2 ottobre 2013

L'ex Arsenal Lupoli: "Il Napoli ha pagato la mentalità italiana"

Non sembrava il Napoli degli ultimi tempi quello visto ieri sera all'Emirates Stadium, ma solo una brutta copia dell'undici di Rafa Benitez che ha stupito tutti in Italia. Il discorso è diverso in Europa e l'Arsenal lo ha dimostrato, mandando ko i partenopei senza battere ciglio. Ne ho parlato con Arturo Lupoli, ex attaccante dei Gunners e oggi al Varese, contattato in esclusiva.

Lupoli, Arsene Wenger batte Rafa Benitez 2-0.
«E' stata una gran bella partita. La differenza l'hanno fatta i primi venti minuti nei quali si è visto un ritmo molto alto da parte dell'Arsenal e c'è stata una notevole differenza di ritmo fra le due squadre. In questi primi minuti i Gunners hanno trovato due bei gol grazie anche alla serata quasi perfetta di Ozil che è andato a segno per primo e poi ha fornito l'assist a Giroud. E' senza dubbio un giocatore tra i più forti d'Europa».

E' soprattutto merito del tecnico francese se l'Arsenal ha avuto la meglio?
«Ieri si è visto quello che il motto della compagine londinese: giocare palla a terra in velocità e verticalizzare appena possibile. E' quello che chiede sempre Wenger ai suoi giocatori. Ieri sera, soprattutto nel primo tempo, penso ci sia stato un approccio migliore da parte dei Gunners che hanno interpretato alla perfezione le direttive del proprio tecnico».

Dall'altra parte quali sono stati, a suo parere, i principali errori del Napoli?
«Andare in un campo come quello dell'Emirates e subire così tanto l'avversario nei primi minuti di gioco, più che un errore, credo sia una conseguenza di quello che è il calcio inglese. In Inghilterra si cerca sempre di attaccare subito ad inizio partita, mentre in Italia si pensa a studiare l'avversario e c'è più tatticismo. Magari il Napoli ha pagato anche questo, perché a livello di individualità penso che le due squadre si equivalgano».

A questo punto per i Gunners la strada in Champions si mette in discesa...
«Se non sbaglio, l'Arsenal ha sempre superato la fase a gironi di Champions League negli ultimi dieci anni e quindi non penso sia una novità. Stiamo parlando di una grande squadra, che in questo momento gioca forse il miglior calcio e non a caso è prima anche in Premier League. Bisogna fare attenzione a questa squadra che può contare su tanti giovani con esperienza, oltre che su elementi come Ozil, Walcott e Giroud che ha trovato la via del gol con più frequenza. L'Arsenal è tra le favorite per la Champions».

Citando Wenger, l'11 dicembre al San Paolo sarà battaglia.
«Tutte le partite del Napoli in casa sono battaglie, ma adesso tanto dipenderà da quanti punti riuscirà a fare contro il Marsiglia. Qualora vincesse in trasferta, le partite casalinghe con Marsiglia e Arsenal faranno da spartiacque; se il Napoli vincerà queste due gare, avrà ottime chance di passare turno. Giocare al San Paolo non è mai facile per nessuno, lo abbiamo visto con il Borussia Dortmund».

E l'Arsenal avrà una freccia in più nel proprio arco: il suo ex compagno Walcott.
«A mio parere è il giocatore che incarna proprio lo spirito dell'Arsenal: è forte tecnicamente e ha una velocità pazzesca, è uno dei più veloci della Premier League. Walcott è una pedina fondamentale per il gioco di Wenger. Nella sfida di ritorno gli azzurri avranno da pensare anche a lui, oltre che ai giocatori visti in campo ieri, ma sicuramente sapranno cosa fare perché il Napoli è una grande squadra».

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