al sodo. Considerando che potrebbe essere ingaggiato a parametro zero, rappresenterebbe un investimento a breve termine di sicuro valore».

Faouzi Ghoulam - «Ventiduenne del Saint-Étienne, ha disputato un'ottima stagione in Ligue 1. E' un terzino sinistro di spinta, più propenso alla fase offensiva che a quella difensiva. Ben dotato fisicamente, mancino naturale, ha dimostrato un'ottima falcata sulla corsia di competenza. Abile ad arrivare sul fondo grazie alla sua rapidità, riesce a crossare in corsa con efficacia grazie alle sue qualità tecniche. E' un giocatore a suo agio con la palla tra i piedi, a cui piace molto dialogare con i compagni. In fase difensiva deve sicuramente migliorare, spesso perde il marcatore e non è posizionato in modo corretto. Ha dalla sua parte l'età ed è sicuramente un giovane su cui puntare».

Vegar Eggen Hedenstad - «Si tratta di un terzino destro che può giocare anche sulla fascia sinistra. Dotato di una discreta tecnica individuale, ha dimostrato di essere abile sia in fase difensiva che offensiva. Bravo in marcatura, sempre ben posizionato ed abile nei passaggi. Prenderlo l'anno scorso in seguito alla retrocessione dello Stabaek sarebbe stato un affare. Ci ha visto bene il Friburgo, che ora difficilmente lascerà partire il ventunenne norvegese che ha dimostrato di saperci fare al suo primo anno nella Bundesliga. E' un giocatore che sta dimostrando di avere elevate potenzialità».

Stefan Johansen - «E' un centrocampista centrale di ventidue anni dello Stromsgodset e dell'Under 21 norvegese. Mancino naturale, abile nei passaggi e nel gestire il possesso palla, è dotato di un buon tiro dalla distanza. Ad oggi rappresenterebbe una scommessa, deve ancora lavorare sodo sul suo approccio alla partita e a volte sembra un po' fuori dal gioco. Tecnicamente è valido, ma usa poco il fisico, soprattutto nel gioco aereo e in marcatura rischia spesso di perdere l'avversario».

Mikael Ishak - «Attaccante molto forte fisicamente, tecnicamente non eccelso ma che riesce a calciare indifferentemente con entrambi i piedi. E' rapido e bravo nel liberarsi al tiro nell'uno contro uno. Ha venti anni, deve ancora crescere e trovare continuità. A mio giudizio deve migliorare nel gioco aereo, dove è poco incisivo. Ai tempi dell'Assyriska mi aveva particolarmente colpito per la determinazione che dimostrava durante la partita: non mollava mai ed era sempre di aiuto ai compagni, un vero trascinatore nonostante la giovane età. Non so se sia pronto per la Sampdoria. Sinceramente al momento penso che sia più utile per il ragazzo crescere senza pressioni in una squadra di livello inferiore ed acquisire, partita dopo partita, maggiore esperienza».

Mustapha Yatabarè - «Negli anni passati aveva dimostrato elevate difficoltà in fase realizzativa, mentre in questa stagione è andato a segno regolarmente chiudendo con ben 22 centri in Ligue 2. Ha ventisette anni, quindi è nel pieno della sua maturità. E' forte fisicamente, rapido, tecnicamente valido anche se a volte sembra un po' grezzo. Destro naturale, è un attaccante che dimostra un buon posizionamento nell'area avversaria e che svaria su tutto l'arco offensivo. Gli piace molto partire da lontano e cercare l'uno contro uno, non disdegnando lo scontro fisico. Pericoloso nel gioco aereo, riesce spesso a trovare i giusti spazi dimostrando un'ottima scelta di tempo nella staccata. Bisogna vedere se nella prossima stagione continuerà ad essere così incisivo sotto porta. Penso che il Guingamp cerchi comunque di tenerselo stretto, considerando la promozione nella massima serie del campionato transalpino».

19 giugno 2013

Ag. FIFA Cicchetti: "Samp, che colpo Wszolek! Piaceva anche al Milan"

La Sampdoria sembra essere vicina a ufficializzare il primo movimento in entrata di questa sessione estiva di calciomercato. Sarebbe in dirittura d'arrivo, infatti, la trattativa per l'ingaggio a costo zero di Pawel Wszolek, esterno offensivo della nazionale polacca svincolatosi recentemente dal Polonia Varsavia. Per conoscerlo meglio, ho intervistato in esclusiva Gianfranco Cicchetti, agente FIFA che a gennaio scorso deteneva il mandato per rappresentare il classe '92 in Italia.

Che tipo di giocatore è Wszolek?
«Wszolek è un esterno di centrocampo, ideale in un 4-4-2, in un 4-2-3-1 e in un 4-3-3. Può giocare sia a destra che a sinistra, anche se sull'out mancino sa essere devastante perché con la sua potente progressione riesce a convergere e a far male con tiri dal limite o con inserimenti senza palla, tanto da riuscire a segnare sette reti nella massima serie polacca. Possiede grande fisicità oltre che una notevole corsa».

Credi che possa inserirsi bene nel sistema di gioco di Delio Rossi?
«Nel 3-5-2 non ce lo vedo, anche se avrebbe l'età e il fisico per poter imparare tutti i movimenti, soprattutto in fase difensiva. Se Rossi dovesse tornare alla difesa a quattro può impiegarlo in più ruoli perché si tratta comunque di un giocatore dalle importanti potenzialità future».

Ritieni che sia pronto per la Samp e per la Serie A?
«Secondo me è un giovane pronto, sia a livello di personalità che, soprattutto, fisico. Ha esordito in nazionale a Wembley contro l'Inghilterra e si è subito imposto come uno dei futuri titolari della Polonia. Ovviamente è un giovane che va aspettato e al quale andrà concesso il giusto periodo di ambientamento. Passare dal campionato polacco alla nostra Serie A è un passaggio davvero notevole sotto tutti gli aspetti e in particolare per la lingua, l'alimentazione e gli insegnamenti tattici, completamente diversi tra i due campionati».

Se dovessi paragonarlo ad un calciatore già affermato, che nome faresti?
«E' un mix tra Cerci, Schelotto e Krasic, ma è dotato di maggiore fisicità rispetto a loro tre. Sotto alcuni aspetti mi ricorda molto anche Kuyt come giocava nel Liverpool di Rafa Benitez».

A gennaio quali squadre si interessarono a Wszolek?
«Quando ottenni il suo mandato per l'Italia a gennaio lo proposi a diverse società di Serie A, ma quando il giocatore non poteva essere ingaggiato a parametro zero come adesso e soprattutto la sua valutazione si aggirava attorno agli 1,5-2 milioni di euro di euro. Questo perché il Polonia Varsavia si faceva forte dell'offerta avanzata dall'Hannover. Era stato seguito da Cagliari, Catania, Chievo, Milan e Torino, però nessuno di questi club ha mai presentato offerte concrete, sebbene il suo profilo e il suo prospetto interessassero molto. Prenderlo a costo zero è indubbiamente un grande affare. Brava la Samp ad averci creduto».

Luca Iannone per SampNews24.com

Ag. Berge: "Seguito da alcuni club italiani, è da Serie A"

La Norvegia è stata senza dubbio la maggiore sorpresa di questi Europei Under 21 che hanno visto trionfare la Spagna ai danni dell'Italia di Devis Mangia. Tra i giocatori più promettenti che si sono messi in mostra tra le fila della compagine scandinava c'è Fredrik Semb Berge, difensore centrale classe '90 autore di un gol contro l'Inghilterra. Ho raggiunto in esclusiva il suo procuratore, Kent Karlsen, per conoscere meglio il centrale di proprietà dell'Odd Grenland e saperne di più circa i rumors di mercato che lo vorrebbero nel mirino di diverse squadre di Serie A.

Come ci descriverebbe Fredrik Berge?
«Fredrik è un centrale difensivo moderno. Possiede una buona lettura del gioco, è forte in area di rigore, ha buon ritmo e tecnica di base».

