11 febbraio 2013

Il punto della settimanA - 24a giornata

La giornata dei pareggi e di chi ne approfitta che, allungando sulle dirette concorrenti, si avvicinano sempre di più al proprio obiettivo. Può essere introdotto così il venticinquesimo turno di Serie A, caratterizzato da ben sei segni X (quattro 1-1 e due 0-0) sulle dieci partite in programma e quattro vittorie casalinghe.
Il week-end calcistico non si è aperto comunque con un pari, ma con la Juventus che non sbaglia l'ultimo appuntamento di campionato prima del ritorno sui campi di Champions League. La capolista, impegnata nell'anticipo delle 18 contro la Fiorentina, apre e chiude la gara in circa quaranta minuti: al 20' Vucinic e al 41' Matri regalano i tre punti alla propria squadra. Un risultato prezioso soprattutto in virtù di quanto accaduto poco più tardi nell'anticipo serale. Lazio e Napoli si dividono la posta in palio, permettendo alla Juve di andare a +5 punti in classifica sulla squadra di Mazzarri. All'Olimpico i biancocelesti dominano il primo tempo, mentre la ripresa è di marca partenopea e alla fine l'1-1 sembra essere il risultato più equo per quanto visto effettivamente in campo.
Il lunch match di domenica termina invece a reti inviolate. Ma, a dispetto del punteggio finale, Parma e Genoa danno vita ad un incontro tutt'altro che noioso, con numerose occasioni da ambo le parti. E' lo stesso risultato della sfida tra Atalanta e Catania, che però fa senza dubbio più comodo a quest'ultima che alla formazione orobica, rimasta a +6 sulla zona retrocessione. Un altro pareggio arriva al Dall'Ara. A passare in vantaggio è il Siena con Emeghara, che così aumenta il suo score a due reti segnate in tre presenze. Non passano neanche dieci minuti e il Bologna ristabilisce le distanze grazie a Kone. Ricorsi e controricorsi, polemiche e contropolemiche, alla fine Cagliari-Milan si è giocata all'Is Arenas, in attesa che Cellino e i suoi risolvano una volta per tutte i problemi legati all'impianto di Quartu Sant'Elena. Quanto è finita la partita? Ovviamente con un pareggio, per 1-1. Sono i padroni di casa ad aprire le marcature nell'ultimo minuto della prima frazione di gioco con Ibarbo. Ma a otto minuti dal novantesimo, ecco che l'arbitro Giannoccato assegna un calcio di rigore ai rossoneri. Dal dischetto si presenta, neanche a dirlo, Super Mario Balotelli che non sbaglia ed evita la sconfitta alla sua squadra. Né vincitori né vinti nello scontro salvezza disputatosi in terra siciliana fra Palermo e Pescara. Tutto cambia e si ristabilisce nel giro di sette minuti. Al 73' Bjarnason porta avanti gli abruzzesi, che però si fanno recuperare dal neo acquisto rosanero Fabbrini. Un altro nuovo acquisto rivelatosi più che prezioso è Sansone. L'ex Torino entra all'inizio del secondo tempo della gara tra Sampdoria e Roma, cambiando il volto della gara. Prima confeziona l'assist decisivo per Estigarribia, poi va a segno su calcio di punizione. Lamela prova a riaprire l'incontro, ma due minuti più tardi è Icardi, su cross dello stesso Sansone, a battere Stekelenburg con un colpo di testa. Nel finale ci pensa poi Delio Rossi ad animare l'atmosfera. Si fa festa anche in casa Udinese, che vince senza patire troppo fra le mura casalinghe. Il Torino subisce al 7' il gol di Pereyra, che al termine si rivelerà decisivo.
Infine torna gioire l'Inter per il ritorno alla vittoria nel posticipo di ieri sera. I nerazzurri superano il Chievo con un rotondo 3-1, ma il vantaggio sarebbe potuto essere molto più ampio se Puggioni non avesse sfoderato delle parate da grande numero 1. Per la formazione allenata da Stramaccioni sono tre punti importantissimi, perché gli permettono di portarsi ad una sola lunghezza di distanza dal terzo posto e di tenere i cugini rossoneri a -2 punti.

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