15 agosto 2009

Intervista a Vincenzo Bernardo

Inizialmente Donadoni aveva dichiarato di voler portare in ritiro anche alcuni giovani della Primavera e tu potevi essere uno di quelli, ma così poi non è stato. Tu come hai preso la notizia?

Donadoni è un grandissimo sportivo e il suo palmares parla per lui. Avrà senz'altro avuto le sue ragioni, e non si può mancare di rispetto ad una persona come lui. Il Napoli ha una rosa molto ampia quest'anno, questo è sicuro. Non posso avere una mia idea precisa in merito perchè sono ancora troppo giovane per poter dire cosa è giusto e cosa è sbagliato nelle scelte di un allenatore, ma anche caratterialmente non sono portato a criticare l'operato altrui.

Gli addetti ai lavori parlano molto bene di te ma la maggior parte dei tifosi ti ha visto poche volte all'opera. Puoi descrivere le tue caratteristiche?

Sono un esterno offensivo molto agile e veloce, che riesce a creare la superiorità numerica in attacco. Con il tempo ho migliorato molto anche la mia tecnica ed il mio tiro in porta, per cui riesco anche a segnare qualche gol. Non essendo un giocatore di stazza, cerco di superare gli avversari con la velocità. Inutile dire che devo ancora migliorare molto e lo potrò fare continuando ad allenarmi come sto facendo da quando ho iniziato a giocare a calcio ad oggi.

Tu vorresti rimanere a Napoli sperando in una chiamata in prima squadra per dimostrare il tuo vero valore, o preferresti andare a fare esperienza altrove?

Quello che più voglio in questo momento è giocare con continuità. Sento di poter avere una possibilità in questo senso. Magari essendo girato in prestito in una squadra esterna al Napoli, che potrà così valorizzarmi. Molto dipenderà da me, perchè dovrò dimostrare di poter ambire ad una maglia da titolare, ma io sono certo di poter dare il massimo.

Qual è il tuo giudizio sul mercato del Napoli?

E' stato un mercato fantastico. Il Direttore Marino ha lavorato benissimo. A mio avviso il Napoli si è rinforzato moltissimo rispetto allo scorso anno, e la coppia offensiva composta da Quagliarella e Lavezzi è una delle migliori di questa serie A. Anche a centrocampo è stato acquistato un vero e proprio metronomo come Cigarini, che saprà dettare i ritmi e i passaggi giusti per i suoi compagni di squadra. Da tifoso partenopeo sono molto eccitato, e non vedo l'ora di vedere all'opera questi ragazzi in partite ufficiali.

Chi tra i nuovi ti ha impressionato maggiormente?

Sono stati tutti acquisti eccezionali, ma la ciliegina sulla torta è stata quella di Quagliarella. E' un attaccante splendido, non riesce a fare gol brutti. Ha questa caratteristica incredibile di far sembrare un gol spettacolare come un gol normale per le sue potenzialità, ed è ancora giovane, con margini di miglioramento. Inoltre giocherà per la sua squadra del cuore e darà il massimo ogni volta che indosserà quella maglia.

Cosa manca ancora secondo te a questo Napoli?

Il Napoli è pronto per fare il salto di qualità, gli acquisti fatti stanno proprio a dimostrare questo. C'è una progettualità, e questo non è solo che l'inizio di un obiettivo che credo sia quello di tornare ai vecchi splendori. La piazza lo merita, il Napoli lo merita e credo proprio che Il presidente De Laurentiis li accontenterà.

Come giudichi la tua esperienza con la Nazionale statunitense?

Ovviamente è un'esperienza fantastica. Fin da quando indossi la tuta della Nazionale ti senti investito di una responsabilità incredibile, e senti di dover dare qualcosa per la tua nazione, amichevole o partita importante che sia. Sono fiero di poter indossare questi colori, perchè so di essere una persona fortunata nel poterlo fare. Poi c'è anche la possibilità di andare in giro per il mondo e tutto questo non mi dispiace affatto.

Che differenza sussiste tra il calcio vissuto qui in Italia e negli USA?

C'è una profonda differenza, come il giorno e la notte. In Italia il calcio è lo sport nazionale, tutti lo conoscono e quasi tutti hanno una squadra del cuore. Negli USA il calcio è vissuto come uno sport minore per ora, ci sono tanti altri sport come l'hockey, baseball, football e basket che hanno un maggiore appeal rispetto al soccer. Anche tecnicamente siamo ancora molto inferiori alla qualità del campionato italiano, ma con il tempo questa differenza tecnica si potrà riassorbire, ne sono convinto.

Preferisci la vita in Italia o negli Usa?

Sono due modi di vivere differenti. Sono nato e cresciuto negli USA, con amicizie coltivate negli anni e tenute ancora oggi in modo saldo. Vivere nella mia casa nativa mi fa sentire bene con me stesso e perfettamente a mio agio. Qui le cose sono diverse, ma piacevoli allo stesso modo. C'è più traffico e più caos, ma devo dire che come si mangia qui non si mangia da nessuna parte. In questo gli italiani sono i padroni assoluti del mondo.

Come ti trovi a Napoli?

Inutile dire che le mie origini napoletane mi hanno permesso di conoscere molto bene questa città e questa piazza. Sono innamorato di questo posto. La città è bellissima, ricca di colori e con della gente molto passionale; per non parlare dei tifosi, che riescono a darti una carica che da nessun'altra parte sanno dare. Apprezzo molto questi gesti da parte dei tifosi, e vorrei ringraziarli uno ad uno dell'affetto che provano e dimostrano verso tutti i giocatori del Napoli, me compreso.

Quali sono i tuoi hobby nel tuo tempo libero?

Sono un grande appassionato di videogiochi. Soprattutto quelli sportivi e calcistici. Oltre a questo, amo molto la musica e le uscite rilassanti con gli amici che ho qua. Un hobby importante per me è anche internet, senza il quale non riuscirei a tenermi in contatto con la mia famiglia negli USA e con i miei vecchi amici americani.

Luca Iannone per Golmania.it

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