Negli ultimi giorni è arrivata qualche chiamata da parte di club italiani?
«Al momento non sono a conoscenza al momento di alcuni interessamento dalla Serie A, ma sono in contatto con l'agente FIFA Lello Stancati. Mi ha informato che qualche società italiana ha tenuto d'occhio Fredrik in Israele».

Ritiene che il ragazzo sia pronto per un campionato difficile come la Serie A?
«E' sempre difficile da dire questo, però Fredrik è un ragazzo serio e con grande intelligenza di gioco. Dunque penso sia adatto a giocare nella massima serie italiana».

E' risaputo che i giocatori scandinavi preferiscono la Germania o l'Inghilterra, ma Berge cosa pensa dell'Italia?
«Quello italiano è uno dei campionati migliori di tutta Europa. Se qualche società italiana presenterà un'offerta, la prenderemo sicuramente in considerazione e la valuteremo con grande attenzione».


Che idea si è fatto dell'Europeo Under 21 appena concluso?
«L'Italia, l'Olanda e la Spagna mi hanno davvero colpito, così come la Norvegia naturalmente. Ho ammirato un giocatore in particolare, Marco Verratti, che mi ha impressionato molto e quasi non posso credere che un centrocampista così completo sia del 1992».

18 giugno 2013

Dal Belgio potrebbe arrivare Mokulu: un'idea per l'attacco del Parma

Tutte le squadre che stanno cercando un centravanti giovane e moderno per il proprio reparto avanzato dovrebbero segnarsi il nome di Benjamin Mokulu sulla lista dei giocatori da tenere d'occhio. Si tratta di una prima punta classe '89 in forza al Lokeren, compagine che si è classificata quinta nella Jupiler League. Attaccante molto interessante, abbina una grande forza fisica ad una buona tecnica di base, abile a far salire la squadra e bravo nella profondità. Circa 30 presenze e 10 reti in questa stagione per lui, che viene paragonato a Didier Drogba. Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, ci sarebbe stato di recente un contatto con il Parma ma il giocatore ha molto mercato in Belgio. Mokulu, rappresentato in Italia dall'avvocato Vincenzo De Tata, è valutato circa 1,5 milioni di euro e ha un contratto in scadenza fra un anno.

Sampdoria, Testardi di nuovo in partenza: andrà in prestito all'estero, ecco dove

Neanche il tempo di disfare le valigie per Emanuele Testardi che è già pronto ad intraprendere una nuova avventura. Ve lo avevamo anticipato una settimana fa, mentre soltanto oggi la Sampdoria ha annunciato ufficialmente di aver riscattato interamente il suo cartellino dal Sudtirol. Ma, come raccolto in esclusiva, l'attaccante romano verrà ceduto all'Honved Budapest. Il club ungherese, che nella prossima stagione prenderà parte all'Europa League, lo preleverà con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il classe '90, sempre secondo mie indiscrezioni, è atterrato proprio questa sera a Budapest e a breve comincerà la sua prima esperienza fuori dall'Italia.

17 giugno 2013

Entella, ds Superbi: "Vi racconto il nostro progetto basato sui giovani"

Avellino e Trapani, da ieri anche Carpi e Latina. Queste sono le squadre che si sono conquistate sul campo la promozione in Serie B, ma c'è un'altra squadra di vertice di Lega Pro merita un plauso particolare. E' la Virtus Entella, compagine di Chiavari (in provincia di Genova) che fa della valorizzazione e della crescita dei giovani il suo marchio di fabbrica. Il sodalizio allenato da Luca Prina ha dovuto dire addio al sogno dell'approdo fra i cadetti soltanto ai play-off, uscendo tra gli applausi dal Via del Mare di Lecce. Ho intervistato in esclusiva il direttore sportivo della società ligure, Matteo Superbi, con cui abbiamo tracciato un bilancio della stagione da poco conclusa e abbiamo gettato uno sguardo verso il futuro.

Direttore, prevale il rammarico o la soddisfazione dopo una stagione come questa?
«Il primo sentimento è stato quello del rammarico. Quando si arriva a quel punto la speranza di fare qualcosa di fenomenale viene; sarebbe stato un mezzo miracolo ma ci credevamo tutti. La squadra era in salute e lo ha dimostrato anche nella gara di ritorno che è stata combattuta e non ha visto una netta supremazia da parte del Lecce. Quindi un po' di rammarico resta, però devo dire che dal giorno successivo abbiamo analizzato l'annata perbene e con grande soddisfazione. Lo scorso agosto siamo stati ripescati ed eravamo nuovi della categoria, ma abbiamo trascorso tutta la stagione nella zona play-off. Il fatto di essere rimasti lì fino in fondo è stata una logica conseguenza, non una situazione casuale. Questo è motivo di grande soddisfazione per noi che durante questa stagione siamo anche riusciti a valorizzare alcuni giovani».

Da neo promossa siete riusciti ad accedere ai play-off: ve lo sareste aspettati?
«Sinceramente no. Sapevamo di aver costruito una squadra competitiva insieme al mister e speravamo di essere la sorpresa, l'outsider di questo campionato. Dunque non sono rimasto del tutto sorpreso, anche se le speranze devono sempre trovare conferma sul campo. Devo dire la verità ci speravamo perché pensavamo di avere allestito un organico di buon livello».

Alla fine il mix tra giocatori esperti e giovani ha funzionato ancora una volta.
«E' vero, quest'anno più che mai. Abbiamo avuto un ottimo gruppo. Da una parte giocatori esperti di grande carisma ed affidabilità che sono stati da esempio per i più giovani. Dall'altra giovani di grande prospettiva che sono potuti emergere nonostante non fossero conosciuti dal grande pubblico. Non era facile riuscirci, ma è stato creato qualcosa di importante in linea con i dettami del presidente».

E pensare che fino a tre anni fa l'Entella navigava nelle acque della Serie D...
«Riflettendo sotto questo aspetto logicamente fa ancora più impressione. Il merito di questa scalata è da attribuire al presidente che ha scelto le persone giuste e allestito tutta l'organizzazione, trasferendo trasferito la sua abilità imprenditoriale nel mondo del calcio ottenendo i risultati che sono sotto gli occhi di tutti».

Oltre alla prima squadra, anche la Berretti ha fatto molto bene arrivando alle Final Four.
«E' stato un risultato estremamente importante. L'organico non era ai livelli dello scudetto conquistato due anni fa, ma bisogna sottolineare il gran lavoro svolto da mister Scotto e dal suo staff. E' stata un'annata positiva per tutto il settore giovanile perché sono arrivati risultati importanti anche nelle leve inferiori. In questi mesi stiamo cercando di migliorare ancora e siamo sempre al lavoro per provare a creare qualcosa di ancora più importante».

Possiamo dire che il gran lavoro svolto a livello di settore giovanile comincia a dare i suoi frutti?
«Sì, comincia a dare grandi frutti. La vittoria degli scudetti Juniores e Berretti ottenuta anni fa si sta estendendo alle leve inferiori. E' un lavoro che richiede tempo, organizzazione e dedizione. Mi fa piacere sottolineare il grande feeling esistente tra allenatori, responsabili del settore giovanile responsabile, osservatori e tutti quanti. Credo che questo stia alla base di tutti i successi. E' un ottimo gruppo di lavoro e quando è così viene più facile prendere certe decisioni».

Lo dimostra anche il fatto che tanti vostri giovani sembrano in procinto di spiccare il volo verso categorie superiori...
«Questo è il nostro obiettivo. Il fatto di investire così tanto, al di là dell'aspetto sociale, dimostra la nostra volontà, che è quella di creare in casa i giocatori e di rappresentare un trampolino per farli approdare nelle serie maggiori. Logicamente serve del tempo e non è una cosa che si ottiene dall'oggi al domani; per avviare questo tipo di lavoro c'è stato bisogno di una radicale ristrutturazione dal basso. Credo che nessuna squadra di Lega Pro sarà in grado di ottenere quanto abbiamo ottenuto noi quest'anno e questo è motivo di soddisfazione per tutti quanti noi».

