16 novembre 2013

Montecalvo: "Pallone d'Oro, dico CR7. Pirlo nella top 5, ma anche Balotelli e Totti..."

Una settimana fa è stata resa nota un'interessante novità sull'assegnazione del prossimo Pallone d'Oro. Come annunciato dal presidente della FIFA Blatter, per questa edizione saranno cinque i finalisti e non tre come è accaduto fino allo scorso anno. Di questo e non solo, ne ho discusso in esclusiva con il presidente di FM Communications e di World Football Management Fabio Montecalvo.

Cristiano Ronaldo, Messi e Ribery sicuri, chi potrebbero essere gli altri due a contendersi il Pallone d'Oro?
«Secondo me nel parterre finale dovrebbero entrare Pirlo e Ibrahimovic. Il regista juventino non solo per coronare una carriera brillante che lo ha visto vincente in Italia, in Europa e nel mondo, con il Milan e con la Nazionale, ma anche perché è ancora protagonista dei successi bianconeri che lo hanno consacrato protagonista assoluto della scorsa stagione. Per quanto concerne Ibra, invece, oltre ai meriti professionali ed alle eclettiche e pirotecniche doti calcistiche, una nomination nei primi cinque andrebbe data quale talismano positivo dei club che lo ospitano. Come dire: dove passa Ibra, si vince. E con il PSG, letto, firmato e confermato».

In ogni caso, chi vedi favorito per la vittoria finale?
«E' sicuramente una bella battaglia. Ci sono quei primi mostri sacri del calcio, per dirla alla Mughini. Cristiano Ronaldo e Messi rappresentano oggi il 'top dei top players' che non fa classica, ovvero al di sopra di qualsiasi chart internazionale. Hanno, su tutte, due caratteristiche esclusive: una continuità di rendimento impressionante e una media goal da guinnes dei primati. Il vincitore? Sono di parte, dico Cristiano perché è mio amico...».

Un solo italiano tra i 23 candidati, Andrea Pirlo, è davvero l'unico a meritarselo?
«Su Pirlo ho già espresso i relativi meriti e onori. Di sicuro ci sono anche altri nomi che meriterebbero di entrare nella nomination. Uno su tutti, e come non considerarlo, è Francesco Totti: un campione assoluto, un professionista esemplare, un grande calciatore, un eccelso realizzatore ed un grande uomo. Se ci fosse un premio alla carriera, all'interno del Pallone d'Oro sarebbe sicuramente da assegnare a lui. Ma dico anche Buffon, Marchisio, Balotelli e Diamanti».

Dieci anni fa gli italiani in corsa erano 7, il "made in Italy" non va più di moda?
«In Italia si dovrebbe istituire, per dirla all'americana, una 'Football Crisis Departement', un'unità di crisi atta a ricercare, studiare e applicare soluzioni strategiche per evitare alla già invadente recessione che ha colpito il Bel Paese, di portare ad una totale deflagrazione anche il nostro amato calcio. La nostra Serie A purtroppo, tranne per pochissime operazioni di mercato, diventa ogni anno sempre più debole, con conseguente migrazione di calciatori all'estero e relativi investimenti in comunicazione i cui budget divengono sempre più risicati. Si dovrebbe partire da questi aspetti per comprendere la carenza di nomination dei calciatori azzurri».

Qualcuno si aspettava di vedere anche Balotelli nella lista dei 23...
«Sì, la meriterebbe tutta, a mio avviso, la famigerata nomination. Non dimentichiamoci della performance sportiva 'castiga Germania' durante l'Europeo 2012. Ma i meriti, quest'Italia, li riconosce o no? Sono più meritevoli le 'gossippate' e le relative 'balottellate' delle importanti prestazioni sportive che hanno portato in alto il nostro tricolore? E' uno sfogo e forse anche un po' generico, ma dovremmo essere tutti più positivi per far quadrare i conti, e non solo. Quindi forza Mario, che lo vincerà il Pallone d'Oro prima o poi, e sopratutto, forza Italia».

Nessun commento: