Una
vita passata a scrivere tra il Corriere Mercantile, il Secolo XIX e
la Gazzetta dello Sport, prima di approdare al Guerin Sportivo di
Gianni Brera e poi di Italo Cucci come inviato speciale. Oggi Elio
Domeniconi si gode meritatamente il
nostro campionato da osservatore privilegiato, ma è sempre sul pezzo
e di calcio ne ha masticato davvero parecchio. Chi meglio di un
genovese doc come lui potrebbe scattare una fotografia realistica di
quella che è e sarà la stagione di Genoa
e Sampdoria?
Così l’ho raggiunto e intervistato in esclusiva per IlSolito Calcio.
Innanzitutto che effetto le fa vedere Genoa
e Sampdoria in testa alla classifica?
“Non
montiamoci la testa. Genoa e Sampdoria non sono squadre da scudetto.
Anche se dopo la Juventus vedo solo mediocrità”.
Qual è allora il traguardo massimo a cui
possono ambire quest'anno?
“A mio parere
Genoa e Sampdoria devono aspirare ad una salvezza tranquilla. Se poi
ci scappa l'Europa ben venga”.
Sappiamo che il suo cuore è blucerchiato,
ma se dovesse scommettere su una delle due...chi si ritroverà più
in alto a fine campionato?
“Io tifavo
per la Sampdoria ai tempi della fusione tra Sampierdarenese e Andrea
Doria, tutt’altra epoca. Penso che il Genoa possa finire prima
della Sampdoria quest’anno. Sempre se Preziosi non indebolirà la
squadra a gennaio…”.
A calciomercato ormai chiuso, che giudizio
dà dell'operato sul mercato dei due club?
“Per Genoa e
Sampdoria è stato un calciomercato da ‘misci’, (miseri,
poveri in genovese). Ma c'era da
aspettarselo”.
Entrambe hanno cambiato allenatore
quest'estate: meglio Giampaolo o Juric?
“Sono due
allenatori diversi. Giampaolo è più abile nell'insegnare calcio,
Juric sa trasmettere ai giocatori la sua grinta. E' un allenatore da
Genoa, Preziosi ha visto giusto. Ferrero invece si è liberato
volentieri di Montella”.
E sul presidente della Sampdoria Massimo
Ferrero si è fatto un'idea precisa in questi due anni?
“Ferrero è
un personaggio, diciamo pure una ‘macchietta’, simpatica. Nel
Barnum del calcio italiano mancava un tipo così. Quando va in
televisione fa salire gli ascolti”.
Il Genoa di Preziosi invece è il migliore
della storia rossoblu, eppure i tifosi e l'opinione pubblica lo
criticano spesso per la sua gestione...
“I
migliori risultati del Genoa del dopoguerra li ha ottenuti il mio
amico Aldo Spinelli: quarto posto in campionato e semifinale in
Europa. Enrico Preziosi è il recordman in Serie A. Ed è un grande
intenditore. Ma il Genoa per lui è business e non certo passione
sportiva...tifava Napoli, come del resto Ferrero tifava Roma”.
Anni fa mi aveva detto che per avere Genova
nell’Olimpo del calcio italiano ci sarebbe stato bisogno di una
sola squadra in città: è sempre dello stesso parere?
“Genova non è
più la Superba, è in declino in tutti i campi. Non è una città
che può permettersi due squadre in Serie A. Ma finché dura...”.
Luca Iannone
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