Che tipo di campagna acquisti dobbiamo aspettarci quest'estate?
«In questo momento siamo un po' fermi e stiamo valutando i nuovi regolamenti che entreranno in vigore. Martedì è in programma un'importante riunione a Firenze e da lì capiremo quali sono le vie per poter accedere ai contributi federali. In questi anni abbiamo cercato di concentraci sulla crescita dei giovani con grandi prospettive e questo continueremo a farlo di sicuro. Abbiamo in testa una serie di nomi che possano emergere come hanno fatto quest'anno i vari Argeri, De Col e Zampano. La nostra idea è quella di far crescere i giovani ed è abbinata al fatto che ci teniamo a far bene in campionato. Allestiremo una formazione competitiva che possa giocarsela con tutti per qualcosa di importante».

Quindi ripartirete da mister Prina e dai vostri giovani talenti.
«Sarà la terza stagione che cominciamo dall'inizio con mister Prima in panchina. E' un allenatore con cui abbiamo un grande feeling e ci stiamo trovando molto bene; il suo staff è formato da persone in gamba ed è superfluo dire che la crescita di tutti questi giovani passa dal loro lavoro. Noi siamo bravi a selezionare i giovani, ma tutto questo non avrebbe un riscontro sul campo se non ci fosse uno staff capace. E' giusto continuare col lavoro e sulla strada che abbiamo tracciato in questi anni».

15 giugno 2013

Samp Primavera, non è fatta per Hraiech dell'Entella: previsto un incontro

Sono tanti i nomi che vengono accostati alla Sampdoria, come un po' a tutte le squadre di Serie A, in questa prima fase della sessione estiva di calciomercato. E non solo in ottica prima squadra, ma anche per quanto riguarda il settore giovanile. Uno dei più ricorrenti è quello di Saber Hraiech, che potrebbe andare a far parte della formazione Primavera.

Come raccolto in esclusiva, i dirigenti blucerchiati avrebbero già incontrato la Virtus Entella, proprietaria del cartellino del classe '95, per parlare di un suo trasferimento ma la trattativa non è ancora chiusa. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo summit tra le parti, con ogni probabilità dopo che verranno archiviati i discorsi relativi alle comproprietà. L'italo-tunisino, che si disimpegna in tutti i ruoli del centrocampo così come in quello di ala e trequartista, è appetito da almeno un altro paio di club di Serie A.

Soli: "Badu segnalato nel 2009, è da Genoa. Granqvist e Ranegie..."

Ho raggiunto in esclusiva Alessandro Soli, osservatore che ha collaborato con diverse società europee e che segue da vicino numerosi campionati stranieri. Soli è stato uno dei primi fra gli addetti ai lavori a segnalare Badu, oggi all'Udinese e finito nel mirino del Genoa, ed è un profondo conoscitore del calcio scandinavo.

Lei è stato uno dei primi a notare le qualità di Badu. Come lo scoprì e per cosa colpì la sua attenzione?

«La prima volta che ho visto Badu ero al Mondiale Under 20 del 2009, in Egitto. Mi colpì la sua intensità nel gioco e la concretezza dimostrata sia in fase difensiva che nel far ripartire l'azione. Univa in modo perfetto le qualità fisiche e di resistenza tipiche dei calciatori africani con una mentalità tattica di stampo europeo. A quel tempo militava nel Recreativo Huelva, era in prestito dall'Asante Kotoko, ma la squadra spagnola non aveva creduto nelle sue qualità e aveva deciso di non esercitare il riscatto. Mi fa piacere di essere stato uno dei primi a parlare di lui».

Come giudica l'eventuale colpo del Genoa se acquistasse il ghanese?

«Parliamo di un giocatore ancora giovane, ha 22 anni, e con alle spalle un campionato da protagonista in Serie A. Penso che possa ancora migliorare, ha un elevato potenziale. Ritengo naturalmente che sarebbe un ottimo innesto per il 4-3-3 di del neo tecnico rossoblu Liverani».

Chi invece potrebbe lasciare il Grifone per la Lazio è Granqvist, ma qualcuno sostiene che non sia da Serie A...

«Granqvist è sicuramente un giocatore di fama internazionale, con richieste da parte di diverse società europee. A mio giudizio, ha dimostrato un rendimento altalenante e non sempre ha rispettato le attese. Penso sia il momento giusto per il giocatore di fare una nuova esperienza e per il Genoa di monetizzare».

Solo una presenza in rossoblu per il connazionale Hallenius. Cosa gli manca per riuscire ad affermarsi in Italia?

«La possibilità di giocare e dimostrare il suo valore. Hallenius è arrivato tre anni fa in Italia dall'Hammarby, dove aveva disputato un'ottima annata in Superettan (la serie B svedese, ndr). Non era certamente pronto per il Genoa e per la Serie A, ma è stata una scelta errata quella di prestarlo ad una squadra importante come il Padova, dove è stato impiegato con il contagocce. I giocatori scandinavi, soprattutto se provengono dai campionati locali, hanno bisogno di un periodo di ambientamento ma con la concreta possibilità di essere impiegati regolarmente. Per fare un esempio mi viene in mente Joel Ekstrand, difensore centrale prelevato dall'Udinese nel 2011 dall'Helsingborg. Ha dimostrato di essere in difficoltà al primo anno di Serie A ed opportunamente la società friulana ha provveduto a mandarlo in prestito al Watford. In Inghilterra ha giocato regolarmente, acquisendo maggiore fiducia e mettendo in risalto le buone qualità che possiede. Oggi è un giocatore rigenerato e di valore, sia tecnico che economico, pronto anche per il nostro campionato».

Tornando all'Udinese, Ranegie ha faticato a trovare la via del campo e del gol. Si aspettava una stagione così difficile per lui?

«Era partito in pompa magna, affacciandosi alla Serie A con personalità, buone prestazioni e gol. Mi viene in mente la partita contro il Milan, dove aveva fatto la differenza. Purtroppo nell'arco degli ultimi sei mesi non è riuscito a confermare le qualità intraviste all'inizio. Ha bisogno di continuità e fiducia, non mi stupirei se venisse prestato al Watford o al Granada e poi fatto tornare alla base. Il campionato inglese è ideale per le sue caratteristiche, sono certo che farebbe bene».


14 giugno 2013

Solo un sondaggio della Samp per Belotti, il suo futuro nelle mani dell'Albinoleffe

Stanno circolando in questi giorni diverse indiscrezioni che vorrebbero Andrea Belotti nel mirino della Sampdoria. D'altronde, è da anni che la società di Corte Lambruschini va alla ricerca dei migliori giovani talenti sparsi sul territorio nazionale e non. La punta classe '93, che in questa stagione con l'Albinoleffe ha collezionato 29 presenze e messo a segno 12 reti in Prima Divisione di Lega Pro, rappresenta sicuramente un profilo molto interessante.

In ogni caso, come raccolto in esclusiva, la Samp si sarebbe limitata a sondare il terreno con la società bergamasca e a prendere informazioni sul ragazzo, così come hanno fatto altre squadre. Il nome di Belotti, sotto contratto fino al 2017, è stato accostato in questi mesi a Bologna, Catania Torino e Udinese. Il diciannovenne attaccante di Calcinate si è reso protagonista anche con la maglia dell'Italia Under 20: suoi due dei sei gol che la Nazionale del ct Di Biagio ha segnato contro la Polonia lo scorso 5 giugno.

Luca Iannone per SampNews24.com

Samp Primavera, monitorato Ciccone della Cremonese

In casa Sampdoria si guarda al futuro e non solo per quanto concerne la prossima stagione di Gastaldello e compagni. E' in atto, infatti, un gran lavoro a livello di settore giovanile che dovrebbe portare nuovi potenziali talenti a Bogliasco. Uno degli osservati speciali della società di Corte Lambruschini è Nicola Ciccone, attualmente in forza agli Allievi Nazionali della Cremonese. Di piede mancino, questo interessantissimo classe '96 può giocare indifferentemente come attaccante esterno, come seconda punta e come trequartista. Come raccolto in esclusiva, gli osservatori del club blucerchiato avrebbero visionato il giovane in più di una occasione; quella doriana, però, non sarebbe l'unica società di Serie A che lo sta seguendo con interesse. In questo periodo è impegnato nelle Final 8 degli Allievi Nazionali Lega Pro e questo pomeriggio, con la sua squadra, affronterà il Catanzaro. Le sue qualità tecniche sono sulla bocca di tanti, chissà che la Samp non lo tenga d'occhio anche oggi.

Viviano in standby: il Torino resta alla finestra

Dopo il mancato riscatto da parte della Fiorentina, Emiliano Viviano farà ritorno al Palermo. Forse solo virtualmente però, dato che non sarà lui a difendere la porta rosanero il prossimo anno e potrebbe addirittura non partire per il ritiro estivo in programma dall'8 luglio. Al momento, stando ad indiscrezioni raccolte in esclusiva, la situazione relativa al suo futuro sta attraversando una fase di stallo e, con ogni probabilità, non ci saranno novità neppure nei prossimi giorni. A tenere d'occhio con attenzione l'estremo difensore di Fiesole è il Torino; il club granata, in attesa di sapere che ne sarà di Gillet, avrebbe individuato proprio in Viviano il potenziale numero uno per nella stagione che verrà.

13 giugno 2013

Alle 15.30 appuntamento Milan-Nocerina per Baldan

Secondo accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, fra poco più di mezz'ora si incontreranno a Milano la dirigenza del Milan e quella della Nocerina. E' previsto alle 15.30 un summit fra le parti per fare il punto della situazione su Marco Baldan, il cui cartellino è attualmente in comproprietà fra i due club. Il centrale difensivo classe '93, quest'anno in forza alla compagine molossa, si è messo in mostra come uno dei miglior nel suo ruolo in Lega Pro in una stagione che lo ha visto protagonista fino alla sfida play-off con il Latina, contro cui ha siglato un gol nella gara di andata.  

L'agente Spada: "Il mercato dei colombiani: Guarin, Quintero, Zuniga e..."

Tra i giocatori più ricercati, non solo in Italia, ma nel panorama europeo di questo calciomercato, ci sono senza dubbio i nazionali colombiani. E chi meglio di Federico Spada, reduce da tre mesi trascorsi tra Bogotà, potrebbe parlarci di loro? Ho interpellato in esclusiva il noto agente FIFA per analizzare e commentare la situazione dei Cafeteros “italiani”.

Moratti ha ammesso che Guarin è molto richiesto. Se fosse vera l'offerta di 20 milioni del Tottenham, farebbe bene a cederlo?
«Che a Villas-Boas piaccia Guarin penso sia un dato di fatto. Dall'Europa League vinta insieme con il Porto alle parole al miele prima di Inter-Tottenham da parte dell'allenatore lusitano, è un rapporto mai finito. In questo momento Guarin sta bene a Milano e per 20 milioni non si muove, questa sarebbe l'ultima offerta giunta da Londra. Penso che nel 3-5-2 di Mazzarri il colombiano sarebbe perfetto: nel ruolo alla “Hamsik” potrà dare tanto all'allenatore nativo di San Vincenzo. C'è comunque da dire che senza l'arrivo di Thoir, l'Inter avrà bisogno di far cassa, e i principali indiziati sono Handanovic e proprio il colombiano, gli unici ad avere mercato».

Milan, per un colombiano che va c'è un colombiano che resta. Giusto lasciar andare Yepes e confermare Zapata?
«L'idea del Milan mi pare giustissima, Yepes è comunque un classe 1976 in procinto di smettere. Vorrà fare l'ultimo anno in Europa per provare a convincere il ct della Seleccion Pekerman a confermarlo nella spedizione in Brasile, visto che è anche il capitano della squadra. Penso che il suo futuro sia in Svizzera. Per quanto riguarda Zapata, è stato giusto confermarlo. Un giocatore poco continuo che però oltre a rappresentare una conferma, servirà molto a fare chioccia al neo acquisto Jherson Vergara, connazionale classe '94 che impiegherà del tempo a integrarsi nel calcio italiano. Sarà il centrale rossonero del futuro, ma prima dovrà imparare molto dal punto di vista tattico e soprattutto non dovrà cercare sempre l'anticipo, che è il suo grande difetto. Non siamo più in Colombia!».

Chi invece non dovrebbe muoversi è Cuadrado...
«Cuadrado è il giocatore colombiano più migliorato nell'ultima annata: posizione in campo, uno contro uno, fase difensiva e vizio del gol, miglioramenti incredibili. Ed oltre ad essere un pilastro della Fiorentina, lo è diventato anche nel 4-4-2 della Colombia. Sicuramente resterà a Firenze, ma per la stagione 2014-2015 se ne riparlerà, soprattutto se i miglioramenti continueranno».

Anche il suo ex compagno Muriel non cambierà squadra in estate?
«La volontà del giocatore e del suo entourage, così come dell'Udinese, è quella di proseguire insieme un altro anno. Muriel quest'anno ha fatto benissimo, sia da titolare sia entrando a partita in corso. Dopo Cuadrado, è stato lui il miglior colombiano in Italia. Purtroppo per noi però, Muriel ha, e soprattutto avrà, un valore di mercato irraggiungibile per i club del nostro paese. Soltanto Juve e Milan potrebbero permetterselo, ma le priorità di queste due squadre in questo momento sono altre. La Juve cerca un top player, un giocatore con esperienza internazionale, tanto per capirci un Tevez o un Higuain. Il Milan, invece, è più concentrato su un trequartista o comunque un giocatore abile nel 4-3-1-2: uno tra Diamanti e Cerci lo porteranno a casa. Poi con Balotelli, El Shaarawy e Niang, non credo che si mettano a pensare a Muriel».

Il nuovo Napoli di Rafa Benitez ripartirà da Armero e Zuniga sugli esterni?
«Il progetto di Benitez non partirà da Zuniga, l'esterno colombiano è ormai pronto per il grande salto. Un giocatore duttile, capace di fare sia il terzino, come nel 4-4-2 della Seleccion, che l'esterno alto, bravo a destra e altrettanto a sinistra. E' perfetto nel 3-5-2, motivo per cui Conte e Mazzarri lo vogliono fortemente nella propria squadra. Tuttavia penso che sceglierà l'Inter, sia per la colonia colombiana, formata da Cordoba e Guarin, sia per il fortissimo rapporto che lo lega a Mazzarri. Armerò invece resterà sicuramente a Napoli. Negli ultimi due anni è andato a calare ed ora è diventato un giocatore con poco mercato».

Infine Quintero: che colpo sarebbe per il Genoa?
«Si vedrà l'anno prossimo che colpo sarà. E' un giocatore incredibile, un trequartista moderno e ha una capacità di lettura del passaggio devastante; rapido, tecnico, micidiale sui calci piazzati. Questo è Juan Fernando Quintero. Quest'anno purtroppo ha giocato poco ma quando lo ha fatto con continuità, vedi con il Pescara nel mese di dicembre e con la Colombia nel Sudamericano sub 20 di gennaio, i risultati sono stati ottimi. Sicuramente è già pronto per una grande squadra, però crescerà ulteriormente nel nuovo Genoa di Liverani. Un grande colpo per Preziosi».

12 giugno 2013

Cagliari, conferme su Lanni: ma c'è la concorrenza da Serie B e Liga

Mentre va avanti la trattativa con la Fiorentina per la cessione di Michael Agazzi, il Cagliari si guarda intorno per individuare il sostituto che possa non far rimpiangere la sua eventuale partenza. Oltre ai nomi già noti accostati nell'ultimo periodo, oggi è spuntato anche quello di Ivan Lanni. Classe '90, è stata una delle poche note positive del Grosseto retrocesso in Lega Pro conquistandosi il posto a fine ottobre e mantenendolo fino al termine della sfortunata stagione.

