14 ottobre 2010

Napoli, il sogno è una Pulce

Se dove passava Attila non cresceva più neanche un filo d’erba, dove passa Lionel Messi cresce il sogno. Il sogno dei tifosi partenopei che, più di altri, non hanno mai nascosto il proprio amore verso il vero erede di Diego Armando Maradona.
Proprio la Pulce, in questi giorni in Italia per affari extrasportivi, ha incontrato a cena il compagno di nazionale e amico Ezequiel Lavezzi. È bastato questo per far assaporare a Napoli, una città che più che mai quest’anno sogna in grande, le luci della ribalta, quelle che ormai mancano al San Paolo, escludendo le fugaci apparizioni in un paio di edizioni della coppa UEFA, dai tempi di Maradona, non uno qualsiasi.
È proprio il ricordo della trattativa, quella che sembrava impossibile, che portò il Pibe de Oro a Napoli che regala un barlume di speranza ai tifosi azzurri. Le somiglianze ci sono: un fuoriclasse argentino 23enne che dal Barcellona è in trattativa per il suo trasferimento a Napoli; un presidente, burbero e sognatore, che pensa in grande per il futuro della squadra; il calore della città e dello stadio rimasti fantastici anche negli anni del fallimento societario e della Serie C.
E se le ultimissime parole di Massimo Moratti (“A Natale prendo Messi”) hanno già creato un putiferio tra i tifosi nerazzurri, chissà cosa scatenerebbero quelle che potrebbe pronunciare il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, uno che quando c’è da parlare non si tira mai indietro.
La trattativa non sarebbe per deboli di cuore: la clausola rescissoria della Pulce si aggira intorno ai 250 milioni di euro, mica bruscolini, e il giocatore con 13,5 milioni di euro è il calciatore più pagato del globo: cifre da capogiro che, certamente, il Napoli non può permettersi. Certo è che, se pensiamo ad un generosissimo sforzo da parte del noto produttore cinematografico e ad un cospicuo prestito da parte delle banche, oltre che all’effetto mediatico con il conseguente arrivo di nuovi sponsor che seguirebbe l’arrivo di Messi al Napoli, ecco che sognare non è più impossibile.
Allora ecco che si galoppa con la fantasia e i paragoni tra il Napoli degli anni ‘80 e il Napoli dei sogni del futuro si sprecano: il tridente passato alla storia con il nome di MA-GI-CA, Maradona, Giordano, Careca, paragonato alla ME-LA-CA, Messi, Lavezzi, Cavani, un nome sicuramente più cacofonico, ma dagli effetti in area di rigore ugualmente devastanti.
È meglio per i tifosi del Napoli dare poca importanza a questa notizia anche se, citando le parole di Paulo Coelho, “ Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni”, e allora, Napoli, sogna un po’, te lo meriti.

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