In forza al Como da gennaio 2010 a giugno 2011 e poi per altri sei
mesi fino alla conclusione dello scorso campionato, lo svincolato Christian Conti
è ancora in cerca di una nuova sistemazione. Il nome del difensore
classe '87 è stato accostato a diverse società durante il periodo
estivo, ma nulla si è concretizzato per l'ex Pescara e Hellas Verona. Lo ho intervistato in esclusiva.
Christian, qual è la situazione allo stato attuale delle cose?
“Al momento tutto tace, speriamo che presto si sblocchi qualche
situazione. In estate mi hanno chiamato tante società, che devo
ringraziare per la stima nei mie confronti: dal Campobasso al Mantova
fino al Teramo, senza dimenticare il Matera. Mi hanno contattato un po'
di squadre, però poi niente fatti concreti; alla fine non si è concluso
niente, un po' per me e un po' per i club. Ad esempio, per quanto
riguarda il Matera, ero titubante perché sarei dovuto scendere in Serie
D, anche se mi avrebbero assicurato uno stipendio adeguato”.
Come mai non sei rimasto al Como?
“Mi ero trasferito in prestito dal Bari per provare a giocarmi le
mie carte. Speravo che mi confermasse, ma alcune promesse non sono
state mantenute. Ho comunque un ricordo positivo di Como e del Como, che
però ha preferito puntare su una linea giovani”.
A proposito di giovani, i nuovi regolamenti non sembrano agevolare i giocatori più esperti...
“Sì, è una situazione penalizzante rispetto al passato: 5-6 anni
fa un giovane andava in campo perché meritava di giocare. A Lanciano,
per esempio, avevo davanti difensori esperti come Bolic e Molinari. Se
un giovane è bravo emergerà, ma non si può obbligare allenatori e
presidenti a fare determinate scelte. Si tratta di scelte obbligate per
cui i club vanno sui giovani, ma ci sono altri mille giocatori di 25-26
anni con famiglia che restano a casa”.
E adesso cosa ti aspetti?
“Come si suol dire, la speranza è l'ultima a morire. Continuo a
sperare che qualche club attinga al mercato degli svincolati e che
qualche dirigente si accorga di aver sbagliato a puntare su qualcuno che
non riesce a fare bene”.
Luca Iannone per CalcioNews24.com
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