Come raccolto in esclusiva, in effetti i dirigenti di viale La Playa avrebbero sondato il terreno con la società maremmana per avere informazioni su Lanni. Sempre secondo indiscrezioni, però, l'estremo difensore sarebbe ambito anche da altri club. Si tratta di Avellino, Brescia, e Novara per quanto riguarda l'Italia, ma anche l'Espanyol lo starebbe tenendo d'occhio e di recente avrebbe allacciato i primi contatti. Insomma, arrivare al portiere nativo di Alatri non sembra essere cosa facile.

11 giugno 2013

Sampdoria, tutta la verità sul "caso" Regini: cifre, dettagli e proiezioni future

"Le comproprietà sono un passaggio importante in chiave mercato". Parola di Carlo Osti. E in effetti la Sampdoria si sta concentrando soprattutto sulle compartecipazioni, che, tra gli altri, coinvolgono un ex Primavera che si è affermato come uno dei migliori difensori del campionato cadetto. Stiamo parlando di Vasco Regini. Alla sua seconda stagione consecutiva da titolare in Serie B, il classe '90 nativo di Cesena si è disimpegnato con ottimi risultati in un ruolo inedito per lui, quello di centrale di sinistra nella difesa a quattro.

Le sue prestazioni non sono passate di certo inosservate agli occhi delle big, che si sono messe sulle sue tracce, e del ct dell'Under 21 Devis Mangia, che ha deciso di convocarlo per gli Europei di categoria attualmente in corso in Israele. Il suo cartellino è in comproprietà tra la Samp e l'Empoli, che entro il 20 di questo mese dovranno prendere una decisione definitiva salvo il ricorso alle tanto temute buste.

Come raccolto in esclusiva, la società blucerchiata e quella toscana avrebbero dato una valutazione completamente diversa della metà del giocatore cioè, rispettivamente, di 1 milione e di 2-2,5 milioni di euro. Ecco perché, a ragion veduta, si vocifera che gli empolesi possano riscattare l'intero cartellino per poi cederlo ad una grande di Serie A. Inoltre non è stato trovato l'accordo fra l'entourage di Regini e la dirigenza sull'eventuale prolungamento del contratto; anche su questo punto c'è una notevole differenza tra l'offerta e le aspettative del calciatore. A questo punto sono due le piste battibili: rinunciare al difensore cedendo all'Empoli l'altra metà del cartellino oppure alzare l'offerta e riportare alla base un elemento di sicuro affidamento.

Ag. Bogdan: "Italia, perché no? Adorjan via dal Liverpool in prestito"

Ho raggiunto in esclusiva Tibor Pataky. Con il noto agente FIFA ungherese abbiamo discusso di due suoi assistiti, l'estremo difensore del Bolton Adam Bogdan e il centrocampista del Liverpool Krisztian Adorjan, entrambi accostati a società italiane nelle ultime settimane.

Domanda secca su Bogdan: ci conferma che è finito nel mirino di diversi club di Serie A?
«Sì, è vero. Lui è un ottimo portiere e non è di certo una sorpresa che possano esserci degli interessamenti, in ogni parte di Europa le squadre lo conoscono. E l'Italia è un paese molto importante dal punto di vista calcistico con grandi club. Loro conoscono il potenziale di Bogdan».

Dopo tre stagioni di fila al Bolton, è alla ricerca di nuovi stimoli?
«E' al Bolton da qualche anno in più, si trova molto bene in questa squadra e ha veramente un buon rapporto con la società. Ma il calcio è così, non si può mai sapere cosa accadrà domani».

Bogdan gradirebbe un trasferimento nel Bel Paese?
«Dipende dai club. Adam ha un contratto con il Bolton, ma chi può dire no all'Italia se una soluzione può andare bene a tutti? Se il Bolton intende cederlo in Italia, perché no? Siamo a conoscenza di qualche interessamento da parte delle società italiane con le quali sta lavorando il nostro partner, l'agente FIFA Lello Stancati».

Capitolo Adorjan. Per lui quattro anni nelle giovanili del Liverpool, adesso è pronto per il salto in prima squadra?
«Assolutamente sì. E' pronto al 100% a compiere questo salto».

Quali sono le proiezioni future per l'attaccante in termini di crescita e di carriera?

«Ci piacerebbe scegliere la migliore soluzione per lui. Prenderemo una decisione nelle prossime due settimane. Innanzitutto, potrebbe lasciare il Liverpool per andare via in prestito per una stagione».

10 giugno 2013

Cincione (vice Gautieri): "Siamo negli annali del Lanciano. Spezia piazza importante"

Promozione in Serie B, la prima nella storia del Lanciano, e permanenza tra i cadetti. Difficilmente poteva fare meglio Carmine Gautieri, a cui la società abruzzese non ha tarpato le ali e lo ha lasciato libero nonostante un altro anno di contratto. Protagonista insieme a Gautieri lo è stato anche il suo secondo Pierluca Cincione, in passato allenatore delle giovanili di Cavese, Potenza e Salernitana. Lo ho intervistato in esclusiva.

Mister Cincione, due aggettivi per descrivere queste stagioni a Lanciano?
«Inaspettate e straordinarie».

E' stato più difficile ottenere la promozione ai play-off o la salvezza all'ultima giornata?
«L'anno scorso non avevamo niente da perdere e, una volta arrivati ai play-off, ogni passo in avanti era qualcosa di inaspettato. Quest'anno, invece, la salvezza era l'obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione e non centrarla avrebbe provocato una grande delusione. Per la piazza questa salvezza è stata come un altro campionato vinto».

Quale momento di questi due anni non dimenticherà mai?
«Oggi è il 10 giugno ed è trascorso esattamente un anno dallo straordinario successo per 3-1 in quel di Trapani. Quello è il momento che mi ha emozionato di più e mi è rimasto dentro. Le sensazioni che mi ha trasmesso quella vittoria sono uniche e le conserverò dentro di me come il ricordo più bello della mia carriera».

Siete consapevoli di essere entrati nella storia di questa società?
«Tenendo conto della piccola realtà rappresentata dal Lanciano, ci rendiamo conto di aver fatto un lavoro che è andato al di là delle più rosee aspettative. Dire se grazie ai traguardi raggiunti in queste due stagioni siamo riusciti ad entrare nella storia del club, spetta alla società, ai lancianesi e alla piazza ma non a noi. Io, insieme a mister Gautieri e a tutto lo staff, spero di essere entrato negli annali del Lanciano e, oggettivamente, penso che ci siamo riusciti».

Sembra una storia a lieto fine, che però è giunta al capolinea. Perché?
«L'input di questa scelta è arrivato dalla persona che ci rappresenta, ovvero mister Gautieri, e io non ho fatto altro che dire la mia sulla decisione presa. Sono stati due anni straordinari e irripetibili, questa scelta è stata dettata da un discorso di prospettiva. Si cerca sempre di migliorare dal punto di vista professionale; ogni professionista cerca di migliorare anno dopo anno. E' stata la scelta migliore per tutti».

Adesso lo Spezia o un'altra squadra?
«Onestamente non lo so. Conoscendo a fondo Gautieri, fino a quando non c'è qualcosa di sicuro e di certo non me lo comunica. Evitiamo ogni tipo di discorso, nel momento in cui c'è qualcosa di concreto me lo farà sapere. Fermo restando che Spezia rappresenta una piazza ben gradita che punta ad un campionato di vertice. Sarebbe una sfida importante».

Tra i giovani allenati al Lanciano, chi vede già pronto per la Serie A?
«Su tutti vedo Nicola Leali ma non lo dico soltanto io, lo dice tutta Italia e la convocazione in Under 21 lo conferma. Ha disputato un campionato straordinario, ha sbagliato pochissimo e anche quando lo ha fatto ha sempre dimostrato una grande reazione sul campo. Ci sono tutti i presupposti per fare una grande carriera».

E Almici?
«Alberto ha mostrato dei miglioramenti straordinari nel corso di questa stagione. Se coinvolto un po' alla volta, gradualmente, in una piazza senza pressioni eccessive, può giocare tranquillamente nella massima serie».

A proposito della sua carriera, si vede al fianco di Gautieri ancora a lungo?

