12 dicembre 2011

Scanziani: "Genoa-Inter gara aperta. I giovani nerazzurri? Serve pazienza"

Per il recupero dell’undicesima giornata di Serie A, si sfideranno domani sera Genoa e Inter. Sia per Malesani che per Ranieri si è parlato di un possibile esonero, ma la vittoria ottenuta nell’ultimo turno di campionato ha allontanato (almeno per il momento) tali voci. Per parlare della sfida in programma al Ferraris, contattato in esclusiva Alessandro Scanziani, ex calciatore che ha vestito entrambe le maglie ed oggi opinionista sportivo: “E’ difficile dire che partita sarà perchè mi sembra che entrambe le squadre siano imprevedibili nel rendimento e dipendano molto da alcuni giocatori dalle prestazioni incostanti. Chiaramente, se fossero entrambe al completo, la gara sarebbe aperta a qualsiasi risultato. Forse in questo momento nessuna delle due vorrà correre grandi rischi, anche se l’Inter è obbligata a fare qualcosa in più e a vincere per cercare di concludere il girone di andata nella parte sinistra della classifica. In caso contrario si parlerebbe di un fallimento economico e sportivo. Di fronte si troverà un Genoa attrezzato per ribattere colpo su colpo e che potrebbe approfittare del momento per affrontare questa Inter. E’ chiaro che se i rossoblu avessero un po’ di presunzione potrebbero anche vincere il match giocando a viso aperto. Ora come ora, quella nerazzurra non è grande squadra: soffre i ritmi alti e la difesa non si è dimostrata sempre all’altezza della situazione. La posizione occupata dal Genoa in classifica è ottima anche se il presidente Preziosi vorrebbe qualcosa in più“. Sui giovani nerazzurri Faraoni e Coutinho, autori di una buona prova contro la Fiorentina, Scanziani predica calma: “Mi ricordo che quando esordì Santon venne subito paragona a Facchetti, mentre poi ha fatto fatica ad emergere. Per questo motivo andrei molto cauto sui giudizi. Entrambi hanno bisogno di crescere con tranquillità, giocare nell’Inter è difficile perchè c’è l’obbligo di dare sempre il 100%. All’inizio viene permesso qualche errore, le vere difficoltà arriverano dopo. Coutinho è arrivato a Milano con la nomea di fenomeno e ha qualche responsabilità in più rispetto a Faraoni che è partito un po’ più in sordina. In ogni caso, lasciamo lavorare entrambi“, ha concluso Scanziani.

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