«Io ho avuto la fortuna di allenare come primo in tutte le squadre del settore giovanile fino a diventare collaboratore tecnico all'Honved Budapest; la mia è stata una crescita molto lenta ma meticolosa. In ogni caso mi auguro che il rapporto con mister Gautieri possa continuare per molto tempo; mi coinvolge molto e mi fa sentire importante, quindi sono contento di poter proseguire questa avventura come suo vice».

Cavallo di ritorno dal Sudtirol: la Samp riscatterà Testardi

E' stata un'altra annata non facile quella trascorsa da Emanuele Testardi. Una stagione vissuta a metà tra i sei mesi di prestito alla Virtus Lanciano e l'esperienza al Sudtirol, che a gennaio scorso ha acquisito metà del suo cartellino, per un totale di 23 presenze (10 tra Serie B e Coppa Italia con il Lanciano, 13 in Lega Pro Prima Divisione con i tirolesi). Tre invece le reti segnate nell'arco di tutto l'anno, poche per una punta che però, a onor del vero, sta faticando a trovare continuità e fiducia.

Adesso, o meglio entro il 20 giugno, Sampdoria e Sudtirol devono sciogliere il nodo relativo alla comproprietà. Ma non dovrebbe profilarsi il ricorso alle buste perché, come raccolto in esclusiva, la società blucerchiata starebbe per riscattare l'altra metà del cartellino di Testardi. Una volta tornato virtualmente alla base, l'attaccante romano difficilmente tornerà ad indossare la maglia della Samp. Appare più probabile, invece, che venga nuovamente girato ad una squadra di B o Lega Pro.

8 giugno 2013

Montecalvo: "Juve, la cessione di un big per trionfare in Europa. Allegri il tecnico giusto per il Milan, Montella da scudetto"

Ho intervistato in esclusiva Fabio Montecalvo. Con il presidente di FM Communications e di WFM abbiamo analizzato il presente e sopratttutto il futuro di due squadre a lui molto vicine, la Juventus ed il Milan.

Tricolore alla Juve per il secondo anno consecutivo: come divideresti, in percentuale, i meriti di questa stagione?
«Tricolore bis meritatissimo e, alla fine, anche con notevole distacco dal Napoli, a cui vanno comunque fatti i complimenti per la grandissima stagione disputata. Come ho già avuto modo di sottolineare, in occasione del ritorno alla conquista dello scudetto nel 2012, i meriti della Juventus vanno distribuiti a 360 gradi, non solo al settore tecnico, che sul campo ha confermato una superiorità tecnico-tattica tale meritare gli “assoluti” del campionato italiano, ma allo stesso modo al “corporate” di corso Galileo Ferraris, che ha dimostrato ancora una volta di aver saputo trasferire il proprio know-how dalle scrivanie al terreno di gioco. Un team ben costruito e collaudato, in stile “made in Europe”, come a me piace definire l'ambiente bianconero, in rodaggio verso i futuri obiettivi che guardano all'Europa».

Resta però l'amarezza di non essere riusciti a superare i quarti di Champions. Che rinforzi occorrono per colmare il gap con le big europee?
«Come dicevo, lo stile “made in Euope” che contraddistingue l'entourage del presidente Andrea Agnelli ha tutti i presupposti per poter tornare a trionfare anche in Europa e nel mondo. C'è, da quest'anno, il valore aggiunto dello Juventus Stadium che rende la compagine juventina un club europeo a tutti gli effetti. Il gap tecnico che, in questo momento, la separa da quelle che han dimostrato d'essere le big d'Europa, riguarda solo e soltanto il fattore campo. La società c'è, è solida, con una storia e un palmarès che conferma il “claim” di Vecchia Signora. Va colmato il parco giocatori che necessita, per i motivi che i quarti di Champions hanno evidenziato, un intervento sul mercato, tale da poter rinforzare la rosa bianconera con 4-5 calciatori di primissimo livello, cioè di quei cosiddetti “top players” con esperienza internazionale, così come il linguaggio modaiolo del calcio ci ha “imposto” di definirli».

Credi che sia necessaria la cessione di un big per arrivare al tanto agognato top player?
«Se dovessi rispondere sulla base del principio che vorrebbe, anzi, che vuole l'adeguamento al “fair play” finanziario sia per le big sia per i club di “dimensioni umane”, allora la risposta sarebbe direttamente proporzionale alla domanda. Quindi, direi, di sì. Cederei un big per poi reinvestire in un top player internazionale. Se, invece, devo esporre una considerazione concernente il livello di competitività di una big come la Juve, tale da poter ambire al massimo titolo europeo per club, allora direi che la Juventus è quasi obbligata a investire in un contesto che la vorrebbe protagonista ai massimi livelli di mercato».

Qual è l'attaccante che farebbe davvero al caso di Conte in questo momento?
«Tevez, Jovetic, Suarez, Higuain... Questi sono i nomi degli arieti dell'area di rigore che si accosterebbero meglio alla Juventus. Su alcuni di essi credo che ci siano già interessi per meglio comprendere le fasi essenziali di un eventuale trasferimento in bianconero, ad opera dei sopra citati top players».

Passiamo al Milan. Ritieni che, in fin dei conti, i rossoneri abbiano meritato di approdare ai quarti di Champions?
«Fiorentina e Milan hanno disputato entrambe un grandissimo campionato. Il Milan, in particolare, credo sia da premiare maggiormente nel senso che, partendo dalla posizione di classifica occupata nelle prime dieci giornate, assolutamente negativa e lontana da obiettivi da primato che un club come quello rossonero si pone all'inizio della stagione, è riuscito a recuperare spostandosi dalla parte destra a quella sinistra della classifica e poi perché la squadra di Allegri è stata anche in grado di perseverare nella conquista delle prime posizioni, tanto da arrivare, fino all'ultimo mach, a garantirsi la qualificazione in Champions League. Le polemiche, come sempre in Italia accade, lasciano il tempo che trovano. Allegri ha fatto un grandissimo lavoro con il proprio gruppo e la sua fortuna si chiama anche e sopratutto, Silvio Berlusconi, la cui presenza, al posto giusto e nel momento giusto, ha inculcato in ogni singolo giocatore le giuste motivazioni trasformate poi nelle vittorie sul campo. Grande merito ai viola, che con una nuova squadra assemblata e costruita in pochissimo tempo, hanno chiuso il campionato 70 punti dimostrandosi un club con ambizioni europee».

A proposito, avresti visto bene Montella al posto di Allegri?

«Il caso Allegri è stato al centro delle attenzioni di media e tifosi nelle settimane immediatamente successive alla fine del campionato, ma ho apprezzato molto la scelta del club rossonero di proseguire con il tecnico toscano che meglio di qualunque altro conosce l'esigenza degli uomini di Milanello. Caratteristiche e peculiarità, queste ultime, dimostrate già nel corso della stagione che ha visto mister Allegri e i suoi calciatori protagonisti di una rimonta che li ha portati da una zona confinante con i quartieri bassi della retrocessione sino al quarto posto, ovvero al raggiungimento della zona Champions League. Per quanto concerne l'amico Vincenzo Montella, non si può che dar adito alle sue elevate capacità dimostrate sia come tecnico sia come team-leader di un grande gruppo, quale è stato quello viola quest'anno. Credo che nei prossimi anni andrà a dirigere un gruppo pronto per la conquista del tricolore».

Sampdoria, potrebbe sfumare l'arrivo di Fragkou: il quadro della situazione

Sembrava tutto fatto, ma si sa che nel calcio può accadere di tutto fino a che non vengono apposte le firme sui contratti. E così Andreas Fragkou potrebbe non essere più uno dei primi innesti per il settore giovanile. Eppure il talentuoso centrocampista cipriota, di cui tanto si è chiacchierato e di cui vi abbiamo parlato in anteprima, ha destato una buona impressione nella settimana trascorsa in quel di Bogliasco; se quello veniva considerato un provino allora era stato superato e fino a quel momento non sembravano esserci ostacoli. In questi giorni, però, la trattativa sembra essere entrata in una fase di stallo.

Come raccolto in esclusiva, il problema sarebbe unicamente e puramente di natura economica. Da una parte la Sampdoria ha avanzato la sua proposta e dall'altra parte l'Apollon Limassol, club proprietario del cartellino del giovane, la ha rispedita al mittente ritenendola troppo bassa. In ogni caso le cifre tirate in ballo sono comunque molto esigue e, a maggior ragione, sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire questa talentuosa mezzala classe '97, che si sarebbe innamorato dell'ambiente doriano e vorrebbe riuscire a vestire la casacca blucerchiata. Inoltre non bisogna sottovalutare la concorrenza, dato che diversi club italiani e stranieri avrebbero sondato il terreno per Fragkou. La Samp, però, ha la priorità. Almeno per il momento.

Mascetti: "Napoli? Nessun contatto, ma sono lusingato. Lasciamo lavorare De Laurentiis e Bigon"

Dopo gli addii di Walter Mazzarri, del suo staff e di Giuseppe Santoro, il Napoli sta pian piano ricomponendo i pezzi di un mosaico che probabilmente sarà definito una volta per tutte la prossima settimana. A proposito del ruolo di team manager, l'ex difensore azzurro Gianluca Grava potrebbe assumere un ruolo nel settore giovanile o come collaboratore di Rafa Benitez. Ecco perché potrebbe rispuntare il nome di Matteo Mascetti, ex tm di Hellas Verona e Brescia. Lo ho contattato in esclusiva.

Sembra che il Napoli possa destinare Grava alle giovanili. Prende corpo quindi la sua candidatura?
«Non so cosa rispondere, non per segretezza o discrezione, ma semplicemente perché non ho ricevuto alcuna chiamata. Se il mio nome è realmente sul taccuino della dirigenza posso soltanto esserne lusingato. Gianluca Grava è un ragazzo perbene ed intelligente, sceglierà il ruolo che ritiene più adatto alla sua figura compatibilmente a quanto gli proporrà la società».

Sappiamo della stima che ha verso Bigon e verso De Laurentis. Non ha pensato di farsi vivo ed appurare le indiscrezioni?
«Assolutamente no, per almeno tre motivi. In primis non ho mai avuto l’onore di conoscere personalmente il presidente. In secondo luogo, il rapporto che mi lega al direttore è di grande stima e rispetto reciproco; lui è il direttore ed io l’eventuale team manager, quindi resto a sua disposizione. Infine, e sarà probabilmente un mio difetto, non è nella mia natura propormi, farmi vedere, sentire o asfissiare chi deve prendere decisioni per forzarne le scelte perché credo sia controproducente. Una volta data la disponibilità è meglio starsene buoni da parte. Già parlare con la stampa è motivo di imbarazzo per uno come me che parla sempre un po’ meno del necessario».

Ma se fosse davvero lei il futuro team manager azzurro, non avrebbe timore d’aver vita dura per i rapporti storicamente difficili tra Verona e Napoli?
«Sinceramente no, altrimenti non sarei andato nemmeno a lavorare a Brescia per lo stesso motivo ed invece ho coltivato grandi amicizie. Nel lavoro i campanili non esistono. A Napoli sarei il primo tifoso del Napoli, così come lo fui a Verona, a Brescia e in qualunque città mi capiterà di andare a lavorare».

Per un team manager, cosa può avere in più una piazza come quella partenopea?

«Il calore della gente. Potrebbe sembrare una risposta scontata, ma a Napoli si vive per il Napoli e le pressioni di tifoseria e stampa sono fuori dal comune, sia quando le cose vanno bene sia quando non vanno come ci si aspetta».

7 giugno 2013

Dg Honved Budapest: "Stagione da 9. Bobal? Non solo Napoli. Su Lanzafame e Formiconi..."

Ho raggiunto in esclusiva Fabio Cordella, direttore generale dell'Honved Budapest. Insieme al dirigente del club ungherese, abbiamo commentato la stagione che ha visto protagonista la sua squadra e anche parlato del mercato sia in entrata sia in uscita.

Direttore, partiamo col commentare questa altra annata positiva. Che voto darebbe alla sua squadra?
«Innanzitutto devo dire che non rientrava nelle aspettative iniziali. Abbiamo creato un gruppo per fare il meglio possibile, ma arrivare al terzo posto era un azzardo con un budget simile ad Eger e Siofok che sono retrocesse. In cuor mio, però, ci credevo. Ai ragazzi darei 10 per l'impegno e 8 per i valori espressi in campo».

Siete riusciti a qualificarvi in Europa League per il secondo anno di fila e avete migliorato il quarto posto dello scorso campionato.
«Indubbiamente abbiamo fatto rimonta strepitosa se pensiamo che ad un certo punto della stagione eravamo a meno 12-13 punti dall'MTK, a meno 15 dal Videoton e a meno 22 dal Gyor (classificatesi rispettivamente quarta, seconda e prima, ndr). Diciamo che però non è stata una sorpresa perché fino all'ottava giornata eravamo primi in classifica, ma per diversi infortuni, alcune squalifiche e delle partite perse male, siamo stati in ritardo di risultati. Siamo stati un po' sfortunati in alcune partite prendendo zero o un punto quando potevamo prenderne sei. Ci mancano 10-11 punti o, esagerando, anche 15 alla nostra posizione in classifica. Non bisogna dimenticarsi che la nostra è la rosa più giovane d'Europa; abbiamo fatto esordire un paio di '95, oltre ad aver fatto giocare in pianta stabile due '93 e tre '94. Eccezion fatta per il portiere Szabolcs, il difensore Lovric e il centrocampista Diarra, tutti gli altri sono giocatori che vanno dai 18 ai 22 anni».

Ripartirete con Marco Rossi in panchina?
«Sì, il mister è stato confermato e chiaramente sarà con noi. Ha ricevuto tante richieste ma ha sposato il nostro progetto e lo porterà avanti fino alla fine. Speriamo di migliorarci o almeno di confermarci nella prossima stagione, magari con un pizzico di fortuna ai preliminari di Europa League. Speriamo di essere più fortunati rispetto all'anno scorso, quando siamo usciti contro l'Anzhi giocando quasi alla pari».

Lanzafame tornerà a Catania per fine prestito?
«Davide è già tornato in Italia dato che era in prestito temporaneo fino al 30 giugno e il suo cartellino è di proprietà del Catania. E' stato un acquisto importantissimo che da gennaio ci ha portato una ventata di velocità e di entusiasmo insieme a Martinez. E' cresciuto tanto, nell'ultimo anno e mezzo non era mentalmente il calciatore di prima mentre da noi ha ritrovato la voglia e l'entusiasmo. Poi i numeri parlano da soli: 5 gol in 10 gare di campionati, 2 in coppa, diversi assist e un paio di rigori procurati».

Ci conferma che il Napoli si è interessato al vostro giovane attaccante Gergely Bobal?
«Non solo il Napoli, ma diverse società italiane ed estere sono interessate a lui. Fino ad ora non abbiamo trovato un accordo con nessuno, ma gli vorremo dare l'opportunità di arrivare in una squadra più importante della nostra. E' un attaccante strepitoso e ritengo sia il classe '95 più prolifico di tutta Europa. Con cinque gol si è laureato capocannoniere dell'ultimo Torneo di Viareggio e ha segnato in tutte le categorie. Ha una grande struttura ed è una macchina da gol, ha anche siglato una doppietta contro il Milan Primavera nella fase di preparazione al Viareggio».

Chiudiamo col mercato in entrata. Vi piace Giovanni Formiconi del Grosseto?

«L'ho seguito personalmente e, se dovessero andare via dei difensori che sono richiesti, potrebbe rappresentare un'alternativa in quel ruolo. Ma ad oggi non è una priorità. Abbiamo Alcibiade che riesce a ricoprire tutti e quattro i ruoli della linea difensiva. Per Formiconi non c'è nulla di serio e concreto, pur essendo un giocatore interessante. Qualora dovessero esserci delle partenze ci penseremo; ho buon rapporto con il suo agente e il ragazzo verrebbe volentieri a Budapest. Vedremo, c'è tempo fino al 4 luglio (data in cui inizieranno i preliminari di Europa League, ndr)».

Il Lanciano ha scelto il nuovo allenatore

Stando ad accreditate indiscrezioni raccolte in esclusiva, la dirigenza del Lanciano avrebbe sciolto le riserve: il nuovo tecnico, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà Marco Baroni. L'ex difensore dovrebbe quindi lasciare la panchina della Juventus Primavera dopo due stagioni, durante le quali ha vinto la penultima edizione del Torneo di Viareggio e quest'anno la Coppa Italia. A breve la società frentana dovrebbe annunciare ufficialmente l'ingaggio di Baroni per la sostituzione di Carmine Gautieri.

Gli agenti FIFA genovesi sulla Samp del futuro: Stefano Salvini

Arrivederci campionato, ora si pensa al mercato in vista della prossima stagione. Quindi la parola passa a chi vive di calciomercato e conosce da vicino l’universo Sampdoria. Ho intervistato in esclusiva l'agente FIFA ed intermediario di mercato Stefano Salvini, rappresentante di diversi giocatori stranieri che potrebbero fare al caso dei blucerchiati.

STAGIONE 2012/2013 - «Sinceramente, visto l'assetto dato alla squadra da mister Rossi e visti i cambiamenti fatti in maniera oculata, ritengo che sia stato fatto buon lavoro di rincorsa a partire da da gennaio con i giocatori a disposizioni, senza stravolgere l'organico. Si poteva presupporre che la salvezza arrivasse prima delle ultimissime giornate, ma magari c’è stato un momento in cui la squadra ha dato molto di più e verso la fine ha avuto un calo psicologico. Da neo promossa l'obiettivo era la salvezza. La Samp era partita molto forte, poi ha dovuto rimettere in ballo una stagione intera dovendo resettare tutto o quasi da gennaio. I blucerchiati lo hanno fatto affidandosi ad un allenatore di grande esperienza che ha saputo adattare i giocatori in rosa ed è stato bravo a trovare un gioco che ha permesso di restare in questa categoria».

PORTA - «A prescindere da qualche situazione sporadica in cui sono stati fatti dei piccoli errori, Romero ha un valore indiscutibile. Non dimentichiamoci che stiamo parlando del numero 1 della nazionale argentina, un giocatore di un livello molto elevato; in Italia è difficile trovare un portiere di questo calibro per una società che non è tra le prime cinque. Se però si fa un discorso economico abbassando il tetto massimo per gli ingaggi, allora Romero ha un costo importante. Quando è stato chiamato in causa al posto dell'argentino, Da Costa ha fatto il suo; è una persona perbene e molto umile. Quando ha giocato ha dato il suo contributo in maniera più che dignitosa. Un nome per l'eventuale dopo Romero? Valuto molto forte Yohann Thuram, parente dell’ex Juve. E' un estremo difensore del 1988 in forza al Troyes, un gatto tra i pali».

DIFESA - «Palombo è stato impiegato in un ruolo che non è il suo, ma un giocatore di questo calibro e con la voglia di rientrare in campo ha voluto sicuramente dare un grosso contributo anche in una posizione che non gli si addice. E' una delle bandiere di questa squadra insieme a Gastaldello e ha dato un apporto notevole. Certo che la prossima stagione un piccolo innesto in difesa forse andrebbe fatto. Tutti i difensori in rosa sono validi, ma per una questione di tranquillità un giocatore di caratura più elevata potrebbe dare delle garanzie soprattutto quando mancano i titolari. In alternativa, se non si puntasse su qualcuno di esperienza per motivi diversi, prenderei un giovane di valore. Come ad esempio Fabien Boyer, classe ’91 dell’Angers; è un centrale di piede mancino molto valido e adatto al modulo della Sampdoria. Sarebbe uno di quei giocatori che, partendo dalla panchina e iniziando a giocare dietro i grandi, può dare grossa mano. E' già pronto per la prima squadra nonostante venga dalla serie B francese».

CENTROCAMPO - «Obiang e Krsticic sono due pilastri del reparto centrale e quest’anno, nonostante la giovane età, hanno dimostrato di avere le caratteristiche e soprattutto la testa per giocare ad alti livelli. Penso che la Samp riparta da loro in vista delle prossime stagioni. Se Poli effettivamente andrà via, ci sarà bisogno di prendere un trequartista o comunque qualcuno per il centrocampo. Bisogna vedere se si vuole puntare su un centrocampista di esperienza o se invece si vuole proseguire con la linea verde e costruire un centrocampo di spessore aggiungendo pedine importanti non solo per la prossima stagione ma per un progetto a lungo termine. Per il centrocampo avevo proposto due anni fa al Catania Wahbi Khazri, classe ’91 di proprietà del Bastia. Gioca benissimo come trequartista, è un giocatore con qualità importanti e potrebbe rappresentare un valore aggiunto per tante squadre di Serie A. E' un nazionale tunisino e ha anche partecipato all'ultima Coppa d'Africa, mentre in passato ha fatto parte della Francia Under 21. Le corsie esterne? Per la sinistra mi piace molto il classe '94 Benjamin Mendy, all'ultimo anno di contratto con il Le Havre. E' un elemento molto interessante e in Francia è seguito da club importanti. Per la fascia destra, invece, farei il nome di Tobias Levels. E' un giocatore di esperienza e di grande corsa, ha un'ottima struttura e personalmente mi piace molto. In questa stagione è retrocesso dalla Bundesliga tedesca con il Fortuna Dusseldorf e il suo acquisto, visti i costi esigui, può essere preso a cuor leggero pur essendo buono il valore del giocatore. Potrebbe essere interessante per lui cambiare campionato e intraprendere una nuova avventura anche come alternativa a De Silvestri, se quest'ultimo verrà riscattato».

ATTACCO - «Icardi via per 12 milioni? La politica della Samp, eccezion fatta per i gioielli che Mantovani ha trattenuto fino alla fine, prevede che i giocatori di talento possano andare via. La società è stata brava a portarlo nelle giovanili e abile nel valorizzarlo, ha assistito all’esplosione di questo ragazzo e ha colto una di quelle occasioni da prendere al volo. Sansone? A me è sempre piaciuto molto, è un giocatore importante per il gioco di Delio Rossi. Il Sansone visto contro la Roma è quello che, giocando con più continuità e fiducia, può dare molto di più. Un valore come il suo ci sta bene nella Sampdoria del prossimo anno quindi sarebbe da tenere, ma non dipende solo dai blucerchiati. Emeghara o Paulinho? Propendo per il secondo. Emeghara non mi piace stilisticamente ma ha fatto molto bene ed è stato decisivo in alcune partite. Anche se qualcuno potrebbe pensarla diversamente, io prenderei Paulinho. Viene da categorie inferiori ma è maturato tanto da quando è tornato a Livorno e ha dimostrato tutto il suo valore. Se la Sampdoria riuscisse a prenderlo farebbe un grosso acquisto, ma resta da vedere se, tra la folta concorrenza e le richieste di Spinelli, sarà fattibile. E' un attaccante completo che fa girare la squadra, bravo a recuperare palloni e a proteggere la palla, abile di testa e nel tiro. Ha dimostrato le sue qualità principali nei play-off, avendo sulle spalle l'attacco di una squadra che si giocava tutto. E' pronto anche mentalmente affrontare la Serie A».

STAGIONE 2013/2014 - «Iniziando la stagione con questo allenatore che ha già fatto prove tecniche importanti, si parte da una base molto stabile e ci sono tutti i presupposti per fare bene. Magari con un paio degli innesti citati e con altri giocatori che stanno seguendo, credo possa essere una buona stagione. Sognare traguardi importanti non fa mai male a nessuno, ma sicuramente si partirà per assicurarsi la salvezza il prima possibile e poi si cercherà di fare qualcosa in più; la piazza lo meriterebbe. I presupposti ci sono tutti e c’è un mister che rappresenta un valore aggiunto non da poco con l’esperienza che possiede».